Esperienza pre-oobe, molto più forte del solito

Buongiorno a tutti e ben trovati. Sono nuova del forum, ma non a questo tipo di esperienze.
Ieri sera, durante la fase di addormentamento, come altre volte mi è successo, ho iniziato a sentire fortissime vibrazioni, delle vere e proprie scosse elettriche, e davanti ai miei occhi, molto vicino, uno scenario privo di limiti (occupava tutto il mio campo visivo) fatto di colori, vividissimi, che andavano dal blu intenso, all'azzurro, al celeste. Il corpo era a staccato di pochi cm dal letto.
Rispetto alle altre esperienze questa volta ho sentito una forza potente che cercava di spostarmi il viso verso destra, sentivo proprio i muscoli della faccia contratti, come calamitati verso quella direzione, ma ho opposto una grande resistenza per paura... si, anche questa volta ho avuto paura a lasciarmi andare. Non so come vincere questo timore. Forse con tecniche di rilassamento?
Chiedo pareri. Grazie a tutti.

La paura non si vince con il rilassamento... La paura si vince con la fiducia.
Nel senso che devi convincerti che non hai nulla da temere e smettere di opporre resistenza: lasciarsi andare sarà più facile.
Naturalmente, essendo le paure di tipo inconscio e non razionali, dovrai convincere lui e per fare questo non basta rilassarsi, bisogna continuare a provare e riprovare, affrontare lui e la sua paura in modo da fargli comprendere che non c'è nulla che possa nuocervi.
Nulla da perdere, anzi tutto da guadagnare!
Una volta che sarai riuscita ad avere "fede", avrai compiuto il 90% del lavoro.

Grazie per la risposta. Non è facile razionalizzare le paure, ma come dici tu, dovrò lavorare su me stessa, provando e riprovando... ho già perso troppe occasioni di "uscire" a causa di questa maledetta paura, ed è un vero peccato.

credo che per LUI si intenda il mio inconscio, giusto? ma come si fa a lavorare sul proprio inconscio? mi sembra un'impresa complicata

Ciao kikki, dato che risposto ti hanno risposto...io ti dò il benvenuto allora...

Come lavorare sull'inconscio?
Direi che vi sono miriadi di modi, tecniche, cammini.... e chi più ne ha più ne metta insomma...

Molto dipende dal soggetto di cui si parla, nel senso che non esiste la medicina per tutti i mali, solitamente io consiglio tanta meditazione e imparare a mantenere un buon silenzio interiore così da riuscire ad "ascoltarsi" con meno difficoltà...poi il lavoro è tanto e non è detto che si arrivino a risultati concreti in 4 e quattrotto...bisogna volerlo prima di tutto...ecco in generale direi che questo può essere il consiglio che ho per te, se nel tempo poi ci si conoscerà meglio....vedremo.

Grazie Botakki, ben trovato :-)

In genere ascolto molto gli altri e poco me stessa... ma in quei rari momenti in cui riesco a farlo mi succede di ricevere segnali forti, come se il mio stesso inconscio mi scuotesse da un torpore interiore. La volontà di arrivare a risultati concreti c'è, ed è anche molta. Spero di riuscire a trovare la strada...

kik_ki, 11/11/2012 12:31:

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credo che per LUI si intenda il mio inconscio, giusto? ma come si fa a lavorare sul proprio inconscio? mi sembra un'impresa complicata

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Sì si intendeva quello, solo che è passato da un aggettivo a un sostantivo perdendo chiarezza.

mistermoog, 11/11/2012 12:52:

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Sì si intendeva quello, solo che è passato da un aggettivo a un sostantivo perdendo chiarezza.

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E' vero ho dovuto rileggere il messaggio un paio di volte, ma poi ci sono arrivata.

Pignoli :-/

Se vuoi lavorare sull'inconscio basta sceglierti uno dei tanti cammini spirituali: la chiave è avere il controllo su se stessi e come dice botakki, non è una cosa di giorno.
Per non essere troppo dispersivi, semplicemente continua ad affrontare le tue paure come ti ho già detto: non c'è nessuna panacea, ma solo tanto lavoro e perseveranza.

Benvenuta Kikki..! :)

Grazie Jimmy!

kik_ki, 11/11/2012 4:40 PM:

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Grazie Jimmy!

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Questo mi ricorda una scena di "Non ci resta che piangere."

ForsakenLinux, 11/11/2012 17:07:

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Questo mi ricorda una scena di "Non ci resta che piangere."

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ForsakenLinux, 11/11/2012 17:07:

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Questo mi ricorda una scena di "Non ci resta che piangere."

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Il famoso "Grazie Mario!"