Confetti, ipocriti, lavande gastriche

F.Delemme
00lunedì 17 gennaio 2011 14:56
e l'Elogio alla follia

Non è un riferimento a Erasmo da Rotterdam ma alla demenza di certe persone, avide di cose effimere vendute o esposte al pubblico ludibrio a gratis.
La pazzia o la follia, per certi versi mi affascina e non mi mette mai di cattivo umore. Ho letto di certe discussioni relative all'uso dei confetti e agli attacchi al corpo direttivo dei testimoni di Geova. Si tratta sempre di follia, badate bene.
Questa è gente che non ha più la capacità di comprensione e di analisi critica. Chiedo urgentemente l'intervento delle unità sanitarie e un corpo speciale di un centro di igiene mentale.
Da ragazzino pensavo che il centro di igiene mentale fosse una sala per la pulizia dei cervelli e mi chiedevo se gli spazzoloni che usava mia nonna per pulire bottiglie e bottiglioni non servissero a questo scopo.
Quindi l'igiene mentale non ha nessuna relazione col lavarsi il cervello due o più volte al giorno: che peccato!
Ho scoperto invece una stretta relazione fra l'igiene mentale e la salute mentale. Tutt'é due hanno a che fare con le povere considerazioni di alcuni nostri detrattori.
Veniamo al nocciolo della questione relativa ai due aspetti principali: confetti e corpo direttivo.
In merito ai confetti, mi sono fatto quattro risate perché questa gente in un momento/impulso di gastrite cronica, ha capito che le bomboniere hanno origine pagane e pertanto da noi vietate.
Questo mi sembra un problema piuttosto serio che richiede un’immediata attenzione medica.
Loro usano spesso il termine "vaccate", ebbene, queste demenziali affermazioni sono il risultato del loro stupidario che non “sdici” se le consideriamo più che vaccate.
In molte parti del mondo il confetto è simbolo di fertilità, pertanto, se nella nostra zona si attribuisce al confetto particolari influenze, così come fanno in varie parti del mondo, allora, essendo ciò contrario agli insegnamenti della Bibbia, ce ne asteniamo.
La cosa è chiarissima e non si presta ad altre interpretazioni demenziali.

Quelli senza cervello cosa scrivono?

“E possibile che cambiando solo la forma ai confetti, ma seguendo tutta l’usanza pagana delle bomboniere e dei confetti con forma diversa si è a posto con la coscienza verso Dio ?
Possibile che tutti i testimoni di Geova non hanno capito che il corpo direttivo ha preso una cantonata dando questa limitazione che nessuno segue?”


Secondo voi, questo non ha bisogno del lavaggio con spazzolone, del cervello, ammesso che lo abbia?

E quest’altra?

“Anche l'avessero compreso, si adattano ad una forma d'ipocrisia così come verso altre direttive dubbie.
Gabriella”


Vi rendete conto di come le vaccate sono le loro stesse affermazioni? Questa poi, detta dalla quintaessenza dell'ipocrisia, la appenderò al muro.

Se io per andare a Napoli mi imbarco su una nave e scopro poi di soffrire il mal di mare, che faccio? Prendo il treno o l’aereo. Se io scopro che il confetto ha dei legami con “invocazioni” rivolte chissà a chi (basta esaminare libri di tradizioni e feste tribali per rendersene conto), tolgo IL CONFETTO ed utilizzo caramelle, bon bon o cioccolatini.
UNA COSA COSÌ SEMPLICE, in mano a questi depravati diventa una vaccata con escrementi al seguito.

Altro aspetto interessante è relativo alle "presunte" dichiarazioni del corpo direttivo. Ma voi pensate che il corpo direttivo o tutti coloro che sono nel campo dell'insegnamento abbiano questo spasso? Assolutamente no.
Questo è dimostrato anche dall’uso dei confetti. Si tratta di risposte che qualcuno ha chiesto alla nostra Organizzazione e quest'ultima risponde. Se circoscritta, in forma privata, se diffusa, attraverso una pubblicazione.
Se io chiedo informazioni su una pratica o su un particolare aspetto, l’Organizzazione risponde. In merito ai confetti, ha analizzato le tradizioni, l’uso che se ne fa in altre parti del mondo e ha risposto pubblicandola come informazione globale. Pertanto, non è il corpo direttivo che ha tutto questo interesse a disquisire su ogni cosa, ma sono risposte a persone scrupolose che si chiedono sempre e continuamente PERCHÉ e chiedono lumi all’Organizzazione. Si tratta sempre di domande. Le stesse lettere delle varie filiali lo dimostrano, tutte RISPONDONO ai quesiti dei vari testimoni di Geova sparsi in tutto il mondo.

Vi faccio un esempio (come se vi facessi una lavanda attraverso il condotto uditivo): Un fratello riceve spesso lettere con francobolli non vidimati. Quando succede a me, purtroppo raramente, stacco il francobollo e lo riutilizzo. Il fratello invece ritiene “non onesto” riutilizzare il francobollo. Che fa? Scrive alla nostra filiale. L’ufficio risponde: “Caro fratello, è una questione di coscienza. Se ti turba, non lo fare, fai finta che il francobollo sia inutilizzabile. Alcuni si possono chiedere: a cosa serve il francobollo? E servito al suo scopo? Altri invece non ci trovano nulla di male nel riutilizzarlo".
Ora veniamo al nocciolo della questione. È IL CORPO DIRETTIVO PIGNOLO O SONO I FRATELLI CHE SI PONGONO TROPPE DOMANDE? L’ufficio risponde perché è attento ai bisogni spirituali di ogni aderente.

Ora mi rivolgo a voi portatori sani di vaccate con escrementi al seguito, tutto questo non diventa una porcata?
Vi lascio perdere perché non so se ridere o piangere.
E poi c'è qualcuno che scrive queste scemenze: "Il nostro è un forum serio. Mario70" [SM=g27994]

Come direbbe un ateo, grazie a Dio non fate più parte di questa Organizzazione.
csssstrinakria
00mercoledì 19 gennaio 2011 20:58

Si tratta di una forma di malessere insito nei nostri detrattori. Queste persone rappresentano se stesse e i loro mali, in una forma di transfert vittimistico.
Si realizzano in questa modo, accusando altri dei loro mali e malesseri.
A me sembra una bolgia dantesca.
[SM=g7347]
F.Delemme
00domenica 10 aprile 2011 10:01

Pubblico questo post perché inerente all'argomento trattato.


Le nostre pubblicazioni non "patteggiano" e non si schierano. Se ci rendiamo conto che le informazioni di questo tipo sono il frutto di ricerche e quindi spesso del "pensiero" altrui, saremo in grado di valutare con parsimonia ed obiettività alcuni usi ormai comuni nel nostro tempo. Se prima certi usi avevano una connotazione religiosa o di fede (pagana o cristiana), oggi non ce l'hanno più.
Per essere chiari, l'informazione presente nelle nostre pubblicazioni non è una "presa di posizione" del corpo direttivo ma è semplice esposizione di ricerche etnografiche o antropologiche.
Alla fine è naturale che il corpo direttivo concluda con delle riflessioni. È in queste riflessioni che alcuni fratelli incominciano a porsi le domande più improbabili e a stabilirsi delle regole che in effetti non esistono.
Chi porta la fede nuziale, come chi usa i confetti nelle bomboniere MATRIMONIALI, sta facendo una scelta che OGGI non ha nulla a che vedere con gli usi e i costumi di popoli che non esistono più e col nostro rapporto con Dio.
Se un fratello inciampa su cose del genere, io mi chiedo spesso se questo atteggiamento è scevro da pregiudizi.
Nel 1967 (44 anni fa) in un Ministero del Regno (Risposta a Domande) fu data risposta alla domanda: "I cristiani possono far uso di confetti in occasione del loro matrimonio?".
L'articolo precisava che "In Italia si fa largo uso di confetti in queste occasioni. Tali cose vengono usate o gettate con l'augurio di fecondità e prosperità. Pertanto, conoscendo il significato attribuito al lancio di grano, riso o all'uso di confetti, il cristiano maturo vorrà evitare di seguire tale pratica, o invocazioni magiche, che è un rito osservato nella speranza di avere buoni risultati, Così come evita di seguire ogni altra pratica pagana o tradizionale contraria agli insegnamenti della Parola di Dio."
Chi si ferma alla prima lettura capisce che non si può far uso di confetti alle cerimonie nuziali.
Secondo lo studio dell'etnografia e degli usi e costumi dei vari popoli, effettivamente questo era il significato del lancio dei confetti. Ma ora, nel 2011 ha ancora questo significato?
Se in certe parti del mondo il significato è rimasto immutato, allora il consiglio del Ministero del Regno assume forma non facoltativa o per usare un termine giuridico, diventa legislazione obbligatoria. Se invece dalle nostre parti ha perso la connotazione originaria, allora, chi si pone il problema (che non esiste), sta facendo lo stesso sbaglio di chi viola la propria coscienza.
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