Diario onirico - (Lo Sciamano)

(Lo Sciamano)
00sabato 17 luglio 2010 10:23
X I MOD:
scusate l'errore riguardante il titolo del thread, nonostante avessi letto il regolamento, la scrittura del sogno mi ha rubato un'oretta circa e non ricordavo cosa scrivere ^^

Bene bene, visto che ultimamente la mia attività onirica è in forte aumento (o meglio, comincio a ricordarmente) è giuntà l'ora di cominciare a prendere appunti. Comincio proprio con questo sogno lungo, o 2 in uno che mi sono "capitati" questa mattina credo tra le 7.30 - 9.00 (7.30 mi sono svegliato di sicuro che avevo la sveglia, alle 9.00 mi sono svegliato del tutto).

Sono all'uscita di scuola, quella dove effettivamente ho effettuato gli studi per il diploma superiore, saluto i miei compagni e mi reco verso casa. Il tragitto anche se abbastanza lungo, non lo ricordo e così taglio fino a raggiungere quasi casa (riferimento: piazza san donato) dove ero con 2 compagni e mentre camminiamo trovo una moto/motorino, salgo in sella e chiedo ai miei compagni un passaggio, loro rifiutano. Mi metto la cintura di sicurezza (!!!) e comincio a fare per ritirarmi. Arrivato all'incrocio che da sul viale di casa mia mi accorgo che c'è una barricata fatta di macchine e ringhiere che non mi permettono l'accesso, la velocità di andatura è elevata e quando mi accorgo che anche se sto frenando rischio di sbattere verso la barricata accelero di più. La velocità al momento dell'impatto non è elevata ma basterebbe per farmi cadere, lasciare qualche graffio alla moto e spaventarmi. Niente di tutto ciò e qui già mi dico:"CHE STRANO!". Faccio come per andare via e dall'incrocio prendo un'altra strada, non ci sono auto ma solo io sulla moto ed una sorta di triciclo schiacciato (credo esista davvero un mezzo simile) con una sorta di bolla montata sopra che lo ricopre interamente, l'effetto visivo che da è quello di un ufo con le ruote e anche qui mi dico:"CHE STRANO! non ho mai visto un mezzo simile..". Arrivo in fondo alla strada dove c'è un semaforo (anche nella realtà) faccio per tornare a casa al primo incrocio e non ricordo più nulla.
Ricordo di aver cominciato a vedermi lungo una strada che sto spingendo qualcosa, non c'è tanta gente ma quelli che ci sono vanno verso la mia stessa direzione e tra questi c'è un barbone che attira l'attenzione delle persone, non ricordo cosa dice, ma ad un tratto si ferma e fa per nascondersi dicendo qualcosa (credo abbia detto "non mi troveranno qui", "sono nascosto troppo bene", ma in realtà potrebbe essere un pensiero mio legato al fatto che si stesse nascondendo). Cmq prima che la mia attenzione si focalizzasse sul barbone stavo PROPRIO PENSANDO AL FATTO ACCADUTO POCO PRIMA CON LA MOTO e mi rimprovero per essere stato così pollo da non aver capito che era un sogno. Infatti mi dico, facendo i conti, che sono passati 15 anni (in realtà 12) e che era palese che fosse un sogno e poi la moto con l'incidente e la moto ufo...
Dalla gente mi divido e prendo una stradina (riferimento: l'incrocio di port'arsa vado verso la staz. appia) ed a questo punto focalizzo l'attenzione su cosa sto spingendo... una specie di carrozzina o carrello della spesa (forse più questo) con un cane all'interno (mi ricorda il cane di un amico). La cosa non mi sorprende, ma mi sorprende un pò il vedere una frana al centro della strada che aggiro e continuo a camminare.
Mi ritrovo nei pressi di un grande edificio, una sorta di abbazzia, qualcosa che mi ricorda la reggia di Caserta e sono all'esterno, nonostante fosse giorno faccio per dormire e mi trovo un posticino su un pianerottolo in cima a delle scale in rovina. Il cane è con me, e non so da dove ma tiro fuori una coperta e mi rilasso. Entra in scena il mio cane che ho nella realtà (Charlie [SM=g27811] ) che dapprima si mette a dormire ai miei piedi e poi si avvicina alla testa e dormiamo a stretto contatto (non è comportamento da Charlie, è una sorta di orso in questo senso). La cosa mi infastidisce ma è come se avvertissi una sorta di gelosia, pensiero che si fa insistente quando comincia a mordicchiarmi (senza intenzione di far male cmq) per rendermi partecipe della sua voglia di starmi vicino.
Sono all'interno di questo grande edificio fatto di saloni immensi, grandissime vetrate, lampadari stupendi che cadono dal soffitto che è altissimo rispetto alle stanze. Tappeti rossi per terra che seguono le direzioni dei saloni ed in generale molta pulizia. Mentre mi ritrovo ad esplorare questi ambienti sento delle voci che riconosco come i miei genitori. Entro in una stanza dove son certo, e difatti così è, di trovare un martello. Mi nascondo e quando sento i passi sempre più vicini, sbuco da dietro un angolo e colpisco un tizio vestito con un uniforme militare di un nero lucido ed un caschetto anch'esso nero. Ora i dettagli della colluttazione mi sfuggono, ma appena sveglio mi erano chiari. Cmq l'inizio della colluttazione fa si che i miei si ribellino e mettiamo fuori gioco le 3 guardie (che anche se non ricordo di aver visto o meno simboli affini, riconduco ai nazisti). Una di queste aveva una sorta di valigetta con all'interno dei martelli (sarà l'arma definitiva in questo sogno [SM=x431223] ) e soprattutto un barattolone di nutella e materiale da primo soccorso. Le altre 2 guardie avevano delle katana che prendono i miei per armarsi (CIOE' QUA NON HA PREZZO, VEDERE I PROPRI GENITORI COME UNA SORTA DI KILL BILL... [SM=g8149] ). Ci allontaniamo dal solone per entrare in un altro e sentiamo dei rumori venire dal salone appena lascito alle spalle. Tornando vediamo un gruppetto (una decina) di uomini-topo (non riesco proprio a descriverli ora, ma erano proprio uomini topo, ne son certo) che assaltano i 3 soldati e le scorte. Mi fiondo per salvare il barattolone e purtroppo mi accorgo che un topomo (mi piace questo neologismo) è all'interno, infilo la katana e la agito come un frullatore, vedendo pezzi di topomo schizzare ovunque. Purtroppo mi accorgo però che non era l'unico e finalmente realizzo che forse è il caso di buttare quel che resta del barattolo di nutella. I miei intanto si divertono a smaciullare i restanti topomi e mentre sembra tutto finito sentiamo delle voci (non riconosco la lingua e non vorrei dire tedesco solo perchè ora mi sento convinto che fossero nazi). Decidiamo di nasconderci e mentre lo facciamo mi viene in mente di nasconderci in una stanzetta comunicante con questo salone dove dovremo solo essere fortunati che non ci trovino, nonostante, penso, sarà lungua l'attesa, visto che i soldati esamineranno i topomi e quel che resta delle guardie di ronda. Vado allora per chiamarei i miei, dietro un angolo so che c'è mia madre, allora mi aspetto che mi colpisca se metto fuori la testa, per evitare ciò, allungo la mano col mio martello (prima avevo una katana, boh!) e mi becco una martellata assurda sulla mano destra... mentre mi incazzo (mia madre avrebbe dovuto avere la katana cmq!) perchè le dico che se metto fuori il martello doveva intuire che fossi io, noto con REALE STUPORE che il segno sulla mano a forma di quadrato è bello che vistoso, ma non c'è ASSOLUTAMENTE DOLORE... mi dico ancora:"CHE STRANO!".
Mentre ci nascondiamo arrivano le guardie e mentre lottiamo una di queste, con un appariscente camice biano che non fa assolutamente pendant (pandan! [SM=x431238] ) si avvicina ad una finestra per chiamare rinforzi, la inseguo e parte una lotta tipica di qualche film di serie B di arti marziali, con qualche sketch divertente come quando lui vuole suonare il fischietto per allarmare ed io col martello glielo faccio ingoiare, o ancora c'è una campana tipica da sorveglianza lì accanto e mentre si allunga col braccio destro per suonarla io gli tiro il sinistro per evitarlo. Alla fine lo stendo, non ricordo come, ma non ricordo in che modo, riesce ad avvisare gli altri commilitoni. Ci rinascondiamo e dopo qualche secondo arriva una truppa di militari che beccano subito mio padre e mia madre e nonostane il mio vano tentativo di nascondermi in un angolo, vengo sgamato ( [SM=x431237] ) e portato al cospetto di quello che sembra comandare tutto l'ambaradan che comincia a perquisirmi, nonostante avessi lasciato cadere la katana (ma non avevo il martello?) pochi secondi prima. Qui c'è qualcosa di inquietante, il volto del "caporale" (o chi per esso) lo ricordo ancora adesso. Biondo, occhi azzurri e uno sguardo mooolto penetrante che mi è rimasto impresso ancora adesso. Minaccioso e come se sapesse qualcosa di me che lo incuriosiva, divertiva in qualche modo. Nel frattempo mi sbeffeggiava, infatti il suo perquisirmi mi faceva assumere strane pose... non vorrei insinuare nulla, ma il pensiero che mi sfiora adesso è come se chi gestiva il sogno era lui, e sapeva che ero stato più volte vicino all'idea di "destarmi" e guadagnare lucidità, ma non averlo fatto, per lui, era una vittoria. Mi sono svegliato su questa scena di lui che mi perquisiva...

Testo nascosto - clicca qui


PS: ribadisco che è qualcosa di straordinario per me ricordare così nitidamente un sogno, e da notare che nell'arco di 10 giorni circa, riconosco un'attività onirica più "consapevole" e di norma più facile da ricordare... sarò sulla buona strada? [SM=x431246]
(Lo Sciamano)
00lunedì 19 luglio 2010 10:55
ottimo, i miei sogni continuano ad essere di facile ricordo... ne annoto un altro avuto giusto stamattina all'incirca allo stesso orario (tra le 7.00 e le 9.00 circa)

Inizialmente stamane pensavo di non aver avuto sogni o di non ricordarne, poi il pensiero rivolto a qualcosa, non ricordo a cosa in particolare mi ha, a poco a poco, fatto riaffiorare il sogno che ho descritto qui sotto.

Ero con 2 miei amici (rif: Max e Inno) dietro ad altre 2 persone che non riconosco ma dovevano essere familiari, in quanto le stavamo seguendo, ma era più come se fossimo distaccati da un gruppo di amici e stessimo recando, consapevolmente, da qualche parte. Cmq, stiamo scendendo una scalinata con una pedata abbastanza importante. Tutto intorno i colori sono di un accento grigiastro con una piccola influenza bluastra molto lieve, il tutto da rendere quasi surreale e quasi alieno il paesaggio, composto dal nulla cmq, tutto intorno non vi è nulla, una distesa di terra leggermente più scura rispetto al resto dello scenario. Sullo sfondo 2 grandi torri, che sembrano + 2 grandi guglie, ci stiamo dirigendo verso esse. Sulla scala abbiamo intavolato un discorso e si parlava di hobby e ricordo perfettamente di aver detto che in questo periodo della mia vita sto incanalando le risorse economiche (limitate poichè sono, ahimè, a spasso lavorativamente parlando) verso l'acquisto di libri che in una maniera o nell'altra hanno come tema fondante la ricerca verso un'evoluzione spirituale... il discorso credo continui ma se tento di ricordare vi è solo nebbia...
Siamo in una stanza abbastanza grande, c'è gente intorno, non dai volti ma dall'atmosfera credo sia una sorta di festa di un circolo letterario o qualcosa di simile, avvalorando tale ipotesi vi è una grande libreria che occupa 2 pareti in questa stanza e davanti questa libreria vi è una grande scrivania, anche questa con sopra sparsi dei libri. Ad un tratto entra in questa stanza un mio amico con il fratello e si mette a parlare con quello che forse è l'organizzatore del tutto o cmq una personalità all'interno di questo gruppo di persone. Mi è di spalle e uno dei miei amici (Max) mi dice:"vedi, forse non è poi così cattivo come credi..." (con questa persona ho avuto una discussione su un argomento veramente futile, e tra l'altro era una delle poche, se non l'unica con il quale si potevano affrontare temi "particolari". Dopo quella discussione i nostri rapporti sono congelati). Ricordo a questo punto di aver preso il libro che avevo in mano e sfogliandolo dico:"si,ma questo sono io..." cercando una immagine che in precedenza avevo visto in questo libro e che rappresentava una sorta di demone... Sfoglio le pagine e vi sono immagini di demoni, diavoli, rituali demoniaci e quant'altro. Avevo in mano una sorta di grimorio o qualche libro relativo alla stregoneria o demonologia. Di fatto, con stupore, non riesco a trovare la pagina che intendevo mostrare al mio amico e ne rimango stupito, poichè pensavo di poter sapere dove fosse, infatti ad un certo punto faccio avanti e dietro tra le pagine convinto che si trovasse tra quelle che sfogliavo... mi sveglio, o almeno non ricordo altro da questo punto.

Decisamente netta la sensazione "onirica" di questa esperienza. Quello dell'altra notte era come se fosse stato qualcosa di più reale, concreto, nonostante la sua natura più paradossale. La sensazione è così netta che non posso sbagliarmi.
(Lo Sciamano)
00giovedì 22 luglio 2010 10:29
Stamattina tra le 6.30 - 8.00

Inizialmente non ricordavo di aver sognato, anche se avevo la sensazione positiva al riguardo, infatti dopo un pò che cerco di "sforzarmi" cominciano ad affiorare le varie scene del sogno, in ordine sparso che vanno a costituire questi ricordi che hanno un ordine cronologico. Sono abbastanza convinto che prima o dopo ci fosse dell'altro, ma se tento di far affiorire altro, una sorta di nube mi avvolge i pensieri e non gliela faccio proprio..

E' notte, credo abbastanza tardi vista l'oscurità, ed a giudicare dalla nebbiolina opterei per una stagione fredda. Siamo in quello che credo nel sogno sia il centro storico della mia città (che in realtà non è così); siamo, poichè sono in compagnia di 2 miei amici (Samp ed Ale). Marco è davanti con me, mentre Ale è con un'altra presenza, credo fortemente sia femminile, che però non riesco a visualizzare ed inquadrare più di questa definizione. Siamo appena usciti da un locale, dove abbiamo cenato, siamo un pò storditi in quanto abbiamo consumato una canna e siamo un pò euforici. L'euforia passa ben presto, vediamo un auto che si avvicina, notando solo i fari dapprima, è la guardia di finanza, che passandoci accanto ci scruta attentamente. La paura mi avvolge, cerco di ostentare il pià possibile una certa tranquillità che in realtà non ho dato che la tachicardia mi sta devastando. Passano oltre e respiriamo profondamente per liberarci della tensione. Senza parlare cominciamo, inizalmente, ad allungare il passo, poi comciamo a correre, presi dal terrore che la finanza ci stia seguendo. Questo mio amico conosce bene i vicoli della città e di fatti seguo lui. Abbiamo perso in tutto questo correre Ale e l'altra presenza, ma decido di chiamarla più tardi. Ad un tratto siamo in una traversa fatta di scale che collega 2 vicoli in parallelo. Vedo in lontanza dei fari di un auto che si avvicinano, proprio nel vicoletto dove dovremo andare. Mi appoggio spalle e piede sinistro al muro e con una falsissima nonchalance tiro fuori il cell per fingere una conversazione. Appena penso che potrebbero essere ancora i finanzieri, l'auto si ferma davanti la traversa, e si, sonn proprio loro. Con un faretto ci inquadrano ed io resto fermo con lo sguardo rivolto nel vuoto balbettando qualcosa fingendo una conversazione. Per dare enfasi alla mia "tranquillità", mi scaccolo (potevo evitare questo particolare, ma è andata così...) in una sorta di sfida. Il faretto si spenge e le guardie vanno via. Continuiamo a correre e non ricordo più nulla...
La scena riprende che ci troviamo su una viale gigantesco composto da più corsie destinate al traffico urbano, intervallate da marciapiedi con al centro corsie per ciclisti, aiuole, fontane, alberelli, panchine. Una sorta di parco in "lungo" al centro della strada. Adesso è giorno. Attraverso la carreggiata e per poco non vengo messo sotto da una lamborghini che sfreccia ad una velocità assurda. Mi chiedo a che caxx di velocità potesse andare, quando ne passa un'altra alla stessa andatura. Mi guardo intorno e vedo che lungo questa corsi vi sono ferrari, porsche, lamborghini, corvette... auto sportive parcheggiate alla bell'e meglio che mi fanno intuire che questa corsia fosse solo per loro. Rivedo Marco al centro della strada, lungo il marciapiede/parco. Sto per attraversare quando noto sul marciapiede dove sto andando un ragazzo con una tshirt azzura divisa da una grande striscia bianca al centro che sputacchia alle sue spalle, voltandosi di tanto in tanto non fa altro che sputacchiare. Spero in cuor mio che non sputi mentre passo io, altrimenti mi vedo a litigare con il soggetto in questione. Detto fatto, non ho neanche il tempo di stargli dietro che il tipo si gira e fa il gesto ed il verso di sputare, senza farlo realmente però. Gli dico:"che cazzo fai?". Nel mentre lo afferro per la maglia all'altezza del collo e comincio a riempirlo di sberle, 3 col sinistro, 3 col destro, 3 capocciate. Sembrava che tutto questo movimento avesse un certo ritmo e cmq non sembra accusare i miei colpi il giovane, in quanto, anzi, fa una certe smorfia di compiacimento e subisce senza reagire. Noto che Marco mi vede pestare il tipo e tira fuori il cell. Non lo sento parlare ma credo stia chiamando Ale e l'altra persona per dirle che ci vediamo davanti l'ingresso del parco comunale della città. La scena torna su di me che come fosse una telecamera, inquadra in primo piano il tipo pestato steso a terra ed io, in lontananza, che sulle strisce pedonali attraverso la strada, direzione parco. Mi sveglio.
(Lo Sciamano)
00sabato 31 luglio 2010 09:17
cominciavo a "preoccuparmi" perchè in questio giorni non ricordavo più nulla ed invece stamattina sul presto (tra le 6.30 - 8.30 circa) credo di aver fatto 2 sogni.

Quello che ricordo di più, ma suppongo sia stato il secondo comincio ad avere nitida solo la parte finale. Non so perchè ho fatto il collegamento ma in questi giorni "tratto" molto la paura, forse perchè la sto vivendo di fatto la scena è ambientata in un cinema che trasmette un film horror. Sono quasi certo che ci sia stata, nel sogno, la scena in cui arrivo al cinema e faccio i biglietti, ma di tutto questo non ricordo nulla!!
Comunque, il film è appene finito, sono con 2 ragazzi ed una ragazza che in realtà non conosco, ma nel sogno abbiamo confidenza, quindi eravamo insieme ad assistere allo spettacolo, proiettato tra l'altro solo per noi. Al termine del film viene trasmesso un trailer di un film pieno di personaggi dei cartoon e dei fumetti, si passa da topolino a roger rabbit, daffy duck a bugs bunny, insomma di tutto, ma il film, mi dico nel sogno, voglio vederlo perchè stuzzicante in quanto ha un taglio frenetico, quasi un film d'azione. Comunque, andiamo via e mi accorgo che la proiezione del film è stata fatta su una torre, difatti scendiamo 4-5 piani di scale molto strette che mostrano l'architettura antica dell'edificio, fatto in pietra. Arriviamo al piano terra ed un ragazzo che è con noi, "bussa" con la mano al gabiotto dove il tipo all'interno sta parlando con un altro tizio. Nel mentre esce gli chiedo cosa deve dirgli ma non risponde, mi dice adesso vedrai... ma mi sono svegliato!! (caxx, poteva dirmelo no?)

Dopo aver fatto colazione (da sveglio, nella realtà), mi cade lo sguardo sul mio cane, buttato in un angolino in cerca di frescura... piano piano affiora in me il ricordo di aver fatto un sogno dove c'era anche lui. Doveva essere antecedente a quello descritto su, visto che i ricordi sono meno nitidi e non ne avevo quasi neanche coscienza se non avessi visto il cane. Di fatto siamo in una casa molto grande, non la mia della realtà. Sono steso sul pavimento, altezza cane appunto. E' notte, si "alza" e si mette seduto e con una zampa comincia a fare dei movimenti, lanciando dei sassolini... Gli chiedo cosa fa, ma non risponde. Continua con questo movimento e mi accorgo che i sassolini gli partono da sotto la zampa. Una figura imponente, credo femminile, lo prende in braccio e prendendogli la zampa gli leva i sassolini da sotto. Gli chiedo come mai non me l'avesse chiesto, e lui mi dice che avrei avuto paura nel toglierglieli. Io borbotto quasi con stizza che sarebbe stato anche normale, visto che in passato aveva cercato di mordermi (questo è vero), a maggior ragione che lui è geloso delle sue zampe. Mi risponde ancora, dicendomi che non era lui coscienzioso di volermi mordere ma era come se una parte di lui nei miei confronti doveva agire così... (non c'ho capito una mazza...). Non ricordo più nulla.
(Lo Sciamano)
00lunedì 2 agosto 2010 10:43
Stamattina, come ultimamente in questi giorni, sono abbastanza convinto di non aver avuto sogni, o almeno, di non ricordarmene. Resto sveglio nel letto prima di alzarmi ed ecco che non so da dove e come, parte il ricordo del sogno che comincia ad affiorare. Stavolta è strano perchè è "collegato" ad un sogno fatto anni fa, forse mesi, di fatto ho la sensazione che lo scenario sia lo stesso di un altro sogno e per certi versi ha le caratteristiche consecutive, quanto meno spaziali del "vecchio sogno". Vabbeh, non importa.

Sono a Barcellona, sono in una stazione della metro, siamo un bel pò di gente tra parenti ed amici, alcuni sono già in carrozza, me compreso, gli altri invece stanno aspettando fuori dal treno ed altri ancora stanno arrivando alla banchina. Con me c'è Charlie (il mio cane), che affezionatissimo a mio padre è irrequieto e difatti lo vedo che annusa tutto il vagone per cercarlo. Si aprono le porte (eravamo fermi cmq) e corre fuori, trovando mio padre. Il treno parte, mio padre rimane in sala d'attesa attendendo mia madre ed altre persone che non ricordo...
Il treno esce all'aperto e comincia ad incontrare sui binari macchine e motorini che ci "regalano" paura, in quanto cominciamo a pensare che potremmo deragliare. Stiamo per arrivare alla fermata quando un esplosione ci fa temere il peggio, invece niente di grave a parte lo spavento. Ricordo perfettamente la tensione nel vedere dai finestrini ogni impatto con i mezzi situati lungo il tragitto, la paura era palpabile. Arriviamo in stazione, scendiamo dal treno e ci ritroviamo in una sorta di scavo. Ci incamminiamo e ci rechiamo in un bar (il venetian) dove chiamo i miei dicendogli che li aspetteremo lì. Arrivano ed arriva anche la mia ragazza (un cesso, meno male era un sogno), che è con il suo ragazzo (???), la tranquillizzo, le chiedo se ha avuto paura e finisce lì.

Tempo fa feci un sogno con la stessa ambientazione, stesso treno, stessa tratta "cittadina" (anche se non mi sembra esista una zona simile a Barcellona, o di certo io non l'ho vista nella realtà, nonostante la conosco decentemente). Dove c'era lo scavo in questo sogno, in quello vecchio ci fu un attentato, una bomba scoppiò devastando tutto e facendo tanti morti, lasciando solo macerie...
(Lo Sciamano)
00giovedì 5 agosto 2010 12:22
2 sogni molto particolari stanotte.
Il primo lo ricordo molto vividamente, come se fosse stato lucido, con i contorni meno "onirici" rispetto al secondo.
Ero nel mio letto, sento una sorta di vortice, di energia credo all'altezza dello stomaco (ma non ci giurerei). Questo vortice si nutre di paura, della mia proverbiale paura del buio, la ingigantisce e poi se ne sbarazza, lasciandomi una sorta di energia che voglio a tutti i costi utilizzare per quanta ne è. Sono convintissimo che non mi può accadere nulla con questa "forza" che sento dentro di me, e vorrei metterla alla prova, vorrei davvero incontrare qualche entità delle mie fantasiose paure per cantargliene 4 e testare la mia "potenza". Dal piano superiore di casa mia scende "qualcuno", viene nella mia stanza ma lo prendo e faccio come per strangolarlo, mi accorgo che ha un volto familiare, ma non saprei, ora, collocarlo visivamente con qualcuno che conosco. Mi risveglio poco dopo...

L'altro credo sia avvenuto verso le 7 del mattino.
Ero in un casolare in campagna, con almeno 6 persone che conosco (credo familiari) ed altre persone. Il casolare era bello grande e stiamo mangiando all'aperto. E' una bella giornata di sole. Non se sia una riunione di qualcosa, un corso, un seminario, ma c'è una dottoressa, credo una psicologa che sta con il gruppo. Quando questa si allontana discuto con alcune persone e dico la mia su un argomento affrontato in precedenza, quando dal gruppo una ragazza mi dice che la dottoressa aveva ragione ed appoggia le sue tesi. Non ricordo molti particolari, ma i toni per certo si alzano e (come faccio di solito nella realtà) riesco con una certa facilità a smontare il discorso della ragazza alla base, colpendo le basi del suo ragionamento. La ragazza è fragile e comincia a piangere. I miei toni si pacano e torno ad essere diplomatico cercando un punto d'incontro.
Mi sveglio.
(Lo Sciamano)
00martedì 10 agosto 2010 10:39
durante la notte sono certo di aver sognato qualcosa di molto strano, legato a dei simboli particolari, dei cerchi con all'inerno dei simboli, appunto. non so perchè, ma credo fossero egizi o qualcosa del genere, ma non vorrei essere influenzato dai racconti di Bota. di fatto i simboli c'erano, ma non ricordo nulla per il resto, ne dove li ho visti, ne come... boh...

sul presto stamane, invece, ho sognato che ero in camera mia a dipingere delle miniature di un gioco da tavolo (che sto facendo per davvero in questi giorni). mi chiama al cell un'amica che è al mare (anche nella realtà) e mi dice che se la sta passando bene, si sta rilassando e mi dice: (riferendosi ai suoi genitori) "questi signori sono proprio brave persone"... scoppio a piangere quando sento questa frase, un pianto dirotto che mi blocca il fiato e nel sogno non riesco a respirare... si accorge che sto piangendo ma non ricordo il resto.

son 2 le possibili "motivazioni" per il piano. o la definizione "signori" che avrebbe potuto darmi infinita tristezza nel constatare quanto è lontana dai suoi genitori.
o la gioia per la compassione della scoperta dell'infinità bontà da parte dei suoi...
nella realtà dei fatti potrebbero benissimo incastrarsi alla perfezione entrambe le cause.
boh... cmq appena la sento glielo racconto.
(Lo Sciamano)
00venerdì 10 settembre 2010 15:18
sogno spagnolo...
"Sto tornando adesso in casa, che sembra quella dei miei.
Voglio farmi una doccia, ma il bagno è occupato.
Quando si libera, una voce femminile mi dice che sta per uscire e sarò da solo in casa.
La voce e la persona mi sono familiari ma non saprei identificarle.
Dopo la doccia scendo al piano terra, qui l'ambiente mi è familiare, ma non rappresenta la mia casa.
Ah, mentre scendevo le scale, il telefono fa una chiamata da solo. Lo interrompo, ripete, mi risponde una voce maschile, ma non so chi sia e cosa dice. Riattacco, il telefono chiama da solo ancora lo stesso numero. Poi ancora ed ancora.
Lancio il telefono su un divanetto che è su un letto in un lato della stanza ed esclamando "adesso basta!" mi volto, quasi sicuro di trovare qualcuno alle mie spalle.
Una figura appare dal corridoio che porta in sala da pranzo/cucina e su avvicina spavaldamente a me. Non ho paura, ma cmq sono certo che non sia una presenza benevola e per questo motivo prendo una sedia e la frappongo tra me e lui. La cosa assurda è che seppur non riconosco in lui alcuna persona che possa rincodurmi in qualche maniera a me, o ad un mio ricordo, ho la netta sensazione, anzi certezza, che si tratti di una parte di me.
Non ricordo cosa ho chiesto, ma tanto non vi è stata risposta.
Gira intorno al tavolo ma i nostri occhi sono fermi a fissarsi tra loro.
Prende una sedia, ma la scaglia contro, ma mentre la schivo provo anche a "deviarla" con la sedia che ho tra le mani, ma nonostante sono certo di averla "toccata", questa passa attraverso la mia sedia (qui potevo accorgermi di essere in un sogno... porc!). Lascio la sedia cadere, mi fiondo addosso al tizio e con le mani, afferrandolo per il collo, faccio per strangolarlo. Come 2 scatti di foto, la scena si scurisce sempre più mentre accompagna un muto urlo (non vi è alcun suono) di disperazione del mio "inquilino". Mi sveglio, e non sono rintontito, come se non fosse stato un sogno..."
(Lo Sciamano)
00sabato 18 settembre 2010 10:19
secondo incontro?

Prima di addormentarmi faccio un pò di esercizi di respirazione e concentrazione, sperando di avere qualche bella esperienza onirica (o lucidità cmq), beh che dire, sembra aver funzionato.
Sono in prossimitá del teatro romano (BN), c'è una specie di spettacolo, in questo momento sono in compagnia di qualcuno di familiare, ma proprio non ricordo chi. Mi ritrovo all'interno del teatro, mi sto vestendo perchè sono in mutande (boxer in realtà) ed ho un ottimo posto in prima fila, laterale rispetto al palco, dove attualmente c'è qualcuno, un attore presumo.
In pochi attimi i posti a sedere vengono occupati e comincia lo spettacolo. Ricordo adesso di avere accanto (alla mia sinistra) un caro amico (Andrea "Zazzà"!), ma non sono a mio agio, visto che ci sono un ranocchio ed un rospo bello grande che zompettano nei paraggi, sembrano sapere che mi danno fastidio. Ad un tratto il palco si sposta come su dei binari, e si posiziona frontalmente rispetto a noi, ma molto più a sinistra, così che i nostri posti non sono più così buoni in visuale.
Andrea dice di andarcene che oramai non si vede nulla e facciamo per uscire.
Mentre ci avviamo all'uscita, notiamo una scala che conduce verso il basso, Andrea mi chiede di seguirlo. Scendendo di un piano scorgo da una porta semichiusa dei camerieri intenti in qualcosa, ma non capisco cosa, Andrea mi dirà poco dopo che si stanno "divertendo" con la morfina, chiedendomi, stupito, come avessi fatto a non sentirne l'odore (neanche so se la morfina ha odore o no!). Mentre continuiamo a scendere altri piani, scene come di un film noir o grottesco mi si parano davanti anche se non le ricordo, porte che lasciano intravedere qualcosa e camerieri ovunque che fanno cose strane, ma non me le ricordo (sigh). Perdo intanto Andrea, che ritrovo di lì a poco in una sala dove ci sono sempre alcuni camerieri intenti a rilassarsi, chiacchierano, stuzzicano qualcosa da mangiare e bevono. Andrea invece è su un sofà, intrecciato con una bella ragazza vestita in modo circense con la quale sta passando dei piacevoli momenti "intimi"... Non mi permetto di disturbarli, ma quando Andrea "termina" la conoscenza, torna da me ed in questo momento ho il primo ricordo di un anziano signore con capelli ed una folta barba bianchi. Non ricordo se è stato Andrea a presentarmelo o è arrivato lui da noi, e se Andrea lo conoscesse già. Ma di fatto ho la precisa sensazione di conoscerlo già, di averlo già visto in altra situazione, molto più giovane, ma ricollego il suo volto a qualcuno con il quale Andrea possa aver lavorato anni prima.
Deduco quindi da lì, il volto noto.
Non so come ma salta fuori la parola Saudade (che avevo ascoltato in giornata da un brasiliano mentre chiacchierava con dei pellegrini) ed il suo significato, che questo anziano signore mi chiede. Io dico che a che fare con la nostalgia, una sorta di "vento della nostalgia" (così lo definisco nel sogno), lui è daccordo con me sulla parola vento e mentre cerca di dirmi qualcosa riguardo al fatto che è un peccato non poter sempre parlare di determinati argomenti con tutti, io vorrei poter dire che bisogna aspettare o cercare le persone giuste, sentendomi quasi "superiore" a lui per certi versi, riguardo livelli di coscienza ed altri temi, per il quale nei suoi confronti mi spiace, in quanto io con la mia "giovane" età ne so molto di più (almeno, questa è la sensazione) ed invece la sua volontà di cercare è arrivata forse un pò troppo tardi (anche se non lo è mai!). Questo mio desiderio di pronunciare questa frase non si esaudirà, perchè da lì la scena si sposta sul ponte della nave (ma non eravamo in un teatro?!) dove mangiamo e soprattutto beviamo vino, e mentre sto per dire quello che volevo dire precedentemente, un nodo in gola ed il dover correre in bagno mi fanno desistere. Mi faccio prendere a colpi sulla schiena da Andrea, ma senza nessun risultato, corro in bagno, dove non riesco a sputare il qualcosa che mi blocca la gola, la sensazione è bruttissima, quasi non respiro... mi sveglio. Mi accorgo che stavo dormendo a pancia in giù con il polso sinistro che premeva sullo stesso punto del blocco in gola, ma non fa male o crea fastidio.
In mattinata, riflettendo sul sogno e sulla figura del vecchio, forse capitano della nave, o caposala in pensione, boh, non so se potesse avere una somiglianza col vecchio dell'altro sogno, ma il fatto di avere la netta sensazione di averlo già visto altrove, e la scarica che mi percorre il corpo se faccio quest'abbinamento, forse non sbagliano.
Chissà se ci rivedremo ancora...
(Lo Sciamano)
00domenica 10 ottobre 2010 12:51
ricomincio a scrivere un pò di sogni...

stamattina credo (orario imprecisato):

so che stamattina vorrei andare in chiesa, mia madre ci tiene che mi prenda la comunione, legata al fatto che son tornato da Santiago e c'è una "prassi" da fare per "valorizzare", secondo la chiesa, il pellegrinaggio effettuato. questo pensiero credo abbia influito pesantemente il sogno.

sono in una chiesa, non la riconosco, anche se assomiglia ad una basilica vicino casa mia dove spesso, in passato, seguivo la Santa Messa. Sono sull'altare, la funzione religiosa è cominciata o sta per farlo, mi avvicino ad un prete che mi accompagna vicino ad un confessionale e parla con il prete che stava confessando dei fedeli, dicendogli, credo, che deve lasciargli il posto perchè deve confessarmi subito e tornare sull'altare per celebrare. I fedeli si allontanano, tranne una donna che comincia ad urlare ed ad avere un comportamento molto strano. Alcuni fedeli affermano che possa essere impossessata. Io ho paura, non so cosa fare, vorrei uscire, ma mentre penso di farlo mi dico che è peggio, meglio restare in chiesa. Mi allontano dal confessionale e mi dirigo verso l'altare, e mi rimprovero di non avere una fede cieca ed assoluta, così che in questi momenti non avrei paura. Sull'altare accade qualcosa di strano... non se diventa un altro sogno o che, ma di fatto mi trovo su un veliero, di quelli antichi. In qualche modo si immerge e mi tengo aggrappato ad un appiglio, per fortuna, visto che il veliero si capovolge... dopo di che torna in superficie e si rimette in posizione normale. Cerco una corda, la lego intorno ad un qualcosa di rotondo e largo sul veliero, incomincia a venire gente che si regge alla corda... aspettando la prossima "immersione"!

mi sveglio
(Lo Sciamano)
00mercoledì 13 ottobre 2010 12:48
sogno 13/10/2010 (orario imprecisato, credo tra le 8-9)

sono con delle persone che conosco (adesso però non saprei indicare chi fossero) in una sorta di scuola, o cmq un istituto dove si effettuano corsi. stiamo aspettando che ci sia una sorta di esame e siamo tutti in frenesia. Ci fanno spostare da questa grande aula dove ci troviamo e ci portano all'esterno, recandoci verso un altro edificio dove ci sono tantissime persone. Qui si comincia ad assegnare ad ognuno una scheda nominativa, io non la ricevo. Ci spostano di nuovo in un'altra sala. Qui mi incazzo come una iena e comincio a chiedere ad un operatore come mai non ho la mia scheda. Come in queste occasioni, la risposta è che ci deve essere per forza un equivoco e si informerà. Nel frattempo mi faccio dare una penna ed un foglio di quaderno grande (computisteria?) da una ragazza e mi organizzo in un banchetto in fondo alla sala, visto che neanche quello mi era stato assegnato... -.-!
Ad un tratto arriva una ragazza che dapprima con fare sospetto mi gira intorno, poi ad un tratto e con uno scatto felino mi prende il foglio e tenta di strapparlo. Glielo riprendo dalle mani e cominciamo a litigare, non ricordo perchè lo avesse fatto, ma di certo cominciano a volare paroloni ed io la definisco con parole non proprio carine. Un relatore o cmq un addetto, mi richiama, dicendo che sono un principe, alludendo al linguaggio inappropriato che ho utilizzato in precedenza. Alchè non ci vedo più dalla rabbia e sbraitando col foglio in mano gli dico che sono l'unico a non aver ricevuto la scheda ed un posto, ed è normale che sono un pò irrequieto. Il resto non lo ricordo...
(Lo Sciamano)
00giovedì 18 novembre 2010 16:29
Era da un po' di tempo che non mi capitava di avere dei sogni vivida abbastanza da potermene ricorda l'indomani e poterli trascrivere.
Sarà che in effetti è un periodo un po' particolare, ma sto sperimentando una nuova tecnica che forse ha a che fare con questi 2 sogni avuti stanotte.

Primo sogno:
Nulla di particolarmente rivelante, solo che ancora lo ricordo, poichè davvero molto vivido e "lucido". Ero in giro con mio fratello su una vespa (posseduta realmente anni fa) per le vie di una Benevento stranamente trafficata di notte. Tra l'altro anche molto + bella, strade molto + grandi che nella realtà, stile metropoli. Poi ci fermiamo in un vicoletto dove un chiosco-pizzeria fa un impasto al volo per i celiaci e ne vende tantissime. Di fatti di lì a poco ci sarà "folla" e molti dei clienti sono amici/conoscenti reali.

Secondo sogno:
Devo partire per una crociera, non ricordo come...
Aspetto la nave/traghetto quello sia e mi imbarco. Ricordo che un'amica nella realtà mi aveva detto che sulle navi sarebbe buono avere cabine al centro, così in caso di tempo brutto non vi siano problemi nell'accusare i "colpi" delle onde. Allora mentre passo all'interno, un ragazzo/nano di colore mi dice che mi avrebbe dato una cabina al centro della nave, quando io ancora non avevo chiesto nulla. Mi fa delle avances piuttosto palesi, ma poi invece cominciamo a parlare di tutt'altro, ora non ricordo cosa... svegliato mi ha lasciato un po' perplesso questo sogno, riguardo qualche particolare, ma adesso mi sfugge... d'oh!
(Lo Sciamano)
00lunedì 22 novembre 2010 11:51
Stamattina vi sono stati 2 sogni interessanti. Ma mi soffermerò sul secondo, dove vi è un interessante momento che mi è rimasto impresso.

Ero in una sorta di rifugio di montagna con altre persone. In una di queste stanze ci sono 2 ragazzi che stanno per cominciare ad azzuffarsi. Uno di questi è di colore e sembra se la sia presa per qualcosa che l'altro, probabilmente, gli avrà detto. Prima che inizi la rissa mi rivolgo al ragazzo di colore e gli dico (magari le parole non saranno precisamente queste, ma il concetto si):"...le parole sono aria... non può esserci mai un attacco nelle parole, quindi non vi è necessità di difesa... è aria, non toccano il nostro corpo, non toccano il nostro spirito...". Di lì a poco la discussione sembra terminare. Vado in un'altra stanza e poi esco a prendere un po' d'aria fuori questa costruzione fatta in legno. Qui comincio a vomitare, anzi + che vomitare a sputare come se si formassero da soli in bocca, residui di carne, penso dovuti a qualche pasto, ma è impossibile, visto che è davvero tanta, troppa... a tal punto che non riesco quasi + a respirare visto che sono troppo preso ed "occupato" a sputare carne... il sogno continua, ma niente di importante...


(Lo Sciamano)
00mercoledì 29 dicembre 2010 15:38
Sono in una chiesa, credo sia il duomo della mia città, assistendo ad una celebrazione della messa con altri parenti. Io sono in fondo alla chiesa, lontano dall'altare e dalle panche dei fedeli. Sono in piedi con un bambino che nel sogno è mio fratello piccolo (nella realtà ho un fratello piccolo ma ci portiamo solo 4 anni di differenza) che avrà 5-6 anni. Con noi c'è anche il nostro cane, Charlie, che gironzola tranquillo nelle nostre vicinanze. Arriva mia cugina che porta con se il suo cane, tra il suo ed il nostro non sembra correre buon sangue, così decido di prendere mio fratello e di andarcene. Mio fratello mi dice che sono cattivo e che non vuole andarsene, così decido di andare via da solo... Mentre mi incammino, sento dei passettini alle mie spalle correre, mi sento abbracciare le gambe (vista la statura del bambino), è il mio fratellino che mi dice con occhi lucidi:"andiamo via insieme". Ci abbracciamo, una grande sensazione di amore pervade il mio corpo ed è tutto così magico. Mi sveglio quasi in quell'istante dalla voce di mio fratello che nella realtà stava parlando com mia madre.
(Lo Sciamano)
00domenica 16 gennaio 2011 11:21
Da tempo non sognavo così "nitidamente", la pausa è finita? Boh... vedremo...

Sono a casa... sto cercando di dormire, sento mia madre che urla contro il cane perché non vuole fare qualcosa in particolare, credo seguirla per andare a dormire (lo hanno abituato a dormire nella stanza con loro). Dopo + e + tentativi, mia madre prende una sorta di antenna da radio e la utilizza come bastone per pestare il povero cane. Charlie (questo il nome del cane) viene nella mia stanzetta e piagnucola pesantemente, faccio per accarezzarlo, e subito mi accorgo che ha letteralmente una pagliuzza in un occhio. Gliela sfilo e tutto scondinzolante e contento segue mia madre per andare a dormire...
(Lo Sciamano)
00lunedì 31 gennaio 2011 10:48
Sono in un giardino dove da bambino andavamo spesso a giocare con i miei fratelli e cugini. Questo giardino era di proprietà di mia zia. Era molto bello perché ci abbiamo passato molto tempo da piccoli, le nostre avventure e giochi hanno avuto vita lì. Oggigiorno quel giardino è abbandonato, presto probabilmente verrà espropriato, nel sogno invece questo giardino era stato rimesso in sesto, pulito, curato e ringiovanito. Sono con alcuni miei cugini e mentre gironzoliamo nel giardino vediamo dei topi, saranno 3-4, ma non hanno affatto paura di noi, anzi si avvicinano per cercare qualcosa da mangiare. Mio cugino ne prende uno e gli stacca un occhio, difatti il topo comincia a dire:"non ci vedo, perché mi hai staccato un occhio?" (!!! neanche così mi accorgo che sono in un sogno? ma caxx!)... mi sveglio dopo poco.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:21.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com