allevare cardellini

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francomonopoli
00lunedì 9 maggio 2005 12:05
credo di avere una notevole esperienza di allevamento un pò di tutti i fringillidi, che (per chi vuole) la metto a disposizione intanto il mio biglieto da visista stà sul mio sito:
www.webalice.it/francomonopoli oppure:
francomonopoli.altervista.org
mi auguro che questo forum facia aumentare gli allevatori di fringillidi (in particolare di cardellini) e che finalmente la FOI si decide a tenerci in considerazione.
ciao
rona
00lunedì 9 maggio 2005 12:40
bello conplimenti e veramente molto isrtuttivo continua cosi


ciao dalla germania
marconovelli67
10lunedì 9 maggio 2005 14:05
Benvenuto!
Ciao Francesco e benvenuto sul nostro forum !!! Noi siamo pronti per la fondazione del club dei fringillidi ed avremo bisogno anche del tuo contributo. Più saremo e più sarà facile farci ascoltare. Inviami un banner del tuo sito così lo inserisco tra i link del mio sito e di quello del club dei fringillidi che tra pochissimo verrà pubblicato.
A presto

[Modificato da marconovelli67 09/05/2005 14.06]

A n d r e 8 9
00lunedì 9 maggio 2005 14:44
bravo ottimo lavoro
ciao andre89 ;)
apanfini
00lunedì 9 maggio 2005 18:11
Complimenti
Voglio fare i complimenti per quanto scritto sul sito...

Sono rimasto molto colpito dalla storia del cardellino dell'Himalaya fuggito e poi tornato in gabbia....

[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
antonio lorusso
00lunedì 9 maggio 2005 18:53
Amici, Franco è il primo allevatore italiano che sia riuscito a documentare un R1 di (canarino x cardellino) x canarino. Guardate qua:

www.aonb.altervista.org/incardellato.htm
Goldfinch
00venerdì 13 maggio 2005 09:48
Ciao Franco,

ho letto con interesse quello che hai scritto sul tuo sito ma ho difficoltà a capire questa tua affermazione:

"In una voliera da cm. 120 con divisorio centrale tengo in riproduzione due coppie di cardellini, se questi sono più timorosi. Mentre uso voliere sempre da cm.120 però divisibili in tre scomparti per soggetti più tranquilli. Sistemo le due coppie negli scomparti estremi e lascio vuoto quello centrale."

Ti riferisci ai gabbioni da 120cm o a cosa?Quant'è lo spazio utile per coppia solo 40cm di lunghezza?
Quale tecnica utilizzi per indurre alla riproduzione i tuoi soggetti infraschi i nidi o quant'altro?
Grazie.

Un caro saluto

Stefano Licandro


rona
00venerdì 13 maggio 2005 10:03
ciao francesco
volevo sapere se ai mai congelato il pastone che usi tu


grazzie
A n d r e 8 9
00sabato 14 maggio 2005 10:07
ciao franco
volevo sapere se secondo te è fondamentale l'utilizzo di insetti nell'allevamento del cardellino
ciao andre89 [SM=g27811]
francomonopoli
00sabato 14 maggio 2005 17:13
rispondo a Stefano Licandro - rona- Andrea89
si allevano in spazi da 60 cm e per la maggior parte in 40 cm.
Pastoncino sempre fresco e tenuto in frigo massimo 4 giorni.
insetti: li sconsiglio ( alcune femmine quando nascono i piccoli li scambiano per mangime)
A n d r e 8 9
00sabato 14 maggio 2005 19:02
ciao franco
come fai ad ottenere soggetti cosi versatili ad allevare anche in spazi ristretti?
ciao andre89[SM=g27811]
francomonopoli
00martedì 24 maggio 2005 19:24
come allevo i miei cardellini
Mi sono arrivate parecchie e-mail con richieste di spiegazioni particolareggiate circa la conduzione del mio allevamento, quindi ho pensato di agiungere una pagina al sito
www.webalice.it/francomonopoli/
dove spiego di mese in mese come stà andando la stagione cove 2005.
Sempre a disposizione degli amici. Ciao.
!Renato!
00mercoledì 25 maggio 2005 10:19
Re: come allevo i miei cardellini
I miei più vivi complimenti a te Franco per riuscire ad allevare in tali condizioni. Io personalmente alloggio ogni singola coppia di cardellini (minori) in gabbie da 120 cm, ma nonostante ciò incontro notevoli difficoltà nella riproduzione.

Ancora complimenti e con stima

Renato Bucciero
M.Andrea83
00mercoledì 25 maggio 2005 11:55
ciao Franco...ho visitato il tuo sito e sono rimasto davvero sorpreso!! sono affascinato dalla "facilità" con cui riproduci i cardellini... quasi come se fossero canarini!! micidiale!!!è molto ricco di consigli e suggerimenti davvero utili!! tu gli riproduci in uno spazio davvero ridotto con ottimi risultati come vedo... questq è la prova che non necessitano per forza di capaci voliere... poi anche l alimentazione è " semplice" ma funziona!! ma tu non fai uso di semi germinati o ammollati ?
grazie tante se vorrai rispondermi..!! saluti Andrea
francomonopoli
00venerdì 27 maggio 2005 19:26
rispondo a Renato e M.Andrea83
Caro Renato le difficoltà che trovi ad allevare i piccoletti dipendono dal fatto che sono ancora troppo selvatici. Cerca di selezionare i soggetti più tranquilli e confidenti e acoppia fra loro quelli che hanno il piumaffio più lungo. In circa 5 -6 anni vedrai i cambiamenti.

Caro Andrea83 porva con quattro coppie di canarini: a due coppie gli dai i semi ammolati e alle altre due coppie solo il mio pastoncino. Noterai la differenza nella crescita (naturalmente i soggetti devono essere parenti altrimenti il risultato è falsato). E poi una solo volta che sbagli a disinfettarli dalle muffe addio allevamento. Vale la pena rischiare? Le vitamine sono sufficienti nel "Fatrovit m" un kg costa circa 15 euro e ci fai due anni. Molto spesso misture strane di semi ammollati, misti, pastoncini di fantasia servono solo a soddisfare chi li prepara ma non chi li mangia(da un punto di vista della salute e non della golosità).
marconovelli67
00venerdì 27 maggio 2005 21:29
Ciao Franco, non sono d'accordo con le tue affermazioni. Tu potrai avere le tue ricette e può darsi che nel tuo allevamento funzionino ma da qui ad affermare che i semi germinati o ammollati siano rischiosi troppa acqua sotto i ponti dovrà passare. Io , da circa vent'anni, utilizzo semi germinati in quantità industriale e ti posso assicurare che non ho mai avuto alcun problema. Credo che i semi germinati rappresentino la base alimentare per tutti i fringillidi e non sono affatto pericolosi. Il fatto poi che siano considerati pericolosi rientra tra le tante leggende ornitologiche che si tramandano da anni. Non sono un precisino nelle mie cose, anzi tutto il contrario, e non ho mai riservato cure particolari alla preparazione dei germinati. Non lavo quasi mai le mangiatoie ( tutti si raccomandano di lavarle e disinfettarle dopo che hanno contenuto i misti con i semi germinati) al massimo una volta al mese. Tutto questo da vent'anni senza aver mai incontrato problemi:sarà stata solo fortuna? Io non credo.
Non credo neanche che sia possibile riprodurre cardellini in gabbie da 45\60 cm perchè tutti gli indigeni hanno bisogno di ampi spazi per poter rendere al meglio nella fase riproduttiva.
Può darsi che a volte possa andar bene , ma in che percentuale? Bassa, molto molto bassa. La maggior parte dei fringillidi da molti problemi di riproduzione anche in voliera figuriamoci in gabbiette da 45cm.
Io allevo svariate specie di fringillidi, con alterne fortune, e mai mi sognerei di affermare che sono semplici da allevare, soprattutto in gabbia. In gabbia il più delle volte le uove vengono deposte direttamente a terra e le femmine che covano sono poche. Posso affermare questo perchè è frutto di anni di esperimenti. Non mi piace illudere nessuno e se fossi in te andrei cauto con queste affermazioni. Allevare uccelli è difficile e richiede tempo , dedizione , un grande spirito d'osservazione e, perchè no, un pizzico di fortuna.
Sono convinto che quelli che proveranno ad allevare Major in gabbie da 45 \ 60 cm andranno incontro a grosse delusioni.
Non volermene ma io sono una persona molto schietta e dico quello che penso anche a rischio di essere impopolare. I miei più cordiali saluti.
massyesposto
00venerdì 27 maggio 2005 22:18
allevare cardellini
Io fino lo scorso anno ero un maniaco della pulizia delle mangiatoie e curavo particolarmente le condizioni igieniche dei semi germinati.
Ogni somministrazione usavo mangiatoie sterilizzate e curavo scrupolosamente la preparazione dei germinati ammollandoli per un'ora con la steramina e prima di trasferirli nel setaccio per germinare li tenevo a bagno dopo averli sciacquati per bene altri 15minuti con l'amuchina.
Dopo aver visto cio' che combina il buon Marco ho seguito il suo consiglio.......anzi diciamo che mi sono stancato di perdere 1 ora al giorno a sterilizzare mangiatoie e ad asciugarle............le cambio ogni 20 giorni circa.........l'unico accorgimento che uso e' che i semi germinati li asciugo per bene e abbondo nelle dosi di pastone dei pulcini con cui li asciugo(cosi' dopo mezza giornata o il giorno dopo la mangiatoia rimane sempre asciutta e la ripulisco con uno scottex)dopo averli scolati usando un panno e successivamente dello scottex.Riguardo ai germinati ora li ammollo per circa 24 ore e quando mi ricordo ci metto l'amuchina(praticamente quasi mai) poi li metto nel setaccio sciacquandoli bene.Dopo 24 prima di somministrarli li sciacquo abbondantemente e meticolosamente ed il gioco e' fatto.
Per ora problemi zero anzi i miei uccelli li divorano avidamente e per ora 12 lucherini e 5 organetti sono regolarmente svezzati ed altri novelli di queste ed altre specie stanno crescendo bene senza problemi particolari.........per essere corretto ho perso solo un lucherino perche' non sono solito togliere le uova ed era il piu' piccolo di una nidiata da 5 e ahime' dopo 14 giorni circa la sua crescita si e' fermata e se ne e' andato...........ma credo che la causa non siano i semi germinati.
Da due anni uso i germinati e posso solo dire che le cose sono solo migliorate notevolmente riguardo alla riproduzione e crescita dei miei uccelli.
Riguardo a come tu allevi Cardellini,a proposito..ho letto il tuo sito ed e' veramente interessante e ti faccio i miei complimenti per il lavoro svolto,credo senza toglierti nulla....sia difficile da consigliare di allevare major o cardellini nelle 45 o nelle 60.......magari dopo anni di selezione dei soggetti del proprio allevamento la cosa non e' impossibile ma visto che la maggior parte delle persone che frequenta questo forum e' alle prime armi o in corso di formazione sconsiglio la tua affermazione(non dico che e' falso cio' che dici ma sicuramente non e' la regola, piuttosto una lieta eccezione ed un ottimo risultato dopo anni di lavoro e selezione di cui andare fieri).
Conosco bene 2 persone che allevano, uno e' il mio amico fraterno Renato Gala che ahime' vive a Napoli(...se viveva piu' vicino credo che il nostro allevamento avrebbe rasentato la pazzia per dimensioni!!!!) e lo scorso anno e' riuscito a riprodurre una major pastello nella 60cm e l'altro e' l'amico Gianfranco Granatelli di Roma che alleva cardellini ancestrali nelle 60 con alterne fortune.
Si tratta di persone esperte e dotate per cui come ben vedi la cosa e' possibile ma tieni conto che per svariate cause i soggetti che producono sono sempre in numero esiguo per diversi problemi che incontrano durante la riproduzione(anche se per loro mi auguro che le cose migliorino col passare del tempo!!!)
Credo che sopratutto per gli indigeni un certo spazio sia fondamentale sia sotto il profilo della loro salute perche' gli uccelli sono fatti per volare e necessiatano di cio' per svariati motivi e per questioni che riguardano l'allevamento e lo sviluppo dei novelli.
Cio' e' una mia personale opinione e con cio' non sto affatto dicendo che cio' che affermi e' una bufala.....non mi permetteri mai ma sto solo dando la mia visione dei fatti soprattutto tenendo conto del pubblico d'utenti a cui si rivolge questo forum perche' capiscono che allevare indigeni non e' semplicissimo e si illudano a scapito della loro longevita' in questo magnifico hobby che richiede tanto tempo, denaro, sacrifici e scelta accurata dei soggetti.
Spero che capirai da persona intelligente come sei(lo capisco da come scrivi le cose specialmente sul tuo sito) il senso delle mie parole che non vogliono affatto offenderti e le saprai cogliere nel giusto senso.
Ti mando i miei saluti e ti auguro una buona stagione cove 2005.
Ciao Massimiliano [SM=g27823]
RenatoGala
00sabato 28 maggio 2005 19:15
cardellini che passione
Mi pare di capire che c'è chi alleva in voliera e chi in gabbia chi somministra germinati e chi pastoni casalinghi chi pulisce e disinfetta con molto puntiglio e chi invece lascia correre.... del resto in natura non è tutto sterilizzato no????
Tutto questo è il migliore esempio per dimostrare quanto variegata e multiforme può essere la ns. passione. L'importante è sempre mantere il tutto sul piano del sereno confronto senza esprimere valutazioni spesso azzardate su altri metodi quando palesemente mendaci.
Personalmente allevo in gabbie da 40 cm. e da 60 cm. (per intenderci come Francomonopoli... a proposito Francesco, complimenti per il sito e per gli uccelli che allevi) non per una particolare avversione alle voliere quanto per lo spazio a disposizione (sul balcone dove allevo ci mancano pure le voliere e poi sono pronto allo sfratto), non alimento i miei uccelli con un pastone "brevettato" ne somministro i germinati come base di alimento per lo sviluppo dei novelli. Tutto questo per dire che i metodi sono validi fintanto che ti danno risultati. Non mi sognerei proprio di consigliare a Marco qualcosa di diverso nel suo allevamento perchè ci sono stato di persona è di uccelli ammalati a causa di semi germinati o dalla pulizia sommaria dei contenitori non ne ho visto neanche uno... così come non mi passa per la testa di dire a Franco che se mette i suoi major a singola coppia in voliera gli da i semi germinati e magari la frittatina invece del suo pastone fa il doppio dei giovani che alleva ogni anno. Il bello di questo hobby è che si ascolta un pò di tutto ma i conti si fanno a casa propria con la personale esperienza. Da ragazzo (ormai veleggio per i 35 anni) proprio la poca esperienza mi spingeva ad applaudire con entusiasmo tutte le novità o le "mode" del momento salvo poi riscontrare con un pò di delusione che i risultati li ottenevo più con il vecchio metodo sperimentato ed integrato nel tempo che non con l'ultimo ritrovato tanto sponsorizzato. Le variabili tra un allevamento e l'altro sono tali e tante che nessun allevatore intelligente e soprattutto onesto potrebbe consigliare ad un altro di buttare via tutto e fare come dice lui se non vive di persona le problematiche e le incognite di una stagione cove nelle medesime condizioni. Il mio consiglio a tutti i giovani che frequentano questo forum è proprio il più semplice. Fate tesoro dei consigli di chi alleva da più anni mantenendo nel tempo risultati apprezzabili ma decidete con la vostra testa... cosa è meglio per i vostri animali... l'esperienza è l'unica strada da percorrere e se metterete passione e sensibilità in quello che fate le soddisfazioni saranno anche maggiori. Osservate con attenzione i vostri uccelli per capire ciò di cui necessitano... spesso non è solo un alloggio più spazioso o un alimentazione specifica a fare la differenza (un esempio??? leggete in questo forum stesso cosa è successo ad Emilio Landi con una lucherina). Per me questo è allevare.
Saluti affettuosi a tutti
Renato Gala

P.S. Per Massy... lo so che mi vuoi come vicino di casa così quando vai fuori gli uccelli te li guardo io... se ne può parlare ma l'ingaggio sarebbe da calciatore di serie A (scherzo lo sai ma se non venissi da così lontano ogni tanto le pazzie come le farei????)
Per Francomonopoli...ci ho pensato un pò su quello che hai scritto e credo tu in fondo abbia ragione...."le misture strane di semi ammollati, misti, pastoncini di fantasia servono solo a soddisfare chi li prepara ma non chi li mangia". Mi resta una sola domanda: l'allevamento di uccelli domestici non destinati all'alimentazione umana (pollame per intenderci) non è "nel suo complesso" un'attività "finalizzata" alla soddisfazione dell'allevatore????
cioma1972
00domenica 29 maggio 2005 15:41
vi voglio rendere participi di quello che ho visto oggi.Mi chiama un amico che l anno scorso ha svezzato diverse nidiate di nidi di cardellini esterni con delle coppie di canarini come balie, lo svezzamento lo ha ottenuto con miscela di semi per canarini un pò di mela ,uovo sodo ,pastoncino e un pò di foglia di lattuga.Dalla nascita alla muta di questi cardellini ne ha perso circa la metà.Quindi entro in una stanza dove mi si presentano 4 gabbioni fatiscenti e arrugginiti di cui 2 da 60 e 2 da 45 ,ogni gabbione contiene una coppia di cardellini che provengono dalle nidiate svezzate l anno come sopra ho descritto,ebbene ogni coppia si trovava con il nido costruito e con le uova deposte ,non vi dico l alimentazione che ha portato questi cardellini a nidificare in queste piccole gabbie,allora semplicemente una miscela contenente la scagliola il niger canapuccia lino cardo e qulche altro seme comunque non di grido poi nelle vaschette uovo sodo, una fettina di mela, pastoncino poco apprezzato da quel che mi dice questo amico un pò di foglia di lattuga e udite udite del mangime detto Ovaiola che si dà normalmente alle galline per incrementare la produzione delle uova, e sembra che la somministrazione di questo mangime, che è iniziata ai primi di maggio,si stata la svolta per portare alla nidificazione i cardellini.Questo è quello che oggi ho visto con i miei occhi, credo proprio che quella ovaiola stimoli i cardellini a nidificare voi cosa ne pensate?
antonio lorusso
00domenica 29 maggio 2005 17:08
I cardellini di Franco
Vorrei precisare alcuni particolari sui cardellini di Franco, visto che li conosco bene. Franco, ti sei dimanticato di dire che i tuoi cardellini discendono da un ceppo di nostrani che è stato selezionato negli anni. Hai tenuto solo i soggetti più calmi, che si riproducevano in gabbia. Con lo stesso sangue hai meticciato i major per poi riportarli sulla sottospecie nordica. Per questo motivo tutti i tuoi cardellini, normali e major, si riproducono in spazi ristretti senza dare molti problemi. E' vero che i risultati sono quelli, ma ci sono anni di lavoro a monte (come quello che ha fatto Marco coi fringuelli). Meglio precisarlo, altrimenti uno potrebbe pensare di comprare una coppia di major e riprodurli in una gabbia da 45.
Ciao
antonio lorusso
00domenica 29 maggio 2005 17:14
Le mangiatoie da sterilizzare
In effetti anch'io ho qualche perplessità sull'argomento. Si parla di miceti che, producendo micotossine, causano intossicazione dei nidiacei. Non si è mai approfondito, però, che tipo di miceti sono, se effettivamente possono essere patogeni e, soprattutto, se ne possiamo trovare seminando un tampone prelevato da una mangiatoia usata. Sarebbe un interessante lavoro da proporre ai veterinari, potrebbe dare risultati inaspettati.
Ciao
cioma1972
00domenica 29 maggio 2005 22:13
Dimenticavo: il mio amico dice che alla nascita dei cardellini, se nascita ci sarà, somministrerà del mangime per la crescita detto di primo periodo perchè contiene , a suo dire, un potente anticoccido,e perchè serve per l ingrasso dei pulcini.Ma chi lo freno questo visto anche i risultati che ha ottenuto?Che ne pensate?
marconovelli67
00lunedì 30 maggio 2005 00:35
Caro Antonio, è proprio quello che volevo dire io! Non si può affermare che dei major possano riprodursi in piccole gabbie perchè non corrisponde a realtà. Se i soggetti di Franco sono stati selezionati da anni ed hanno determinate caratteristiche questi rappresentano un eccezzione non la regola. La regola è che i major più hanno spazio più sono propensi a dare otiimi risultati riproduttivi. Comunque sia , non intendevo offendere nessuno, ne dare del bugiardo, volevo semplicemente far capire che allevare uccelli è difficile, molto difficile, soprattutto in piccole gabbie.
Riguardo l'argomento portato da Cioma72 posso dirti che ho provato per diversi anni il mangime per le ovaiole e non ho riscontrato niente di diverso a parte qualche femmina che deponeva 6 o 7 uova. Ritengo poi che il fatto che depongano tante uova non sia un vantaggio anzi.....
A presto.
francomonopoli
00martedì 31 maggio 2005 10:23
a proposito di spazio dove allevo i cardellini
mi pare di aver premesso che sono oltre dieci anni che allevo cardellini senza parlare dell'esperienza di circa 40 anni. E' chiaro che ci sono stati molti scarti negli anni . Una volta individuati i soggeti più tranquilli e che allevano come i canarini è tutto più semplice. Infatti io consiglio sempre a chi vuole acquistare i mutati di non farsi trascinare dall'entusiasmo ma di incominciare con gli ancestrali, con la stessa spesa si mettono più coppie e si incomincia a selezionare dei buoni riproduttori, poi diventa quasi facile intrudurre le mutazioni senza beccare delusioni e danni economici.
Per quanto riguarda i semi ammollati o germinati, non dico che sono tassativamente, contrario dico solo che con il mio pastoncino semplifico molto e ottengo lo stesso risultato e comunque (caro Marco) se hai la possibilità di vedere i tuoi semi ammolati a un buon microscopio..........ne riparliamo!
massyesposto
00mercoledì 1 giugno 2005 21:58
cardellini
Caro Franco,
sono contento che hai puntualizzato capendo lo spirito della mia osservazione.
Scusa se ti rispondo solo ora ma tra qualche giorno ho un'esame importante e di tempo libero ne ho davvero poco.
Come qualcuno che non ricordo chi sia, ha scritto, credo che ognuno di noi abbia il suo metodo di allevamento "personalizzato".Sicuramente andra'testato e migliorato anno dopo anno perche' sui propri successi e insuccessi si cresce e si migliora.
Alla fine credo che di metodi validi ne esistano diversi e tutti altrettanto validi, modellati a secondo del tempo che si ha a disposizione e dei gusti.Per concludere la discussione alla fine cio' che parlano sono i risultati che si hanno a fine stagione,che ci faranno capire la bonta' del metodo che usiamo e lo scambio di idee con altri allevatori competenti come lo sei tu e tanti altri su questo forum.

marconovelli67
00giovedì 2 giugno 2005 11:44
Ciao Franco, ti ripeto che la mia non era una risposta polemica, ma una semplice precisazione per quei ragazzi che si avvicineranno prossimamente all'allevamento del cardellino.Io credo ai tuoi risultati e il nostro amico Antonio mi ha raccontato tutto dei tuoi beniamini. I tuoi risultati sono innanzitutto legati alla tua caparbietà e alla tua sensibilità nei confronti dei tuoi uccelli. La tua lunga esperienza ti aiuta sicuramente nella scelta dei soggetti migliori da destinare alla riproduzione e la cosa rende più facile ottenere risultati riproduttivi positivi anche in spazi ridotti. Non credo sia la stessa cosa per chi vuole iniziare da zero ad allevare fringillidi! Ed è proprio per questo che abbiamo bisogno anche del tuo aiuto e della tua esperienza. Lo scopo del club è proprio questo: aiutare chi si avvicina a questo hobby, sia nella scelta dei soggetti migliori , sia nei consigli per poterli mantenere ed allevare al meglio. Molti (invidiosi e maligni) ricameranno proprio sul fatto che lo faremo solo per poter vendere i nostri uccelli ma la cosa più importante sarà quello che la nostra coscienza ci dirà. Una delle cose che più mi fa piacere è aiutare le nuove leve ad allevare perchè in loro vedo l'emozione e la passione, ad ogni uovo deposto o alla nascita di un piccolo, che io non provo più con la stessa loro intensità. Mi farebbe molto piacere sapere di poter contare su di te!
A presto

P.S. Se guardi una fetta di pane al microscopio prima di mangiarla non la mangi più! Scherzo!
Ciao
marconovelli67
00giovedì 2 giugno 2005 14:16
Dimenticavo una cosa. Ti avevo già detto in una mail che è sbagliato asserire che il fringuello possa riprodursi in gabbia.Ebbene questo è quello che ho trovato sul tuo sito:
"Molti sostengono che per allevare i fringuelli sono necessarie grosse voliere. Fino a qualche tempo fa, era anche una mia convinzione. Qualcuno dice che ha bisogno di spazio perché si accoppia in volo (io li ho visti accoppiarsi a terra)."
Per me questa cosa è estremamente fuorviante perchè il fringuello in gabbia è difficilissimo da riprodurre e la percentuale di possibilità sono vicine allo ZERO. Il motivo non sta solo nel suo modo di accoppiarsi, che non avviene in volo come dicono molti, ma è anche legato al carattere straordinariamente feroce dei fringuelli maschi.L'accoppiamento molte volte avviene a terra ma il problema è la preparazione allo stesso. Il maschio generalmente prende la carica, con un rituale tipico, e di slancio si butta sulla femmina con conseguenze che ti lascio immagginare. Le femmine di fringuello in gabbia ,depongono e covano facilmente, e a volte si accoppiano anche con i loro maschi, ma 99 volte su 100 troverai la femmina sanguinante e maciullata dal maschio. Ti posso assicurare che la cosa capita anche in voliera ed io per evitare che succeda sono solito accorciare le ali dei maschi prima di metterli in riproduzione. Troppe volte mi è capitato di trovare la femmine in un angolo con la testa rotta! Io queste cose le osservo tutti i giorni da più di 10 anni ed ho qualche centinaio di fringuelli alle mie spalle, tutti con il mio anello e se affermo questo è perchè ne ho la certezza. A me non piace fare il tuttologo perchè direi cose che conosco solo per sentito dire oppure perchè una volta una fringuella......
Così non riportiamo la realtà delle cose e non siamo di aiuto a nessuno. Per parlare di una cosa ci vogliono prima di tutto i numeri, perchè solo dopo anni di tentativi si può veramente dire come stanno le cose con certezza. Io non parlerò ne scriverò mai di fanelli, crocieri, frosoni etc , perchè non ne ho mai allevati e direi solo sciocchezze.
Tutto questo non è per far della polemica gratuita, e solo per farti capire quello che vuol dire collaborare con gli altri e aiutarli a migliorarsi. Quando ho scritto il mio primo articolo su I.O. sull'allevamento dei fringuelli molti grossi speculatori del nord Italia mi hanno detto che scrivendo che i fringuelli difficilmente si riproducono in gabbia avrei fatto ridurre il numero di fringuelli venduti perchè sono in pochi quelli che hanno a disposizione voliere. Ebbene è proprio quello che voglio perchè ognuno deve allevare la specie di uccello che più si adatta allo spazio che si fìha a disposizione.Solo così facendo potremo aiutarli ad appassionarsi sempre più al nostro hobby e a non disamorarsi subito perchè avranno ottenuto solo delusioni. A chi vuole iniziare l'allevamento dei fringillidi ed ha a disposizione solo gabbie , quando si rivolgono a me per un consiglio sui fringillidi più adatti, io indico sempre organetti, lucherini, trombettieri etc perchè avranno molte possibilità di cavarsi soddisfazioni. Mai mi sognerei di consigliargli fringuelli o ciuffolotti. Sei d'accordo con me?
A presto
paolo pieri
00lunedì 27 giugno 2005 22:24
ciao marco e con i cardellini come andiamo?
ciao paolo
marconovelli67
00martedì 28 giugno 2005 11:27
Caro paolo, non ci crederai ma ho le prime uova buone da una coppia di agata. Adesso speriamo che facciano il loro dovere fino in fondo perchè io sto già andando in muta e se continua questo caldo credo che dovranno andare a fare spesa da soli se vorranno mangiare. A forza di sudare sono rimasto senza energie e se fosse per me ammucchierei tutto dentro le voliere e chiuderei la stagione qui. Mi piacerebbe essere in Islanda o in Norvegia perchè odio il caldo. Ciao.
paolo pieri
00martedì 28 giugno 2005 14:18
Re:

Scritto da: marconovelli67 28/06/2005 11.27
. Mi piacerebbe essere in Islanda o in Norvegia perchè odio il caldo. Ciao.


ma perchè l'islanda so io un posto dove è caldo ma molto ventilato chiedi a massy [SM=g27828] [SM=g27836]
in bocca al lupo i cardellini
ciao paolo
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