Sogni di DANECONNIE

daneconnie
00martedì 2 marzo 2010 13:55
Notte del 2 Marzo 2010
Dopo i sogni assurdi di stanotte, ho deciso di aprire il mio diario. In fondo ho troppa fantasia nel sognare! Dovrebbe essere divertente...

Sogno 1
In questo luogo ci sono già stata in altri sogni, in altre notti... si tratta di una piccola isola. E molto bella. Dalla finestra di questa sorta di caserma, al di là della rete tipo zona-militare, intravvedo il mare, il cielo di un azzurro intensissimo, le onde che si infrangono schiumando sulla battigia sabbiosa. Vedo dritto davanti a me una sorta di pianura verde attraversata da liscissime strade di asfalto, percorse da alcune macchine da trasporto aperte a quattro ruote dirette chissà dove. Poco più in la, inizia una collina boschiva.
Da qui un' altra volta ho tentato di scappare, calandomi dalla facciata del casermone attraverso tubi presumo del gas. Sono riuscita a scavalcare le reti, prendere una di queste macchine e tuffarmi in mare. Tuttavia sono stata ripescata.
Oggi è un giorno particolare. Sono in questa sala dove tante persone in camice, dall' aria cordiale ma fredda e professionale, interrogano gli altri abitanti di questo luogo come fossero psicologi.
Oggi, mi dicono, sono libera di tornare a casa per un po'. Non so come, mi ritrovo dove sono sempre vissuta: sembrerebbe la periferia di una cittadina, forse americana. Sono ad una festa, salgo su una ruota panoramica, poi scendo, mangio un panino e patatine fritte prese da un camioncino. Forse sono sola, forse no. Non so perché, ma devo tornare all' isola. Sono appena un po' triste ma non preoccupata.
Non ho la più pallida idea di come ci arrivo. Qui subito mi fanno entrare in un luogo, una grande stanza, dove alcune persone sono legate ad alcune macchine attraverso cavi di fibre ottiche attraverso il capo e la colonna vertebrale. Sognano, ma pensano di vivere quello che le loro menti creano. Devo essere anche io attaccata lì. Mi dicono, devono studiarmi: questa gente vuole creare una sorta di dittatura dove la gente deve essere inconsapevole d' essere comandata come marionette.
Mi sveglio...

Ps: mmmh... sento influenze orwelliane e avatariane! Ihihihihihih

Sogno 2

Anche questo è un sogno ricorrente, come la maggior parte di quelli che faccio.
Manca poco ad una cena di festa con parenti e amici, siamo tantissimi, molti di questi non li conosco. C' è una ragazza che deve essere una mia carissima amica, ma il viso nella realtà non lo conosco. Le dico: “Vieni con me!”. Usciamo ed è sera. Il cielo è un po' coperto e un po' si vedono le stelle. La prendo per mano e le dico: “ non avere paura!”. Iniziamo a volare verso l' alto, io ho il potere di farlo e la trascino con me. E' un' esperienza che dura poco... di solito, faccio fatica a controllare il volo e mi spingo troppo verso l' alto, quindi devo ridiscendere per trovare un' altezza che sia panoramica per la persona che porto con me. Mi sposto velocemente in qualche direzione, a nord o a sud, per farle vedere quanto è bella la vista da quassù. Poi di solito scendo e la persona che porto con me è entusiasta dell' esperienza. Stavolta qualcosa è andato storto: la mia amica è sparita. Sono sgomenta, torno in casa e lo dico a tutti. Tutti sono disperati... io pure. Dopo una ventina di minuti sento un braccio afferrarmi da un' altra dimensione. Tiro forte ed è lei, la riporto alla nostra realtà. Tutti sono contenti e torniamo a festeggiare... Il sogno continua, vado a letto con il mio ragazzo e mi vedo svegliarmi accanto a lui la mattina dopo. Mentre siamo in intimità, entra mia suocera... inutile dirvi che mi sono svegliata!
daneconnie
00venerdì 5 marzo 2010 13:02
Notte del 5 Marzo 2010
Questa notte ho fatto alcuni sogni, mi pare che però l' idea di base fosse comunque una: il desiderio di aiutare le persone. Da un po' penso di voler fare del volontariato, però non ne ho né il tempo né la forza. Ho un negozio tutto mio appena avviato con il mio compagno che mi da miliardi di preoccupazioni e nessun soldo e in più lavoro per un' altro negozio part-time, per poter campare un po'. Insomma: non mi stupisco che con tutto questo stress non riesca più ad avere esperienze astrali!

Tornando ai sogni, anche se mi ricordo chiaramente solo di uno che vi descrivo:

Sono nel mio negozio ed è sera, appena dopo il crepuscolo. La strada è chiusa al traffico diversamente dal solito, come succede nei giorni di festa. Esco sulla strada e vedo un bambino piccolissimo accasciato per terra, gattona ma non cammina. Lo prendo in braccio ed esce fuori il mio estremamente-nascosto-da-qualche-parte-giù-in-fondo istinto materno. Guardo il mio compagno e gli dico che voglio adottarlo se non si trovano i genitori. Pochissimo dopo arriva il padre, trascinando a forza una donna bionda ubriaca che nel sogno è una mia cliente e ovviamente prende il bambino, che intanto mi stringe forte. Più tardi mi avvio verso la piazza centrale del paese e ritrovo la donna ubriaca, che intanto si è un po' ripresa ed è pervasa dai sensi di colpa. La consolo e l' abbraccio proponendole il mio aiuto e il mio conforto per superare le sue difficoltà.

h. 23.00
Ah, che bello, mentre il mio fidanzato mi faceva un bel massaggio shatsu, ho più o meno ricordato un altro sogno di questa notte! [SM=x431235]
Mi trovavo di nuovo in un luna park (mah, ultimamente sogno sempre gli stessi luoghi, chissà che significa... forse che ho bisogno di feste e distrazioni???). Da sola sono salita su un' attrazione tipo montagne russe, però in acqua, cioè, 'sto trenino faceva curve e salite su un percorso acquatico. Spesso si passava attraverso tunnel a caduta, come
piccoli pozzi. Più indietro c' erano due bambini che conosco, anche se in realtà ora sono adolescenti, ma nel sogno potevano avere circa sette-otto anni. Uno di questi due bambini è il fratello del mio primo amore adolescenziale, che ora è da un annetto felicemente sposato, e anche lui si trovava da qualche parte nel luna park insieme
ai genitori e alla moglie. I due bambini si erano perduti e non avevano modo di chiamare i loro parenti, non avendo nessun credito sul telefono, così, sempre in maniera un po' materna (oddio, mi sto preoccupando... io sono l' anti-maternità in persona!), li aiuto a trovare la famiglia...

Ah dimenticavo... spero di non annoiarvi con il mio diario dei sogni, sto cercando di scrivere il più possibile perché da un pezzo mi sono resa conto di avere sogni ricorrenti, in luoghi ricorrenti e situazioni simili e vorrei rifletterci un po' su!
Ad esempio... in pratica in tutti i sogni compaiono feste o luna park... mah!
daneconnie
00sabato 6 marzo 2010 14:20
Stamattina mi sono capitate due strane situazioni, mi hanno fatto pensare ai sogni che ho fatto riguardo all' aiutare qualcuno.
mmm... magari si tratta solo di coincidenze, però vorrei un po' concentrare lo sguardo sul rapporto tra i sogni e la realtà.

Aprendo la mia pagina di facebook, ho ricevuto una mail da una ragazza sulla trentina che pensava io fossi una professoressa del corso di Laurea che ho frequentato, Tecniche Erboristiche (anche se non mi sono mai laureata, mi mancano 10 esami e da un anno e mezzo ho fermato gli studi per concentrarmi sulla mia erboristeria). Mi ha chiesto informazioni e aiuto, voleva essere orientata e voleva capire da me se, avendo preso il diploma alla Cepu concentrando 5 anni in 2, poteva essere preparata per affrontare l' università. Ovviamente ho subito chiarito d' essere solo una studentessa, avrà trovato il mio contatto perché ero stata rappresentante degli studenti. Le ho dato i contatti di due docenti del corso incaricati all' orientamento e mi sono sentita di metterla in guardia. Senza volerla scoraggiare, perché credo che studio e passione possano affrontare qualsiasi situazione, le ho detto che effettivamente il corso non è semplicissimo, prevedendo numerosissimi esami di chimica e materie scientifiche. Poi l' ho indirizzata a guardare dei corsi di Naturopatia, in particolare la Lumen di Piacenza, dove sono stata personalmente a prendere informazioni, che è veramente un posto splendido... tra l'altro domani c' è l' open-day di questa scuola, chissà se il tutto è caduto a fagiolo...

Verso le 11.30 mi è entrata in negozio una signora sulla cinquantina interessata alla floriteriapia, che é uno dei metodi "curativi" (anche se non si potrebbe dire così) che usiamo di più. Non vorrei raccontarvi la sua storia nel dettaglio ma, brevemente, ha un passato triste, una separazione da un marito molto violento e, essendo rimasta sola con 5 figli senza lavoro, i due più piccoli le sono stati tolti dall' assistenza sociale. Lei ha fatto un percorso simile al mio, che mi ha molto colpito: siciliana e cattolica di nascita, si trasferisce al Nord. Durante l' adolescenza si avvicina ai Testimoni di Geova e solo parecchi anni dopo se ne separa. Oggi è buddhista da circa 6 anni, è forte, combattiva, positiva, e cerca di capire cosa può fare per superare le sue difficoltà, credendo fermamente di potercela fare. Abbiamo iniziato un percorso insieme psichico-energetico con i fiori, ma questa esperienza mi ha arricchito moltissimo... cade a fagiolo anche questa: da un certo periodo di tempo ho perso un po' la mia passione per il lavoro e per l' aiutare gli altri, che è ciò che mi ha spinto a fare questi studi. Sono un po' attaccata al denaro e sto diventando più una "venditrice", non perchè mi voglia arricchire, credetemi, ma per questione di sopravvivenza, avendo un' attività appena aperta che rischio di chiudere se non incasso abbastanza per coprire le spese, e, a volte, mi chiedo se vale la pena avere un lavoro che amo ma che da esattamente nove mesi non mi paga e mi indebita sempre di più. Stamattina, con questa cliente ho incassato solo €6.50 di fiori, ma una pienezza nel cuore che non provavo da tempo... e una rinnovata passione per quello che faccio. Perché sono lì non per vendere solo i fanghi anticellulite e le creme per fare diventare le tette due meloni, ma soprattutto per aiutare le persone a sentirsi meglio, fisicamente e psicologicamente...
daneconnie
00sabato 13 marzo 2010 17:25
Notte del 13 Marzo 2010
Buahahhahha muoio dal ridere!
Mi sono messa un taccuino sul comodino per scrivere degli appunti sui miei sogni durante la notte. Mentre scrivo li ricordo benissimo, così per due notti per pigrizia ho messo giù solo frasi disconnesse e parole e nulla per intero, nella convinzione che il giorno dopo mi sarei ricordata... oggi ho tempo di aggiornare il mio diario sul forum, prendo il taccuino, e leggo... oddio, sono solo parole che non mi fanno ricordare alcunché! Uffaaaa

Vabbè le scrivo qui lo stesso, magari un' illuminazione improvvisa...
Poi invece vi racconto un sogno di stanotte, particolarmente vivido, mi ha toccato parecchio e mi è rimasto in mente senza dovermi segnare nulla.

Frasi disconnesse:

-inseguimento – super eroe rose (tipo alice in wonderland), cantare, decidere in latino, andar su/andar giù.

-ero uomo / lavoravo presso dei servizi sociali (per ottenere dei crediti università) / uscire con poliziotti-ladri?

-ah questo un po' lo sto ricordando... sul mio cellulare c' erano delle mie foto di nudo. Io perdo il cellulare e sono disperata per la mega figuraccia. Il giorno dopo entrano nel mio negozio due extracomunitari che gentilmente e in maniera molto discreta mi riportano il telefonino trovato. Prendo dei prodotti e li regalo loro per ringraziarli sentitamente.

SOGNO NOTTE DEL 13 MARZO 2010

E' sera inoltrata ed è già buio. Nel sogno sono io, mi riconosco, ma in un' altra vita. Forse è la fine dell' ottocento o i primi del novecento... sono una ragazza sui venticinque-trent' anni, un po' sfigatella, timidina, capelli lisci un po' smorti e occhiali. Qualche lineamento è quello di oggi...
Esco da un' università, è l' ultimo giorno in cui vi metto piede, qui ho fatto il dottorato, qualcosa che ha a che fare con la medicina e la ricerca. Esco carica delle ultime cose da portare via e non sono sola. La mia mentore mi accompagna. E' una signora sui 55-60 anni, molto sicura di sé, sa di essere una donna importante, insomma, ha le contropalle e un cuore grande così. Nel sogno io e lei siamo due delle pochissime donne presenti nel mondo universitario ad essere considerate. Io sono arrivata a quel punto, avendo grandi capacità, non tanto per il mio carattere carismatico che assolutamente non ho, ma grazie a lei che è, semplicemente, una grande donna. L' ammiro e so che le devo tantissimo, che se sono qui è perché ha sempre creduto in me e mi ha incoraggiato.
Uscendo dall 'imponente università, un antico palazzo di pietra, mi pare scura, ci fermiamo davanti al grosso cancello in ferro battuto.
Ho un tumulto nel cuore, tipico degli ultimi giorni di “scuola” tanto attesi... aspettative, speranze, paure per il futuro. Si è chiusa la fase di studio ed ora è il momento di mettermi in gioco sul lavoro, ma da sola, non all' ombra di questa splendida persona, ma con le mie forze! All' improvviso la guardo meglio... riconosco in lei una persona che conosco in questa vita, e mi sveglio.
La mia mentore era nel sogno quella che in realtà è una mia cliente in negozio. E' stata una delle prime persone a mettere piede nella mia erboristeria, mi ricordo ancora quando si è presentata, cupa, austera, un soggetto “water violet”... leggermente altezzosa, distaccata, ma non in senso negativo: estremamente sensibile, grande analizzatrice dei comportamenti altrui, mette un po' un muro tra sé stessa e gli altri, finché non lo fa cadere quando, dopo molto tempo, sente di potersi fidare e si apre parlando di sé, confrontandosi moltissimo e facendo una potentissima auto-analisi. Da circa otto mesi stiamo facendo un percorso insieme di floriterapia a causa di una depressione altalenante che si porta dietro a periodi. A causa di ristrettezze economiche non poteva investire moltissimo... non so perché, l' ho presa a cuore dal primo momento che l' ho vista. Spesso non le faccio pagare neanche il boccettino dei fiori di Bach anche se magari abbiamo parlato per più di un' ora. Il mio unico scopo è: farla star bene perché vedo qualcosa di potenzialmente grande in lei, anche se ha fatto una vita che l' ha scoraggiata e è attorniata da persone che non credono molto in lei.
Questo sogno mi ha fatto riflettere perché sto prendendo molto in considerazione la reincarnazione, e mi ha parecchio colpito.
Stamattina lei è casualmente venuta in negozio. Vabbè, reincarnazione si o no, le ho raccontato il sogno... è rimasta colpita. Mi ha detto che la sto guidando per fare in modo che esca il guerriero che è in lei... chissà... magari... debito karmico???
daneconnie
00martedì 16 marzo 2010 12:27
C' è un sogno che mi tormenta da mesi ormai... ogni volta si ripresenta simile e cambia in qualcosa. Avevo già scritto qualcosa su questo forum al riguardo.
Mmmh, fa anche abbastanza schifo come sogno. Anzi, non abbastanza, fa proprio schifo! Scusatemi... chi non ha stomaco meglio che eviti di leggere...

Non mi sento male in effetti, però vomito tantissimo. Vomito uova bianche, immaginate il caviale, ma bianco... a volte è solo quello. Due volte dopo aver rimesso da questa robaccia schifosa venivano fuori degli animaletti: vermetti bianchi e forbicine nere, che si allontanavano velocemente.
Ogni volta sono come rassegnata, sto lì finché mi libero di questo peso, ma poi questa roba si riforma e di nuovo me ne devo liberare...
Questa settimana per due volte di fila questo sogno si è ripresentato.
La prima volta vomitavo della poltiglia biancastra, come se queste uova si fossero rotte.
L' altro ieri la scena era la seguente:
mi trovavo nell' erboristeria di un' amica, dove da un anno a questa parte ho lavorato a chiamata quando ne aveva bisogno. Settimana prossima sarò assunta con un contratto part-time, cosicchè mi dividerò tra il mio negozio e il suo.
Ho sentito il bisogno di vomitare... sono corsa nel retro e mi sono liberata nel lavandino... stavolta però non erano uova, si trattava di litri e litri di sangue scuro. La mia amica si è arrabbiata, ha chiamato il mio compagno dicendo "Ma insomma, nessuno la aiuta? Non è che posso farlo io!". Poi la scena cambia... mi trovo in un posto, non ricordo bene... la luce è strana, è come arancione, e ce n' è poca. All' improvviso capisco perché sto così male. Un rarissimo serpente si è impossessato di me... riesco a liberarmene... poi non ricordo molto altro, ma c' è gente intorno a me che sta male per lo stesso motivo.

Sto cercando di capire cosa mi voglia dire questo sogno, non ne vengo a capo...
qualcosa che non mando giù, mi è stato detto in un altro post... ,ma cosa?
Può c' entrare con problemi di salute? Guarda caso ieri, il giorno dopo il sogno, ho avuto delle notizie: mio papà è stato di nuovo ricoverato per un intervento al cuore, nulla di grave però: deve mettere un altro stand; mia nonna forse deve essere operata anche lei al cuore, se sopporterà l' operazione, però è una cosa parecchio più delicata: dovranno "sistemarle" la valvola aortica, quindi intervento a cuore aperto. Per quanto riguarda me, oggi ho una visita perchè ho una sorta di palla sul lato destro del collo da qualche tempo... magari banalmente un linfonodo infiammato, ma mi faccio vedere per sicurezza.
Altro non saprei... ho dei problemi economici, arrivo sempre tiratissima a fine mese (anzi, ho qualche debito); il peso di un negozio appena avviato sulle spalle che per fortuna è alleviato dalla presenza del mio compagno; sono arrabbiata perché faccio un corso di laurea che non mi piace neanche un po' ma, siccome sono a più di metà degli studi, a settembre riprenderò per dare gli ultimi esami; sono arrabbiata perché mi devo sempre fare il culo triplo: non posso concentrarmi sul mio negozio perché devo guadagnare qualcosa andando nell' altro per tirare a campare. E' forse questo che non riesco a mandare giù? O l' insieme delle cose?
Scusate se scrivo moltissimo, mi è molto utile per fare un' auto analisi... se vi annoio ignoratemi!

daneconnie
00martedì 23 marzo 2010 11:46
Rieccomi qui con tre sogni freschi freschi... sarà stata l' ametista che ho messo sotto il cuscino a farmi ricordare tutto con un po' di precisione? Buahahhaha le provo tutte...

Sogno 1, notte del 22 Marzo:

mi trovo per le vie del mio paese e passeggio con gli amici, i soliti di sempre, siamo un gruppo di otto persone. Sono l' unica che riesce a volare e mostro loro come sono brava (in effetti nei sogni sono un tantinello presuntuosa... mmmh, lo sono anche nella realtà? Ci devo riflettere...).
Volo a pochi centimetri dall' asfalto perché non posso dirigermi verso l' alto, essendoci una fitta trama di fili della luce e non potendo passare attraverso essi senza il rischio di toccarli e prendere una bella scossa elettrica (mi ricorda Milano, dove sono cresciuta: alzando lo sguardo vedevo un intreccio di fili di tram, filobus ed energia elettrica. In effetti questo è un mio sogno ricorrente). A ben vedere se mi impegnassi potrei attraversare questo intrigo di fili, ma ho troppa paura di farlo e ci rinuncio, benché ogni tanto mi avvicini.
Continuando a volare/passeggiare, usciamo al di fuori del paese e ci troviamo su una collina erbosa, dove ci sono delle rovine di un castello (il che ovviamente non esiste in realtà). Il cielo è tersissimo e qui questi cordoni elettrici sono più radi... cerco di dirigermi verso l' alto, improvvisamente mi rendo conto che anche se li toccassi non rimarrei fulminata, come quando gli uccelli si appoggiano sopra. Invece... tocco per sbaglio uno di questi fili e prendo una bella scossa! Torno giù e tutti i miei amici mi prendono in giro. Poi mi sveglio...

Sogno 2, notte del 23 Marzo

Il mio ex capo, con cui mi sono lasciata in pessimi rapporti, nel sogno mi chiede di tornare a lavorare per la sua erboristeria presso la quale ero dipendente. Lui è mosso dalla necessità, si trova in difficoltà non so per quale motivo, in realtà non mi vorrebbe lì, ma è costretto perché sa che sono capace, avendo già lavorato per quel negozio, mentre gli è molto difficile trovare qualcun altro che non abbia bisogno di un po' di affiancamento. Mi tratta freddamente e parla con me solo di lavoro. E' come se mi rispettasse ma non vuole ammetterlo per orgoglio. Pure io però sono lì per necessità e
nonostante ami quel lavoro in quel negozio, mantengo anche io una sorta di orgoglio nei suoi confronti, lo rispetto pure io anche se siamo in posizioni divergenti. Insomma: lavoriamo di nuovo insieme ma il rapporto non è più quello di prima. Essendoci molte cose da chiarire, ma rimanendo entrambi nelle proprie idee, l' unica soluzione è non parlare più di altro. Il cerchio non si è chiuso. E io odio quando non si chiudono i cerchi...
mettiamola così... preferisco risolvere tutto in “questa vita” (se funziona così... ), perché so che di sicuro le cose non risolte prima o poi verranno comunque a galla... solo che stavolta mi sa che il cerchio non si chiuderà in questa vita, anche se ci ho provato.

Sogno 3, notte del 23 Marzo

Ricordo solo di essere in montagna... se rivolgo lo sguardo verso il basso si alternano prati erbosi dalla morbide forme collinose, prati estremamente ripidi, rocce al di là delle quali si vedono degli strapiombi; è giorno, il sole brilla e la giornata è molto tersa, il cielo profondamente azzurro. Se rivolgo lo sguardo verso l' alto, vedo pareti rocciose qui e là ghiacciate da scalare. Sono sempre in compagnia di amici, come se stessimo facendo una scampagnata. Stato d' animo: nulla di che, mi sento “neutra per lo più”, ricordo la paura dell' altezza, le vertigini se mi avvicino anche solo lontanamente a zone ripide o scoscese.
Mi siedo sul prato e all' improvviso mi accorgo con orrore di essere seduta in un punto dove è stato sepolto un animale morto (tipo un lupo nero), che spunta appena appena dal terreno e di cui vedo lo sguardo minaccioso, gli occhi spenti e le fauci spalancate che mostrano dentri appuntiti.
Non ricordo altro...
daneconnie
00venerdì 26 marzo 2010 11:38
Notte del 25 Marzo, discussione onirica con una Testimone di Geova

Mi trovo nel mio salotto con due amiche carissime che conosco sin dalle medie. Una è incredibilmente acuta e intelligente, molto sobria e pacata e studia storia dell' arte, si laurea a breve per la specialistica. L' altra è molto sempliciotta, da piccola era presa ripetutamente in giro da tutti, compresa la sua famiglia, ma io le sono stata molto amica soprattutto per questo: ha un cuore grande così nonostante a volte non sia proprio al 100% sveglissima. Lei è testimone di Geova e sapete una cosa? Sono stata io ad insegnarle le dottrine dei Testimoni di Geova anni fa, quando anche io stavo per diventarlo... poi io me ne sono separata sempre di più negli anni e lei si è battezzata. Adesso è un periodo un po' strano... ho deciso dei non vederla molto perché lei cerca sempre evangelizzarmi. A me non infastidisce, davvero, però ora la penso molto diversamente da lei e non sono a favore di questa religione, benché rispetti molto le persone che la seguono perché sono molto in buona fede e cercano di essere brava gente. Non la frequento perché se le dicessi come la penso adesso mi considererebbe un' apostata (una contro la loro religione) e mi allontanerebbe. Preferisco non parlare di spiritualità con lei perché, se io sono aperta al confronto, certo lei non lo è: vede tutto ciò che è diverso da quello che le insegnano come “proveniente dal male”, “filosofie del mondo” (e si sa che, ovvio, il mondo appartiene a Satana!).
Dopo questa premessina, il sogno si svolge così:
iniziamo a parlare di religione a la studentessa in arte è infastidita e inizia a dire che non apprezza molto gli insegnamenti dei Testimoni di Geova. L' altra è imbarazzata e cerca di difendere il suo credo. Io mantengo un atteggiamento neutro inizialmente perché non voglio che la mia amica si allontani. Poi inizio ad irritarmi un pochino anche io e le pongo una domanda alla quale lei cerca di rispondermi balbettando senza saperlo. Le domando:
“Ma se la Verità è quella che dite voi, spiegami questa cosa. Dio vede o non vede il futuro? Nella Bibbia pare che veda... e allora perché ha creato Satana e il Male, sapendo quello che avrebbe fatto? E se invece non lo vedesse, questo futuro... come mai alcune persone sono state da lui votate alla distruzione? Per esempio... Giuda? C' è una sorta di predestinazione?”
Dopo di che mi sveglio... comunque a questa domanda mi hanno risposto davvero una volta, dicendomi che... rullo di tamburi eh! : “ Dio che è onnisciente può vedere nel futuro ma non vuole farlo perché vuole lasciare la gente libera di scegliere”. Quindi poteva sapere come sarebbe andata la sua creazione ma non ha voluto farlo... si è messo volontariamente le fette di salame negli occhi... mi chiedo come abbia fatto! Cioè... o una cosa la sai o non la sai! Mah...

Notte del 26 Marzo, lo tsunami

Sono nella spiaggia privata dell' albergo presso il quale dimoro per le ferie. Mi godo il sole, la sabbia (un po' sporca) e il mare. Ci sono i miei famigliari ma non il mio compagno. Rientro nella mia camera d' albergo e c' è qualcuno con me, ma non so chi. Chiamo il mio primo amore, ormai sposato, perché vorrei che venisse da me (mi trovo in Liguria) mentre lui è a Prato con la moglie. Non so come mai sogno spessissimo di cercare di attrarlo, ma non ne sono per nulla innamorata, neanche nel sogno. Sembra quasi che mi piacerebbe ottenere la conferma di piacergli ancora nonostante lui sia sposato con un' altra. Cosa che non farei mai nella realtà! Anzi sono davvero una splendida coppia e sono felice che siano sposati (anche perché l' ho lasciato io... non vedo perché fare sogni di questo tipo!).
Lui al telefono mi dice di non potere venire e mi tratta come se fossi un po' pazza, con accondiscendenza. Non so se mentre sono al telefono o poco dopo, all' improvviso guardo fuori dalla finestra, a pochi metri vedo il mare che si innalza in fortissime onde... ne arrivano circa tre o quattro sempre più alte e penso con terrore a quelli che ancora erano in spiaggia, compresi i miei famigliari. Quando tutto si fa calmo noto che il mare è arrivato all' altezza delle mia finestra e un sacco di gente sta arrivando a nuoto: vedo mio padre che regge mia madre che non sa nuotare e la prima che aiuto ad entrare è lei, poi lui, mio fratello, mia nonna che è morta. Appena entra mia nonna la guardo con preoccupazione: è molto magra, pallida e tutta bagnata e ho paura che si ammali. Poi penso alla mia cagnetta che non è arrivata ancora: mi getto in mare e poco più in là la vedo nuotare verso di me. La prendo, l' abbraccio e la porto dentro. Poi inizio ad aiutare tutta l' altra gente...
daneconnie
00mercoledì 19 maggio 2010 11:54
Notte del 17 Maggio 2010
Nel sogno, sono a letto e sto dormendo. D' un tratto mi sveglio. Vedo correre verso di me la mia cagnetta bassotta, tutta impaurita: è inseguita da un essere strano, oblungo, sottile, grigio-verde-scuro. Dopo di loro, mia madre. Il cane mi salta in braccio e io faccio per proteggerla. Io e lei, ancora tra le mie braccia, ci ritroviamo quasi appiccicati al soffitto, riesco a guardare giù e scorgo il mio letto vuoto, le coperte tutte incasinate. L' essere è sparito. Lentamente torniamo giù. Dopo di che, non ricordo più nulla.
daneconnie
00mercoledì 19 maggio 2010 11:57
Non ricordavo del sogno che avevo postato appena prima di questo. Riguarda ancora il mio cane... credo di essere preoccupata per lei, ha qualche piccolo tumorino intorno ad una mammella e i miei non fanno nulla, non l' hanno neanche portata dal veterinario. Cosa che farò io personalmente. Forse il senso di protezione nei suoi confronti è dovuto proprio a questo...
daneconnie
00mercoledì 29 dicembre 2010 23:28
Sono un uomo. Mi trovo all' interno di una navicella spaziale adagiata su una grandissima distesa di neve, so di essere da qualche parte al Polo Nord. Sono uno schiavo, un progioniero, non saprei. Mi viene dato un compito: devo fare manutenzione ad uno dei canali che sbocca verso l' esterno della navicella, non so a cosa serva (aria? carburante?). E' molto stretto - appena ci passa una persona strisciando- e, con un' altro uomo al mio seguito, mi ci infilo dentro e controllo tutte le pareti di questo passaggio. All' uscita, il primo respiro di aria gelida, quasi mi brucia i polmoni, ma mi dà sollievo. Capisco che fuori la temperatura è bassissima, sicuro parecchi gradi sotto lo zero. Rietro nella navicella, dall' altro lato. Sono stato bravo e, mi dicono, merito un pasto buono. Vedo tavoli pieni di cibo e posso mangiare. La scena si sposta in una camerata dove dormo insieme ad altri. Una donna ci controlla a vista. Il letti, ben comodi, hanno intorno una specie di rete elettrica aggrovigliata, bluastra e luminosa nel buio della grande stanza. Devo chiedere il permesso per poter andare in bagno, in modo che spengano questa rete.
Mi sveglio.
daneconnie
00domenica 9 gennaio 2011 20:13
Non è da me, visto che non voglio assolutamente figli!
Sono proprio io, un po' più cicciotta, mi chino e vedo il mio panciotto da donna incinta di quattro o cinque mesi. Mi sento molto felice, molto "rotonda" e soddisfatta. Sento la vita crescere in me e questo mi riempie di dolcezza.
All' improvviso mi trovo in ospedale. Di punto in bianco sento qualcosa rompersi nel mio ventre, mi chino leggermente e viene fuori una bimba piccolissima e esilissima. Sto avendo un aborto spontaneo. In preda al panico chiamo le infermiere, nella speranza che possano fare qualcosa.
Nella realtà è ovvio che non può esserci un aborto così, ma nel sogno sembra normale. La bimba piccolissima diventa sempre più bluastra, quando arrivano le infermiere ormai non respira più. Sono disperata, disperatissima, mi sento "vuota" e affranta.

Adesso, onestamente non desidero per nulla avere figli, ho 26 anni e di senso di maternità, proprio zero! Questo sogno mi ha stupito parecchio, mi ha stupito la dolcezza di sentire qualcuno crescere dentro di me.
Vabbè. Continuo a non volere figli comunque, non fa per me :-)
daneconnie
00venerdì 4 febbraio 2011 11:38
Incontro con gente del forum
Ricordo perfettamente due sogni che ho fatto stamattina.
Semplicemente, ho notato che puntando la sveglia alle cinque, e stando cinque minuti sveglia, una volta riaddormentata la mia vita onirica è interessante e, soprattutto, la ricordo!

Primo sogno:
è tutto ancora buio. Prendo l' auto, sono sola, guido nella notte per raggiungere un locale che si trova in una strana zona, non molto abitata. Accando al locale, un cinema o teatro un po' vecchiotto.
Il locale è buio, sembra una birreria, raggiungo due grosse botti che fungono da tavolo, e intorno a queste una decina di persone del nostro forum su alti sgabelli. Mai visti prima, lì per lì sapevo chi fossero e, guardando tutti bene uno per uno, ho collegato i nomi ai nick. Si trattava di un piccolo incontro molto informale (e poco elegante, visto il posto). Al tavolo accanto, trovo per caso il mio ex fidanzato con la morosa, che neanche mi salutano, si alzano e se ne vanno.
Intanto noi chiacchieriamo, non so bene di cosa. Poi non ricordo più nulla.

Secondo sogno:
sono in casa, nella mia sala, con i miei genitori. Scopro che riesco a spostare gli oggetti senza toccarli, ponendo loro sopra una mano e dando un comando a voce alta, tipo: "sollevati!". I miei sono sbigottiti. Faccio loro vedere varie volte cosa sono in grado di fare e mi sento un po' figa.
Ad un tratto mi dico: "Aspetta, ma questa cosa non è possibile nella realta!" e chiedo a mia mamma: "Ma sto sognando?". Lei mi dice di no. Provo ad oltrepassare la mano con un dito, ma nulla, non riesco, la sensazione è perfettamente reale. Tutto intorno a me è molto "vero", ma non mi sento di essere in viaggio astrale, non ne ho la coscienza.
Ad un certo punto ho un falso risveglio. E mi dico: "ma allora era un sogno!". Provo a risollevare gli oggetti senza toccarli e ci riesco. Riprovo a perforarmi la mano con un dito. Nulla.
Poi il sogno prendo altre vie di cui non ho il ricordo...
daneconnie
00mercoledì 9 febbraio 2011 12:20
Viaggio Astrale o Sogno? L' esperienza più sensazionale della mia vita...
Probabilmente si è trattato di un sogno, ma io ero convinta di essere in astrale, convinta davvero, e la realtà era più reale del reale di ogni giorno... e ci sono stata, mi è parso, lunghissimo tempo, forse un' ora e più.

Questa notte non riuscivo a dormire, sono stata sveglia dalle due alle quattro, angosciata dall' inps da pagare, dalle ricevute bancarie di fine mese, dagli incassi del negozio che sono sempre in crescendo, ma ancora non bastano... angosciata dal non sentirmi all' altezza per il nuovo lavoro che inizio, per l' università che devo finire. La mia mente, un fastidioso disco che si bloccava allo stesso punto ogni volta.
Alle quattro mi alzo, prendo due goccine di melatonina e decido che, per non sprecare la notte così, meglio impegnarmi in qualche tecnica per il viaggio astrale.
Inizio a rilassarmi... all' improvviso, dopo minuti, arrivano leggere vibrazioni (ultimamente arrivano la notte ed io le “scaccio” via...), subito dopo le mie “braccia astrali”, azzurrine e leggermente luminose, si alzano. Mi sollevo assolutamente senza fatica, come non mi capitava da tempo. Guardo il mio corpo disteso su un fianco, i capelli scompigliati sul cuscino, e penso: “Marò quanto sono brutta!”, buahahhah! Sento dei rumori provenire dal bagno. Passo la parete della mia camera e lì vi trovo mio fratello. E' incosciente di essere in astrale, sta fermo in piedi in bagno. Io gli dico: “Vincy, guarda che è un sogno! Vieni con me, voliamo!”. Gli prendo la mano, usciamo attraversando la finestra e sorvoliamo le case. Vicino alle scuole del mio paese, atterriamo. C' è una villetta, e dentro il giardino della villetta vediamo due esseri: uno è una sorta di bruttissimo “gnomo”, con un cappello rosso/marrone e una faccia brutta e imbronciata, l' altro è tipo un bruttissimo cane. Pensiamo di avvicinarli ma diventano aggressivi, ci “aggrediscono” energeticamente, non so come spiegarlo. Mio fratello sparisce dalla scena e io mi sento vulnerabile. Non so che fare. Poi chiamo la mia “guida”, Lorenzo, che è la persona che mi scrive quando faccio scrittura automatica (forse, boh, non ne sono sicura). Compare davanti ai miei occhi, un sorriso enorme sul viso. Lo vedo in penombra, è appoggiato con una spalla ad uno dei muri della villetta, i piedi incrociati, le braccia conserte, come se mi stesse seguendo già da prima. Allarga le braccia e mi accoglie, felicissimo. Mi dice: “Sono contento che tu abbia davvero preso coscienza! Finalmente ti accorgi che ci sono!”. Mi prende entrambe le mani, e intorno a noi cambia lo scenario: ora siamo in una camera da letto. Voglio guardarlo meglio. E' la prima volta che lo vedo. Gli guardo il viso. Dapprima è leggermente cangiante, come se i suoi tratti non fossero ben definiti.
Lo guardo e pian piano mi ricordo di nuovo del suo viso che conosco in realtà così bene. E' bello, con i suoi occhi blu profondi, i capelli folti castano scuro e una barba lunga e incolta. Sono come ammaliata dal suo sguardo, dal suo viso. Mi sto perdendo in lui, dal profondo di me stessa torna una valanga di amore e passione che avevo dimenticato. Lo amo, so che lo amo da morire. Mi abbraccia e mi accoglie il desiderio di fondermi con lui. Senza parlare, inizio a toccarlo, desidero fare l' amore. Lui non mi pare convinto dapprima, poi si lascia andare... mi perdo, oddio se mi perdo, dura tantissimo e ad un certo punto sto perdendo lucidità. Lui se ne accorge, si interrompe e mi dice: “Aspetta, accendo un incenso, l' odore ti ricorderà che anche questo è reale”. Torno lucida. Fare l' amore con lui non è un fare l' amore come di solito si fa, è un “compenetrarsi”, è decisamente più tenero del solito, è un piacere più dolce e generale, dell' anima direi...
Un po' di tempo dopo andiamo fuori dalla stanza, e al di là ci sono parecchie persone che vivono insieme. Un sacco di gente giovane, mi abbracciano e fanno le feste. Io non le riconosco ma loro mi dicono di essermi molto amiche, di conoscermi molto bene. Parlo parecchio. Una ragazza simpaticissima, ricciola e castana, mi dice che loro lì vivono come nel nostro mondo. Hanno il computer, una cucina in comune per tutti, vivono insieme. Mi mostra una copia astrale di denaro europeo, è un venti euro! E' un venti euro diverso e continuamente cangiante nel colore, vira dal verde al viola. Io rido! Non mi aspettavo di certo questo! Oddio, in astrale il denaro no, ti prego, liberiamocene! Mi spiega che non viene usato, che è semplicemente la copia “eterica e astrale” del denaro sulla terra. Parlo parecchio, mi dicono cose che non ricordo. Lorenzo cerca di spiegarmi qualcosa sulla natura umana ma io sono persa per lui, per il suo viso, e sento una estrema dolcezza continuamente ad assalirmi...
Vanno e vengono persone, alcune più anziane, mi guardano tutti. Chiedo di mia nonna, morta cinque anni fa. Mi dicono che non posso vederla, ormai si è di nuovo incarnata.
Una signora mi guarda e mi dice: “Ma tu non sei di questo mondo! Và via! Non devi stare qui, è pericoloso per te! Se ti perdi in questo mondo non torni più nel tuo! Tieni d' occhio il tuo cordone d' argento!”. Mi spavento un po' e abbasso lo sguardo sul mio ventre. Dal plesso solare esce una corda di un colore stranissimo, la vedo solo ora che vi pongo attenzione: è semitrasparente, argentea e opalescente. Non troppo piccola né troppo spessa: circa cinque millimetri di diametro. Mi ricordo di aver letto su un libro che se da troppo tempo sono in astrale, diventa rigida e scura. Manco da almeno un' ora, probabilmente parecchio di più, e in tutto questo sono coscientissima! Con un po' di paura la faccio vibrare, è resistente ed elastica e mi sembra in buone condizioni. Decido di tornare nel corpo, ma prima chiedo a Lorenzo se può venire con me in Sicilia, sorvolare il mio amato paese. Insieme mano nella mano voliamo sui campi e sulle case e io dico: “Ma è proprio vero! E' davvero Valguarnera! Il paesaggio è identico alla realtà”. Volo un po', poi penso al mio corpo e mi ci trovo dentro, ancora un sacco di vibrazioni. Sento che potrei riuscire, ma decido di rimanere e ho il cuore tronfio di una sensazione di amore e dolcezza... ho visto Lorenzo...
Quando l' ho raccontato al mio ' moroso stamattina non era molto contento... mi dispiace...
Non so di cosa si tratta, ma questa è l' esperienza “strana” più sensazionale della mia vita. Se è un sogno, è durato tantissimo e sono rimasta lucida tantissimo. Se è un viaggio astrale... chissà...
daneconnie
00martedì 1 marzo 2011 21:29
Parecchio schifo
Scusatemi, questo sogno è parecchio schifoso, perdonate la mia mente bacata che pensa simili cose... se siete sensibili non leggete.

Anni fa ho subito un' appendicectomia.
Nel sogno, mi trovavo in ospedale. Avevo ricevuto una lettera dove mi si diceva che dovevo essere rioperata perché, di routine, dopo qualche anno andava asportata una specie di "retina" che avevano applicato durante il primo intervento.
Pronta la sala operatoria. D' improvviso non sono più io quella che deve essere operata, ma una mia cara amica (in realtà viso ignoto). Entro nella sala, che in realtà è semplicemente un classico studio medico, non vi sono i tipici oggetti e strumenti (e ne so qualcosa visto che sono un' accanita fan di dottor House e Gray's Anatomy... :-P ).
Vi è solo un medico all' interno, colui che deve operare. Fa un' anestesia totale alla ragazza e inizia a incidere, sul ventre, un pezzo quadrato di pelle. Le sue mani sono molto incerte e tagliano storto. Questo medico non mi pare un granché. Non so che pensare. Disperata gli chiedo se posso fare io, e ripasso sulle incisioni, ma non vado dritta, il risultato è strano, come quando si taglia con un taglierino del cartone, e poi ci si ripassa su, ci sono doppi tagli, pezzettini di cartone qui e là...
Lui riprende in mano il bisturi e continua a incidere tutto il corpo della mia amica, sempre facendo dei quadrati, quadrati di pelle che stacca e impila su un tavolo. Io sono terrorizzata, sempre più convinta che sia un pazzo. Dopo un po', quando ormai la mia amica è parecchio messa male, scappo e chiamo urlando altri medici della struttura... dopo mi sveglio.

Certe volte mi chiedo come possa la mia mente arrivare a immaginare simili cose. Mi sento un po' psicopatica.
daneconnie
00martedì 29 marzo 2011 19:10
Stamattina sono diventata lucida in sogno. Ero su Roma, bellissima, rischiarata dalla luce dell' alba inoltrata ancora leggermente dorata. Volavo. Quando mi sono resa conto di essere in sogno (viaggio astrale?) ho iniziato a guardare giù più attentamente, per ricordarmi i dettagli e trovare qualche riscontro nella realtà. Sono scesa e planata su una chiesa il cui tetto era frequentabile a piedi. Fatta di pietra chiara, marmo direi. Sul tetto in centro c' era un rialzo ottagonale sul quale si poteva salire, tipo panchina, qualcosa del genere. Planando su questa chiesa vedevo un paio di chilometri più in là il Colosseo, e sempre in linea d' aria in direzione Nord-Est un qualcosa sempre di forma circolare come il Colosseo, ma parecchio più piccolo.
Ho cercato di librarmi più in alto per avere una visione d' insieme, ma come sempre in queste occasioni non riesco a calcolare la giusta altezza, e sono salita troppo in su, ora vedevo Roma da troppo lontano e intorno a me qualche nuvoletta sporadica e lieve.
Mi sono ritrovata subito dopo lucidissima nel corpo addormentato. Mi sono chiesta: "E ora che faccio?" e ho subito dopo pensato di andare a casa del mio fidanzato per trovare qualche "prova" e poi domandargli conferma (il mio chiodo fisso).
Il mio corpo astrale ha iniziato a ruotare nella direzione di Bergamo, rispetto al mio letto verso destra per uscire da casa, ma subito dopo uno dei miei cani è salito sul letto dandomi una simpatica slinguatina e vanificando l' esperimento!


daneconnie
00martedì 12 aprile 2011 11:48
Sto leggendo un libro sul sogno lucido fatto molto bene, e da ieri sera voglio impegnarmi a ricordare meglio i sogni.
Di stanotte ne ricordo due, uno dei quali abbastanza bene.

Sogno 1)

Devo partire, prendere il treno delle nove e dieci. Sono in ritardissimo. Il treno mi porterà a Roma o Napoli, nel sogno si confondevano. Andrò a finire lì l' università, per qualche mese vivrò lì. Le cose però non filano lisce. Il mio fidanzato è in ospedale, sta davvero male e forse sta morendo. Continuo a pensare a lui ma non so perché non riesco a ritenerlo prioritario, dovrei lasciar perdere il treno e correre da lui ma non lo faccio. Continuo a ripetermi che passerò a salutarlo prima di partire.
Sono le nove meno dieci, è tardissimo! Mio papà mi ha appena dato 70 € per andare via, so che non mi basteranno, sono senza soldi, come faccio? Mi dico che ci penserò più avanti.
Vedo sempre più ostacoli alla mia partenza...
Vado in camera mia a finire la valigia, la camera è disordinatissima, non ho il tempo per sistemarla. Sono angosciata... vedo che ho preparato un misero zainetto per la partenza, non capisco perché non è pronta una valigia seria, apro l' armadio e non trovo nulla, nel marasma, che possa mettere dentro visto il tempo più caldo, c' è tutta roba invernale... non ho preparato l' intimo, le cose per il bagno, non un trucco... continuo a sperare di farcela a partire, ma mancano dieci minuti... nell' angoscia mi sveglio, sono le quattro del mattino.

Sogno 2)

Ricordo solo di essere in un luogo sotterraneo, c' è una grotta immensa con un pavimento di terra battuta, dove vivono parecchie persone vestite tipo medioevo. C' è una sorta di guerra civile, mando fuori dalla grotta enorme tantissime persone, donne e bambini. Ho in mano una spada, devo lottare per far tornare la calma. Dopo parecchi minuti di lotta, vinciamo, gli "sleali" fuggono... esco dalla grotta e mi ritrovo lungo una serie di altre piccole grotte in discesa, c' è parecchia gente che mi chiede cosa sia successo. Non ricordo altro.

Nessun sentore di trovarmi in sogno cmq...
daneconnie
00mercoledì 20 aprile 2011 22:51
La bomba atomica
Di stanotte ricordo parecchi brevi sogni. Questo è quello che mi ha colpito di più:

Sono in strada. Una strada che nel sogno conosco, ma nella realtà non esiste. E' affollata. Ad un certo punto sento urla e agitazione, la gente indica un punto verso il cielo. Mi giro anche io a guardare.
Dal cielo scende una palla di fuoco, come fosse un meteorite infocato. Assomiglia al sole quando è basso all' orizzonte e, arancione profondo, deve tramontare. Si avvicina sempre più alla terra, fino a raggiungerla. Scoppia in un fungo atomico enorme (incredibile come la mente possa creare simili immagini!).
Capisco che sto per morire. Non ho paura. Sono rassegnata anzi.
Mi accovaccio a terra e dico: "Va bene, è arrivata la mia ora. Finalmente saprò cosa succederà alla mia morte".
Mi sveglio.
daneconnie
00venerdì 13 maggio 2011 09:56
Una bambina
Mi trovo in Sicilia, sono in giro e ad un certo punto mi rendo conto che ho lasciato la mia bambina, che ho appena partorito (da due giorni) in casa di mia nonna, nella culla, e mi sono dimenticata di lei. Corro su a prenderla, è affamata e assetata, le dò dell' acqua e me la coccolo, penso di non essere affatto una buona madre, di non aver preso sul serio la bambina. Con movimenti molto impacciati le cambio il pannolino, la vesto e la prendo in braccio, la porto al piano di sotto.
Ad un certo punto sono in un ospedale, siamo io e il mio compagno. Gli chiedo: "Ma ho davvero una bambina?", non mi ricordo nulla, non ricordo il momento del parto, cerco di porre attenzione al mio ventre ma non sento di essere provata dal parto, anzi, mi dico: "Non è possibile! Avrei dolori ovunque! Questo è un sogno!". Per convincermi di questo, cerco di fare l' amore con il mio compagno, ma alcune infermiere e dei carabinieri mi fermano e cercano di arrestarmi, dicendomi che è un luogo pubblico, l' ospedale. Mi convinco che non è un sogno.
La scena cambia, mi ritrovo di nuovo in una casa, mi pare quella di mia zia. Chiedo al mio compagno se ha avvisato i suoi genitori che è nata la bambina, ma lui non ha detto loro nulla. Mi arrabbio e li chiamo. Parlo con la mamma di lui che non sembra proprio felicissima della nuova situazione, cerca di farmi cambiare lavoro per poter mantenere mia figlia.
Dopo aver chiuso il telefono, coccolo mia figlia. Dico a mia mamma: "Non è bellissima?" e mia mamma mi risponde che in verità è uscita un po' strana, la riguardo e in effetti ha un viso un po' sottile, ma io la amo lo stesso.
Mi sveglio.
Marò che sogno incasinato!
daneconnie
00mercoledì 20 luglio 2011 12:20
Sogno d' avere un tumore
Questa notte ho sognato di avere un tumore al polmone destro.
All' ospedale mi hanno fatto la diagnosi, dandomi due mesi di vita.
Sensazione stranissima: viaggiavo dalla disperazione, alla curiosità della morte, alla rassegnazione, all' incredulità, al desiderio di lottare e ripartivo daccapo.
Il medico mi dice che un trapianto di polmone è da escludere a causa della possibilità di metastasi.
Mi ricoverano, e ad un certo punto inizio a rimettere più volte i soliti ovetti schifosissimi di cui ho parlato già parecchio.
Il medico mi guarda allibito: inizia a sospettare che non si tratta di un tumore, ma di un' infezione di parassiti al polmone, posso guarire...
daneconnie
00martedì 26 luglio 2011 17:13
Sono al mio paese natale, in Sicilia. Mostro a tutti come sono brava a svolazzare, mi sento un po' speciale, gli altri mi guardano stupiti mentre mi libro in volo.
Rimetto i piedi per terra, c' è mio cugino Giuseppe, di otto anni, ad aspettarmi. Voglio fargli provare una bellissima emozione, portarlo in un altro piano dell' esistenza.
Gli metto le mani attorno alla testa e chiudo gli occhi, li chiude anche lui, d' improvviso viaggiamo velocemente verso l' alto, tutto intorno a noi è buio. Sullo sfondo scuro iniziano a crearsi delle bellissime immagini di cartoni animati e oggetti simpatici, l' effetto è strano, se ne vedono solo i contorni di colori brillanti e improbabili, e sia l' interno che l' esterno dell' immagine sono scuri. Le figure si muovono e creano scene silenziose, mio cugino si guarda intorno divertito e niente affatto spaventato. Lo tengo lì un minuto, perché non so esattamente quanto un minuto lì corrisponda al tempo sulla terra.
Torniamo, Giuseppe è estasiato, racconta tutto ai suoi genitori, i quali mi dicono che siamo stati "addormentati" (anche se in piedi) per tre minuti.
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