Linda ed io nei palazzi arancio-blu **
Durante un giro in macchina, un bel pomeriggio d’ estate, vedo dei palazzi bellissimi arancio-blu.
Sono quattro, altissimi, sono curvati a formare un cerchio fra loro, archittettura moderna molto particolare anche se con inserimenti tradizionali, tipo colonne.
I palazzi di nord, est, ovest, sono in ombra, mentre il palazzo a sud è in pieno sole, e ci abita gente.
So che sono venuta lì a vedere l’ attico che occupa tutto il tetto del palazzo sud, lo hanno tenuto riservato a me in progetto. Mi chiedo se io sia in grado di comprarlo, che non costi troppo per me e soprattutto se me lo meriti. Mi avvicino ed entro. Ci sono diversi modi per arrivare all’ attico, uno di questi è usare le scale. Ci sono le mie compagne di classe delle elementari che aspettano davanti alla scala per arrivare all’ attico, Silvia, Annalisa, Arianna e Lisa. Però manca Linda.
Un vecchio con la barba mi prende in disparte e mi indica una via migliore, una specie di piattaforma che si innalza velocemente, mi accorgo che accanto a me c’ è Linda, che sale con me.
Le mie compagne di classe, se dovessi riassumerle in poche parole, le descriverei così.
Silvia: voleva spadroneggiare, ambiva ad essere sempre la prima, la mia presenza la infastidiva.
Annalisa: brava a scuola, faceva il suo ma nulla più, accettava sempre passivamente gli ordini di Silvia. Idem per Arianna e Lisa, che forse ancor di più mancavano di personalità.
Linda la ricordo equilibrata, coerente, una persona che fa quello che dice.