[RPG] L'Odore della Notte

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DiablotheTremere
00martedì 4 maggio 2004 23:52
Prologo
Era stata una delle giornate più fredde e piovose dell'estate del 1888. Anche la notte non era stata da meno.
La donna osservava l'ultimo cliente prima di tornare a casa. Era alto, molto alto. Ed era forte, molto forte. Ma soprattutto era ricco, molto ricco.
Aveva guadagnato più soldi con lui che con tutti gli altri di quella sera messi insieme.

L'aveva trattata come una signora, l'aveva fatta salire sulla sua carrozza e le aveva servito il vino più buono che le avesse mai assaggiato. Non che a Whitechapel girasse del buon vino. Ripensandoci forse aveva alzato un pochino il gomito, ma visto che era tutto gratis perchè rifiutare l'ennesimo bicchiere.

Ora erano lì, in quel vicolo buio. Evidentemente il suo cliente aveva dei gusti strani in materia. Chi li capisce i ricchi.

Gli effetti del vino cominciavano a farsi sentire. Sollevò la gonna ridendo. Potevano aprire le danze.

L'uomo si avvicinò, le accarezzò le cosce, poi, con uno scatto fulmineo le afferò il collo e iniziò a stringere. Sul volto della donna si disegnò un'espressione di terrore, mentre l'uomo stringeva la presa sempre di più. Poi la lasciò cadere per terra.

La donna era stordita, respirava a fatica. Cercò di alzarsi, ma le gambe non ne volevano sapere di reggerla.
L'uomo si chinò. Tirò fuori qualcosa dalla tasca. Per un istante la luna fece capolino da dietro una nuvola, facendo scintillare la lama che l'uomo teneva in mano.
Il suo viso era la maschera della morte.
La lama calò repentina sulla donna. Non ebbe neppure il tempo di accorgersi che le aveva squarciato la gola.

Stava diventando buio. "Caspita", pensò la donna "Non ho mai visto una notte così buia".

Lei si chiamava Mary Ann, ma tutti la conoscevano come Polly.

[Modificato da DiablotheTremere 09/05/2004 23.25]

[Modificato da DiablotheTremere 10/05/2004 0.10]

DiablotheTremere
00domenica 9 maggio 2004 23:29
1 Settembre 1888
La notte è appena calata su Londra.
Le prostitute ritornano al lavoro, anche se dopo gli eventi della notte precedente sono tutte un po' scosse. Polly Nichols era conosciuta un po' da tutte nel quartiere e la sua morte le aveva lasciate schockate.

Ma il mondo va avanti e dopo un'ora di lavoro è tutto dimenticato.
DiablotheTremere
00domenica 9 maggio 2004 23:44
Prologo x William Mac Dougal
William viene svegliato dal trambusto all'interno del museo. Al piano superiore sembra sia scoppiato il finimondo.
"Buongiorno principino."
Davanti alla porta della stanza Jalem lo guarda. A dispetto della frase il suo volto è serio.
"Vestiti in fretta e vieni nel mio ufficio. E' successa una cosa."
DiablotheTremere
00domenica 9 maggio 2004 23:50
Prologo x Jeremy Bathory
Un rumore alla porta. Qualcuno sta bussando.
"Jeremy, sono Jason. Sto entrando."
La porta si apre e Jason si presenta nella stanza con il suo metro e ottanta di statura.
"Il capo ci vuole. Pare abbia del lavoro per noi."

[Modificato da DiablotheTremere 09/05/2004 23.57]

DiablotheTremere
00domenica 9 maggio 2004 23:57
Prologo per Klaus Reich
L'odore che sente non è dei migliori.
Apre gli occhi e vede un ratto che gli sta smangiucchiando un dito.
Rumore di passi in avvicinamento.
Due esseri brutti come il peccato si presentano di fronte a Klaus.
Uno dei due afferra il topo.
"Piccolino vai ad avvisare che l'abbiamo trovato."
Poi si rivolge all'altro.
"Ma come diavolo ha fatto a finire qui? Forza dammi una mano a tirarlo su."
I due sollevano Klaus da terra, si passano le braccia intorno al collo e iniziano ad incamminarsi verso una scaletta.

[Modificato da DiablotheTremere 10/05/2004 0.04]

DiablotheTremere
00lunedì 10 maggio 2004 00:04
Prologo per John Greenwood
Il sole è appena tramontato.
John si stiracchia nel suo comodo letto.
Dalla porta della stanza entra il maggiordomo con un vassoio in mano. Due cameriere iniziano ad accendere le varie lampade ad olio della stanza.
"Dormito bene milord? Le ho portato i giornali di oggi. Vuole che le legga qualche titolo?"
Marcus Doupree
00lunedì 10 maggio 2004 03:32
Klaus Reich
Due figure, due strane figure, sconosciuti che lo sollevano, due brutte sagome che lo strappano dal freddo del angolo in cui pensa di trovarsi riverso. Sì!ma dove si trova questo angolo, per quanto si sforzi ma non riesce a focalizzare, potrebbe essere il suo rifugio come la piccola taverna dove ricorda di aver passato le prime ore della notte, "ragiona stupido, ora saresti un cumulo di polvere su una lurida panca di legno, no?"..e se avesse il giorno in qualche angolo buio dell'Elysium?..il cielo solo lo sa; incerto sul luogo ed incerto anche su cosa stia avvenendo,lo tirano verso l'alto,almeno questo è quello che sembra a Klaus. Sicuramente non sembra lo stiano facendo con il piglio delle crocerossine. <>

[Modificato da Marcus Doupree 10/05/2004 3.40]

Gabryk
00lunedì 10 maggio 2004 09:08
Jeremy Bathory
Jeremy ruota lentamente il capo verso la porta, e' seduto allo scrittoio, prima di essere disturbato stava scrivendo qualcosa su un libro dai fogli bianchi. I suoi occhi bianchi, da sembrare senza iride, si focalizzano su Jason, mettendolo a disagio come al solito. "mmm... il capo?" si alza dalla sedia andando verso il compagno, "Jason McGee", pensa, "uno squallido puttaniere..."

"Dammi un secondo", Jason annuisce, mentre Jeremy prende la mantella che aveva posato sul letto e la posa sulle spalle, facendole compiere un volteggio in aria. Dopo aver allacciato i nastri dorati della mantella di velluto rosso fa segno a Jason di precederlo "Andiamo" dice uscendo, in un tono quasi di comando.
Gornova
00lunedì 10 maggio 2004 16:06
John Greenwood
John osserva affascinato, rapito, le fiamme che prendono vita, e mentre tarda come sempre a letto, risponde distrattamente al suo maggiordomo:
"Si, Charles, prego.. vi é anche qualche messaggio?"
e ritorna a letto, assaporando i dolci momenti del risveglio, mentre affina la percezione di quello che accade attorno a se, mentre con gioia, come se fosse la prima volta, guarda il mondo con occhi nuovi...
Fangorn83
00lunedì 10 maggio 2004 19:50
William Mac Dougal
William osserva Jalem per qualche istante, occhi negli occhi, poi sulla bocca si dipinge il solito sorrisetto sprezzante che lo contraddistingue.
“Vi sono veramente obbligato Maestro … voi certamente sapete del mio sonno pesante ed avete organizzato tutto questo bailamme per agevolare il mio risveglio… sono sentitamente commosso.”

Questo era da sempre stato il loro metodo di comunicazione … l’ironia e la facezia –disse Jalem in un occasione-calano sulle parole come la nebbia cala su Londra. Ma il volto di Jalem significava in quel momento solo una cosa “Guai”. L’uomo, o meglio quello che una volta era un uomo, dai capelli rossi poggia i piedi a terra ed incomincia a vestirsi rapidamente ma non freneticamente, con movenze eleganti e leziose che ricordano quelle di un felino. Pochi momenti bastano a William per prendere bastone e cappello a cilindro, completando così il suo abbigliamento ricercato ed alla moda.
“Sono tutto vostro Maestro … mi dispiace non avere il tempo di rendermi più presentabile ma il solo pensiero di avere un colloquio con voi mi esalta a tal punto da correre il rischio di essere scambiato per un bifolco”

[Modificato da Fangorn83 10/05/2004 19.50]

DiablotheTremere
00lunedì 10 maggio 2004 20:37
Klaus

I due esseri trascinano Klaus all'aria aperta. Il vicolo è illuminato solo da due lampade che bruciano ai lati di una carrozza. L'aria è decisamente migliore di quella delle fogne di Londra.
Lentamente Klaus comincia a ricordare i fatti della sera precedente. [Marcus leggi il PM]

Jeremy

Per tutto il tragitto Jason continua a parlare delle sue imprese mentre guida i loro passi attraverso i labirintici corridoi della cappella di Londra.
"...e quindi come ti dicevo ieri notte prima ritirarci nelle nostre stanze, ho conosciuto una ragazza a Whitechapel prima quando sono uscito a caccia. Non ho la minima idea di come si chiamasse, ma aveva un corpo che...ma immagino che non te ne freghi nulla. Eddai non te la sarai mica presa perchè ti ho lasciato da solo ad archiviare i testi della biblioteca?"

John

Charles apre il giornale, si schiarisce la voce e inizia a leggere.
"Ennesimo omicidio a Whitechapel. Pare che abbiano ucciso una prostituta in un vicolo. E' proprio vero che certi posti non andrebbero frequentati. Milord prima che me ne dimentichi è arrivato un invito da parte di messier Von Gruber per questa sera. Una cena fra pochi intimi. Vuole che le legga gli altri titoli intanto che le cameriere le preparano i vestiti?"

William

Passando attraverso le varie stanze del museo William nota molte persone, anche volti sconosciuti. Tra questi ci sono anche alcuni poliziotti.
L'ufficio di Jalem è all'ultimo piano. Dopo poco William è davanti alla porta e bussa.
"Entra William è aperto."

Fangorn83
00lunedì 10 maggio 2004 21:44
William
Lo scozzese spinge la porta che si apre cigolando percorrendo l’intero arco del suo percorso fissato dagli antichi cardini e scavalca l’uscio con passo leggero
“Ebbene che accade Sir? E’ inusuale che tante persone ci facciano visita ad un’ora così tarda e soprattutto che fra loro ci siano tanti tutori dell’ordine. Ho sempre pensato che i poliziotti avessero un infinito amore per l’arte paragonabile a quello che i sacerdoti hanno per il vinsanto e sembra finalmente che i fatti di stasera mi stiano dando ragione!”

[Modificato da Fangorn83 10/05/2004 21.45]

Gabryk
00lunedì 10 maggio 2004 22:41
Jeremy Bathory
Jeremy rallenta il passo, fissando Jason con sguardo impassibile e freddo, "Io non me la prendo, dovresti saperlo... piuttosto sono disgustato dai tuoi costumi, tutto qui."
Poi riprende l'andatura precedente, superando Jason, mentre questo si è fermato poco distante, basito dalla sorpresa: non si aspettava che Jeremy rispondesse così seccamente, benchè avrebbe dovuto aspettarselo da uno come lui.

[Modificato da Gabryk 10/05/2004 22.42]

Marcus Doupree
00martedì 11 maggio 2004 00:19
Klaus Reich
-:Piano,piano signori!
Lentamente Klaus focalizza qualche avvenimento delle ore precedenti, lentamente emerge una sagoma di donna, il suo puzzo misto a quello di fogna, Molly?Polly? come diavolo si chiamava...sfortunatamente ora nella confusione ricorda di aver già avuto sotto gli occhi le brutte facce delle due crocerossine che lo hanno trascinato con loro.
Dentro la carrozza distende le gambe, il velluto dei sedili più amichevole dell'umido pavimento stradale, l'aria si è fatta più respirabile se non fosse per l'odore che ancora si sente addosso.
Qualcosa non lo convince, ci dev'essere un motivo per cui poche ore prima se l'era data a gambe dai due gentlemen che ora di nuovo gli siedono affianco.."Ragiona stupido, cosa possono voler da te questi due?"...
-:Signori, posso fare qualcosa per voi?

[Modificato da Marcus Doupree 11/05/2004 0.22]

Gornova
00martedì 11 maggio 2004 09:18
John Greenwood
John sorride, ripensando a quanto é fortunato ad avere un maggiordomo con Charles.. lo deve proprio preservare...
"Si, certo.. i vestiti.. bene.. fai sapere a Messer Von Gruber che lo ringrazio squisitamente del suo invito, e che ci sarò certamente. Continua pure a leggere..."
Mentre le cameriere, giovani, nel pieno delle loro forze, lavorano attorno a me con i miei vestiti, mi vestono, sento la fame che cresce, e mi domando che cosa vorrà il Principe di Londra da me così d'improvviso.. forse sarà il caso di contattare qualcuno nel Dominio, per non presentarsi come uno sprovveduto...
Ma mentre i pensieri divagano, ripenso che la fame che devo soddisfare per prima é quella dello squisito cibo che prepara il mio cuoco.. si!
"Ah,scusa Charles.. fammi preparare qualcosa da mangiare.. nulla di impegnativo, di a Ektor che mi deve stupire.. continua pure a leggere.."
E sorrido, continuo a sorridere ripensando al piacere che mi danno le pietanze di Ektor: un uomo così brutto ma con un così grande talento, si..
DiablotheTremere
00martedì 11 maggio 2004 18:03
William

La stanza di Jalem è poco illuminata come al solito. A fatica si distinguono antiche statue egizie e antichi papiri.
Jalem è seduto alla scrivania, intento a leggere un grosso libro nero.
Quando sente entrare William alza la testa dal libro. William conosce quel libro: è l'archivio delle attività illegali del clan, prostituzione, droga, traffico d'armi.
"Non preoccuparti degli sbirri di sotto, sono dei nostri. Piuttosto, ho un lavoretto per te. Hanno ammazzato un'altra delle nostre donne. E' già la seconda nel giro di poco tempo. Voglio mandarti a Whitechapel per verificare se qualcuno degli italiani sta cercando di farci le scarpe."
Poi sfila un foglio dalla tasca. "Tieni, questa è una lista di persone che potrebbero esserti d'aiuto." dice porgendo il foglio a William. [OOC: riceverai il foglio con un PM]
"Ora vai. Parleremo con calma quando sarai tornato."

Jeremy

Jason resta immobile per qualche istante poi rincorre Jeremy.
"Ehi Jerry aspetta! Stai sbagliando sbagliando strada."
I due svoltano in un corridoio sulla sinistra e dopo qualche istante si ritrovano nel salone principale della cappella di Londra.
E' impossibile abituarsi alla magnidicenza del posto.
L'immenso salone, che da fuori è impossibile immaginare, è illuminato da decine di torce appese alle colonne ai lati della navata principale. In fondo, su uno scranno rosso l'anziano guardiano della cappella di Londra sembra assorto nei suoi pensieri. Alle sue spalle, il blasone medievale della casata Tremere riflette il bagliore delle torce come se pulsasse di luce propria.
"Pazientate un istante, Elder sta comunicando con Vienna. Risponderà fra poco alle vostre domande."
La voce femminile alle spalle è inconfondibile. Beatrix, braccio destro di Elder nonchè sua infante. La sua bellezza mozzafiato è pari solo alla sua intelligenza. E c'è chi dice che sia un genio.

Klaus

Lentamente i volti dei due esseri assumono una parvenza umana.
"Non è conveniente girare in pubblico con le nostre belle facce. Non è vero?"
L'altro annuisce in silenzio. Klaus nota che da quando l'hanno trovato non ha mai aperto bocca. A differenza dell'altro che sembra parlare per due.
"Noto con piacere che ora stai meglio. Direi che la prima cosa che puoi fare per noi è evitare di dartela a gambe una seconda volta. Londra è grande anche per noi. Poi quando arriveremo all'Elysium potresti spiegare come diavolo hai fatto a finire in quella fogna. Devi iniziare a renderti conto che non sei un pericolo solo per te stesso ma anche per tutti i tuoi fratelli."

John

Charles dà una scrollata al giornale. "Lo consideri fatto." Fa un cenno ad un paggetto.
Mentre le cameriere lo vestono, Charles continua a leggere i titoli del giornale. "Oh, una buona notizia per voi Sir. Le colonie australiane stanno arricchendo l'impero. Questa è un po' meno buona: pare che Jack O'Connell e la sua combriccola stia riscuotendo molto successo nelle fabbriche. Sindacato lo chiamano. Rivoltosi, dico io. La Regina in visita ai bambini negli ospedali londinesi. Avraà i suoi anni ma il cuore non è cambiato affatto."
Charles continua a leggere titoli fino a quando John è vestito.
Poi lo conduce nella sala da pranzo.
"Le ho atto preparare qualcosa di leggero. Non è buon costume presentarsi ad una cena già sazi.
Fa sedere John sulla sedia.
"Se non ha bisogno di me, vado a far preparare la carrozza."
Fa un inchino ed esce dalla porta della servitù.
Gabryk
00martedì 11 maggio 2004 19:13
Jeremy Bathory
Si volta con grazia, non è affatto sorpreso di trovare lì la donna, i capelli corvini ciondolano lievemente per lo spostamento, mentre le minute pupille scrutano Beatrix nella sua interezza. Jeremy accenna un lieve inchino "E' sempre un piacere incontrarti Beatrix...", gli occhi gli si illuminano al pensiero di posare le sue labbra su quel lungo collo, la bocca gli si inarca in una smorfia, in un'espressione inquietante a metà tra il soddisfatto e il sadico.

Jeremy incrocia le braccia al petto, affiancandosi alla donna e assumendo una posizione statuaria, in attesa che possa conferire con Elder, "Aspetteremo" asserisce in un tono che non ammette replica.
Fangorn83
00martedì 11 maggio 2004 19:24
William
William sorride prendendo la lettere e facendo un lieve inchino risponde:
" Sarà fatto Maestro ... sapete bene come odio l'arroganza di quei gretti pastasciuttari ... soprattutto quando toccano i nostri affari ed i nostri strumenti di lavoro ... a proposito ... quale delle nostre ragazze è stata uccisa?"
Il tono dello scozzese è casuale, come se avesse appena detto a Jalem che gradiva il modello delle sue ghette; in quello stesso tono si avverte però una latente nota ferina in accordo con la figura che il gentiluomo dai capelli rossi ha dovuto adottare da quando non è più nel novero dei vivi. Ben presto ci sarà una caccia ... per ora basterà individuare la preda.

[Modificato da Fangorn83 11/05/2004 19.32]

Marcus Doupree
00mercoledì 12 maggio 2004 01:13
Klaus Reich
"Questo penso lo dovrete dire voi a me Mylord..."
Qualche attimo di silenzio e gli occhi di Klaus viaggiano per l'interno della carrozza nel tentativo di farsi una precisa idea di dove si trova e sopratutto con chi,mentre il suo naso, ancora nauseato dal puzzo che ha addosso si rifiuta di tacere il suo disgusto.
"...sul darmela a gambe non posso assicurare niente, ma io inzierei dal principio..gradirei sapere da chi ho il piacere di esser accompagnato contro voglia all'Elysium.. "

Gornova
00mercoledì 12 maggio 2004 09:20
John Greenwood
"Charles, il mio buon e vecchio Charles.." pensa John tra se e se, mentre finisce il suo pasto, con la solita calma e compostezza..
Ed il tempo sembra restringersi, mentre John pensa alle notti passate e a quello che é successo a Whitechapel.. un'altro omicidio. Qualcuno si sta divertendo laggiù.. la domanda é: fino a quando si divertirà?
John pensa per alcuni istanti al piacere di uccidere.. alla soddisfazione di vedere la propria preda al proprio cospetto, agonizzante, mentre la vita gli scivola via, ma constata, con somma soddisfazione di se, che non conta nulla, perché uccidere, iniziare ad uccidere, non porta altro che ad un vicolo cieco, dove tutti gli altri piaceri sono esclusi..
"Già.. tutti gli altri piaceri", pensa John, mentre osserva la sua servitù, così giovane, così forte, così bella, e sorride, beato, della loro semplice vista, mentre attende che la carrozza sia pronta.
DiablotheTremere
00mercoledì 12 maggio 2004 20:33
Jeremy

La donna sorride. Un sorriso gentile.
Si congeda e si avvicina allo scranno dell'anziano.
"Maestro sono arrivati Jeremy e Jason."
"Falli avvicinare figlia mia"
Con un cenno della mano Beatrix indica ai due di avvicinarsi.
L'anziano scruta i due giunti al suo cospetto. Si schiarisce la voce e inizia a parlare.
"Come ben sapete il nostro clan è sempre stato interessato al mondo mortale, in particolare al mondo delle sette. La scorsa notte una prostituta è stata uccisa in modo alquanto sospetto nel quartiere di Whitechapel. Potrebbe anche non essere nulla di preoccupante ma ciò che nasce nel sangue non è mai una cosa positiva. Recentemente mi sono giunte voci su di una setta mortale, denominata Egrigori, di cui conosco ben poco. Quindi il compito che vi voglio affidare è quello di andare a Whitechapel, scoprire tutto il possibile sull'omicidio e riferirmlo a me o a Beatrix. L'omicidio è avvenuto in Buck's Row, Baker's Row, vi suggerisco di iniziare da lì. Se ho dimenticato di dirvi qualcosa o avete delle domande da fare, questo è il momento, oppure andate. Le notti sono ancora troppo brevi perchè ci sia tempo per perdere tempo."

William

Jalem solleva un'ultimo istante lo sguardo dal libro.
"Polly. Polly Nichols. Non è una delle tue. Ora và, la carrozza ti attende fuori dal museo."

La carrozza porta William lungo il Tamigi. Dopo un po' di tempo la carrozza si ferma all'inizio di una lunga via.
"La lascio qui, milord, non è conveniente girare in carrozza per queste strade. Uno dei nostri uomini arriverà fra qualche minuto per farle da guida e da scorta."
La carrozza si allontana lentamente in direzione del museo.
Dopo qualche minuto un gigante nero si avvicina a William.
"Mister Mac Dougal suppongo. Io sono Dubar. La sua guida. Mi segua, la condurrò sul luogo."

Klaus

L'uomo contorce la bocca in un ghigno.
"Ci siamo svegliati male questa sera mister Reich. Comunque io sono Caleb, il guardiano dell'underground londinese e il mio compare...beh chiamalo Straniero. Non ti aspettare però che ti risponda."
Fuori è un insieme di facce anonime, gente che va e che viene.
La carrozza prosegue per una decina di minuti, poi si arresta.
"Siamo arrivati."
Il gruppo scende dalla carrozza, su quello che sembra il muro posteriore di un castello.
Caleb si avvicina alle mura e dopo qualche passo si lancia contro di esso.
Invece che schiantarsi contro il muro, sparisce nel nulla.
Straniero spinge Klaus verso il punto in cui è scomparso Caleb.
Si ritrovano in un corridoio illuminato da delle torce sui muri. In fondo, davanti ad una porta aperta, Caleb sta parlando con un uomo sulla trentina.
"...nelle fogne di Whitechapel. Sembra che non sappia come ci è finito."
Klaus e Straniero si fermano di fronte agli altri due.
"Bene, direi che ora potete passare." L'uomo sulla trentina, che Klaus infine riconosce come Jorge il Custode dell'Elysium, si fa da parte per lasciar passare il gruppo.
Nella sala ci sono una decina di persone.
"Da questa parte Klaus. Sembra che il principe non sia qui. Ci riceverà il Conte."
Poi si incammina verso l'altra estremità della sala.

John

Charles si ripresenta dopo qualche istante.
"La carrozza è pronta milord."
Poi aiuta John ad infilarsi la giacca.
Sulla porta d'ingresso gli consegna un ombrello.
"Le mie ossa mi dicono che pioverà milord. E' meglio che si porti dietro questo."

La carrozza percorre in silenzio il tragitto che separa la casa di John dall'Elysium.
Giunti a destinazione, John vede una carrozza che se ne sta andando e tre persone entrare dall'ingresso segreto.
"Passo alla solita ora a riprenderla milord."
Dalla carrozza all'entrata sono pochi passi, ma John apre ugualmente l'ombrello. Ha cominciato a piovere.
Una volta attraversato il muro illusiorio John vede i tre uomini salutare Jorge, il Custode dell'Elysium ed entrare nella grande sala dei ricevimenti.
Sta per chiudersi la porta alle spalle, quando nota John che si sta avvicinando.
"John Greenwood. A cosa dobbiamo l'onore?"

[Modificato da DiablotheTremere 12/05/2004 20.35]

Gabryk
00mercoledì 12 maggio 2004 20:50
Jeremy Bathory
Jeremy compie un mezzo inchino davanti al'anziano, scosta una ciocca di capelli dal viso con un gesto armonioso, "Non mi occorre sapere altro Maestro, andrò dove dite e scoprirò quanto possibile, per voi."
L'uomo sorride lievemente all'anziano e poi a Beatrix, una dannata donna a fianco dell'anziano... socchiude gli occhi per un istante, immaginando come gli piacerebbe vederla agonizzare, e poi quello che farebbe una volta preso il suo posto. Ma Beatrix è la prediletta di Elder e lui non userebbe la mano leggera con chi le facesse del male... per ora è meglio sforzarsi di sorridere e profondere inchini, ma solo finchè avrà acquisito più potere.
Jeremy si volta, osservando il viso di Jason, un patetico individuo tuttosommato, leale e fidato, il tipo d'uomo che lo disgustava fortemente. "Andiamo alla carrozza?" domanda con tono monotono, allontanandosi verso l'uscita.

[Modificato da DiablotheTremere 12/05/2004 21.30]

Gornova
00mercoledì 12 maggio 2004 20:57
John Greenwood
John Greenwood sorride della parole di Jorge, il Custode, un sorriso di cuore, anche perché, le poche volte che si é fatto vedere all'Elyseum, ha goduto di un ottimo trattamento.
"Non é abbastanza il piacere di vedere tutti i fratelli di Londra in un così piacevole ambiente?"
E sorride a Jorge, e chiude l'ombrello e si infila con molta grazia dentro la porta, aggiungendo sottovoce:
"Quali fratelli sono presenti?"
E lo sguardo di John spazia per tutto il suo campo visivo.. alla ricerca di qualche servo che lo possa aiutare con la giacca...
Fangorn83
00mercoledì 12 maggio 2004 21:03
William Mac Dougal
Lo sguardo di William si sofferma sui muscoli del Golia nero che ha davanti, a malapena nascosti dalla camicia sudicia e rammendata … nessun dubbio su ciò che accade ai malcapitati che ci sbattono contro! Rallegrato da questo pensiero il gentiluomo dai capelli rossi fa cenno a Dubar di fare strada accompagnando ogni suo passo con il secco rumore provocato dal fedele bastone da passeggio in legno nero.
Marcus Doupree
00giovedì 13 maggio 2004 00:03
Klaus Reich
Per qualche metro Klaus si lascia trascinare docilmente dai due uomini, poi improvisamente si sente stringere e infastidire dalle loro cure e con un gesto di stizza si libera dalle mani di Straniero, mentre l'altro, Calab..Celeb..Chilad..., si allontana per parlare un un terzo tizio..
Qualche secondo e nel nuovo arrivato riconosce il custode dell'Elysium.."Quello proprio non mi piace, con i suoi profumi, ghirigori, pizzi e merletti..tienete lontano stupido..ascolta il tuo vecchio..."
-:E a te piace Straniero?..a vero te non parli a quanto pare, ma senti me, per un pezzo grosso ci si agghinda, così almeno dalle mie parti si faceva...-
Detto questo prima si gira e aggiusta il cravattino nero dell'uomo, dopodichè si tira dritto sulle spalle e inizia a stirare la giacca e il corpetto verde con le mani..."Così sei uno splendore ragazzo.."




[Modificato da Marcus Doupree 13/05/2004 0.07]

DiablotheTremere
00giovedì 13 maggio 2004 13:16
Klaus

Il gruppo si avvicina ad una persona di circa 25 anni, ben vestita.
Caleb fa un inchino e così pure Straniero.
L'uomo ricambia il saluto.
"Grazie ragazzi, il vostro aiuto è sempre molto gradito. Non ho molto tempo per parlare, Viktor mi attende nella sua villa, parleremo strada facendo."
L'uomo guida il gruppo verso l'entrata, dove Jorge è intento a parlare con un giovane uomo.

John

Jorge ricambia il sorriso. "Pensavo avesse ricevuto un invito del principe per una cena. Cosa la porta qui all'Elysium?"
Mentr Jorge parla, John scorge quattro persone che si stanno avvicinando. Tra queste riconosce solo il Conte William, braccio destro del principe. Le altre tre persone non sa chi siano.
In lontananza le tre Arpie di Londra stanno intrattenendosi in una discussione con due persone che John non ricorda di aver mai visto.

Klaus

Il Conte lancia un'occhiata a Jorge, poi all'altra persona.
"Klaus, questa sera ci recheremo ad una cena. Fra poco conoscerai uno degli invitati."

William

Dubar condue William lungo Whitechapel Road. Alcune gocce cominciano a cadere.
"Pazientate un secondo mister Mac Dougal. Mi procuro un ombrello.
L'uomo torna dopo qualche istante con un ombrello nero e lo porge a William.
"Tenete."

I due proseguono per qualche minuto, poi Dubar svolta in un vicolo.
Alcune torce illuminano il punto dove è avvenuto l'omicidio.
Per terra si notano ancora i segni del sangue e il disegno in gesso della sagoma della povera donna.
Poco più avanti la grata delle fogne è sollevata.
"Posso fare qualcosa per voi?"
I due si girano e vedono alle loro spalle un poliziotto.
"Signor Mac Dougal, il signor Neil. E' stato il primo agente ad arrivare sul posto."

Jeremy

Jason segue Jeremy fuori dalla cappella. Comincia a piovere. Una carrozza li sta già attendendo fuori.
I due salgono e partono alla volta di Whitechapel.

Dopo una ventina di minuti raggiungono Whitechapel Road.
Il cocchiere li fa scendere all'inizio della strada.
"Più avanti di così non vado. I vostri ombrelli signori."
Porge ai due un paio di ombrelli e rimonta in carrozza.
"Hya!!!"
La carrozza riparte.
"Beh, direi che è il caso di muoverci." Commenta Jason. "Buck's Row ha detto vero? Allora dobbiamo andare in quella direzione."
Indica un punto non meglio definito in lontanza.
Gabryk
00giovedì 13 maggio 2004 14:17
Jeremy Bathory
Jeremy annuisce al compagno, "Muoviamoci" risponde, dirigendosi dove Jason ha indicato. Piove a dirotto già da un po' ormai, i lampi balenano in cielo squarciando il firmamento, il rombo dei tuoni sulla città la rende una notte perfetta per omicidi e perversioni.
"Magari scoprirai che hanno ucciso la tua preferita" asserisce in tono serio, senza fermarsi, continuando a guardare davanti a sè. E' una provocazione, lo sa bene e l'ha detta di proposito.
Con passi rapidi e decisi i due si dirigono verso Buck's Row, mentre lievi gocce di pioggia scivolano lungo il velluto della mantella di Jeremy, "Una notte perfetta..." mormora tra sè.

[Modificato da Gabryk 13/05/2004 14.18]

Gornova
00giovedì 13 maggio 2004 15:06
John Greenwood
John sorride al Custode, e dice, sperando di poter chiudere il discorso al più presto:
"Ovviamente incontrare fratelli e.. godere dell'ottima ospitalità del Custode dell'Elyseum. Scusate, ora.. vado a salutare il Conte"
Mi allontano con cortesia dal Custode, e mi avvicino al Conte, e lo saluto con lo sguardo, e valuto le sue reazioni.. se sono atteso dal Principe, evidentemente mi stava aspettando.. comunque aspetto a rivolgergli la parola, mentre osservo le Arpie del dominio che parlano con i due sconosciuti.. chi saranno?
Fangorn83
00giovedì 13 maggio 2004 16:53
William Mac Dougal
Il rombo dei tuoni copre parzialmente le nostre parole e le nostre facce sono illuminate ritmicamente dai lampi abbaglianti che provengono dalle nubi scure e minacciose che sovrastano il cielo londinese. Il volto di William si esibisce in un sorriso freddo ma cortese
"Buona sera agente Neil! Molto piacere di fare la vostra conoscenza ... E' un peccato che accada in circostanze così tristi e sotto questo tempaccio infame! Effettivamente potrebbe essermi assolutamente di aiuto! Potrebbe iniziare col descrivermi quello che ha visto quando è arrivato sulla scena del delitto per esempio! Sempre che questo non vi crei troppo disturbo
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[Modificato da Fangorn83 14/05/2004 8.11]

Marcus Doupree
00giovedì 13 maggio 2004 22:49
Klaus Reich
Distrattamente ascolta le parole del custode e annuisce col capo, le sue mani continuano a muoversi sulla giacca che indossa nel tentativo di darsi un aspetto soddisfacente agli altrui ma sopratutto ai suoi occhi.
Un primo passo poi un secondo ed inizia a seguire il suo ospite scortato dai suoi due accompagnatori mentre, di tanto in tanto da un piccolo spiffero tra le labbra, esce qualche mugugnio che a stento si può interpretare come un riflettere coerente.

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