ISIS: parliamo dei terroristi che minacciano il mondo intero

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_Thomas88_
00venerdì 6 febbraio 2015 15:47
Visto che per parlare delle azioni dello Stato Islamico spesso si usano altre discussioni che sono incetrate su altri argomenti specifici, ne apro una nuova appositamente per parlare di quello che questi "animali" (e chiamarli così non è neanche corretto nei confronti degli animali veri e propri come i nostri cani e gatti) stanno facendo in Iraq e Siria.


Come argomento di apertuna ne ho uno "perfetto". Ribadisce a chi ancora non lo ha capito con chi abbiamo a che fare.
[SM=g1950688]



Rapporto choc dell’Onu: “Bimbi decapitati, crocifissi, sepolti vivi”

Il documento presentato a Ginevra: «Il Califfato uccide, tortura e violenta sistematicamente bambini e famiglie di gruppi minoritari in Iraq.»

Bambini crocifissi, decapitati, venduti come schiavi e in alcuni casi perfino sepolti vivi: i crimini commessi dai jihadisti dello Stato Islamico (Isis) sono elencati e documentati in un rapporto del Comitato Onu sui Diritti del Bambino le cui pagine descrivono violenze sistematiche e brutali ai danni dei minori. In particolare, le prove raccolte dall’Onu - spesso sulla base di testimonianze dirette - confermano che il Califfo Abu Bakr al-Baghdadi dà ordine di crocifiggere e decapitare bambini, così come di seppellirli vivi. Vi sono state anche esecuzioni di massa di minori mentre quelli risparmiati spesso vengono venduti al mercato degli schiavi con etichette che indicano il prezzo stabilito, come avviene per le donne. In alcuni casi i bambini hanno subito molestie e abusi sessuali, durante la detenzione, e vi sono anche episodi nei quali “i genitori hanno dovuto consegnare i figli a Isis oppure hanno dovuto assistere alla loro esecuzione”.
Renate Winter, esperto del Comitato Onu autore del rapporto, afferma che vi sono poi “altri tipi di violenze inflitte ai bambini” ovvero “vengono usati come soldati e condizionati fino al punto da convincerli a diventare attentatori suicidi”. Le principali vittime di tali orrende violenze sono i bambini di minoranze come i curdi, i cristiani e gli yazidi, considerate “infedeli” nell’ambito di una più vasta operazione di repressione “tesa a distruggere tali minoranze privandole di qualsiasi cosa”.
La conclusione del rapporto è un appello al governo iracheno affinché “intervenga” per “salvare i bambini nelle mani dello Stato Islamico” ovvero lanci operazioni militari di terra in grado di espugnare i territori del Califfato nel Nord del Paese. I crimini ai danni dei minori avvengono anche nelle aree siriane in mano a Isis ma l’Onu evita di rivolgere una simile richiesta al regime di Bashar Assad per non legittimarlo.

Fonte: La Stampa.it


[SM=g2806966]
Quasar9621
00venerdì 6 febbraio 2015 16:13
........e tutto questo sotto i nostri Miopi occhi!! [SM=g1950688]

Ci dobbiamo Vergognare di noi stessi [SM=g8334] [SM=g8334] [SM=g8334]


Oppure prendere esempio dalla GIORDANIA [SM=g2201355]

uando
00venerdì 6 febbraio 2015 16:54
Thomas se quello che dici è vero e documentato è assurdo, non trovo un termine adeguato per definirlo, non si possono fare certe violenze a nessuno ma soprattutto ai bambini.
Ma perchè spesso l'essere umano è così lontano da quella che dovrebbe essere la sua natura? Perchè non riusciamo a vivere in pace spesso neanche col vicino di casa? [SM=g1950693]
Stefano-66
00venerdì 6 febbraio 2015 17:21
Re:
Quasar9621, 06/02/2015 16:13:

........e tutto questo sotto i nostri Miopi occhi!! [SM=g1950688]

Ci dobbiamo Vergognare di noi stessi [SM=g8334] [SM=g8334] [SM=g8334]


Oppure prendere esempio dalla GIORDANIA [SM=g2201355]





MMMMMMM io scelgo la seconda e poi...guerra totale e in modo esagerato...ma veramente si può pensare che queste merde umane dell'ISIS ragionino? Fanno il lavaggio del cervello sistematicamente ai loro membri e ai bambini che reclutano.Non c'è un modo ragionevole per arginarli, c'è solo l'eventuale uso di una violenza militare spropositata nei loro confronti ormai. E' vero,occupano un territorio vasto ormai ma la storia insegna che quando ti metti da solo a far guerra contro il mondo (Sig,ra Merkel, sei in ascolto?) e ti macchi di crimini inenarrabili poi...


_Thomas88_
00venerdì 6 febbraio 2015 18:01
Re:
uando, 06/02/2015 16:54:

Thomas se quello che dici è vero e documentato è assurdo [SM=g1950693]




Non lo dico io, magari fosse una cazzata! [SM=g1950688]

Lo riportano tutte le maggiori testate giornalistiche.
uando
00venerdì 6 febbraio 2015 18:13
No Thomas, non mettevo in dubbio la tua buona fede!!
E' che sai, le informazioni in italia non sempre arrivano e quando arrivano spesso sono distorte, lo vediamo tutti i giorni come i tg distorcano la realtà a reti unificate, per questo ho fatto quella premessa.
Quasar9621
00venerdì 6 febbraio 2015 19:10
Fino a quando, l'opulento, sonnecchiante, civilizzato e ottimista occidente non prenderà coscienza che certi incendi vanno necessariamente combattuti con il fuoco, Noi, i nostri Figli e i Figli dei nostri Figli vivremo, vivranno, sempre in balia di questi pazzi criminali assassini che vogliono islamizzare il mondo sterminando tutti quelli che loro chiamano infedeli.

Non so voi, ma io rientro tra gli infedeli è non sono assolutamente disposto a morire, oltretutto per mano di un sub-Umano, senza combattere [SM=g2201337]


Credetemi, nessuno più di me vorrebbe che si arrivasse ad una soluzione Pacifica e Civile, ma stiamo parlando di Assassini di Bambini, criminali che decapitano e bruciano persone inermi, Bestie che si definiscono combattenti ma che in realtà sono solo dei luridi vigliacchi capaci di uccidere solo a tradimento.


Il resto del mondo deve prendere coscienza del pericolo rappresentato da questa accozzaglia di luride Bestie che minaccia il futuro del nostro pianeta [SM=g2201339]
F.Pernigotti
00venerdì 6 febbraio 2015 19:40
Re:
_Thomas88_, 2/6/2015 3:47 PM:


Rapporto choc dell’Onu: “Bimbi decapitati, crocifissi, sepolti vivi”

Il documento presentato a Ginevra: «Il Califfato uccide, tortura e violenta sistematicamente bambini e famiglie di gruppi minoritari in Iraq.»





Se è vero cosa aspettano a intervenire? L'ONU mandi i caschi blu, li ha mandati quando hanno fatto la pulizia etnica in bosnia. Forse perchè la russia metterebbe il veto? Se il rapporto è vero e non intervengono a che serve l'ONU?
Delta.Force
00venerdì 6 febbraio 2015 19:55
Il fatto è che l'isis appartiene a quell'immensa schiera di movimenti revanscisti che in ogni epoca e in ogni parte del mondo hanno propugnato un ritorno a una mitica età dell'oro collocata in un passato remoto a cui tendere, il che nel caso specifico e patologico dell'isis significa restaurare modelli politici, culturali e giudiziari che appartengono all'età del ferro. Da qui la reintroduzione del dinaro d'oro( moneta del vii sec d. C.), le crocefissioni, le esecuzioni di massa, lo schiavismo. Mancano solo gli impalamenti e il quadro è completo.
Delta.Force
00venerdì 6 febbraio 2015 20:26
Re: Re:
F.Pernigotti, 06/02/2015 19:40:




Se è vero cosa aspettano a intervenire? L'ONU mandi i caschi blu, li ha mandati quando hanno fatto la pulizia etnica in bosnia. Forse perchè la russia metterebbe il veto? Se il rapporto è vero e non intervengono a che serve l'ONU?



Forse perché, per i motivi più disparati , tale situazione fa comodo a qualcuno.


Quasar9621
00venerdì 6 febbraio 2015 21:09
Re: Re: Re:
Delta.Force, 06/02/2015 20:26:



Forse perché, per i motivi più disparati , tale situazione fa comodo a qualcuno.





Sicuramente qualcuno, anche più di qualcuno, ci guadagna [SM=g2806959]

Ma secondo me il problema è insito nella soluzione, perché, di fatto, l'unico modo che abbiamo di porre fine a questo stato di terrone è lo sterminio di queste Bestie!!!


saturn_3
00venerdì 6 febbraio 2015 21:11
Non sono umani. Sono l' impersonificazione del male. Sono contro la pena di morte ma in questo caso sono a favore. L'islam condanna questi atti barbarici.
www.repubblica.it/esteri/2015/02/04/news/reazioni_pilota_giordano-10...
((Sestante(
00venerdì 6 febbraio 2015 21:44
Adesso quelli dell'ISIS dicono che l'ultimo ostaggio americano che avevano, kayla mueller sarrebbe morta sotto i bombardamenti della giordania

www.repubblica.it/esteri/2015/02/06/news/isis_uccisa_kayla_mueller-106697652/?re...
Quasar9621
00venerdì 6 febbraio 2015 22:50
Esattamente come dicevano che il pilota giordano era ancora vivo durante le trattative o sbaglio [SM=g3061179] [SM=x2976642]
_X-721_
00sabato 7 febbraio 2015 10:21
Re:
_Thomas88_, 06/02/2015 15:47:

Visto che per parlare delle azioni dello Stato Islamico spesso si usano altre discussioni che sono incetrate su altri argomenti specifici, ne apro una nuova appositamente


Buona idea Thomas, nell'altra discussione non aveva senso.

Prendo spunto dalla sigla IS, Stato Islamico, che hai usato per riportare un po' di info anche per chiarire la confusione sulle sigle, per esempio Isis, Isil, Daesh che identificano lo stesso gruppo terrorista:

Perché viene chiamato con tanti acronomi diversi?
Al Post usiamo prevalentemente l’acronimo IS (che viene da “Islamic State”, “Stato Islamico”), perché è così che il gruppo si fa chiamare dal giugno 2014, quando ha proclamato il Califfato. Il governo americano usa ISIL (“Stato Islamico dell’Iraq e del Levante”, dove Levante è un’ampia regione che va dalla Turchia all’Egitto), perché ritiene che usando IS si dia legittimità al Califfato. Altre testate internazionali usano ISIS (“Stato Islamico dell’Iraq e della Siria”), che è praticamente uguale a ISIL (il nome arabo di Levante è al-Sham, da qui l’equivalenza nell’usare ISIS e ISIL). Ogni tanto si sente anche Daesh, l’acronimo arabo di ISIS.

Quando è nato?
Lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS) – il nome del gruppo prima che decidesse di chiamarsi “Stato Islamico” (IS) – è nato nell’aprile del 2013. Prima si chiamava al Qaida in Iraq (AQI), nome che indicava due cose: la sua alleanza con al Qaida e il fatto che agisse solo in Iraq.

Dove opera?
Lo Stato Islamico controlla circa metà della Siria (mappa) e un terzo dell’Iraq (mappa). I confini del Califfato sono flessibili, a seconda delle vittorie e delle sconfitte militari. Ci sono anche delle “province”, o gruppi affiliati: nel Sinai, in Algeria, in Libia, in Arabia Saudita e in Yemen.

Cosa vuole ottenere?
Un Califfato Islamico che venga governato sulla base di un’interpretazione molto rigida della sharia. L’IS non ha l’interesse prioritario a fare attentati in Occidente, a meno che questo sia funzionale ad alzare il livello dello scontro e reclutare nuovi miliziani.

Cosa c’entra col resto del terrorismo jihadista?
È nato come divisione di al Qaida in Iraq. Quando ha cominciato a combattere in Siria, si è alleato con il Fronte al Nusra, divisione siriana di al Qaida. Poi si è divisa del tutto da al Qaida, e i due gruppi sono diventati nemici: oggi competono per la supremazia nel mondo jihadista.

Perché le azioni dei suoi miliziani sono così brutali?
Il clima di contrapposizione totale con i nemici rende possibili alleanze con alcuni gruppi sunniti iracheni (contro gli sciiti per esempio) ed è funzionale alla creazione di un Califfato che, come lo immaginava Zarqawi, dovrebbe portare alla purificazione del mondo musulmano». Inoltre la guerra totale dell’IS è fatta per “superare a destra” al Qaida, principale avversario nel mondo jihadista.

Ha degli amici?
Nessuno stato al mondo si è finora alleato con l’IS: i suoi benefattori sono privati cittadini, soprattutto da Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar e Kuwait, che per diverso tempo hanno sostenuto i gruppi che combattevano contro Assad, tra cui proprio lo Stato Islamico.

Come si mantiene?
Con un vasto sistema di tasse ed estorsioni, con la vendita di petrolio estratto soprattutto nella Siria orientale e in misura minore con i riscatti e le donazioni di privati. Buona parte dei traffici illeciti avviene attraverso il confine con la Turchia. E no: non ci sono gli Stati Uniti dietro all’IS.

Sta vincendo?
Ha subito di recente delle sconfitte militari importanti, per esempio a Kobane e nella provincia orientale irachena di Diyala. Il suo modello di stato sembra essere entrato in crisi. Non sembra però che i suoi nemici abbiano trovato una strategia per sconfiggerlo, né in Siria né in Iraq. Quindi no, non sta vincendo. Ma è difficile pensare che possa perdere nel breve periodo.

Fonte: Il Post - ISIS, domande e risposte



88888
00sabato 7 febbraio 2015 13:20
isis
E se fosse una delle tante creature della CIA o simili? E' molto funzionale al clima di odio che necessita ai vari governanti per continuare a distrarre le persone dai reali problemi quotidiani dell'occidente democratico, colto, rivolto al futuro.......
_X-721_
00sabato 7 febbraio 2015 14:35
88888, 07/02/2015 13:20:

E se fosse una delle tante creature della CIA o simili?


Lo abbiamo pensato un po' tutti ma se si approfondisce un po' si scopre che si tratta di notizie false di gente che cerca di stimolare il senso complottista che abbiamo tutti.

Così come c'è gente che ricicla video dell'Isis nel proprio canale per monetizzare con la pubblicità e sono in numero sempre più crescente, c'è anche gente che si inventa il contro-complotto pur di avere popolarità e flusso di utenza.


Il senatore USA John McCain sarebbe entità grigia che relazionava CIA e IS.
Tra le piú fantasiose. Nata sui social network e appoggiata poi da alcuni siti d’informazione «alternativa», si basa s’una foto scattata in Siria che ritrarrebbe il senatore americano McCain insieme al leader dell’IS al-Baghdadi e ad altri «capi d’organizzazioni terroristiche». In realtà, l’immagine raffigura McCain in un viaggio in Siria nel maggio 2013 mentre incontra Salim Idris, generale dell’Esercito siriano libero — gruppo fortemente combattuto proprio dall’IS. Pertanto, per gli amanti dell’intrigo a tutti i costi, basta una barba e una pelle scura per fare d’ogni musulmano un terrorista. E, al di là del clamoroso abbaglio, sarebbe bastata una breve lettura della biografia di McCain per capire che uno dei Repubblicani piú critici della Casa Bianca non poteva certo trasformarsi in «ambasciatore d’Obama col califfo».

Gli Stati Uniti hanno creato l’IS per fermare Assad.
Tale teoria è la piú gettonata nei circoli del complottismo, e parte dalla semplificazione che tutto ciò che è in opposizione ad Assad in Siria abbia a che fare coll’IS. In realtà, gli USA, vista la reticenza a un intervento diretto, hanno armato quelle componenti dei ribelli siriani non islamiste e perfino in aperta ostilità coll’IS. Addirittura, recentemente, il Congresso degli USA ha votato a favore d’un emendamento che autorizza il Pentagono a addestrare e armare i ribelli siriani per combattere proprio i jihadisti dell’IS. Se la ricostruzione complottista fosse vera, che cos’avrebbe votato, il Congresso? Un emendamento che arma l’IS per combattere l’IS? Uno dei tanti cortocircuiti logici cui le teorie del complotto ci hanno abituati.

Gli USA hanno armato l’IS.
Tale bufala deriva dalla presenza d’armamenti e mezzi di trasporto americani nelle fila dei guerriglieri dell’IS. Peccato che, come testimoniato da diverse fonti, tali dotazioni siano il «bottino di guerra» dell’IS frutto dell’ingloriosa ritirata dell’esercito regolare iracheno armato da Washington.

Obama non aspettava altro che far la guerra ad Assad.
Quest’accusa è una della piú scollegate dall’effettiva situazione geopolitica e dall’attuale linea politica della Casa Bianca. Infatti, Obama s’è dimostrato uno dei presidenti americani meno interventisti degli ultimi decenni. In Libia, è stato praticamente trascinato da Londra e Parigi nei raid aerei, e lo stesso atteggiamento esitante s’è avuto in Siria nei confronti d’Assad. Nemmeno il bombardamento dei civili da parte del regime, la presenza maggioritaria nella prima fase tra le file dei ribelli d’oppositori non islamisti e un’ecatombe umanitaria sono riusciti a convincere il presidente americano a un intervento di regime change. Assad è arrivato perfino a superare la «linea rossa» dell’uso d’armi chimiche sui civili senza subire l’enunciata reazione militare.

Le 10 bufale sulla guerra all'Isis



NOAXX
00sabato 7 febbraio 2015 18:13
Però a ben guardare non lo dicono solo un gruppo di facinorosi internettiani. Non che l'ISIS sia stato creato dagli americani, o dagli occidentali in generale, ma che sia stato almeno "aiutato" a crescere per controbilanciare il potere di Assad.

www.ilgiornale.it/news/mondo/denuncia-choc-generale-francese-isis-creato-dagli-usa-1090...

Uno sbaglio che non sono riusciti a gestire, non sarebbe la prima volta. Anche con Osama bin Laden è già successo. Al-Qaeda si è creata con il finanziamento degli americani, gli stessi talebani venivano chiamati “freedom fighter”. Gli Usa sono sempre stati in rapporti stretti con l'Arabia Saudita che sono la faccia pulita di un islam che finanzia i fratelli mussulmani e l'ISIS con canali non ufficiali. Gli Stati Uniti spesso in buona fede creano dei mostri, che poi sono peggio dei regimi che vogliono estirpare, la famosa teoria dell'"esportazione della democrazia" che si è rivelata un vero fallimento.

_X-721_
00sabato 7 febbraio 2015 20:22
Re:
NOAXX, 07/02/2015 18:13:

Però a ben guardare non lo dicono solo un gruppo di facinorosi internettiani. Non che l'ISIS sia stato creato dagli americani, o dagli occidentali in generale, ma che sia stato almeno "aiutato" a crescere per controbilanciare il potere di Assad.


A quanto pare non avendo noi fonti dirette possiamo scegliere se credere a una o l'altra ma non cambia la situazione, resta il fatto che l'IS esiste.

Quello che faccio fatica a capire è perché molte informazioni tendono a distrarre dal problema del terrorismo islamico.
Come dire che una volta stabilito che l'Isis è un prodotto della CIA allora possiamo cambiare canale alla tv e vedere in santa pace Sanremo?

Riporto altre informazioni che approfondiscono da un altro punto di vista:

Gli Stati Uniti hanno creato l’IS per fermare Assad.
Tale teoria è la piú gettonata nei circoli del complottismo, e parte dalla semplificazione che tutto ciò che è in opposizione ad Assad in Siria abbia a che fare coll’IS. In realtà, gli USA, vista la reticenza a un intervento diretto, hanno armato quelle componenti dei ribelli siriani non islamiste e perfino in aperta ostilità coll’IS. Addirittura, recentemente, il Congresso degli USA ha votato a favore d’un emendamento che autorizza il Pentagono a addestrare e armare i ribelli siriani per combattere proprio i jihadisti dell’IS. Se la ricostruzione complottista fosse vera, che cos’avrebbe votato, il Congresso? Un emendamento che arma l’IS per combattere l’IS? Uno dei tanti cortocircuiti logici cui le teorie del complotto ci hanno abituati.

Ora gli USA sono alleati con Assad per contrastare l’IS.
Nella propaganda antiamericana, questo è uno dei colpi piú a effetto, anche se non esiste alcun accordo tra Damasco e Washington. Viceversa, è stato il regime d’Assad a cercare d’approfittare della situazione tendendo la mano a una collaborazione con gli USA e proponendo un «coordinamento». La Casa Bianca ha rigettato piú volte tali proposte, proseguendo sul doppio binario delle operazioni contro l’IS e degli aiuti militari ai ribelli anti-Assad «moderati».

Tutte le forze che combattono Assad sono l’IS.
Altra semplificazione interessata della realtà. Nella guerra civile siriana, esistono decine di gruppi ribelli organizzati; l’IS ne rappresenta una semplice componente. Contro il regime d’Assad e contro lo stesso IS combattono numerose milizie, come i curdi delle YPG, del Jabhat al-Akrad, il Syriac Union Party, e soprattutto l’Esercito siriano libero. Lungi dall’essere un gruppo jihadista, quest’ultimo è guidato da ex ufficiali dell’esercito regolare siriano, ha una composizione multietnica, e persegue il rovesciamento d’Assad per istaurare un regime democratico e laico.

http://thefielder.net/06/10/2014/dieci-bufale-sulla-guerra-allisis/


_X-721_
00domenica 8 febbraio 2015 22:24
Non ho mai dato molta importanza a Anonymous, anzi penso che sia un po' una pagliacciata quella di un gruppo anonimo che si vanta di azioni e idelologie da film anni '70.

Nell'altra discussione sul terrorismo avevo criticato i comunicati di Anonymous che minacciava delle azioni dopo l'attacco in Francia, ma leggevo adesso che sembra siano riusciti a oscurare parecchi account.
Queste bestie non si combattono in questo modo ma forse meno visibilità è già qualcosa:

Isis: Anonymous viola centinaia di account, siete un virus
Anonymous ha 'spento' centinaia di account Twitter e Facebook di presunti appartenenti all'Isis e pubblicato indirizzi ip e web della galassia jihadista. "Sarete trattati come un virus, e noi siamo la cura", recita il video pubblicato due giorni fa. La campagna per 'spegnere' la galassia jihadista sul web è partita dopo la strage di Charlie Hebdo.




Fonte: ANSA





_Thomas88_
00lunedì 9 febbraio 2015 16:30
Ho sentito delle azioni di Anonymous contro gli account facebook e twitter dell'ISIS sul TG5.

Lo avevano detto che avrebbero iniziato la loro personale guerra contro lo Stato Islamico.
Quasar9621
00lunedì 9 febbraio 2015 17:18
[SM=g3943211] [SM=x2976656] [SM=g1420767]
_Thomas88_
00martedì 10 febbraio 2015 15:47
A proposito della cyber-guerra condotta da Anonymous contro l'ISIS.


Anonymous scopre il capo della propaganda Isis: online foto e dati personali.
[IMG]http://i58.tinypic.com/23kf6ut.png[/IMG]

Sarebbe un ragazzo tunisino che vive a Manouba, a nord della Tunisia, uno degli hacker fiancheggiatori dell'Isis. Le sue foto e i suoi dati personali sono stati diffusi su Twitter da Anonymous, l'organizzazione di hacker-giustizieri che ha deciso di dare la caccia all'Isis sulla rete. Secondo Anonymous, Majdi M. potrebbe essere il capo della propaganda online dei terroristi. Sono stati chiusi decine di siti e account sui social network, alcuni gestiti direttamente dal ragazzo tunisino.

Idiota - "Questo idiota - scrivono gli attivisti di Anonymous su Twitter - era stato avvertito di smettere di sostenere l’Isis, ha ignorato (l’appello) e ora corre come un coniglio". Sul social sono stati pubblicati l'indirizzo di casa di Maidi M. e il suo numero di telefono. E la reazione non si è fatta attendere, con il tunisino pronto alla risposta alla caccia che gli stanno riservando sullo stesso canale: "Davvero? Non siete riusciti neppure a trovare la mia email? Pensavo che gli hacker occidentali fossero più bravi, ora mi sono rassicurato, siete un cumulo di rifiuti".

Interpol - Anonymous ha girato le informazioni raccolte agli agenti dell'Interpol. Ma il presunto leader della propaganda jihadista potrebbe aver utilizzato un sistema per triangolare la connessione. Una guerra in rete a colpi di cavalli di troia e lenzuolate di codici, destinata a non finire presto.

Fonte: Libero Quotidiano.it


Riporto anche questo articolo, per un nuovo spunto di riflessione.
E se dietro a questi attacchi di Anonymous ci fosse lo zampino del Pentagono e del suo Cyber Command?
[IMG]http://i58.tinypic.com/1p80b9.jpg[/IMG]
Quasar9621
00martedì 10 febbraio 2015 21:49
Ma ci rendiamo conto, a questo Mentecatto gli sono stati chiusi decine di siti e account sui social network, (alcuni gestiti direttamente da lui), quelli di Anonymus, lo hanno segnalato all'Interpol, hanno pubblicato generalità, indirizzo, telefono e foto, e lui.....si vanta del fatto che non hanno trovato la sua email??

Onestamente sono un po confuso [SM=g8297]
Dis.Pater
00venerdì 13 febbraio 2015 20:39
l'ISIS sta per arrivare a Tripoli nel cuore della Libia. Intanto gli jihadisti hanno conquistato Sirte.
Forse entreremo in guerra, non ci credo neanche se lo vedo [SM=g2201354] Era ora...

www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/13/libia-lambasciata-italiana-invita-i-connazionali-lasciare-paese/...
_Thomas88_
00sabato 14 febbraio 2015 14:56
Re:
Dis.Pater, 13/02/2015 20:39:

l'ISIS sta per arrivare a Tripoli nel cuore della Libia. Intanto gli jihadisti hanno conquistato Sirte.
Forse entreremo in guerra, non ci credo neanche se lo vedo [SM=g2201354] Era ora...

www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/13/libia-lambasciata-italiana-invita-i-connazionali-lasciare-paese/...




Ancora non è detta, finchè non lo vedo non ci credo! [SM=g8142]

Fatto sta che anche se adesso mandiamo i nostri soldati laggiù, è comunque troppo tardi.
I jihadisti hanno preso terreno, si sono insediati. Rischiamo perdite enormi mandando truppe di terra.
Dovevamo essera laggiù dal 2011, dalla fine dell'Operazione Odyssey Dawn.

Avremmo potuto facilitare il processo di pace, favorire la ripresa economica e sociale del paese, favorire la nostra economia (moltissime grandi imprese italiane hanno interessi in Libia) e allo stesso tempo controllando i maggiori porti libici avremmo ridotto il flusso di immigrati provenienti dal nord africa.

Si sono accorti "leggermente" tardi che la Libia è nel caos e rappresenta un pericolo enorme per il nostro paese l'insediamento dello Stato Islamico a poco più di 1200km dalle nostre coste.

Ma come al solito l'Italia di politica estera non ci capisce una mazza. Non valiamo niente agli occhi degli altri paesi [SM=g1950688]
Quello che interessa ai nostri politici è aumentare e proteggere i propri stipendi.
[SM=g2201339]
F.Pernigotti
00sabato 14 febbraio 2015 16:00
E contro chi entriamo in guerra sentiamo? [SM=g2854183]
Contro gente che si fa saltare in aria con sprezzo del pericolo? e chi le sopporterà le polemiche in patria con i primi morti italiani che ci saranno in combattimento, salvini e brunetta pronti a gridare al golpe e renzi con la solita pedanteria fare il novello napoleone..
Siamo una nazione senza palle, la guerra lasciamola combattere a chi può. La nostra costituzione ripudia la guerra di attacco, e non mi risulta che la Libia sia per ora di nostra proprietà per consierarlo un attacco ostile al nostro paese.
_Thomas88_
00sabato 14 febbraio 2015 17:43
Re:
F.Pernigotti, 14/02/2015 16:00:

E contro chi entriamo in guerra sentiamo? [SM=g2854183]
Contro gente che si fa saltare in aria con sprezzo del pericolo?




...allora per fare qualcosa aspettiamo che arrivano in Sicilia e che si fanno saltare in aria a Palermo o Catania [SM=g1950688]

Oppure possiamo sempre aspettare che questa gente mette le mani su qualche missile Scud (quelli più moderni) con la gitta giusta...

Io ho detto la mia. Dovevamo essere già laggiù. Entrare in guerra ora contro i jihadisti libici ci provocherà perdite ma il punto è:
restiamo a guardare?

E quando ci sarà il primo attentato da parte di jihadisti nel suolo italiano [SM=g3061179]
Ulisse-77
00sabato 14 febbraio 2015 18:08
Re:
F.Pernigotti, 14/02/2015 16:00:

E contro chi entriamo in guerra sentiamo? [SM=g2854183]
Contro gente che si fa saltare in aria con sprezzo del pericolo? e chi le sopporterà le polemiche in patria con i primi morti italiani che ci saranno in combattimento, salvini e brunetta pronti a gridare al golpe e renzi con la solita pedanteria fare il novello napoleone..
Siamo una nazione senza palle, la guerra lasciamola combattere a chi può. La nostra costituzione ripudia la guerra di attacco, e non mi risulta che la Libia sia per ora di nostra proprietà per consierarlo un attacco ostile al nostro paese.




ma fammi il piacere [SM=g3061176] , dobbiamo aspettare che arrivino a lampedusa per intervenire? Quando sono sotto casa tua recitagli pure l'articolo 11 della costituzione, è l'ultima cosa che dirai prima che ti sgozzino (se sei fortunato)

Il libia dovevamo esserci da molto, è cosa nostra, è una ex colonia, se l'ISIS conquista la libia siamo fottuti. Già le imprese italiane e l'ENI stanno perdendo milioni di dollari al giorno, con l'ISIS si profila un disastro economico e una minaccia alla sicurezza.
Nessuna paura, bombardamenti a tappetto, cieli terra male, non ne deve rimanere uno vivo. W l'italia, w la repubblica, w la libertà [SM=g3734443]
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