Buon lunedì gente eccomi qui
Allora prima cosa mm, posso esimerti dall'uso della "ì" accentata solo se è ben chiaro nella tua testa che il mio nick si pronuncia con l'accento sulla I e non sulla A, come alcuni fraintendono. Patti chiari amicizia lunga. Augh.
Poi
Premesso che una dose di chissenefrega può tornare sempre utile, credo sia meglio non indirizzarla in una sola precisa direzione, ma distribuirla un po' qua un po' là. Lo penso perché tendendo a un sincretismo delle materie oggetto del mio interesse non potrei escuderlo nel momento di "pulitura", quindi mandare nell'inceneritore un po' qua un po' là...
Assolutamente condivisa questa considerazione, al 200%. Diciamo che dovendo distribuire l'interesse e l'impegno nella Ricerca della Verità per le sue innumerevoli manifestazioni, e dovendo necessariamente scegliere alcune strade preferenziali a discapito di altre, viene da sè che i chissenefrega devono essere ripartiti in modo diverso. Questo intendevo (dai non fare lo scassamaroni pure tu).
Questo ambito di ricerca l'ho messo a priorità bassa perchè troppo vasto e inquinato e per i miei gusti, e soprattutto troppo indiretto: a meno che non capiti a me, devo basarmi sulla parola di altri, mentre ci sono molti altri ambiti di ricerca sperimentabili direttamente.
Auriah, ti assicuro che ( ho usufruito ben poco di internet sull'argomento) il fenomeno è veramente dilagato già prima dell'avvento della rete. Le casistiche connesse alla materia in questione sono aumentate in modo esponenziale. Se vuoi ho una babilonia di riviste dalle quali si può denotare un radicale cambiamento di questo tipo dagli anni 70 a prima del fenomeno internet, volendo tenere da parte gli ultimi pur significativi periodi.
Ok, ora tu mi stai assicurando un certo fatto ed io non posso fare altro che fidarmi della tua parola e del tuo raziocinio, la qual cosa non mi viene difficile; quindi la prendo e le dò una buona percentuale di possibilità, accettando di costruire un discorso, delle ipotesi verosimili, dandola per buona.
Ma come sempre accade, non si tratta qui di fidarmi di te, della tua esperienza diretta, ma di qlcsa di cui a tua volta hai deciso (o scelto) di fidarti... quindi eventualmente della tua obiettività, della tua intelligenza, della tua NEUTRALITA' E ONESTA' INTELLETTUALE (che sono cose molto rare, implicano un equilibrio ed un'aucoscienza di base non comuni).
E' questo che dico: fino ad un certo punto posso farlo, finchè è pura speculazione, finchè si chiacchiera, per carità per arricchirsi e ampliare la mente, ma se mi si presentasse la necessità di una scelta, se mi trovassi a dover modificare la mia vita, o anche solo la mia visione della vita, in funzione di una versione dei fatti, la tua parola -e quella di nessun altro - non mi basterebbe più (senza offesa!)...
Giò, questo discorso è rivolto anche a te (ma poi ci torno): se qlcno mi dice di buttarmi in un precipizio, che sotto c'è una rete, prima voglio le prove che la rete ci sia davvero, e non è razionalismo, è aver cara la pelle!!
Infine considera che i miei contatti hanno avuto esperienze che più o meno rispecchiano l'iter che ormai è un classico delle abductions.
Ecco, questa cosa io non la considero, a priori, una prova di veridicità, perchè dove c'è un binario è facile seguire la strada.. see see, lo so che la statistica su cui si basa il metodo scientifico ci dimostra che se una cosa succede 9 volte su 10 allora è vera...
Ma la mente umana è vasta e diabolicamente creativa.
Una di queste è caratterizzata anche da un caratteristico "missing time": ad esempio, ti alzi morto di sete alle 3 di notte, vai al frigo, torni e in corridoio trovi tracce di sangue. Guardi l'orologio ed è passata un'ora. Affiorano ricordi confusi che pensavi fossero stati incubi...E magari, fino lì non avevi mai sentito parlare di rapimenti alieni (almeno secondo quelle modalità, aggiungo io) e non avevi riscontrato strane cicatrici.
Tra l'altro la persona in questione non va matta per la discussione in merito...
Oh, sia ben chiaro, sto facendo l'avvocato del diavolo per partito preso, ma in verità tengo molto in considerazione quello che mi stai dicendo, soprattutto questa che è una testimonianza diretta.
Edo ora rispondo a Gio. A beneficio di mm è bene che spieghi da cosa nasce lo scambio tra me e Gio (spero non abbia nulla in contrario Gio): tempo fa io e lui abbiamo affrontato l'argomento oggetto di questa discussione, e nello specifico, Giò mi ha fornito materiale sul lavoro di Malanga (che conoscerai sicuramente), del quale è un deciso sostenitore, e mi ha dato molte spiegazioni.
Lungi dall'accantonare il "Malanghesimo" come patetico, ho recepito invece il tutto come molto interessante e anche convincente, ma ad una più profonda analisi ho trovato dei punti per me discutibili, la confutazione dei quali metterebbe in discussione le conclusioni fantascientifiche di Malanga (non la realtà delle abductions!). Ovvio io sono un pirla qlnque al quale peraltro non cale nulla di andare a rompere le uova nel paniere a malanga (e a nessun altro), tutto il discorso era volto al MIO personale interesse nell'adottare o meno la "Verità Malanga".
Nello specifico, ho messo in discussione la tecnica ipnotica usata da malanga.
Non condivido il tuo modo di pensare, ma non penso che sia un grave problema
No anzi, dire iche è una benedizione!!
Reputo che tu sia un po'troppo razionale e diffidente, che di per sè non è un male, ma a volte ciò porta a perdersi un sacco di cose, xè ci sono cose che si possono solo percepire, e la prova materiale che si vorrebbe non la si può avere [...] quello che ti consiglierei io, è "lasciati andare ogni tanto", non fare una questione di fede delle cose è corretto, ma ogni tanto (non dico sempre), tuffati e prendi per vera anche l'ipotesi che razionalmente ti fa storcere il naso, senza farne una ragione di vita, ma non stare ad aspettare per forza "la prova inconfutabile", sei sempre in tempo a tornare sui tuoi passi...
Giò, che ti devo dire? Il buon Bach dice "insegnamo agli altri quello che più abbiamo bisogno di imparare".. e da qlche altra parte ho letto che il 90% di quello che impariamo, lo impariamo da ciò che noi spieghiamo agli altri. Sono assolutamente convinto di questa verità, e ritengo che un dialogo non avrebbe avuto, e non avrebbe, senso se ognuno accettasse le verità dell'altro senza infilare dei "ma" e "però" (come i 4 amici al bar...). Io personalmente, quando il discorso mi interessa (se non lo reputo degno di considerazione nemmeno lo inizio) ci sparo dentro a raffica "ma" e "però", e tutte le mie critiche e considerazioni, esposte come certezze, le metto in gioco sperando che siano rivedute ed aggiustate, o smontate se sono del tutto fuori luogo. E sono sicuro che la stessa cosa la fai tu, consapevolmente o meno. A cosa è dovuto il fervore con cui ne parli? Non sei certo il fanatico che va a rompere le palle alla gente cercando di convincerla della cospirazione; se capita l'interlocutore interessato però esponi quello in cui credi con molta enfasi.. a che pro?
Cioè, mettiamo che io accetti in toto la teoria cospiratoria di malanga: che dovrei fare? Il mio scopo nella vita è già evolvermi, liberarmi dagli schemi, crescere, guardarmi dentro... in sostanza quale cambiamento dovrei adottare nella mia vita all'atto pratico? Mi dici che è una questione di valori umani, la diffusione della verità (amara ma non ci si può fare nulla - a meno di farsi ipnotizzare da malanga)? Perchè ci tieni tanto a che io (e chiunque altro) ci creda?
Non sono domande retoriche, mi piacerebbe sentire la risposta.
Secondo me cmq in sostanza anche per te è la stessa cosa, cioè non hai la certezza (come tu stesso hai detto) e metti tutto in tavola sperando in scassaballe come me che mettano tutto in discussione. La tua onestà intellettuale ti impone di fare così!
E'ovvio che quando ti ho riportato il testo di un'ipnosi e l'hai etichettata come non "fatta correttamente", io credo che tu abbia mostrato un limite. Questo per il semplice fatto che hai conoscenze solide precise riguardo l'ipnosi, ma non riguardo a ciò che succede quando una persona parassitata viene messa in ipnosi, ovvero può accadere che il parassita in quanto entità vibrazionalmente bassa si manifesti per quello che è: gretta, materiale e arrogante. In questo modo hai inglobato un lavoro molto più ampio nell'etichetta che hai messo su quell'ipnosi: questo è stato il tuo limite, a mio modo di vedere
Questa era una delle mie numerose critiche all'ipnosi, ma non assolutamente la più significativa. Per la precisione ho sollevato un dubbio sul fatto che un essere vecchio di millenni, capace di attraversare le galassie e con familiarità col mondo "sottile" esprimesse una proprietà di linguaggio da scaricatore di porto... Cmq, quel che dici potremmo anche prenderlo per buono, le spiegazioni potrebbero essere molte, ma il fulcro era un altro: io non mettevo in discussione tanto la genuinità dell'ipnosi (quindi che fosse vero quello che l'ipnotizzato diceva), quanto le capacità dell'ipnotizzatore. Dal mio punto di vista invece tu fai l'errore che tendenzialmente fanno coloro che sono convinti di una cosa: ragionano al contrario, dando per buona la conclusione che invece è proprio quella da provare! Cioè: tu parti dal presupposto che l'ipnotizzato fosse parassitato e QUINDI l'ipnosi non necessariamente deve corrispondere ai canoni che io conosco. Io non parto affatto dal presupposto che quello fosse parassitato, ma che lo si dovesse scoprire proprio dall'ipnosi!
E, aggiungo, non fare una questione di fede del "non fare una questione di fede delle cose", anche questo può essere corretto.
..pensavo di essere intricato io...