Bello il titolo di questo thread!
In effetti è da considerare una tecnica quella che definisci del "reality check". Si tratta di lottare contro la nostra inconsapevolezza. Molto spesso qui sul forum abbiamo citato il test di guardarsi le mani (Castaneda).
In pratica si tratta di fare qualcosa, un gesto, una frase etc, che durante la fase di sonno possa innescare un senso di autocritica e far sviluppare una sorta di autoconsapevolezza.
Durante la giornata, come citato nei post sopra, possiamo più volte guardarci le mani, associando tale gesto a qualcosa che faremo anche urante il sogno, oppure ripeterci una frase "Quello che vedo adesso è reale", oppure fare un saltello o ruotare l'anello al dito e tanto altro.
Durante il sonno, all'interno dei nostri sogni, tale gesto sarà ripetuto, in maniera più o meno condizionata dal nostro subconscio. Un po' come quando durante il giorno leggiamo qualcosa o rimaniamo colpiti da qualcosa e poi lo sogniamo nella notte successiva.
Ripete e ripetere un determinato gesto associandolo all'intento di ripeterlo nei sogni, crea un innesco che potrà essere sfruttato durante il sonno. Con il tempo ci diventerà automatico scandagliare i nostri sogni alla ricerca di gesti o incongruenze che scateneranno poi una presa di consapevolezza e di conseguenza il viaggio astrale.
Ci sono molte sfumature del "reality check" e alcune si possono applicare direttamente nei sogni cercando "bug", incongruenze, stranezze etc...il fine come sempre è creare una linea continua tra veglia e sonno.
Come detto anche nel
thread di Malanga l'intento è quello di dissolvere l'illusorietà che ci siamo messi davanti agli occhi.