Voragini misteriose

crai79
00domenica 11 luglio 2010 13:34
(Articolo tratto dalla Rivista X-Times di Luglio 2010)

Dopo la spettacolare apparizione di una spaventosa voragine circolare in Guatemala immediatamente dopo la tempesta tropicale Agata, dalla Cina sono arrivate diverse segnalazioni di un gran numero di voragini circolari apparse altrettanto improvvisamente.
Sebbene ci sia una serie di ottimi motivi geologici e metereologici perchè queste cose accadano - terremoti, smottamenti, vecchie lavorazioni in miniere di carbone - osservando le immagini si ha la sensazione di poter condividere l'idea che queste cose siano segni di una catastrofe dalle cause innaturali. Nei blog cinesi si discute di 2012, ma anche della possibilità che questi enormi fori siano realizzati da alieni e UFO, o ancora, che questi essere possano uscire da tali enormi voragini. In molti si chiedono perchè queste formazioni siano così tondeggianti e affermano che l'uomo non sarebbe in grado di farle. Dubbi anche sulla loro frequenza e intensità. Nel passato eventi simili sono già accaduti, anche in Guatemala, lì dove già nel febbraio 2007 e poi nel maggio 2010 abbiamo visto avvenire queste terrificanti manifestazioni. Si tratta di luoghi sacri agli antichi Maya, voragini circolari oggi riempite d'acqua a formare delle vasche naturali, chiamate da questo popolo "cenotes". Risposte per ora non ce ne sono. Che stia per riapparire il popolo della Terra Cava?











Alfea77
00domenica 11 luglio 2010 14:30
L'avevo letto. Davvero inquietanti.
Mi sorgono alcune domande però.
Queste voragini in quanto tempo vanno a crearsi?
Terremoti e questione di attimi?
Quanto sono profonde, qualcuno ha mai provato ad arrivare al fondo?
A vedere le foto paiono perfettamente circolari, anche all'interno, apparte le ultime in Cina. Sembrano scavate con delle gigantesche trivelle!
Alfea77
00domenica 11 luglio 2010 14:42
Ne ho trovate altre:

Texas --> Video

Napoli!--> LINK
crai79
00domenica 11 luglio 2010 15:23
Infatti sarebbe interessante sapere in quanto tempo si creano queste voragini, e soprattutto se si creano in presenza di gallerie sotterranee o di particolari tipi di terreno.
Anche se per quanto riguarda quella del Guatemala è veramente incredibile quanto sia regolare e profonda.
BOTAKKI
00lunedì 12 luglio 2010 22:55
Bè ragazzi Napoli però è un gruviera sotto...non mi stupisce che di tanto in tanto si crei un buco. Forse si può pensare lo stesso per quei posti ( tipo il texas x l'appunto ) dove hanno estratto quantità di petrolio e gas a dismisura.
Altra cosa sono qelle immense e profonsissime voragini quasi pefettamente tonde e le imprecisioni che vi sono dipendono da crolli postumi al fenomeno. Ho letto in un articolo, non ricordo dove, che praticamente ve ne sono alcuni che si sono formati quasi istantaneamente. A me viene da pensare ad HAARP...
Alfea77
00martedì 13 luglio 2010 00:13
Infatti su Napoli anch'io avevo delle perplessità. Il resto non saprei..
Rosy111
00martedì 13 luglio 2010 01:27
Alfea77 11/07/2010 14:30
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A vedere le foto paiono perfettamente circolari, anche
all'interno, apparte le ultime in Cina. Sembrano scavate con
delle gigantesche trivelle!
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Infatti dalla precisione non sembrerebbe opera della natura. Certo non credo nemmeno si tratti di ufo,come ne parla l' articolo. Ma poverini questi ufetti.. Sempre la colpa a loro [SM=x431243]
crai79
00martedì 13 luglio 2010 08:53






(Dal sito dell'ISPRA)

Sinkholes: terminologia, meccanismi genetici e cause innescanti

I fenomeni di sprofondamento

Recentemente per indicare fenomeni di sprofondamento di qualsivoglia genere viene sempre più spesso utilizzato, da esperti del settore e non, il termine "sinkhole", che ha quasi del tutto sostituito altri termini più specifici, (dolina, camino di collasso, sprofondamento, limesink, cenotes, pozzo carsico, loess karst, voragine) generando una notevole confusione terminologica.
Il termine sinkhole (che tradotto letteralmente significa “buco sprofondato”) è stato introdotto per la prima volta da Fairbridge (1968) per indicare una depressione di forma sub-circolare dovuta al crollo di piccole cavità carsiche sotterranee, sinonimo dunque di dolina (doline).
Successivamente il termine è stato ripreso da alcuni Autori (Monroe, 1970; Jennings, 1985; White, 1988 ed altri) ed affiancato da un attributo che ne chiariva la genesi: sono stati distinti così tra i fenomeni carsici fenomeni di solution sinkhole, collapse sinkhole e subsidence sinkhole (coincidenti con i termini di solution doline, collapse doline, subsidence doline introdotti da Cramer, 1941 e successivamente utilizzati anche da Castiglioni nel 1986 in Italia e da molti altri Autori, dolina di soluzione normale, dolina di crollo, dolina alluvionale, dolina di subsidenza in roccia).
Attualmente negli Stati Uniti e in Gran Bretagna il termine sinkhole viene usato frequentemente e definisce una qualunque cavità nel terreno di forma non più necessariamente sub-circolare, apertasi per cause antropiche o per motivi diversi.
In Italia il termine sinkhole è stato introdotto, a partire dagli anni novanta, per indicare un tipo particolare di sprofondamento, con forma sub-circolare, ma di genesi incerta.
Successivamente anche in Italia il termine è stato usato secondo l’accezione anglosassone, sinonimo dunque di sprofondamento s.l., di dolina, di sprofondamento antropico, e di “camino di collasso”.
Il termine sinkhole nella letteratura italiana indicava, in principio, ampie e profonde depressioni di forma sub-circolare con diametro e profondità variabili da pochi metri a centinaia di metri, a pareti sub-verticali che si aprono rapidamente in terreni a granulometria variabile. Immagine di sinkhole - Collegamento all'immagine in una nuova finestra (25 Kb)
Questi tipi di sprofondamenti sono quasi sempre colmati da acque, spesso mineralizzate, formando laghetti e specchi d’acqua; sono caratterizzati da subsidenza che può localmente essere dovuta a presenza di sorgenti.
Tali fenomeni sono localizzati in genere su allineamenti tettonici lungo i quali spesso si evidenziano anomalie di fluidi; la continua erosione delle pareti del camino provoca il progressivo colmamento della voragine, un aumento del diametro e nello stesso tempo una diminuzione della profondità dello specchio d’acqua se presente.
La formazione di questi fenomeni è improvvisa, può essere realizzata in un evento unico o in più eventi con progressivo cedimento delle pareti.
Si è constatato che la maggior parte di tali fenomeni è dovuta ad una serie di cause, di cui si parlerà in seguito, ma ruolo importante assumono i processi di risalita, sifonamento e erosione dal basso.
I meccanismi di erosione dal basso potrebbero essere assimilati a processi di suffosione profonda (deep piping), definiti da Castiglioni (1986) come effetti meccanici dello scorrimento sub-superficiale (in questo caso però il movimento sarebbe profondo) dell’acqua nel terreno (con dimensioni granulometriche dalle argille alle ghiaie), che si realizza quando quest’ultimo è crepacciato o poroso e quando l’acqua abbondante e con pressione elevata riesce a trovare vie di scorrimento in cui passare con velocità abbastanza sostenuta. Il passaggio dell’acqua provoca l’erosione di materiale e la formazione di canalicoli e di condotti tubolari lungo le linee idrauliche di flusso. Quest’ultimo fenomeno viene indicato nella letteratura anglosassone con il termine piping.
Sprofondamenti in cui è stata accertata la presenza di meccanismi di questo tipo possono venire definiti, aggiungendo un attributo al termine per specificarne la genesi: piping sinkhole.
crai79
00martedì 13 luglio 2010 09:16
Se cercate le parole "cenote" oppure "sinkhole" su Google trovate molte altre immagini, però mi piacerebbe sapere a quale profondità possono arrivare perchè alcune fanno veramente impressione. E' proprio vero che la natura fa cose straordinarie.
morgana.90
00venerdì 16 luglio 2010 03:25
3. LE CAUSE
I piping sinkhole si formano per cause predisponenti ed innescanti. Si originano in contesti
di complesse situazioni geologico-strutturali ed idrogeologiche del territorio che
ne costituiscono le condizioni essenziali. Vengono innescati per motivi di diversa natura
quali un sisma, un periodo di siccità, una alluvione (ciò che può provocare una variazione
rapida del livello piezometrico), l’emungimento di grandi quantitativi di acqua dal sottosuolo.
Definire quale sia la causa principale è difficile poiché esse sono molteplici e generalmente
concomitanti; queste possono essere distinte in predisponenti ed innescanti e
così riassunte:
Cause predisponenti
1) Un substrato carbonatico o costituito da roccia solubile (calcari, dolomie, evaporiti
o rocce solfatiche) sottoposto a fenomeni carsici; la presenza di una morfologia del
bedrock accidentata, sia a piccola scala che a grande scala, con macroforme carsiche
(doline, uvala, crepacci e grotte) e con cavità carsiche presenti al tetto del substrato
(interfaccia suolo/roccia) risultato di processi corrosivi e pedogenetici;
2) La presenza di un pacco di sedimenti impermeabili o semi-permeabili al tetto del substrato,
di spessore anche elevato (fino a 200 m) costituito da limi, argille, sabbie a
differente granulometria, omogenee o eterogenee;
3) Scadenti caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali costituenti la copertura
(consolidazione, addensamento, resistenza);
4) Presenza di un reticolo di fratture o faglie che permettano una maggiore circolazione
idrica e una notevole erosione meccanica;
5) Presenza di abbondanti acque di circolazione sotterranea;
6) Presenza di gas nel sottosuolo, generalmente CO2 e H2S, che consentano la dissoluzione
dei materiali di copertura e la risalita delle acque (FACCENNA et alii, 1993; CIOTOLI
et alii, 1998, 2001);
7) La scarsa presenza di un manto vegetale che possa esercitare un effetto limitante
nei confronti della mobilizzazione dei terreni.
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INAUGURAZIONE
UFFICIALE
Foto 2 - La Piana di Grosseto in cui si formato il sinkhole del Bottegone (foto fornita da L. Micheli)
Cause innescanti
1) Intensità elevata delle precipitazioni piovose e alternanza di periodi secchi e piovosi, risultano
particolarmente favorevoli alla formazione delle oscillazioni della tavola d’acqua;
2) Scosse sismiche;
3) Attività antropiche (estrattive, emungimenti di acqua etc.) Il forte emungimento per
uso irriguo ed idropotabile fa sì che si sviluppino, in prossimità dei pozzi, coni di
depressione tali da far aumentare notevolmente la velocità dei flussi idrici e quindi l’asportazione
delle particelle dei sedimenti e lasubsidenza delle coperture alluvionali.
4. I PIPING SINKHOLES: IL PROCESSO GENETICO
Il modello geologico concettuale affinché si verifichi un sinkhole di questo tipo prevede la
presenza al di sopra del bedrock carsificato di un potente pacco di depositi di copertura.
Le dimensioni granulometriche degli elementi della copertura possono essere variabili ma
generalmente si tratta di argille-sabbiose, limi, sabbie, con intercalazioni di ghiaie.
Associazioni sedimentarie di questo tipo determinano nell’intero pacco un certo grado
di coesione e una portanza naturale.
Appare molto improbabile un risentimento in superficie, per il consistente spessore dei
materiali di copertura, in molti dei casi verificatisi in Italia (fino a 200 m), di un fenomeno
di crollo a partire da una cavità profonda, mediante processi di raveling (scorrimento
di materiale verso il basso), soprattutto per la presenza di orizzonti argillosi
impermeabili. Inoltre, nei casi di sinkholes di questo tipo studiati in Italia, si osserva l’assenza
di movimenti di infiltrazione verso il basso delle acque di circolazione idrica sotterranea
in grado di drenare il materiale di copertura.
Il fenomeno è poi facilitato se all’interno del pacco di sedimenti sono presenti lenti di terreni
carsificabili (quali travertini, o ghiaie di natura prevalentemente carbonatica). Non
risultano tuttora casi di piping sinkhole formatisi su argille dotate da elevata coesione (ad
esempio argille azzurre, marine particolarmente coesive, di età pliocenica).
I modelli concettuali esistenti (THARP, 1997, 1999) per spiegare tali tipi di cavità si
adattano poco alla complessità della situazione geologico-strutturale ed idrogeologica
delle condizioni al contorno.
560
Fig. 1 - Schema dei meccanismi di risalita da NISIO (2003)
La spiegazione che sembra più plausibile per questi fenomeni è riconducibile a processi
di piping. Questi avvengono solitamente in materiali che presentano una classe granulometrica
corrispondente alle sabbie, mentre le argille coesive in genere non possono
essere soggette a piping. Tuttavia studi recenti (MASSARI et alii, 2001) ammettono che
in presenza di una coltre, costituita da alternanze di terreni a differente granulometria,
non si può escludere che il fenomeno avvenga in alcuni intervalli del pacco alluvionale.
Per effetto del piping si ha la propagazione di una cavità, all’interno del materiale di
copertura, a partire dal tetto del bedrock verso l’alto, il fenomeno procede verso l’alto
fino a quando il terreno di copertura, non sopportando più gli sforzi di taglio, collassa
dando luogo ad una voragine che si forma nell’arco di 6-24 ore. La profondità a cui
solitamente può avvenire il collasso finale è pari a una trentina di metri, la cavità perciò
risale verso l’alto fino a 30m dal p.c. dopo di ché si ha il crollo.
Il meccanismo di formazione sarebbe dunque legato anche all’azione erosiva dalle acque,
ricche di gas, in pressione e in risalita. La risalita di acque profonde tramite processi di
upwelling risulta poi essere controllata da discontinuità presenti nel bedrock, che vanno
a rappresentare delle vere e proprie vie di fuga, oltre che per i gas, per le acque in pressione
dell’acquifero profondo (CIOTOLI, 1998, 2000; CAPELLI et alii, 2001; SALVATI &
SASOWSKY, 2002; NISIO 2003).
Un possibile innesco dei fenomeni di piping è rappresentato da eventi sismici che determinano
la rottura di un equilibrio metastabile. Infatti il passaggio di onde sismiche provoca,
unitamente al cambiamento dell’assetto dei granuli, un incremento della pressione
di poro che, se raggiunge i valori della pressione litostatica determinata dal carico
dei materiali soprastanti, porta alla liquefazione dei terreni.
La caratteristica morfologica che contraddistingue i piping sinkhole è data dalle pareti
delle cavità che risultano perfettamente verticali, il diametro e le profondità raggiungono
le decine di metri.
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