Zio Petros e la congettura di Goldbach

jubilio
00giovedì 9 aprile 2009 22:13
di Doxiadis Apostolos...



...non è solo matematica.

Se ho sbagliato sezione, chiedo venia.

sani, J
Silenceise
00venerdì 10 aprile 2009 10:40
Ciao Jubilio, riesci a scrivere un piccola into per capire di cosa parla? magari quello che ce' scritto sul retro della copretina.

sil
mistermoog
00venerdì 10 aprile 2009 21:22
"Una congettura matematica irrisolta, un genio matematico diventato pazzo nel tentativo di risolverla, una complicata relazione con un nipote appassionato di matematica, un'acuta osservazione dell'animo umano."

Nel 1742 il matematico Christian Goldbach, tutore del figlio dello Zar, formulò una congettura secondo la quale ogni numero pari maggiore di due sarebbe la somma di due numeri primi.
Ma nel corso della sua vita Goldbach non poté trovare una dimostrazione efficace della sua intuizione; sebbene questa risultasse valida per ogni numero sottoposto a verifica, Goldbach non riuscì a formulare una regola generale e astratta che coprise I'infinità dei casi possibili. Così, per oltre duecentocinquanta anni, la sua congettura è rimasta tale. Fino a che zio Petros non si è messo in testa che proprio lui sarebbe riuscito a dimostrare che Goldbach aveva ragione. Disprezzato dai parenti, considerato poco più di un inetto, zio Petros è un uomo che agli occhi di tutti quelli che lo conoscono ha sprecato la sua vita, dedicandosi per decenni alla poco redditizia ricerca della soluzione della congetlura, azzerando la sua vita personale, rinunciando perfino all'amore. Solo suo nipote, come lui appassionato di matematica, e incuriosito dalla figura di quello strano zio, solitario, silenzioso, a tratti burbero, sommerso dalle sue carte. E sarà proprio il nipote, attraverso la comune passione per la scienza matematica, a condividere l'ossessione per la soluzione della congettura, e a scoprire il mistero della vita dello zio e la storia del suo perduto amore. Un romanzo straordinario, un thriller matematico in cui la ricerca della soluzione di un problema scientifico si sposa a una storia personale avvincente e carica di umanità. Un connubio inedito tra matematica e letteratura che è diventato un successo mondiale tradotto in venticinque lingue.
jubilio
00venerdì 10 aprile 2009 23:55
Ecco lo sapevo che sbagliavo sezione [SM=x431283]

Il fatto è che questo libro (sono 140 pagine) mi ha incuriosito, o meglio mi ha incuriosito un passo a pag.89:

<<Sognò 2 alla 100, un numero enorme, impersonato da due belle ragazze identiche,... "Non ci avrai mai" sibilò.
A questo punto, Petros balzò dal letto, madido di sudore. Le parole pronunciate da "2 alla 90" (che è metà di 2 alla 100) potevano significare una sola cosa: non era destino che lui riuscisse a dimostrare la Congettura.
>>.

- Possibile che in un testo dove si parla di numeri vi sia una mancanza così? - mi sono chiesto (e richiesto e poi richiesto), ma non ho trovato risposta.

Io non so dire se il protagonista ha avuto o meno dei VA, certo è che a me ha fatto passare parecchi incubi notturni, tanto da desiderare l'insonnia.


ciao, J

ps. comunque mi è piaciuto, per questo l'ho segnalato (non certo per vedere se su altri ha lo stesso "effetto" [SM=g27823] )
Auriah
00sabato 11 aprile 2009 13:05
non ho capito jubilio, sono tonto... hai avuto incubi con due belle gnocche a 90?
jubilio
00sabato 11 aprile 2009 23:14
Già, è stata davvero un'incubata pazzesca!
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