X Alda

Ho letto le pagine del tuo diario,
scrivo a parte questo post per non interromperne la continuazione;
posso solo dire che parole non ne ho, tranne che sinceramente capisco quanto possa essere difficile e dolorosa la tua vita, anche se è la prima volta che sento raccontare questa sofferenza dall'interno, cioè da voce diretta.
Insomma le cose che che diciamo tutti, in fondo, e che servono a ben poco, ma sicuramente trovo più opportuno il silenzio, per ascoltare più intensamente
Silenzio che non trasformo mai in "pietismo", ma per quanto riesca, in immedesimazione.
Buona non sono, e buonista tanto meno,
sincera sì come hai potuto vedere, ed è per questo che a proposito della poesia aggiungo che una voltaletta nel contesto del diario naturalmente si carica di drammaticità, ma non è cambiato il mio approccio ad essa parlando dello stile.
Trovo invece la tua maniera di scrivere il diario davvero eccellente, e veramente ti faccio i miei complimenti per come riesci a gestire ciò che provi distillando le emozioni e lo sgomento, senza "invadere" chi legge, cioè senza nessuna ombra di retorica, bensì con uno stile maturo e calibrato, che immagino (non so se è così) denoti anche un temperamento tenace e orgoglioso;
Personalmente apprezzo molto anche il fatto che tieni a ire che non credi nel destino e non ti scagli contro di esso, perché certe cose "accadono perché accadono" e mai uomo o donna saprà il perché.
E' il caso che agisce alla cieca, in una dimensione nella quale nessuno è immune da qualcosa che arrivi a piegare le nostre forze, le nostre ragioni e aspettative umane.
Mi colpisce anche il fatto di leggere che a un certo punto, nel difficile compito di dover riorganizzare la propria vita, ciò che aggiunge ironia ad una già ironica sorte sia quel "fare il punto" su quante energie tu non sia riuscita ad impiegare quando ce le avevi; chissà quanti progetti non realizzati, che tutti facciamo e rimandiamo a chissà quando; mentre bisognerebbe veramente impiegare le risorse nel presente, senza aspettare un domani.
Ciò fa riflettere, anche se poi ce ne dimentichiamo, pensando che le redini del tempo e della vita siano nelle nostre mani.

Ti abbraccio.

Rosanna