Sogni di AURIAH

Auriah
00mercoledì 23 aprile 2008 12:21
alla corte del Re Sole *

Sogno del 16/12/2002

Ero nel passato, l'anno sono venuto poi a scoprire che era il 1543, ma l'ambientazione era palesemente di un paio di secoli più avanti. Francia, alla corte del Re (forse il Re Sole), grandi palazzi e persone pieni di fronzoli, parrucche bianche coi boccoli, vestiti sontuosi, insomma... quel periodo lì.
Io ero appunto al servizio del re, ed ero anch'io vestito con parrucca e fronzoli, tutto di bianco; ma sapevo di venire dal mio tempo, come se avessi appunto viaggiato nel tempo. Dovevo portare a termine una missione, forse, e allo stesso tempo ero una specie di consigliere del re, uno comunque di cui lui si fidava. Il re era invece uno con poco polso, mi dava l'impressione di uno che da solo non sa prendere una decisione, e si affidava a me.
Infatti era arrivato un tipo che doveva essere una specie di supervisore, un sovrintendente, insomma uno che era al di sopra del re, e a cui il re doveva rendere conto; mi sembra che lo chiamassimo "ambasciatore", o una parola simile. Quest'ultimo invece era uno che sapeva il fatto suo, schietto e diretto, senza mezzi termini, deciso e autoritario; nonostante fosse anche lui vestito sontuosamente, con parrucca e trucco ecc, non era assolutamente uno che stava a guardare i fronzoli.
Fatto sta che eravamo andati a prenderlo per portarlo a palazzo, ed io mi ricordo i grandi e fastosi corridoi del palazzo che abbiamo dovuto attraversare, l'ambasciatore davanti, io in mezzo e il re di dietro. C'era anche un ragazzo che stava con me, nel senso che forse veniva dal mio tempo, eravamo lì insieme, ma lui non aveva titoli per il re, era con noi solo perchè era amico mio. Nel tragitto ci parlavamo a bassa voce, dei fatti nostri, e vedevo la gente che guardava, forse credendo che eravamo due gay (forse perchè lui era giovane, e a quel tempo succedeva).
Durante il cammino l'ambasciatore parlava con me, invece che con il re, probabilmente aveva intuito la situazione; il corridoio era inframmezzato, a intervalli più o meno regolari, da 4-5 porte. Arrivando ad ogni porta, cercavo di farmi avanti per aprirla all'ambasciatore, ma lui, uomo pratico e sbrigativo, non gliene fregava molto delle formalità e se arrivava prima di me se la apriva da solo.
Non so di cosa stessimo parlando, ma l'ambasciatore ad un certo punto mi chiede che anno è, ed io chiedo al re, approfittando dell'occasione perchè non lo sapevo nemmeno io, e pensavo per fortuna qui è normale non sapere che anno è; beh, comunque il re risponde "1543, o forse 44", ed io lo ripeto all'ambasciatore.
Una particolarità è che era tutto bianco: il grande corridoio, i nostri vestiti fronzoluti, le parrucche, i muri, e anche le porte. Le porte non si confacevano affatto alla sontuosità di cui facevano parte, perchè erano delle semplici porte a due battenti, alte ma strette, di legno anche molto vecchio a volte, chiuse da chiavistelli semplicissimi; però erano così ben verniciate, di bianco, che sembravano nuove, e non stonavano nell'ambiente.
Ad un certo punto siamo all'aperto, stiamo costeggiando un campo un po' spoglio, ma che doveva essere coltivato, ed era ad un livello più basso del terreno; passavamo di lì per andare in quella che forse era un'altra ala del palazzo, una porta di servizio per così dire. Arriviamo io e l'ambasciatore davanti alla porta d'entrata, aperta, a cui si accedeva facendo 3 o 4 scalini, e girandoci vediamo che gli altri si erano fermati una ventina di metri prima, sull'orlo di un angolo del campo, ad osservare qualcosa; l'ambascaitore mi chiede perchè si sono fermati, ed io, cercando di parlare confacendomi al periodo, gli rispondo "essi si sono fermati per rimirare dei pruni o non so bene cosa...".
L'ambasciatore è leggermente seccato dalla pausa forzata, fa una lieve smorfia, e mi dice "beh, io vo a fumare del giunco" ed estraendo una specie di cannella si dirige verso la parte del cortile a destra dell'edificio
Auriah
00venerdì 17 aprile 2009 00:05
Le tigri e il minotauro

sogno del 13/04/2009

scendevo verso il parco del ticino e c'era una grande fiera, con le bancarelle lungo la via e tra gli alberi
avevo chiamato un mio amico (Ivan, amico di gioventu), dicendogli di venire alle 14.30 ma è arrivato alle 16.30
passeggiamo, ed io so che ci sono due tigri, docilissime, e mi vanto di poterle accarezzare come 2 gattini
invece troviamo una specie di arena, dove hanno incatenato un minotauro con le braccia aperte (a croce tipo), sdraiato, attaccato a sto supporto appeso al soffitto
e le tigri imbestialite lo graffiano, lo colpiscono, gli fanno male insomma
il povero minotauro doveva aver fatto qlcsa di male
ma io sono indignato per quello che gli stanno facendo e me ne vado intenzionato a chiamare la protezione animali, o qlcsa di simile
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