[Storia a catena] Pittime di Guerra

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Wago
00lunedì 26 luglio 2004 13:08
AKA La FF Definitiva

L'idea e' quella di una storia a catena che, nella totale serieta', estremizzi la vena pulp-sociale delle FF silveriane. In altre parole, un delirio totale ma nella totale serieta', come se le cose "venissero dal cuore". Ovviamente, nel pieno rispetto del silver-stile, gli autori diovrebbero commentare ed esaltare il proprio lavoro di volta in volta, facendone notare gli aspetti poetico-morali e innovativi rispetto alla fossilizzata e sterile tradizione disney.

Spero che la proposta riceva consensi. Chi volesse partecipare e' pregato di scriverlo in questo post, almeno si stabiliscono i turni.
Grrodon
00lunedì 26 luglio 2004 13:32
io parteciperei anche ma non credo di esserne all'altezza: la mia sintassi, come ben sai, fa pena e sono pure povero di idee...

ci penserò...
Wago
00lunedì 26 luglio 2004 13:37
Ricordati che il modello e' silver, quindi la sintassi conta poco.
Dapiz
00lunedì 26 luglio 2004 13:37
Eeeep, troppo impegnativo... non fa per me.
/lyxor/
00lunedì 26 luglio 2004 13:38
ci sono
Grrodon
00lunedì 26 luglio 2004 13:41
ci sono e Dappo pure, ce lo butto dentro io.
manfroze
00lunedì 26 luglio 2004 13:41
Partecipo, ma povero Silveruccio^^
Dapiz
00lunedì 26 luglio 2004 13:44

Scritto da: Grrodon 26/07/2004 13.41
ci sono e Dappo pure, ce lo butto dentro io.



Ok, ma le mie parti le pensi, scrivi e commenti tu. :)
Eidolon
00lunedì 26 luglio 2004 15:10
PòZZO partecipare pure io? :D
Grrodon
00lunedì 26 luglio 2004 17:08
no, tu non deliri abbastanza.
/lyxor/
00lunedì 26 luglio 2004 18:15
abbastanza per poter partecipare
Eidolon
00lunedì 26 luglio 2004 19:26
ma mica serve delirare? basta scrivere male e vantarsi... credo di esserne capace :D
Morpheu5
00lunedì 26 luglio 2004 19:34
Pronti, io sono qui.
PkRensel
00mercoledì 28 luglio 2004 00:48
La Disney per paura tentera' di fermarci, ma noi ci saremo, continueremo a lavorare a questo grande progetto!

[LEGGI] Partecipo.






. rensel .
rensel at email dot it # Rensel Design Network
e così... questa é la fine?

[Modificato da PkRensel 28/07/2004 0.48]

Grrodon
00mercoledì 28 luglio 2004 00:59
e ci scaglieremo contro i toni zuccherosi! il nostro pittime dovrà mostrare la realtà nuda e cruda!
Wago
00mercoledì 28 luglio 2004 10:44
Ok, seguiamo l'ordine di iscrizione per stabilire in che sequenza tocchera' scrivere:

Wago
Grrodon
Lyxor
Manfroze
Elikrotupos
Morpheu5
Rensel

Oggi arriva la prima parte...
Fays
00mercoledì 28 luglio 2004 13:59
Wag, voglio partecipare anche io!
adoro le storie a catena!
Eidolon
00mercoledì 28 luglio 2004 14:18
ma andiamo all'arrembaggio o decidiamo prima di che parla?
Wago
00mercoledì 28 luglio 2004 14:40
Arrembaggio. Niente salti deliranti, non cercate di imprimere svolte nei vostri post, e soprattutto siate prolissi. Non e' una cosa che finisce in due giorni, ma un progetto a lungherrimo termine.
Eidolon
00mercoledì 28 luglio 2004 14:45
hai appena superato i 3000 post! non ha festeggiato?
Wago
00mercoledì 28 luglio 2004 14:50
Ma sai come me ne frega? :P
E non andare OT, o ti banno :P
PkRensel
00mercoledì 28 luglio 2004 15:31
Dai, wag, comincia :D
Eidolon
00mercoledì 28 luglio 2004 15:42
sì, dai! pendiamo tutti dai tuoi polpastrelli, soprattutto io moppe e rensel che siamo gli ultimi ;_;
/lyxor/
00mercoledì 28 luglio 2004 19:35
Re:

Scritto da: Fays 28/07/2004 13.59
Wag, voglio partecipare anche io!
adoro le storie a catena!



sei arrivato tardi mi sa'...pero' puoi fare il tifo per noialtri
Wago
00mercoledì 28 luglio 2004 22:36
Alcune piccole regolette da rispettare:

1) [questa e' soprattutto per me e rensel] niente puttanate mistico-esoteriche, massonaggini, complottismi, cabbale e smorfie napoletane. Il silver non le metterebbe mai
2) Mantenere uno stile del tipo "bambino delle elementari che vuole scrivere colto ma non e' capace". Prendere Vittime di Guerra come esempio.
3) Lo scopo di ogni segmento non e' quello di sconvolgere cio' che e' venuto prima, ma di proseguire coerentemente (per quanto coerente possa essere una imitazione di FF silveriana).
4) Non aumentare esponenzialmente i personaggi per il gusto di farlo: cercate di usare i personaggi gia' introdotti, specialmente quelli mollati nella storia e non ancora approfoniti
5) Concentrarsi sui problemi sociali, lasciare da parte la satira e la politica e mantenere un punto di vista generalmente conservatore.
6) Abbondare in elemanti splatter e citazioni dai manga piu' noti.
7) Cercare di adoperare connessioni logiche stringenti e, soprattutto, evitare delirii in liberta'. Il Silver non li farebbe mai.
8) E' consentito pubblicare il proprio capitolo anche se non e' completo. Perche' lo scrittore successivo possa postare e lavorare, deve pero' attendere che il capitolo sia completato e compaia la scritta [FINE CAPITOLO]
9) E' obbligatorio un post di commento al proprio lavoro, per ogni capitolo scritto. E' inoltre prevista la creazione di un thread parallelo in cui si possa discutere dell'andamento della storia. Quando uno crea un perosnaggio o una situazione, scrive nel thread parallelo le evoluzioni che ne ha immaginato. I successori sono pregati di attenersi ad esse nel limite del possibile.
10) Ricordarsi che questa e' una cosa seria







[... mpppfffff ma a chi voglio darla a bere]
11) In quanto supervisore del progetto e suo ideatore, mi riservo il diritto di intervenire anche pesantemente per ridare coerenza alla storia laddove si sia persa. Sta al vostro impegno evitare che questo avvenga.
12) I post sono sempre modificabili e affinabili, ma solo stilisticamente, senza introdurre nuovi eventi.
13) Non siate frettolosi, non accelerate gli eventi, non introducete tutte le trame e le variabili all'inizio, lasciate alla storia il tempo di respirare. Nei limiti della necessaria silverosita'.
14) Rispettate il lavoro degli altri.

--


wago
= Falso e senza motivo di essere =
How wonderful to be so profound
When everything you are is lying underground
[Genesis - Anyway]

[Modificato da Wago 28/07/2004 23.17]

[Modificato da Wago 29/07/2004 1.29]

Wago
00mercoledì 28 luglio 2004 22:51
Capitolo Uno: L'Ombra del Passato

Pittima (1): [etim. incerta] s. f. * Uccello dei Caradriformi con lunghe zampe ed esile becco dritto (Limosa Limosa)
Pittima (2): [stessa etim di epitema] s. f. 1 Impiastro, cataplasma 2 (fig.) Persona importuna, lagnisa, insistente o petulante | P. Veneziana, persona incaricata di rammentare spesso il debito al debitore | (est.) Persona avara.





La prima volta non la ricordo, ma ricordo bene l'ultima. Il giorno prima di essere espulso dal mio futuro, il giorno prima di dover rinunciare al proprio desiderio di sempre. Ricordo bene la promessa, sussurrata alla mia coscienza mentre l'oblio prendeva il posto della consapevolezza, il corpo fremeva scompostamente come quello di un insetto schiacciato, non ancora morto ma troppo poco vivo: mai piu' un'altra volta. Ricordo le voci e i volti, il ronzio subconscio e il < beep > intermittente delle macchine, i rumori indistinti che si affacciavano ai miei occhi incoscienti. Ricordo facce con mascherine antisettiche dire: << Il solito drogato in overdose; purtroppo si riprendera' >>. Ricordo la voce di mia sorella annunciarmi in lacrime che le nostre strade si separavano, ricordo la voce di lei, rabbiosa, urlarmi: << E' finita >>.
Ero giovane e sciocco, non so come sia potuto cascare in un tranello cosi' ingenuo. Solo ora me ne rendo conto, che il passato non si cancella: puoi scappare quanto vuoi ma lui viene a cercarti, e ti trovera'. Non so come abbia davvero potuto credere che potessi uscire dal tunnel. Avrei dovuto capirlo, che dopo un tunnel ce n'e' sempre un altro.
Solo, seduto su un bidone di latta arrugginito sotto il ponte della Paperopoli-Ocopoli, riscaldo un cucchiaino e osservo la polvere diventare aranciata. Accanto, il fiume esala odori di fogna, ma ne' loro ne' i versi dei ratti riescono a distrarmi. Penso a lei, a una vita sprecata consegnando pacchi non per me, dimenticato da tutto e da tutti, tranne che dal mio passato.
Riempio la siringa ipodermica e tiro lo stantuffo. Una volta avrei fatto un respiro profondo, ora non piu'. Quasi non mi accorgo dell'ago che trapassa la pelle all'altezza del gomito, in corrispondenza di una piccola cicatrice sbiadita. La droga si diffonde nelle mie vene e arriva al cervello: mi sento come un dio, onnipotente per un paio di indimenticabili minuti. Ma poi l'effetto finisce, mi prende un bruciore allo stomaco, profondo come un pugnale piantato nel cuore. Ma quello che e' peggio e' che ritorno quello che ero stato e speravo di non essere piu', un povero drogato che dorme sotto i ponti, e quello che sono sempre stato: Ziggy Flagstarr, oramai ex-fattorino di 00 Channel.

Ducklair Tower, interno giorno
Ore 8:00
Uno sta guardando l'edizione mattutina del Papergiornale, lo schermo a cristalli liquidi e' circondato da bocce di vetro con dentro liquidi colorati e diverse repliche della sua Faccia, che mangiano pop-corn.
TV: ... ata confermata dal distretto locale della PBI la fuga di una pericolosa telepate da un centro sperimentale coperto dal silenzio stampa. Jana, questo il nome della fuggitiva, ha lasciato di nascosto il centro ieri all'alba e si presume sia in giro per Paperopoli. Maggiori notizie dal nostro inviato, poi il commento di Angus Fangus...
Pk: Yaaaaaawn! Uno... Possibile che mi svegli e debba gia' sentir parlare di quella sottospecie di cactus untuoso?
Uno: Non iniziare a lamentarti di prima mattina, socio. C'e' lavoro per te. Ma prima, le solite due notizie: una buona e' una cattiva. Qu...
Pk: ...ale preferisco prima? La buona, dai. E' bene cominciare una giornata con un po' di ottimismo in corpo.
Uno: Come preferisci. Jana e' viva e vegeta.
Pk: Davvero!? Lo diro' a Ziggy, gli servira' per tirarsi su dalla botta del licenziamento di ieri...
Uno: Aspetta, deve ancora venire la cattiva. E' scappata dalla Factory ed e' persa a Paperopoli, con la Factory, gli sbirri e i servizi alle calcagna!
Pk: !!! Ha bisogno dell'aiuto di qualcuno che ci sappia fare, eh eh...
Uno: Dammi il tempo di chiamare i pompieri :)
Pk: -.- Ma che hai capito, parlavo di me!
Uno: Ah, la prossima volta che fai una battuta fammi un gesto con la mano, cosi' simulo una falsa risata.
Pk: Fa sempre piacere avere un amico con un buon senso dell'umorismo. Prepara la Pikar!
Pk indossa il suo costume e si dirige verso il garage sotterraneo, monta al volante della sua macchina avveniristica e attraverso un condotto segreto sbuca all'altezza di Wide Park, pronto per entrare in azione alla ricerca della sua amica.


[FINE CAPITOLO]

Commento al Capitolo 1: La storia si apre con una sequenza schockante, cruda come mai la Disney ha osato. Gia' Silverware aveva portato la droga nell'universo Pikappico, ma da questo esordio e' subito chiaro che questa volta si tratta di qualcosa di piu': la droga e' ora la caratteristica fondamentale di un personaggio, e la sua tragedia segnera' tutta la storia. Ho dovuto lavorare molto per nascondere fino alla fine della scena l'identita' del perosnaggio, anche se non dubito che i piu' svegli avranno intuito anche prima che si trattasse di Ziggy. Da subito la realta' e' presentata nel suo aspetto piu' scarno: la narcosi dell'overdose, che fa sfumare i contorni ma mette da subito in chiaro che c'e'qualcosa che non va.
Nell'oramai celebre commento di Silver al suo "Vittime di Guerra", si dice che la forza di volonta' e' tutto per superare la droga. Io invece ho scelto di lasciare da parte questo rimasuglio di ottimismo, per calare definitivamente la trama a pescare nel torbido di una societa' irrimediabilmente corrotta, senza speranza. Un uomo schiavo del suo passato, impotente, la cui volonta' non puo' nulla contro l'incedere della decadenza.
La scelta di narrare alla rima persona e al presente serve ovviamente ad aumentare la drammaticita' dell'esperienza vissuta, che cosi' e' sentita maggiormente anche dal lettore. Questo scardina violentemente i rigidi binari della tradizione Disney, portando una ventata di rinnovamento non solo concettuale e creativo, ma anche stlistico: i tempi sono cambiati, Claretta, renditene conto!
La seconda sequenza e' anche stilisticamente piu' leggera, e introduce il nostro eroe in maniera classica, con buoni dialoghi con il suo amico e socio di sempre. Un'apertura "normale" che non sembra presagire l'evoluzione che il rapporto pk-paperino-paperinik con se' stesson e con uno avra' gia' a partire dall'intermezzo immediatamente seguente.

--


wago
= Falso e senza motivo di essere =
How wonderful to be so profound
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[Genesis - Anyway]

[Modificato da Wago 29/07/2004 14.10]

Grrodon
00giovedì 29 luglio 2004 02:08
Capitolo 2: Futuro senz ombra
INTERMEZZO

"L'ultima volta non la ricordo, ma ricordo perfettamente la prima.
Ricordo di aver seminato zizzania.
Ricordo di aver provato invidia.
Ricordo di aver nutrito Odio.
Tre parole il cui acrostico forma la parola "Zio", l'unico ruolo che il destino aveva voluto vedermi interpretare.
Mi guardavano con disprezzo, e nei loro tre sguardi c'era tutto il mio fallimento.
Fu allora che cominciai a travestirmi, all'inizio fu per rabbia, poi cominciai a prenderci gusto e divenne l'unica mia ragione di vita.
l'unica, capisci Uno?
Ecco perchè accettai di combattere gli alieni da solo.
Non avrei mai potuto avere altro dalla vita che la mia amaca sulla quale mi sarei adagiato giorno dopo giorno fino al giorno in cui non mi sarei più svegliato.
Ed ecco che torno a sentirmi inutile, l'incubo me lo sono lasciato alle spalle, ed ecco davanti a me il vuoto"

Paperino era adagiato su un lettino; affianco a lui troneggiava la sfera verde di Uno. La depressione si era impadronita del suo corpo, la scomparsa dei vecchi amici e degli antichi nemici aveva lasciato il segno. Una volta venuti meno i motivi per cui aveva impugnato le sue nuove armi, ecco queste armi trasformarsi in semplici utensili privi di ogni significato.
Uno comprendeva il suo stato d'animo e cercava amichevolmente di sdrammatizzare ma non poteva non rendersi conto del vero motivo per cui il suo amico gli stava raccontando certe cose: Paperinik era in ANALISI e cercava in lui non più un amico bensì un DOTTORE.

"Cosa c'è vecchio mantello tarlato? Senti il bisogno di qualche bello scienziato pazzo? Oppure preferisci un bel supercattivone da consegnare nelle mani della tua amichetta Mary Ann? se vuoi consulto le pagine arancioni sotto la voce "Cattivastri e affini"?"
"Lascia perdere Uno, tanto so già che non capiresti. Si tratta di sentimenti UMANI, dubito che una macchina possa mai arrivare a fare della psicanalisi."
"E chi lo sa Eroe, potresti sbagliarti..."


Cielo di Paperopoli ore 8.45 esterno giorno.

Paperinik sorvola Wide Park, sotto di lui la città sembra essere rimasta quella di un tempo. I fumi delle ciminiere lo riportano alla realtà: lo sporco che c'e' fuori non è nulla paragonato all'inquinamento morale. No, quella non è più la sua cara vecchia Paperopoli ma il covo di una nuova malavita, piccolo prezzo da pagare per qualsiasi città che voglia divenire una metropoli. I bambini che giocano a biglie in Wide park hanno ormai da tempo lasciato il posto a strane figure che si muovono in gran segreto. Paperinik sa che tutto questo non promette nulla di buono ma il compito di un eroe è quello di rattoppare la società, non di processare le intenzioni.
E' una battaglia persa in partenza questa, ma pur sempre una battaglia e un Eroe nn si tira indietro.

Il suo sguardo si posa su due paperi distesi per terra, le sagome dall'alto sono confuse, ma pk nota: sono dei barboni.
Il loro corpo è disteso in una posizione innaturale come reduci da uno scontro.
Paperinik atterra e interroga i due corpi in fin di vita:
"Chi vi ha ridotti in questo modo?"
"è-è s-stata Lei.."
"Tombola!"
"s-sembrava così innocente...volevamo provarci...ma lei..."
"Cos'ha fatto?! rispondi per l'amor del cielo!"
"Il suo sguardo...stava cominciando a cambiare...gli occhi acquisivano un colorito innaturale...credo che neanche lei se ne stesse accorgendo ma noi sì...e sentivamo caldo."
"E allora?! avete lottato? cos'e' successo?"
"No, siamo caduti al suolo, il mio compagno è già morto e neanch'io credo che ce la farò"

Il corpo esanime dell'uomo improvvisamente si spegne.
si accende invece il ricevitore di Paperinik.
"Socio, ci sono novità?"
"Non credo ti piaceranno, Uno, la nostra ricerca è appena agli inizi.
Ma sono certo di una cosa, una Lei sta seminando lo scompiglio in città e un eroe non starà certo a guardare"

[FINE CAPITOLO]



"Babbo!, perchè piangi?
Perchè...sei morto, figliolo.
No! non sono morto!
Si, sì, lo sei, stai giù."

[Modificato da Grrodon 29/07/2004 13.39]

[Modificato da Grrodon 29/07/2004 13.44]

/lyxor/
00giovedì 29 luglio 2004 14:07
Uno: "Jana? Sì potrebbe essere...ma cosa credi che stia cercando?"
Pk sta per rispondere, quando un rumore carico di morte colpisce la sua attenzione. Non un rumore normale, qualcosa di simile ad un colpo di pistola, solo piu' nero, piu' oscuro e piu' spaventoso.
Pk: "Viene dall'altra parte del parco..."
E subito corre spinto dal vento della notte e da una nuova forza che gli esplode dentro, la terribile preoccupazione per un'amica

Pk: "E' troppo tardi anche questa volta..."
Davanti a lui il corpo straziato di un passante, il viso oramai irriconoscibile con un rigolo di sangue che scorre veloce verso l'eroe mascherato
Il suo petto aperto rivela quello che doveva rimanere nascosto, un insieme di organi mischiati tra di loro, persi nello spazio di un uomo. Curiosamente le gambe si sono salvate da questa furia omicida, e gli occhi dell'eroe non possono fare a meno di osservarle per fuggire dall'orrore. "E' così che facciamo tutti" pensa "tranne gli eroi, che riescono ad affrontare l'orrore. Perché non ce la faccio?" E qualcosa si incrina nell'eroe
Pk: "No...non è stata lei. Con i barboni non aveva usato tutta questa forza. Con i barboni non percepivo questa rabbia, questa cattiveria."
Uno: "Potresti avere ragione. In effetti sembrerebbe che con i barboni sia stata autodifesa, mentre qui..."
Pk: "Cosa sta succedendo?"
Ma nessuna voce metallica dà a Pk una risposta rassicurante


INTERMEZZO

PK: "Ho avuto paura"
Uno: "Ho avuto paura"


15^ strada, a 5 km dal Wide park

Sembra che piovera'...sì, quello era senz'altro un fulmine, cos'altro potrebbe essere stato? Mi sento confuso, confuso e terribilmente stanco. Vago per le vie di questa citta' nera ed opprimente, nera come la mia anima. Se l'ho ancora. Ne perdo ogni volta un pezzo, solo per un buco, un buco che risucchia tutto quello che ero e lascia solo questo triste barbone in questa nera citta'. Due ragazzini si baciano in quel vicolo. Mi fermo a guardarli...sì, sono due ragazzini. Le loro lingue si cercano e si trovano in continuazione, come due boa affamati in una savana africana. O forse sono io che credo di vederli...sono così terribilmente confuso. Credo che debba drogarmi ancora un po'.
Torno al ponte, non so' quanto ci metto, non so' che strada ho fatto. Sto male e sono confuso. Da quanto vado avanti così?
Ho schifo per l'immonda creatura che sono diventato quando mi preparo una seconda dose.
Il sonno come ultima fuga dalla realta'.
E vedo mia sorella, e luci e api e colori e tutto gira e tutto corre. Guardo mia sorella, la mia cara, dolce sorella. Non sorride, mi odia. Ha il becco da papero. No, non è vero. Io lo vedo. Sto male. Mi sveglio e il fiume con il suo olezzo saluta l'alba
---

Mah...

[Modificato da /lyxor/ 29/07/2004 14.10]

[Modificato da /lyxor/ 29/07/2004 14.13]

[Modificato da /lyxor/ 29/07/2004 14.13]

PkRensel
00giovedì 29 luglio 2004 14:59
Capitolo 3: Gli occhi suoi come alberi d'estate
Pikappa si trova al 151. piano della Ducklair Tower. "Buffo", pensa, "sono l'unico che si sia accorto che la DT ha un piano in piu'."
All'improvviso davanti a lui appare la familiare sfera verde di Uno. "Questo vorra' pur dire qualcosa, eroe... eri destinato ad arrivare fin dove sei arrivato!"
Pk: "No, Uno. Un vero eroe sa opporsi al destino, io invece mi sono lasciato trascinare in questa storia piu' grande di me. Oggi, quando ho visto quell'uomo trucidato... nei suoi occhi lucidi e spenti ho visto una parola: PERDONO."
Pikappa scende dall'enorme sedia sulla quale troneggia il logo ED e si incammino' verso il pannello di vetro, dal quale puo' vedere la sua citta'. Quando era nato Paperopoli era un tranquillo paesino di campagna; ben presto suo zio Paperon de' Paperoni lo urbanizzo' e lo trasformo' in una grande citta' e nodo commerciale, ma non aveva mai perso il suo spirito originario. Non fino a quei giorni.
Si', la sua Paperopoli, la citta' che aveva sempre sentito come propria, era diventata una metropoli cupa e inquieta, dove la criminalita', la corruzione e la droga si incrociavano con la vita quotidiana, fino a prosciugare le persone della loro anima.
Paperinik ripensa ai poveri barboni della citta', come quelli che aveva visto mentre morivano quella mattina, costretti a dormire sotto i ponti, riscaldati solo dal fuoco a cherosene, che vagano per Paperopoli alla ricerca di niente piu' di un goccio di whiskey, o... di una dose di eroina. E si sente impotente.
Ripensa a quelli che hanno appena perduto un lavoro.
Come Ziggy.

West Docks - 06:00 A.M
Mi sveglio di soprassalto e mi guardo attorno. Riconosco il porto di Paperopoli e tento di ricordare, ma capisco tutto quando vedo due siringhe rotte vicino a me. Quella maledetta roba mi ha prosciugato. Penso solo al modo piu' veloce di procurarmene altra, non sento fame ne' sete, in tasca ho ancora 50 dollari, abbastanza per farmene dare un'altra dose. Ormai gli spacciatori mi conoscono e mi faranno anche uno sconto.
Ripenso ai deliri dell'altra notte e ricordo di aver visto mia sorella, ma non era mia sorella: aveva un altro becco.
"MALEDIZIONE! Sto diventando pazzo!" penso quando vedo una mano posarmisi sulla spalla.
Mi giro e la vedo. Nonostante il casco nero che le copre la testa vedo le lunghe treccie ramate che le cadono sulle spalle, e poi i suoi occhi che spiccano sotto la visiera... i suoi occhi verdi, di un verde che ho visto soltanto nei peschi che attorniavano casa mia, nel Massachussets d'agosto, quando ormai i frutti maturavano ed io e mia sorella scendevamo e li coglievamo. Indossa una giacca di pelle nera, un po' demode', sopra ad una maglietta rosa attillata che le fa spiccare il seno ancora acerbo, e degli scarponi infangati, segno che per raggiungermi deve aver compiuto un lungo viaggio.
Dimostra circa 20 anni, esattamente quanti ne avrebbe... lei. Ma no, non puo' essere.
La ragazza mi prende per mano e comincia a strattonarmi. Mi vuole portare da qualche parte. La stretta della sua mano mi e' familiare, ma la ragazza a cui apparteneva l'ho perduta molti anni fa...
Sale sulla sua moto e mi porge un altro casco. "Ti va di fare un giro?"
Non ho nulla da perdere.

Periferia di Paperopoli, 09.00
A casa di Paperino il campanello squilla e tre paperotti corrono ad aprire la porta.
"Ciao..."
"...zio..."
"...Paperino! Dov'eri?"
Guardando le occhiaie dello zio i tre capiscono che deve aver passato una notte insonne.
"Ragazzi, mi auguro che voi abbiate gia' preparato le frittelle con la crema e..." ma le sue parole vengono interrotte dalla voce , ormai matura, di Quo.
"Ci dispiace, zio, ma vedi... io e Qua... oggi usciamo..." dice.
"Uff... e va bene, con chi vi vedete?" chiede Paperino.
"Ci sono due ragazze che..." dice Qua, ma per Paperino puo' bastare. Ricorda la sua adolescenza... le prime cotte... ripensa a quando ha conosciuto Paperina.
"Va bene, buona fortuna ragazzi... ma Qui?" chiede, vedendo il terzo nipote intento a guardare la televisione. "Meno fortuna con le ragazze dei tuoi fratelli?"
Vede Qui che arrossisce visibilmente.






. rensel .
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e così... questa é la fine?

[Modificato da PkRensel 30/07/2004 15.42]

Wago
00venerdì 30 luglio 2004 17:13
INTERMEZZO:

Pikappa: "E se la gente avesse ragione? Se davvero io e Paperino non fossimo la stessa persona? Non so piu' chi sono, Uno.
Sono il papero sfortunato che tutti conoscono, con tre nipotini a cui badare, uno zione da sopportare e una pigrizia da guinness dei primati; o sono il supereroe senza macchia e senza paura, il vendicatore mascherato per cui Paperopoli non ha segreti? Una mascherina, un esile contorno nero sugli occhi... Puo' una cosi' sottile linea di confine separare cosi' profondamente un papero?"
Uno improvvisamente creo' tanti piccoli schermi con su la sua faccia, come gli piace tanto fare, e inizio' a prendere in giro Pk:
Uno1: "No, vedi, vecchia berretta..."
Uno2: "... e' che, alle volte..."
Uno3: "... la stessa persona si comporta in modi diversi..."
Uno4: "... a seconda delle situazioni in cui si trova."
Uno1: "Solo nei casi piu' gravi..."
Uno2: "... quando si inizia ad essere ossessionati da questa cosa..."
Uno3: "... bisogna cominciare a parlare di..."
Uno4: "SDOPPIAMENTO DELLA PERSONALITA'!"
Pk chino' il capo e inizia a piangere sommessamente.

--

= Paperopoli, esterno notte, uno dei tanti vicoli del Bronx =

Un fruscio, un soffio, un respiro: il rumore dell'aria, d'improvviso. E correrai, Jana, correrai come il vento nelle steppe senza fine, quelle dei tuoi ricordi; correrai, e la fatica non ti tocchera' finche' saprai che devi; correrai perche' sei nata per correre, per sfuggire a quel respiro: il respiro del vento, o forse per inseguirlo.
La città ti opprimerà: in fuga nei vicoli sporchi, le gambe schizzate dalla lurida acqua dei rigagnoli, sentirai tutta la claustrofobia dei palazzi da cento piani che ti chiudono in una feritoia di mezzo metro di cui non riuscirai a vedere il fondo. Non voltarti indietro: dovrai proseguire la tua corsa attraverso la notte paperopolese, ricordati che ti sono alle costole. Non sara' facile, ma sappi: finche' la tua strada non sara' sbarrata da un muro impossibile da scavalcare, non devi perderti d'animo.

Un muro, quanti ne avrai gia' incontrati? Ma allora sara' diverso, sara' davvero troppo alto. Doveva capitare, prima o poi. Eccoti infine arrivata al Muro. C'e' un solo muro in tutta Paperopoli, tra le mille pareti che tagliano i vicoli, che sia cosi' alto da sembrare davvero invalicabile. La gente del posto lo chiama soltanto "Il Muro". E la gente del posto e' la peggio feccia della città, almeno cosi' dice la gente. Ma dice cosi' solo perche' non conosce quella che sta oltre quel muro. Chi ci vive, chiama la zona oltre al muro "Da Heart", il cuore. Il cuore battente della malavita paperopolese: mafia, traffico di droga, contrabbando di armi, commercio d'organi, pirateria informatica, sommosse, sindacati, prostituzione e pedofilia: tutto ha il suo centro li'. Ma tu non avrai alternative: quel posto sara' la tua unica salvezza. C'e' un mattone piu' scuro, sulla sinistra del muro, all'altezza della vita: premilo forte e si aprira' una botola sotto i tuoi piedi, che e' l'imbocco dello scivolo segreto che porta "in da Heart" (hanno pensato a tutto: Da Heart si trova a un livello ribassato rispetto al resto della citta'). I tuoi inseguitori li' si fermeranno, davanti a quel muro invalicabile, chiedendosi dove diamine sarai sparita, e ignorando che quello no e' un muro, ma Il Muro.

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Capitolo 4: titolo da definire

= Periferia di Paperopoli, 09.10 =

Qui, approfittando del fatto che i fratelli sono usciti con le loro ragazze lasciando il computer libero, entra nella saletta del computer cercando di non farsi notare dallo Zio Paperino. Con pochi comandi oramai automatizzati si connette a Inetrnet, apre Paperlook Express, Papernet Explorer e MSpaperchat e e' pronto a entrare nella rete. E' molto eccitato da questa cosa, fatta in segreto perche' lo Zio non vuole che si spendano soldi in un modo cosi' stupido. Inizia a entrare in canali chat con tanta gente sperando di conoscere qualcuno.
Ma ecco che sente i passi di Paperino che si avvicinano: "Ma cosa fai, sei ancora al computer? Dovresti uscire come tuoi fratelli! Stare daventi allo schermo tutto quel tempo fa male, finirai per diventare schiavo del computer!" Gli dice lo Zio.
"Ma dai zio, sto solo chattando con qualche amico!" Ma si rende conto che lo zio ha anche un po' ragione. Non vuole diventare schiavo del computer come tanta gente prima di lui!

[FINE CAPITOLO]
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wago
= Falso e senza motivo di essere =
How wonderful to be so profound
When everything you are is lying underground
[Genesis - Anyway]

[Modificato da Wago 31/07/2004 1.33]

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