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Reiki: qualcuno l' ha mai fatto?

Ultimo Aggiornamento: 19/09/2012 12:55
14/11/2011 17:11
 
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Re:

Grazie per le vostre risposte.

E' vero, i simboli esprimono con molta più intensità e semplicità concetti che le parole inevitabilmente sfilacciano.
E' una forma di visualizzazione in un certo senso, no? :) :p

Vi chiedo due cose: la prima in realtà l' ho già chiesta, ed è che il mio dubbio che permane sulla possibilità di incanalare anche energie negative. Ho posto la stessa domanda ad uno dei miei insegnanti che ha negato tassativamente questa possibilità, dal momento che il reiki lavora con un' energia universale (a differenza della pranoterapia, che lavora con l' energia del singolo) e che il reikista è solo un mezzo, un canale (a differenza del pranoterapeuta che con una mano dà e l' altra riceve).

Non saprei, non ne sono ancora convinta. Forse ho ancora bisogno di qualche spiegazione.

La seconda cosa è la seguente:

Pare che con il reiki, a differenza della pranoterapia, per esempio, l' operatore reiki che dà reiki, non sia un alcun modo influenzabile/contaminabile dal male della persona che si sottopone al trattamento.
In sostanza, se io tratto una persona con un problema alla schiena, l' operatore reiki non assorbe nè viene minimamente intaccato dal problema del paziente.
Questa è la versione ufficiale del reiki, in quanto l' operatore reiki è solo un canale di energia.

Se io penso, però, che trattando il paziente avvicino la mia aura alla sua ed entro in risonanza con il suo corpo, come è possibile che l' operatore non venga in qualche modo toccato (o intaccato...) dall' energia positiva o negativa della persona trattata?

In teoria, capita che l' operatore reiki senta sul proprio corpo una manifestazione del problema del paziente. E pare che, staccando le mani, la risonanza del problema della persona tratta sul corpo dell' operatore reiki debba improvvisamente cessare.
Quindi, nonostante la risonanza, le due entità energetiche non si mescolano.

Questo mi lascia scettica. Inoltre, 3 o 4 volte, ho notato che il dolore della persona tratta, rimane sul mio corpo anche dopo aver staccato le mie mani dal suo. Nello specifico, ultimamente, ho un dolore in una specifica parte del mio corpo da sabato scorso, dopo aver trattato una persona che (ho scoperto dopo, parlandone con lei,) ha un problema proprio su quella parte.

Voi cosa ne pensate?
Grazie davvero.
16/02/2012 22:24
 
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@face2face ciao sono nuovo iscritto e sono poco più di 2 anni che ho fatto il primo livello di reiki. Voglio provare a risponderti basandomi sulla mia modesta esperienza nella quale mi sono trovato di fronte alle stesse tue domande, spero di essere d'aiuto.
per quanto riguarda la tua domanda sulla possibilità di incanalare energia negativa delle Master reiki che conosco dicono sempre che il Reiki è energia universale d'amore, l'operatore è solo un mezzo guidato dall'energia universale.
per quando riguarda il fatto di sentire sulla propria pelle i problema o dolore della persona che si ha di fronte succede anche a me (a me succede anche se non gli ho mai fatto reiki anche a te?). ma non vuol dire che ora si ha lo stesso problema della persona alla quale si è donato reiki, è il senso del tatto (cinestesia) che si è amplificato con l'iniziazione. con l'iniziazione si possono amplificare i sensi, a me è capitato il tatto, alla mia ragazza l'olfatto (sembra un cane da tartufo eheheheh), alla sorella della mia Master Reiki l'udito.
spero di essere stato d'aiuto :)

Namastè



Qualcuno mi chiese tempo fa se l'anima esiste oppure no. Risposi: "Se hai occhi per vederla, l'anima esiste; altrimenti, no". -OSHO-
04/05/2012 14:09
 
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ti ringrazio per la tua risposta Tidus.
diciamo che il senso del tatto e di una sorta di "percezione fisica" è sempre stato abbastanza sviluppato in me.

La cosa che mi preoccupa è che io adesso, a distanza di n-mesi, sento ancora quel dolore sul mio corpo che però è un dolore di quella ragazza. E ho paura. Ho notato che le mie mani "lavorano" diversamente l' una dall' altra e non so come fare per contenere questa cosa.

Olre a questo, ho invece incontrato qualche problema dopo l' attivazione del II livello.
Quella notte ho fatto un sogno strano, ho visto cose terribili, ho sentito strane forze dentro di me che io non riuscivo a controllare e che sentivo che *non* mi appartenevano e ho avuto illusioni ipnagogiche "scure" (normalmente ne ho, ma non mi spaventano, sono semplici persone che mi guardano e basta)

E da qui penso che ci sia qualcosa oltre quello che normalmente si spiega durante i corsi, e vorrei capire che cosa è. Sto studiando, mi sto documentando, sto scoprendo alcune cose e la mia sete di sapere sta crescendo con la mia cautela che mi porta a stare in "off", per il momento, con il reiki.

Sono aperta a chi ne sa più di me e volesse darmi qualche dritta.
Grazie
[Modificato da face2face 04/05/2012 14:12]
04/05/2012 14:23
 
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Ciao Face, bentornata con le tue nuove esperienze Reiki.
Volevo suggerirti come spiegazione dopo la II attivazione che probabilmente non è tanto colpa del reiki, quanto una reazione del tuo organismo. Capita di frequente di aver a che fare con persone che hanno reazioni emotive forti durante queste attivazioni che poi attivazioni non sono ma più dei "lavaggi" energetici. Nessuno ti attiva niente che tu non abbia già, al massimo ti aiutano a riequilibrare un pò l'organismo. Questo naturalmente secondo la MIA scuola di pensiero.
In genere quando si smuove qualcosa in noi c'è sempre una sorta di destabilizzazione, un piccolo trauma diciamo, perchè liberiamo qualcosa che tenevamo sopito. Per questo motivo in tanti, ma veramente tanti, si ritrovano faccia a faccia con emozioni che neanche credevano di dover affrontare. Io ho visto alcune persone piangere senza un perchè, altre scoppiare a ridere, qualcuno come nel tuo caso può tirar fuori delle paure. Io per ora non mi preoccuperei più di tanto, vedi come cambiano le cose nel tempo e anzichè aver paura della paura...affrontala!
Non penso che nessuno ti abbia fatto niente di male, ma che sia qualcosa che nasce da te stessa.
04/05/2012 15:15
 
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ciao Alfea, grazie della tua risposta, velocissima tra l' altro :)
Parto dal fondo del tuo messaggio, perchè è forse lì la chiave.
In realtà, io non penso assolutamente che qualcuno mi abbia fatto male, intenzionalmente o no. Tra l' altro ho fiducia nel mio maestro di reiki e penso che sia un persona davvero in gamba.

Proprio per questo motivo, mi chiedo allora, che cosa sia il reiki davvero. Me lo chiedo, ripeto, dopo aver visto/immaginato/sognato una certa cosa che io non conoscevo prima di allora.

Da un' altra parte ho posto una domanda che è questa: "Vengo in pace e con tutte le mie più buone intenzioni", ma a quale porta sto bussando davvero?

Questo è il mio primo interrogtivo, quello più pressante, e sto studiando molto a proposito, e sono cosciente di non sapere e che ogni volta che studio un pezzetto in più mi si spalanca davanti una voragine di cose che rimangono da sapere. Più cerchi di conoscere e più ti si schiudono dei nuovi mondi ignoti davanti a te :)
E' una bella sensazione per chi ha amore per la conoscenza, e ti mette face 2 face (appunto!) con tutto quello che non sai e con la tua "piccolezza" davanti all' universo.
Dall' altra parte, c'è l' incertezza di capire se quello che sto studiando è corretto o no e la paura di star esplorando un mondo nuovo, ma forse non quello più corretto per te o per i tuo livello di conoscenza.


E poi, a parte questo, più pragmaticamente, mi rimane sempre la sensazione che la mia mano destra faccia una cosa (prenda) e la mano sinistra ne faccia un' altra (rilasci). E non so che cosa fare, come comportarmi. C'è qualche cosa che posso leggere o qualche parte fidata dove documentarmi? Su internet c'è di tutto un pò, e non ho la competenza tale di capire chi dica cose giuste e chi invece sia improvvisato...

ciao
04/05/2012 17:56
 
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quoto alfea77 :) diverse possono essere le "reazione" del nostro corpo...per esempio quando ho ricevuto le iniziazioni del primo livello mi addormentavo XD e poi per alcuni giorni ho sentito brividi di freddo e tipo scosse elettriche percorre tutto il mio corpo e dormivo un sacco :)
face2face non esagerare non sono molto esperto, cmq credo che quest'apertura che il secondo livello ti ha donato sia molto bella :) la mia Master reiki dice che l'energia ci parla bisogna cercare di ascoltarla, i libri possono essere molto riduttivi e non spiegare a pieno una cosa ad un livello energetico diverso da quello materiale...spero di esser riuscto a farmi capire :)
che io sappia, e lo sento pure, l'energia delle mani non procede nella stessa direzione, una dona energia l'altra prende le disarmonie quest'ultime si "puliscono" e si uniscono all'energia che entra :) è una ruota :)

ciao :)



Qualcuno mi chiese tempo fa se l'anima esiste oppure no. Risposi: "Se hai occhi per vederla, l'anima esiste; altrimenti, no". -OSHO-
05/05/2012 15:57
 
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Io credo che ci sia un problema fondamentale nel reiki e nella pranoterapia: il fatto è che si attua un passaggio di energie eteriche (nel caso di pranoterapia e I liv. reiki), ma non sappiamo effettivamente cosa ci stiamo passando..
Nel caso di energia inviata: siamo sicuri che gli stiamo passando solo "energie positive"? Capisco i buoni propositi, l'intento di inviare "amore" e tutto quanto, ma siamo veramente certi che non trasmettiamo anche le nostre ansie, paure, problemi, o sentimenti negativi in genereale..? Ovvero: non è che rischiamo di fare peggio che meglio..? Spesso penso che bisognerebbe "aiutare" prima sè stessi, se si vuole aiutare gli altri con questo tipo di metodi.
Per quanto riguarda l'energia "negativa" che togliamo a chi vogliamo curare, siamo certi che questa non ci possa creare dei problemi..?
Personalmente, in base alla mia sensibilità ed esperienza, ho notato che quando ho provato a curare con metodi pranici, ho poi avuto degli squilibri negativi, perlomeno nell'umore, anche molto forti a seconda della gravità della cosa curata..
Insomma: usare queste cose senza conoscerle veramente (e aver fatto un corso di Reiki NON è conoscerle veramente) mi sembra come giocare con il fuoco ad occhi chiusi..
Io, nonostante abbia notato che ho un corpo eterico molto mobile, o come qualcuno direbbe "spiccate capacità pranioterapeutiche", ho deciso, per il bene mio e degli altri, di evitare di utilizzare queste pratiche, almeno finchè non avrò imparato, per altre vie, a capire cosa sto effettivamente facendo..
Ovviamente non mi faccio nemmeno curare con questi metodi, sempre per lo stesso motivo: non posso veramente conoscere l'interorità dell'altra persona, e quindi non posso sapere cosa mi può effettivamente "passare"..

“Solo quando l'ultimo fiume sarà prosciugato,
quando l'ultimo albero sarà abbattuto,
quando l'ultimo animale sarà ucciso,
solo allora capirete che il denaro non si mangia."
(Tatanka Iyotake, capo dei Sioux Lakota)
05/05/2012 16:22
 
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@Jimmy: Ma almeno curare se stessi è sempre comodo.

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05/05/2012 18:52
 
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@forsaken per curare se stessi è importante capire il motivo per cui è venuta la malattia.. Altrimenti è un po' come alleviare il sintomo: il male ritorna..

“Solo quando l'ultimo fiume sarà prosciugato,
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solo allora capirete che il denaro non si mangia."
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Quali motivi ci sono per una malattia ? Escludendo le questioni karmiche.

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05/05/2012 20:45
 
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Niente accade per caso..
E il karma regola TUTTO: compreso le malattie..
Se la manifestazione sensibile della motivazione della tua bronchite virale è il virus che te l'ha causata, le vere cause spirituali sono altre: il fisico è solo la punta di quell'iceberg che è la realtà..
Comnque queste sono solo idee mie (beh non solo mie, cmq..), prendetele con le molle, che manco io mi prendo troppo sul serio quando dico cose che non posso provare con la mia esperienza diretta.

Ma stiamo andando OT o pare a me..?

“Solo quando l'ultimo fiume sarà prosciugato,
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06/05/2012 10:18
 
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Finché si parla di energia non dovrebbe essere OT.
Per sicurezza...

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07/05/2012 22:41
 
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una volta mi pare di aver sentito dire che c'è gente che utilizza tecniche energetiche per far del male anzichè del bene ma erano delle voci...
personalmente mi è capitato di donare reiki, mentre avevo mal di testa o pensieri di problemi che avevo che mi ronzavano per la testa, ma non si sono "trasferiti" al ricevente anzi dopo un po' stavo meglio pure io XD io quando dono Reiki oltre a sentire dove c'è bisogno a volte, dipende dai casi e dalla complessità, qual'è stata la causa del malessere, più faccio praticapiù riesco a percepirlo. Poi la mia insegnante dice che per migliorare bisogna fare meditazione tantra, zen o quant'altro, e la sensibilità nel percepire l'energia e ciò che ci dice migliora.



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08/05/2012 12:11
 
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mi sento un pò nella condizione espressa da jimmy_ ...

1. come faccio a sapere chi sto invocando, cosa passa tra le mie mani e il corpo di un altro o il mio corpo quando pratico su di me, etc..? Chi è davvero Reiki? E questo è il punto fondamentale di questo mio topic.

Poi viene il punto 2
2. i miei insegnanti reiki dicono che se una mano prende e l' altra dà è perchè "ci sto mettendo del mio" e che per fare reiki senza usare la pranoterapia è necessario sentirsi solo e solamente un canale, senza metterci alcuna intenzione, così le mani funzioneranno allo stesso modo e il reiki potrà agire secondo quello che è il reiki stesso ritiene meglio...
Quando dono reiki su altre persone, io sento i loro dolori su di me e, a volte, mi restano addosso anche dopo aver finito il trattamento. Io, in realtà, mi sento peggio. All' inizio la cosa mi piaceva perchè io riuscivo ad intuire, senza sapere, dove fosse il dolore altrui e a mettere le mani proprio lì, sentivo che i miei occhi andavano a fissarsi proprio su quel punto. Ma poi alcuni dolori hanno iniziato a rimanere...


08/05/2012 14:43
 
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Reiki è qualcuno ? Si invoca qualcuno realmente, o piuttosto è la nostra energia che si mette in gioco ?

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In teoria e' energia universale..

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in teoria
e in pratica?
09/05/2012 15:17
 
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In pratica, hai la capacità per capire effettivamente cosa sta trasmettendo uno che fa reiki..? io no..
Secondo me, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, si passano le energie eteriche proprie.. Ma è solo una mia idea, e potrebbe essere priva di fondamento: non ho mai fatto reiki perchè il fatto di dover pagare per acquisire delle conoscienze che dovrebbero essere divulgate al massimo delle possibilità, mi è sempre sembrato un abominio.
Quindi "in pratica" ti dovrebbe rispondere qualcuno che lo fa..

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09/05/2012 15:32
 
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personalmente, neanche io ho raggiunto quel grado di consapevolezza per capire effettivamente che cosa mi sta trasmettendo l' altro. Ed è proprio su questo che mi interrogo e chiedo, perchè mi sono documentata e ho letto alcune cose che adesso non mi tornano.
16/05/2012 16:14
 
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Io ho il Primo Livello ormai da quasi 4 anni.
Son venuta a conoscenza del Reiki acquistando "per caso" un piccolo libricino della serie "Xenia" e poi mi son data alla ricerca di un Master delle mie parti.
Fortunatamente ho incontrato una persona che da i Livelli facendosi pagare con offerte libere quindi ognuno, nel limite delle sue possibilità, al termine dei 2 giorni paga ciò che più crede sia opportuno(in forma anonima).

Mi son "curata" diversi problemi che mi portavo dietro da mesi a cominciare da un mal di testa che mi perseguitava tutti i giorni, tutto il giorno e dei problemi di assimilazione di alcuni cibi.
Da precisare che avevo fatto un sacco di controlli medici e nonostante non risultasse nulla io stavo davvero molto molto male!

Ho continuato a frequentare degli incontri mensili che si tenevano a casa di questo Master ma dopo un po' ho tralasciato per altri motivi (problemi grandi con il partner di quel tempo).
Quando poi sono tornata dal Master, dicendogli che volevo tornare a fare gli incontri, volendo sapere anche le date e gli orari, mi è stato rinfacciato il modo in cui mi sono comportata.
Bon!
Inoltre mi era stato detto che a causa di suoi impegni famigliari non avrebbe fatto incontri da quel momento fino a... Boh! Avrebbe deciso in futuro.
Bon! x2 [SM=x431291]

Tornai dopo un paio di anni per chiederle di prendere il Secondo Livello per poter aiutare in qualche modo una persona con il cancro. Ero decisa, volevo farlo! Ho spiegato le mie motivazioni e mi è stato risposto che il Secondo Livello non si prende per quei motivi e che non ero ancora pronta. Ma se non si prende per aiutare le persone per cosa si prende???
Bon! x3 [SM=x431252]

Ci ho rinunciato! Quando mi sentirò pronta per prendere il Secondo Livello (SE mi sentirò mai più pronta) vedrò ci cercare altri Master un po' meno puntigliosi e chiusi.

Se devo proprio parlare del Reiki in sé per sé, devo dire che su di me ha funzionato. Mi ha aiutata davvero molto anche se ultimamente non lo pratico più [SM=x431248]
[Modificato da Lorelei86 16/05/2012 16:16]
22/05/2012 22:20
 
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Allora allora…
Premessa (giusto per capire da quale punto di vista parlo):
dall'età di quasi 17 anni (quasi vent'anni fa... minchia!) ho conosciuto quella che al giorno d'oggi si definirebbe una master reiki. Allora il reiki era molto meno di moda che adesso, e questa persona la chiamava semplicemente "bioenergetica" (definizione che col senno di poi ritengo molto più appropriata).
Lei era davvero un fenomeno, l'ho vista fare cose eclatanti che non sto qua a riportare, fidatevi.
Al tempo mi aveva "iniziato" a questa pratica/disciplina in modo però molto informale, alla pane e salame, senza menate, regole o tradizioni: ha fatto qlcsa per liberarmi i canali energetici e per farmi sviluppare una maggiore sensibilità "sottile". Mi faceva fare degli esercizi con dei prismi di quarzo per amplificare la percezione nelle mani. Mi faceva allenare a "centrarmi" con il baricentro energetico che lei chiamava TanTien (non so come si scriva), nei dintorni dell'ombelico, in modo che, approcciandomi energeticamente a qualcuno, non spendessi di mio, ma imparassi a fare da tramite. Mi faceva mettere le mani sotto l'acqua corrente dopo ogni volta, e se era stata una cosa particolarmente impegnativa, mi tenevo un po' in mano un prismone di ametista (che pare abbia proprietà purificatrici).
Mi capitava, "collegandomi" a qualcuno, di percepire in modo quasi violento a volte dei particolari vissuti o emozioni della persona che avevo "sotto". All'epoca ho avuto riscontri eclatanti.
Comunque.

Poco più di un anno fa ho "preso" il primo livello di reiki. In realtà non mi interessava "prendere" alcunchè: era l'occasione per partecipare ad un weekend bello ed interessante con un gruppo di persone belle ed interessanti. In ogni caso non mi è capitato assolutamente nulla durante "l'apertura".

Fatta la premessa quindi, ecco il secondo me.
Personalmente considero il reiki uno strumento potenzialmente efficace (come molti altri) attorno al quale però è stato creato un business fuori misura, e tutta un'impalcatura di regole riti misteri metafisici e menate inutili se non fuorvianti. Ma cosa c'è sotto davvero? Che cos'è sto reiki? Ormai è di moda sentirsi chiedere “ma tu hai il reiki”? Dove per “avere reiki” si intende che qualcuno (un “master” reiki) te l’ha “dato” attraverso un particolare rito che si tramanda da secoli. Come una specie di superpotere trasmissibile (e infatti chi "ha il reiki" si sente intimamente più fico di solito). Ci sono 3 o 4 livelli (qualcuno se n'è inventati 15, pur di fare soldi). Si dice che il reiki può essere passato solo da un master, e per passarlo devi diventare master anche tu. Peccato che per diventare master ci vogliono fior di quattrini, ma è un investimento, infatti poi una volta che sei master ti fai pagare per darlo agli altri e recuperi abbondantemente quello che hai speso.
Questo reiki che si dà, in sostanza sarebbe l’apertura dei canali energetici che ti connettono all’energia dell’universo permettendoti di diventare un tramite di questa energia per te e per gli altri, ti basta poi imporre le mani per trasmettere l’energia a chi ne ha bisogno. In giappone il reiki viene usato negli ospedali.

Ora, io sono convinto che le basi del reiki siano fondate, ma che tutta la storia del passaggio da maestro ad allievo, semplicemente tramite un “rito” di mezz’oretta, sia una trovata bella e buona per attirare i polli. Polli che poi reiterano la dinamica. Aprire questi canali è un lavoro energetico, emotivo, conoscitivo, non c’è un bottone che qualcuno preme e voilà. Inoltre una volta che sono aperti non è detto che restino aperti a vita, perché dipende da chi sei, come vivi, come ti comporti, insomma la “sporcizia” emotiva e del pensiero torna ad intasarli facilmente. Pensa un po’, se un Berlusconi qualunque “riceve il reiki” è un tramite dell’universo, e invece un buon uomo che vive onestamente, medita, mangia sano, fa del bene agli altri… non può perché non ha “ricevuto il reiki” da nessuno? Mi sembra un’assurdità.

Quel che penso io è che ci sia un'energia illimitata in quello che Tesla chiamava "etere", gli indiani chiamano "prana", Wilhelm Reich chiamava "energia orgonica", Philip Pullman chiama "la polvere", e così via, molti nomi, stessa cosa.
Gli esseri viventi ci vivono immersi, ne sono costituiti, ma possono essere veicoli ed amplificatori di questa energia solo se "puliti" a livello emotivo, di pensiero, bioenergetico. Attraverso una buona centratura (a cui si può arrivare per 10 mila vie diverse) si può diventare dei tramite.
La centratura si mantiene mantenendo sani corpo mente ed emozioni (sana alimentazione, attività fisica, pensiero pulito, buona gestione delle emozioni). Perdendola, ci si intasa di nuovo e si perde la capacità di essere tramite (e di sentirla e gestirla, in generale).
Una persona con un buon equilibrio ed una significativa potenzialità energetica può "artificialmente" ripulire un'altra persona, ma questa può ri-intasarsi in breve tempo, se fa cagate.
La pratica stessa del reiki, se intesa come uno stato interiore volto al bene di qualcun altro attraverso l'identificazione con una sorta di "vuoto", è già di per se una specie di meditazione ripulente.
Quindi, eventualmente, non è tanto il rito che rende una persona in grado di "dare reiki", quanto la pratica eseguita con la giusta impostazione interiore.
Quindi tutta sta impalcatura montata attorno a sto reiki serve a impacchettare e commercializzare (anche psicologicamente, non solo economicamente) un prodotto che in verità ogni essere vivente da sempre possiede ed utilizza per sua propria natura.
Io credo che anche secoli prima che Usui scoprisse il reiki e cominciasse a "darlo" a destra e a manca, ogni madre "dava il reiki" al propio bimbo malato, ogni medico puro di cuore al proprio paziente agonizzante, ogni maestro al proprio allievo prediletto, ogni amato all'amata nell'atto di amarla.
Questo signore quaggiù, ad esempio, chissà se qlcno gli ha dato il reiki...



In quanto a passarsi "energia sporca"... boh. Mi sembra una boiata.
Certo che succede! Tutti i giorni, tutte le ore, ogni minuto in cui ci relazioniamo col prossimo!
Erickson diceva: "L'ipnosi non esiste. Tutto è ipnosi".
Eccessiva sensibilità, empatia, suscettibilità, suggestionabilità, fanno in modo che ci carichiamo o ci sporchiamo della rumenta altrui, ma questo accade sempre! O sei ben centrato e distaccato (che non è incompatibile con "amorevole"), o ti becchi la rumenta degli altri, e a tua volta ne elargisci. Ovvio che nella stanzina con la luce soffusa delle candele, il profumo di incenso, la musichina orientale con le onde in sottofondo... beh, la suggestione fa festa.
Ma non c'è da andare a prendere la metafisica... la rumenta è emotiva e mentale, mica di etere. L'energia di per sè non è nè buona nè cattiva.

In quanto alla mano che dà la mano che prende... beh ragazzi, mai sentito parlare di circuiti elettrici? Generatore, resistenza... L'universo è frattalico, così in alto come in basso. Perchè l'energia eterica (se vogliamo chiamarla così) dovrebbe funzionare diversamente da quella elettrica? Ti colleghi a qlcno, chiudi un circuito, e grazie alla tua centratura lasci che l'impronta energetica del sottoposto divenga più simile alla tua, purificandosi. Avete presente la dialisi? Uguale uguale.
Se ti ("tu" generico, non mi riferisco a nessuno in particolare) porti a casa un po' di rumenta, forse è perchè il famoso rito in cui "hai preso" il reiki non ti ha insegnato il distacco necessario (distacco che peraltro devono imparare i terapeuti di ogni categoria).

Bon non mi viene nient'altro da dire e sarete ormai alla frutta dopo sto tema.
Ho finito per scrivere come se avessi la verità in tasca... ma era solo il trasporto per l'argomento, non voglio offendere o denigrare nessuno, è solo la mia versione dei fatti, sia chiaro.

La messa è finita, andate in pace.
A.

[Modificato da Auriah 22/05/2012 22:32]
24/07/2012 19:29
 
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ciao, personalmente ho fatto il corso di reiki 14 anni fa, fu un regalo di matrimonio da parte di un mio amico master reiki (mi sembrò maleducato chiedergli la fattura..ahahah).
Fu un esperienza estremamente rilassante ma vidi persone entrare in crisi, una coppia sposata addirittura si separò durante il corso (tanto per dire).
Tornammo a casa con degli esercizi da fare e dopo tre trattamenti iniziai a sentire come dei filamenti di seta accarezzarmi le mani quando passavo in zone dolenti di mia moglie, succedeva sfiorando l'aura.
Fu al corso che parlando con una ragazza delle mie esperienze "strane" mi disse: da ciò che mi hai raccontato, secondo me tu hai le potenzialità per viaggiare in astrale.
19/09/2012 12:55
 
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Vorrei aggiungere ciò che ho letto (nelle mie ricerche sul reiki, che ho intenzione di fare) riguardo l'entrare in crisi di una coppia dopo che uno o entrambi hanno praticato Reiki, come ha appena nominato Mister X68 : secondo alcune testimonianze, dopo aver praticato i primi livelli reiki, essi sentivano che il compagno che avevano accanto non fosse quello giusto, come se lo scoprissero grazie alla riattivazione di questa energia! La mia visione non è "il reiki ha fatto nascere una crisi nella coppia" ma più "la consapevolezza, il sentire questa energia ha fatto nascere delle sensazioni che prima non erano in grado di sentire"... Questa è stata la mia conclusione ad alcuni di quei racconti :)
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