Anzitutto direi che, visto che il modo con cui rapportarsi al mondo di Castaneda è molto soggettivo (è un guru, è un cialtrone, mi piace, mi sta sul cavolo, dice cose vere, al di là dei racconti insegna molto sulla vita, ecc ecc), per parlarne partiamo dal presupposto che accettiamo quello che è scritto nei suoi libri, altrimenti non si va da nessuna parte
Detto ciò, da quello che emerge dai suoi libri, come avrai avuto modo di leggere è tutta una questione di percezione, non c'è altro: muovere il proprio punto di unione per far viaggiare la percezione. Questo movimento può permettere di percepire altri mondi totali, o percepire il nostro mondo in modi e con sfumature altre. Andando davvero a memoria, c'è un punto (mi pare alla fine del quarto libro) in cui Castaneda chiede a Don Juan se uno stregone può recarsi sulla Luna, lui gli risponde "Certo, in un certo senso. Diciamo che può andarci, ma non potrebbe riportare indietro un sasso."
Se hai letto i suoi libri mi capirai anche quando faccio riferimento al
sognare sciamanico, che è chiaramente altra cosa rispetto a quello che noi intendiamo con il termine italiano "sognare". Sempre andando a memoria (se non mi sbaglio: sesto libro) Castaneda compie dei veri e propri viaggioni sotto l'insegnamento di una delle donne del seguito di Don Juan (si chiamava Zuleica? se l'ho azzeccato sono un mostro!) che insegna, a lui e alle quattro ragazze, a muovere il proprio corpo di
sogno.
Dulcis in fundo,
L'arte di sognare. In questo libro, tra le altre cose, racconta di come cominci a muovere il proprio corpo di
sogno in giro inizialmente per la camera in cui si addormenta, parlando delle difficoltà motorie e di attenzione, e poi anche fuori. Raccontando che quello è uno dei varchi del
sognare degli sciamani.
Ma, al di là dei singoli esempi che mi sono venuti adesso in mente, la questione è molto generale ed è sempre lì che si va a finire: muovere il punto di unione e con esso cambiare se stessi e la propria percezione, costruire un corpo di
sogno. Che si tratti di andare a percepire in giro per la camera o
allineare (ti dovrebbe essere familiare anche questo termine) mondi lontani e incomprensibili per noi ora, poco cambia