Beh, che dire, Deinfinito, hai "un po'" frainteso quel che stavo dicendo.
Mi capita spesso... credo a questo punto che sia colpa mia.
Ricominciamo da capo, cerco di spiegarmi meglio:
Lungi da me riesumare fantasmi, o peggio offendere la moralità di qualcuno
Si era capito benissimo, l'avevi scritto a chiare lettere.
Il mio era sarcasmo. (ho scritto pure "scherzi a parte"... credevo fosse chiaro).
"Tracieloeterra, Thechildeccetera e altri loro pari" sono stati le pecore nere del forum. In particolar modo, vado fiera di aver litigato a sangue con Tracieloeteera, proprio per i "botti" di cui parlavo (gli altri mi sono scappati in momenti di mia assenza, purtroppo...).
ehmm Socrate ..che poi che centra Socrate?
niente c'entra, Socrate!
E' il particolare della SINCRONICITA' che mi interessava, non Socrate. L'ho citato solo per la data storica.
Lo scrivo con altre parole.
PENSAVO che la religione fosse uno scaricabarile dovuto alla limitatezza umana (debolezza e limitata conoscenza scientifica), ma ora reputo che questa soluzione sia un po' troppo semplicistica e penso che ci sia qualcosa di reale e concreto dietro alla nascita della religione, che vada oltre il puro bisogno dell'uomo di appoggiarsi a qualcosa.
Ho cambiato idea considerando la sincronicità. PER ESEMPIO
la sincronicità con cui l’organizzazione religiosa si è sviluppata nella storia umana.
E' ovvio che la comparsa della "religione" e la comparsa dei "profeti" siano due cose diverse; io richiamo solo il fatto che i profeti (come la religione, e questo lo dici anche tu) siano comparsi contemporaneamente da diverse parti. Questo mi pare un riscontro della OGGETTIVITA' della religione stessa.
In parole povere, se diverse persone vedono contemporaneamente la stessa cosa in posti diversi, questa cosa DEVE avere un fondo di verità.
Conclusione
il trascendentale E’ un aspetto della realtà, né più né meno di un motore o di un mela che cade da un albero.
A questo punto, quoto Auriah.
L'evoluzione umana non è SOLO un miglioramento fisico e mentale. Il nostro senso non è solo quello di scendere dagli alberi, ma anche tendere (e io credo TORNARE) al divino.
Non credo che gli antichi maestri o gli esseri soprannaturali evocati siano alieni.
Sinceramente, credo che gli antichi maestri non siano diversi dai moderni: persone che attraverso meditazione, osservazione e conoscenza arrivano a superare le convinzioni comuni, arricchendole di altri particolari e arrivando a vedere OLTRE la limitatezza delle nostre osservazioni comuni.
Non è necessario che ci siano dimensioni parallele (che comunque non escludo, anzi sono sicura esistano). La nostra stessa realtà concreta va moooolto oltre quel che vediamo, e meditazione, comtemplazione, studio e osservazione, così come le allucinazioni, ci permettono di SFONDARE la barriera dei sensi comuni, per intravedere gli altri aspetti della realtà.