Una giornata non basta.

Maila1
00martedì 7 dicembre 2010 15:03
7 dicembre Giornata individuale contro ogni forma di violenza.
Sensibilizzare i carnefici è inutile.Serve a niente.Sensibilizzare le vittime,quando possibile,a smettere di essere carnefici di se stesse può portare a qualche risultato.


"...chiunque tu sia,ovunque tu sia rinchiusa,qualunque sia la storia che ti stai raccontando:E' Falsa!
Si può tornare a brillare di luce..
...ORA apri la porta e SCAPPA...
Non devi fare altro.Non c'è niente di cui tu debba avere vergogna.Guarda il video e non chiudere gli occhi...
E ricorda...dal letame nascono i fiori
."


Maila1
00martedì 7 dicembre 2010 15:42
Amore contro la violenza
Maila1
00venerdì 25 novembre 2011 19:36
25 Novembre- Giornata internazionale contro la violenza sulle donne


E' un testo di denuncia degli stereotipi relativi alla Donna Maltrattata che provoca chi legge.

L'Io del titolo è dunque anche l'io del lettore che si confronta con le spose di Barba bLu e si identifica, a tratti,provandone orrore,o ne prende le distanze, in modo difensivo affermando tre sè e sè:" A me non sarebbe mai successo! Non avrei mai permesso ad un uomo di farmi tutto questo...forse queste donne se la sono andata a cercare..forse provano una forma di piacere nel soffrire, nell'essere picchiate, umiliate.

La presa di distanza ci permette di vedere il fenomeno come qualcosa che non ci riguarda,che ha a che vedere con un'esperienza che ci è del tutto estranea.


"Un estraneo può farmi del male ma non tu.

Un estraneo può violentarmi per la strada ma non tu, tu sei entrato nella mia carne perchè te l'ho permesso, e vi hai piantato i tuoi semi che si sono mescolati ai miei e insieme abbiamo creato altra carne e sangue e tendini e capelli e vita.

Tu No.Tu non puoi essere l'Uomo nero..l'uomo dei miei incubi bambini..un uomo senza faccia che mi aggrediva nel sonno.

Tu hai una faccia, ed è quella di cui mi sono innamorata...
Guardo l'orologio, eppure non sono in ritardo, però penso che mi troverò davanta la sua faccia di sfinge, dove due occhi accesi dalla collera mi perforeranno la schiena quando mi giro... la sfinge non mi degna nemmeno di un saluto e rimango per pochi minuti impacciata.
Sono io che dico ciao, ciao al silenzio che non risponde[...]

[...]era la mia, l'obbedienza forzata e ribelle degli animali in cattività.
Era la zampa alzata del leone che ruggisce alla frusta del domatore.
Era il suo girare nell'arena del circo , come a dire "no sullo sgabello non ci torno, anche se tu hai la frusta in mano, ma io sono più forte, ho la criniera e lo scatto che l'essere umano non possiede.Sono tutto questo ma tu hai la frusta e l'ipnosi dello schiocco che mi induce a salire sullo sgabello di ferro.
Ci torno, dopo un ultimo ruggito, però così, per dirti che in ogni caso non mi lascio domare.
[...]Ero io che ero stata brava a fare da muro,un muro fatto di un materiale speciale.Non potevo dir loro male del padre, le avrei emotivamente distrutte[...] dalla valanga di detriti,venuti giù dalla montagna della nostra vita,in quelche modo le ho protette.
Almeno dalle pietre più grosse, quelle che le avrebbero schiacciate...[...]fare in modo che da quella terra zeppa di spine, di cocci taglienti,di rasoi, loro, inconsapevolmente, come formichine sapienti,potessero solo prendere i granelli di terra buona.
[...]E alla fine io sono morta in modo stupido. Sono morta per sfinimento.
Perchè dopo anni di lotta interiore, dopo il mio grido di allarme rivolto con intermittenza all'esterno, allo psicologo, agli operatori sociali, all'avvocato, ho iniziato a sottovalutare il pericolo, ho dato retta a chi mi diceva: "Tu non lo lasci perchè c'è un filo di complicità, che sempre si crea tra la vittima e il suo carnefine".

E io per anni ho detto che non era così.Ho cercato di spiegare all'esperto di turno che il pericolo mortale c'era..alla fine quasi urlavo loro: "Mi spiace ma non posso dimostarvi che ho ragione!".
Non volevo morire.Ci tenevo alla vita...(ma poi ) ho abbassato la guardia. Ero sfinita. Mi sono detta: Forse ho davvero ingigantito il suo potere maligno... forse ce la posso fare!Riuscirò a vincere.
Ho zittito una vocina impertinente che mi diceva di no.
L'ho soffocata.All'uscita del casinò lui c'era .
E ha voluto indietro la mia vincita.

Adesso la porta parla, racconta al posto mio:
"Sono quella porta che lui ha divelto e sono finita sulla testa di una donna. Io non volevo! Ve lo giuro!Un calcio ed ero a pezzi! Lui mi ha stretto tra le mani.
Nelle sue mani l'asta della mia cornice.Ma non ero stata fatta per colpire...ero stata fatta per durare.
A terra imbrattata del suo sangue... del sangue di quella donna le cui mani avevo sentito tante volte su di me per spolverarmi.
Non ci ho capito tanto.Sono una porta.Ma in ospedale già non ero più una porta..ero un pensile (caduto accidentalmente)."



Maila1
00lunedì 6 febbraio 2012 11:29
27 gennaio
"Olocausto" è una parola derivante dal greco significa "bruciato interamente", definisce una tipologia di sacrificio, specificatamente della religione greca, ebraica, nel quale ciò che si sacrifica viene completamente arso. Il giorno della memoria è il 27 gennaio...ma come al solito, una giornata per ricordare non basta. Questo video dura poco più di tre minuti. Un giorno dura 24h... tre minuti di raccoglimento per non lasciare che la fiamma del tempo bruci interamente il ricordo dei nostri errori. A.F.



per ora non mi fa caricare il video....ma è qui... con una delle musiche più belle al mondo
Maila1
00mercoledì 29 febbraio 2012 11:46
Oggi per me è una giornata importante.
Io non sono per le celebrazioni, nè per i giorni della memoria, ma purtroppo occorrono perché la gente tende sempre a dimenticare,ma soprattutto a credere che :" A me non capiterà mai tanto".
Toccatevi le palle, se volete, ma siamo tutti sotto lo stesso cielo.
Non siamo rari per nulla, solo la malattia lo è.

A tutti chiedo di non smettere mai di credere che il sistema può cambiare, di non smettere mai di dare il proprio piccolissimo contributo per rendere migliore questa merda di mondo, perchè siamo tutti vittime e carnefici.
Io ne sono stata danneggiata in prima persona, vittima di un sistema che non ci garantisce un' assistenza medica adeguata.
Ma anziché fare spallucce, anzichè rassegnarmi ad un ruolo che da sempre mi sta stretto e trasformarmi in vittima/carnefice( perché tanto con cinque tagli e non so quanti punti, adesso sembro sana), non smetto mai di lottare.
Non me ne frega di rompere le palle alla gente, non me ne frega di chi storce il naso: le persone devono sapere, perché il sistema lo fa la gente non i politici.
Rara e per lo più incurabile è la nostra malattia, non noi, non il sistema.
Del pietismo del cavolo (leggi caz..) di certi idioti non ce ne facciamo un emerito nulla (leggi come sopra). Il sostegno con firme per le petizioni, donazioni ( economiche o organiche), condivisioni su fb... sì.
La prossima volta che vi capita la richiesta ad una petizione, firmatela; ho potuto constatare di persona quanto siano vitali quelle firme.
La prossima volta che passate davanti ad un furgoncino Avis, donate il sangue. Se vi fa paura un ago, pensate quanto può spaventare aver bisogno di sangue e non trovarne.
La prossima volta che conoscerete una donna incinta, parlatele della donazione delle cellule del cordone: in un momento di gioia, non si dimentichi che con un gesto stupido, innocuo che comporta il solo impegno di ricordarselo, potrete davvero salvare delle vite.
Piccoli gesti che DAVVERO cambiano la vita alle persone...e certe volte la regalano. Non è retorica, purtroppo...credetemi.


Tra le persone col volto coperto presenti sul video, ci sono anche io.

Ci sono, se ci provate veramente, potrete vedermi. Rare, but strong together.






Sisil88
00mercoledì 29 febbraio 2012 12:18
Posso commentare qui?...
Volevo solo ringraziare Maila per farci il dono della memoria...Perché troppo spesso non si pensa a troppe cose, è bene invece ricordare di tutto ciò che ci sembra lontano ed è invece tremendamente vicino...Solo a quel punto, dal ricordo e dal pensiero, è possibile passare ai fatti!
Maila1
00domenica 25 novembre 2012 12:14
Re: 25 Novembre- Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Maila1, 25/11/2011 19:36:




Testo nascosto - clicca qui



Ciao Mimì...


Sisil88
00lunedì 26 novembre 2012 11:35
Re: Re: 25 Novembre- Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Violentata nei bagni pubblici. Nessuno le va in soccorso

La violenza, purtroppo, se ne frega...e si aggiunge la vergogna di questa stramaledetta indifferenza al male (altrui)
francescoMarangi
00lunedì 26 novembre 2012 17:46
Il problema che non è possibile contrastare il male e l'indifferenza
sarebbe una chimera

io odio solo le persone che dicono a chi sta male.
Io lo sapevo che sarebbe successo a loro o a lui ....
quella gente non ha capito mai nulla e li che mi sale la rabbia
ma ti accorgi che più la rabbia sale più sei considerato un folle
allora devi adeguarti al sistema altrimenti ti dicono
e tu che ne pensi .... si perche devi ancora crescere

Molti sorrisi avvolte nascondono quasi sempre una cattiveria ....
la cosa è contorta ma meglio non pesnarci e magari rimanere fessi
è lunica cosa che fa funzionare il mondo, sarebbe un guiao se la gente si svegliava e quasto sarebbe come dire alle macchine di volare :D

Io da domani voglio fare un pò il fesso come loro :D
il sorriso me scattato in maniera involontaria sarò magari un cattivo o dovro crescere :/ rimarro a meta strada che meglio come diceva mio nonno

Ti devi saper regolare :P
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