Diario di leptospirosi fulminante

29-03-2010
3 sogni

Sono uno scimmione che sta tra gli alberi assieme a (almeno) un'altra scimmia e ci nutriamo di bacche rosse. C'è un gruppo (non di scimmioni) che ci è ostile. Le bacche si stanno esaurendo, è sempre più difficile trovarle. In più le ultime rimaste si confondono con bacche dello stesso colore che sono velenose. Infatti l'altro scimmione mangia una bacca velenosa e cade nella boscaglia e muore. Io penso che possiamo scendere sulla terra e fare i contadini, però penso anche che ci vorrà tantissimo tempo prima di poter vivere del nostro raccolto, e nel frattempo cosa mangeremo?

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Ho ancora un flirt con I. Vado spesso a casa sua, ci sono anche dei suoi amici e tutti più o meno sanno che io e lei abbiamo un flirt. Però ci vediamo di rado, i suoi amici non li conosco, a me interessa solo lei. Un giorno vado in un piccolo paese dove c'è un albergo e vicino c'è anche casa sua con un giardino e dovrebbe essere la sua festa. Ci sono i suoi conoscenti e parenti e ci sono anch'io. Ma lei non c'è. E' andata non so dove, forse da un ragazzo. Intanto gioco con i suoi amici nel suo giardino. Facciamo dei giochi idioti col pallone, io non mi diverto granché ma intanto passo il tempo. Quando torna ci parliamo poco, lei ha sempre quell'aria insoddisfatta e vagamente infelice. Io ho la sensazione che lei non è mai stata mia e mai lo sarà.

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Sto vicino a degli scavi romani. Sotto ferrovia ci sono un sacco di cunicoli, il primo è parallelo alla strada e lo conosco bene. I cunicoli hanno delle botole e da lì si diramano altri cunicoli. C'è un ragazzo che ha finito ingegneria e gli faccio notare che l'ha finita solo un anno prima di me, perché sembra che non lo sappia. E' interessato all'esplorazione. Io lo accompagno, gli faccio vedere il cunicolo parallelo alla strada, il più vicino a casa mia. Da lì ci sono almeno tre punti in cui si scende e si possono vedere altri cunicoli. Però a quel punto diventano bui e io ho paura ad andare là sotto, per cui gli dico che se vuole andarci ci deve andare da solo.

24 aprile

Sono in piedi in un posto strano, c'è un letto e delle pareti, anche della vegetazione, e la stanza sembra collocata in un ambiente strano, una costruzione fatiscente situata in mezzo a un campo vicino a un ponte. Nell'angusto spazio che c'è tra il lato lungo del letto e la parete c'è il mio cadavere. E' un corpo molto magro e lungo, quindi penso che sia proprio il mio. So già di essere morto varie volte, cioè so che ci sono tanti miei corpi sparsi nello spazio e nel tempo, infatti la vista di questo nuovo cadavere non mi sorprende più di tanto. Più che altro penso che si sta decomponendo ed emanerà cattivo odore.

Sono malato, ho una malattia che non si può curare. Mi sono già suicidato una volta, ma ho il potere di reincarnarmi e la mia famiglia si reincarna con me. Mi ricordo tre o quattro reincarnazioni, ma ogni volta la situazione non cambia, o cambia di poco. La mia famiglia è sempre la stessa (proprio quella della vita reale), e ogni volta rivivo la situazione della malattia che a volte mi porta al suicidio, o comunque alla morte.
Questa volta mi salvo, sono molto depresso, ma in qualche modo i miei riescono a convincermi di non farlo di nuovo, e io non lo faccio.

Sono in giro con la mia famiglia, facciamo una passeggiata in periferia di una piccola cittadina. Siamo su una strada sterrata di sassolini gialli e terra, lungo un canale, e mia sorella è lontana. Mi sbraccio per attirare la sua attenzione e lei non mi vede. Cerco di raggiungerla e incontro delle streghe orribili, sembrano zombie, e le scaccio a spintoni. Alla fine riesco a farmi notare da mia sorella e entriamo in un tendone.

Parcheggiamo la macchina e i miei escono e mi lasciano solo. Penso che strano, non hanno paura che tenti nuovamente il suicidio? In mano ho un depliant che parla di una clinica per cambiare sesso. In qualche modo capisco che i miei sono andati a quella clinica per parlare della mia situazione.