La paura mi impedisce di fare un OOBE

Marhe
00lunedì 22 settembre 2014 17:49
È da più di due anni che sono a conoscenza dei viaggi astrali, sfortunatamente per me condividevo la stanza con mio fratello, il quale russava.
Beh, ora vivo solo, non c'è più niente che possa impedirmi di fare viaggi astrali, almeno così pensavo.
La paura. Proprio ieri sera mi sentivo di stare per uscire, riuscivo a percepire il corpo astrale, vidi solamente una luce azzurra, e a quel punto la paura prese il sopravvento. I miei respiri si fecero irregolari e per questo non riuscì nel mio intento.
Cosa dovrei fare?
P.s: dormo in una stanza-mansarda, il tetto vicino al letto mi fa sentire protetto, e per questo ho il tetto poco distante dalla mia testa. Dovrei mettere il letto in un posto più aperto?
Cresh.
00lunedì 22 settembre 2014 19:09
Intanto ti consiglio sia di presentarti nella sezione di benvenuto che di leggere le Faq qui e utilizzare anche la Ricerca. detto questo, benvenuto e buona permanenza, vedrai che qualcuno risponderà alle tue domande [SM=g27823]
Saliceridente
00martedì 23 settembre 2014 00:31
Il tetto vicino alla testa non è il problema. Non me ne preoccuperei per niente, io. Anzi, fossi in te non mi preoccuperei di nulla, nemmeno della paura. Più pensi alla paura che hai provato e più la alimenti. Cerca le innumerevoli esperienze degli altri qui, sul forum. I loro racconti ti daranno la giusta fiducia nell'esperienza OBE e ti aiuteranno a trascurare la sensazione di angoscia che provi quando sei solo in camera tua e provi quelle emozioni nuove e intense che si provano solo durante lo sdoppiamento. La novità ci fa paura, l'intensità dell'emozione nuova e pervasiva accresce la tua paura e tu ne diventi succube. Io pure ne divento succube quando la ascolto e le do importanza. Trascura la paura, riducila in un puntino nero che si disperde nella luce azzurrina del tuo corpo astrale e polverizzala, ignora la paura. Sentiti invicibile e protetto e lo sarai. La dimensione del sogno e così anche quella astrale danno letteralmente corpo a pensieri ed emozioni. Più ci focalizziamo su un pensiero o su un'emozione e più spessore diamo a quell'emozione o pensiero in astrale. E' per questo motivo che ti viene paura. Senti di star vivendo qualcosa di nuovo, a quel punto senti la paura crescere. Ti accorgi di aver paura e così la paura diventa reale e tangibile. A quel punto inizi a desiderare che tutto torni come prima, ripensi al tuo corpo e ci ritorni dentro. Scappi dall'OBE e ritorni nel tuo corpo. La prossima volta che sentirai di uscire: abbandonati a quelle sensazioni con fiducia. Qualcuno qui sul sito ha come firma questa frase qua: "LA PAURA è L'UNICO SENTIMENTO MORTALE" e' Proprio così, la paura è mortale quanto il corpo. Lo spirito è immortale, come l'amore. La paura appesantisce il tuo corpo astrale, impedendogli di essere attratto verso l'alto. Al contrario la paura lo asstrae verso il basso. Pensa a questo quando stai per uscire. La paura lasciala a questa dimensione. Quando stai per uscire pensa all'amore. Pensa solo all'amore. Vedrai che sarai fuori in men che non si dica.

Per combattere la paura che provavo durante la notte a causa delle vibrazioni continue che continuavo a sentire durante un certo periodo, ho iniziato ad ascoltare e a recitare, così come una preghiera e una canzoncina questo mantra qua. Cercati la traduzione del mantra e imparalo a memoria. Mi ha sbloccato qualcosa dentro e mi ha permesso di alleggerirmi dalla paura. Da quando lo recito non faccio più incubi, sì ogni tanto mi faccio ancora intimidire dalla paura ma avresti dovuto conoscermi prima di conoscere questo mantra!
Ero così: [SM=g11062]
Ora sono così: [SM=g10801]
E se sarò abbastanza bravina un giorno sarò così: [SM=p2822172]
Magari può aiutare anche te!

Pace
t.teo
00martedì 23 settembre 2014 23:49
Marhe, sappi che ti capisco bene.
So cosa significa sentirsi pronti quando se ne parla e quando ci si pensa, ma vedere che quando sta per accadere qualcosa tutto quanto quello che abbiamo pensato diventa un eco molto lontano.

Mi succede in particolare con le paralisi: benché non sia proprio la cosa più divertente che possa capitare, le attendo di buon grado perché le vedo come una occasione grandiosa; ma spesso, quando capitano, tutti i miei pensieri è come se venissero schiacciati da un masso, davvero, fisicamente, c'è qualcosa di più grande e inspiegabile che li opprime; è una paura ancestrale che lascia spazio a un solo pensiero nella mia mente: "Questa volta no. Adesso voglio che tutto finisca al più presto, poi la prossima volta sarò più pronto".

Visto che ti capisco quindi non sono qui per dirti di prendere in mano scudo e spada e andare contro la paura, perché so che non funziona sempre così; non forzarti mai

La paura trasformala invece, ti dico. Dai retta a quello che ti ha detto Saliceridente: vedi solo amore. Non stiamo parlano dell'amore che puoi provare verso una donna (o verso un uomo, dipende da te [SM=g27823] ); stiamo parlando (o almeno io sto parlando) dell'amore come il sentirsi bene con quello che sei e con quello che ti circonda, l'amore come la scoperta dell'esperienza a cui vai incontro, che forse non capirai mai totalmente ma rappresenta qualcosa di grande; l'amore come bellezza della scoperta; come il capire che stai per contemplare quello che, dal tuo precedente punto di vista, era l'infinito. Tutto questo messo insieme, e qualcosa in più, diventa la sensazione che ora possiamo chiamare amore. Amore verso e con l'universo, lo concepisco così.

Non ti nascondo che l'ho scritto anche un po' per me, ma spero di averti dato un tassello che troverai utile col tempo
Astralito
00martedì 30 settembre 2014 15:56
paura canaglia!
Parafrasando Albano.. "Paura canaglia! Che ti prende proprio quando non vuoi.." Effettivamente soprattutto le prime esperienze sono vanificate dal terrore che subentra specie con la paralisi notturna. Prima di informarmi sul fenomeno, pensavo addirittura di avere attacchi epilettici o ictus!! La conoscenza e la condivisione aiutano a sconfiggere il timore.
t.teo
00martedì 30 settembre 2014 19:56
Guarda il caso: su per giù quando hai aggiornato questa discussione, Astralito, stavo usando in modo produttivo (per la mia prima volta) una paralisi. Che me le stia facendo amiche, a forza di incontrarle?

Ammetto che forse una paralisi da sonnellino pomeridiano (di solito non ho la fortuna di farne, ma oggi non sto bene) sia meno inquietante di una notturna: intorno a te senti un po' di rumori del contesto, cose, un po' di luce traspare dalle palpebre.. sembrano stupidaggini ma sappiamo che, per chi ha l'abitudine di non prenderle bene (le paralisi), possono essere di buon aiuto.

Una piccola cosa che ho imparato oggi è: non dare tempo alla paura di entrare nella tua testa, non dargli spazio, pensa solo alla cosa stupenda che stai per fare e fai in modo che sia tutto ciò che esiste per te, e questo sarà un piccolo passo in avanti
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