18/02/2011 14:26 |
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| | | Post: 1.661 | Registrato il: 17/07/2006 | Sesso: Femminile | Astral + | Utente Veteran | ESIMIA | | OFFLINE |
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Ciao Maila,
sono rimasta colpita dal tuo racconto di oggi sugli uccelli, la penso anch'io come te, mi hanno sempre dato questa impressione, come se se ci fosse sempre una logica nascosta nei loro movimenti e quando si avvicinano!
Ti regalo questa:
Franco Battiato: Gli uccelli[Modificato da Helenna 18/02/2011 14:27]
Se ho visto
un po' più lontano
è perchè stavo
sulle spalle dei
giganti
(Isaac Newton) |
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18/02/2011 15:02 |
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Grazie Hele...
Mi hai fatta commuovere.
Era da tempo che non ascoltavo questa canzone.
Mi hai fatto un regalo bellissimo.
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18/02/2011 15:12 |
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E' simpatico vedere che per alcuni di voi resto sempre Mailaa...con due a...mi fa sorridere.
Hele,per ringraziarti,io ti regalo questa...sono come quelle che sono entrate a casa mia.Ops..immagine enorme...ma non era così...giuro!
Testo nascosto - clicca qui
modifica,ho messo lo spoiler all'immagine che faceva sfare lo schermo.
[Modificato da Maila1 30/07/2011 12:32] |
18/02/2011 15:30 |
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Aspetta...si è rimpicciolita per magia o qualcuno l'ha modificata?
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19/02/2011 00:42 |
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Ok...assisterò anche a questo esperimento Fabiuccio.Però poi presentami mia sorella!
Scherzi a parte...
La ragazza ha un problema con la propria coscienza(ragni e topi)
Un problema molto radicato nel suo io(buco nel muro) che lavora dentro di lei(cantiere)e che forse lei non riconosce nemmeno più(indiana).
Lo deve affrontare,perchè è l'unico modo per liberarsene(l'indiana si avvicina e la paura svanisce)
Però non ripeterle le mie parole...è noto che dopo che io interpreto un sogno le persone spariscono...senza lasciare traccia. [Modificato da Maila1 19/02/2011 00:43] |
19/02/2011 00:44 |
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La foto è magica...si è ingrandita di nuovo...
Qui si cospira per il mio trasferimento perenne alla neuro.
Fabio non farmi aspettare assai.Vieni presto anche tu [Modificato da Maila1 19/02/2011 00:45] |
19/02/2011 00:46 |
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Grazie dell'interpretazione.
Notte.
Crollo.
Ciao!
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19/02/2011 00:47 |
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Maila1, 19/02/2011 0.44:
La foto è magica...si è ingrandita di nuovo...
Qui si cospira per il mio trasferimento perenne alla neuro.
Fabio non farmi aspettare assai.Vieni presto anche tu
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21/02/2011 08:28 |
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| | | Post: 1.663 | Registrato il: 17/07/2006 | Sesso: Femminile | Astral + | Utente Veteran | ESIMIA | | OFFLINE |
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Maila1, 18/02/2011 15.12:
E' simpatico vedere che per alcuni di voi resto sempre Mailaa...con due a...mi fa sorridere.
Hele,per ringraziarti,io ti regalo questa...sono come quelle che sono entrate a casa mia.Ops..immagine enorme...ma non era così...giuro!
Ops! In effetti mi ero chiesta se ero nel giusto, non mi ricordavo quante "a" ci fossero nel tuo nome!
Grazie del pensiero, che immagine dolce!
Sono contenta che ti sia piaciuta la canzone, secondo me sprigiona una forza e una energia incredibili e la musica descrive il volo, le acrobazie, le picchiate degli uccelli, tanto che sembra anche a me che l'ascolto di essere immersa in uno stormo..
Se ho visto
un po' più lontano
è perchè stavo
sulle spalle dei
giganti
(Isaac Newton) |
21/02/2011 12:45 |
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I metodi di lavoro onirico utilizzati dai Senoi della Malesia si concentravano quindi principalmente sul controllo dei sogni e sulla rielaborazione di questi in stato di veglia, attraverso lo scambio, gli atti rituali, le drammatizzazioni collettive e l’integrazione di quanto scaturito in modelli positivi di comportamento, che confluissero poi in schemi sociali.
Oggi i Senoi e la loro “cultura di sogno” non esistono più.
Come! Non esistono più?
Ma se ne abbiamo una nel Forum!
Una Senoi!
Mailaa!
Quella "cultura di sogno" è esattamente ciò che fa lei postando i suoi sogni in continuazione rielaborandoli!
e poi...
Come si chiamava la "vecchia Malesia" ?
Malaya!
Mailaa!
scusate, sapete per caso dov'è la neuro più vicina?
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21/02/2011 13:41 |
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Fabio da dove è quotata questa frase?...mi piacerebbe approfondire...detto così è vero...è un mio modo di affrontare l'attività onirica.
Non conosco l'argomento dei Senoi.
Lo dico sinceramente...e con un pò di imbarazzo.
Per stavolta la neuro te la risparmio. [Modificato da Maila1 21/02/2011 13:42] |
22/02/2011 09:33 |
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Ci sono capitato per caso su quella pagina web.
Copia e incolla quella frase in Gg.
A qualcosa dovrebbe portarti. |
22/02/2011 15:50 |
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Grazie mucho |
10/04/2011 12:33 |
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Meditazione...chi è Yana?
[...]Chi è Yana?
Cercato su intenet,in arabo "paradiso",per alcuni i nomi della Dea Diana,In India Jana è la forma abbreviata del dio indù Janardhan.
Nessuna di queste indicazioni mi convince.
In sardo le Janas sono le streghe. |
10/04/2011 12:56 |
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| | | Post: 4.782 | Registrato il: 07/03/2006 | Età: 46 | Sesso: Femminile | Astral + | Utente Master | | OFFLINE |
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Interessante. Maila guarda cosa ho trovato sulle Janas sarde:
I MOSTRI DELLA SARDEGNA - Jana, Janas
My.NewLife 26 luglio 2008 ore 13.13
La jana è una strega che si confonde con la fata. Eccetto che per alcune regioni dove mantiene il suo aspetto vampirico, la jana ha comportamenti tipici della sfera fatata. Se ci si avvicinava alle caverne che loro abitavano (le domus de janas) erano infatti capaci di stendere un velo bianco che ricopriva l'intera pianura incantando di meraviglia il viandante che veniva quindi rapito da servili nani crudeli. Queste leggende ricordano da vicino quelle più nordiche del Cerchio delle fate o delle grotte fatate.
Sono di aspetto piccino e bellissime, e tessono su telai d'oro. Si dice che proteggano le grotte naturali, i dolmen e i vecchi edifici e alcune erano in grado di predire il futuro. A volte abitano anche i nuraghi e in questi casi non sono minute ma anzi gigantesse dagli enormi seni.
Alcune però non erano pacifiche fate ma tipiche streghe malvagie: a Tonàra, Isilli e Asùni vivono in caverne, rapiscono i bambini e hanno una regina, Sa Jana Maìsta, che assale gli uomini che passano vicino alla sua grotta per succhiargli il sangue e poi rinchiudersi nella caverna e partorire dei figli.
Particolare è poi la figura di Lucia Arrabiosa, o Giorgìa Raiòsa. Molto conosciuta che infatti viene descritta diversamente in base alle zone: ora donna avara trasformata in pietra per punizione (vedi la Domu de Orgìa nella pagina sulla storia sarda "Preistoria-Nuragica"), ora una gigantessa che porta sul capo enormi massi, ora una creatura mostruosa dalle lunghissime mammelle e con una lingua lunghissima che usa per infornare il pane, ora una potente alleata del diavolo che con esso costruisce i famosi passaggi sotterranei o, infine, una potente fata benefica che tesse nella sua casa nascosta tra le rocce.
Le janas quindi sono fate, in alcuni casi si cibano di sangue e hanno una Regina (Jana Maista). |
10/04/2011 18:17 |
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Alfea77, 10/04/2011 12.56:
Interessante. Maila guarda cosa ho trovato sulle Janas sarde:
I MOSTRI DELLA SARDEGNA - Jana, Janas
My.NewLife 26 luglio 2008 ore 13.13
La jana è una strega che si confonde con la fata. Eccetto che per alcune regioni dove mantiene il suo aspetto vampirico, la jana ha comportamenti tipici della sfera fatata. Se ci si avvicinava alle caverne che loro abitavano (le domus de janas) erano infatti capaci di stendere un velo bianco che ricopriva l'intera pianura incantando di meraviglia il viandante che veniva quindi rapito da servili nani crudeli. Queste leggende ricordano da vicino quelle più nordiche del Cerchio delle fate o delle grotte fatate.
Sono di aspetto piccino e bellissime, e tessono su telai d'oro. Si dice che proteggano le grotte naturali, i dolmen e i vecchi edifici e alcune erano in grado di predire il futuro. A volte abitano anche i nuraghi e in questi casi non sono minute ma anzi gigantesse dagli enormi seni.
Alcune però non erano pacifiche fate ma tipiche streghe malvagie: a Tonàra, Isilli e Asùni vivono in caverne, rapiscono i bambini e hanno una regina, Sa Jana Maìsta...
Ma come li hai trovati?
Io ho cercato su internet...forse perchè ho cercato con la Y maiuscola...mi sembrava un nome proprio...
Ecco mi mancavano solo le streghe fatate a me...
ora è psicosi conclamata.
Però,interessante..in effetti mi diceva che il suo concetto di male e bene non è come il mio...
E la nebbiolina che non mi permetteva di vederla bene...
Ma un archetipo tipo anna dai capelli rossi,io no?
Tornerà dice lei...vediamo cosa succede...
Grazie Alfea! |
30/07/2011 00:08 |
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Meeeeeeeeeeeega UP!
Giravo per la rete a cercare info su leggende e usanze sarde, e mi sono soffermato sulla figura della Jana, e forse ho trovato qualcosa che potrebbe interessarti...
Da: “Le Origini della Cultura Europea” di Giovanni Semerano
Il mondo del divino e degli eroi
Diana e Virbio
L'etimologia di Diana ha oscillato tra “dius” (divios) e “dies” ; “Diulana”, secondo Varrone, il quale attribuisce ai rustici la denominazione di “Jana”, “luna”.
Nell'assetto cacciatrice, con l'arco, il turcasso a tracolla e le frecce, con l'antico nome rustico di “Iana” essa richiama oltre a “Giano” (v.), il nome della dea guerriera dei Sumeri (Inana, anche Nana), corrispondente ad “Istar” del Pantheon babilonese-assiro, divinità della guerra e dell'amore.
Ricordo qualcosa scritto da te su Istar nel forum...
Ho trovato questo estratto esattamente quà! C'è roba molto interessante, se ti interessa l'argomento.
PS: Merda sto intasando il forum di post vuoti! [Modificato da Melchiah91 30/07/2011 00:11] |
30/07/2011 02:03 |
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Mellll!Grazie!Ma grazie assai!
Cazzzzzzzzzzzz....Jana è collegabile alla Dea madre...e quindi ad Ishtar...
Mel,ma in sardo Jana,come si pronuncia?
Giana(con la g dolce) o Gliana?
Ma poi perchè un simbolo sardo?
Boh...vabbè pensa te che Ishtar è sumera...
Quindi...
E' che io mi ero immaginata i miei archetipi di origine Egiziana...
P.s.Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando...beh non lo saprà mai!Perchè io ho fatto incenerire i miei diari per volere Divino e per intercessione Andreinica(997)!
Però vedi a che serve condividere?
...mica solo a sentirsi ridicole! |
30/07/2011 12:27 |
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Melchiah91, 30/07/2011 00.08:
Da: “Le Origini della Cultura Europea” di Giovanni Semerano
Il mondo del divino e degli eroi
Diana e Virbio
L'etimologia di Diana ha oscillato tra “dius” (divios) e “dies” ; “Diulana”, secondo Varrone, il quale attribuisce ai rustici la denominazione di “Jana”, “luna”.
Nell'assetto cacciatrice, con l'arco, il turcasso a tracolla e le frecce, con l'antico nome rustico di “Iana” essa richiama oltre a “Giano” (v.), il nome della dea guerriera dei Sumeri (Inana, anche Nana), corrispondente ad “Istar” del Pantheon babilonese-assiro, divinità della guerra e dell'amore.
Ricordo qualcosa scritto da te su Istar nel forum...
PS: Merda sto intasando il forum di post vuoti!
Mi credete che ho pensato tutta la notte a sta' cosa?
Non me ne capacito.
Ho fatto un sunto di tutti gli appunti del mio diario.
Dunque un giorno in dormiveglia sento una voce afona,come un bisbiglio, che chiama per tre volte :"Ishtar..."
Mi alzo appunto il nome e lo cerco.
Sbaglio e scrivo Istarr...con l'aiuto di Shard,mi dice che è una tecnica militare.
Grazie ad un'amica scopro che è anche una divinità sumera.
Qualche giorno dopo mia figlia mi dice che deve studiare.
Apro il libro e scopro che doveva studiare la storia di Ishtar e Gilgamesh.Mi ritrovo davanti agli occhi la porta di Ishtar.
Ritengo probabile che io in realtà conoscevo quella divinità,solo che l'avevo dimenicata(se l'ha studiata lei alle elemetntari,l'avrò fatto anche io).
Faccio delle ricerche,scopro del temperamento particolare della Dea.
Durante le obe una figura...losca,comincia a chiamarmi Ishtar.
Mi insegue,ma non mi nuoce.Mi guarda.
Provo una forte attrazione per lui,pur temendolo.
Qualche mese dopo,in meditazione mi appare una figura femminile,dice di chiamarsi Jana.Mi mostra il suo regno,le costruzioni in cui vive,mi lascia e dice che tornerà.
Diventa compagna di obe,durante le quali comincia a parlarmi di alcune cose,che per rispetto del silenzio esoterico chiestomi,non dico.
Intanto le persone a me care cominciano a vedermi nei loro sogni raffigurata come Una Dea...per lo più persone con cui pochi giorni gironi prima del sogno avevo avuto degli screzi o mi avevano in qualche modo ferita.
Shard,che di tutta la faccenda non sapeva nulla,mi vede sottoforma della stessa Dea,in versione egizia.
In stato di difensiva....
Decido di non badare a tutto questo,vado oltre...
penso a dei giochetti della mente e ad una serie di coincidenze.
Qualche giorno fa esco col mio amichetto,lui comincia a dirmi che ha sempe amato la cultura Babilonese(e io....ah si?e da quando???Non ne aveva mai parlato,nè io a lui).
Mi parla di zecharia sitchin,che ha una concezione un pò particolare delle storia della civiltà umana (tipo che c'erano gli alieni che si sono accoppiati con l'homo sapiens e fecero tante scimmie).
Rientro nel limbo di informazioni bombardanti(non richieste) sui babilonesi.
Chiudo tutto e poso tutto,perchè i miei sogni cominciano a diventare "tumultuosi"...
Basta...nn ne voglio più sapere nulla.
Anche perchè le informazioni che ottengo nei sogni,non sono attendibili,nè verificabili in alcun modo.Almeno io non ho la cultura per poterlo fare,non so a chi chiedere aiuto.
Dico,tra me e me...se devo venire a scoprire altro...quest'altro dovrà venire da me...perchè io pazza,non ci voglio diventare.
Ed ecco che arriva Mel...
"Ami..lo sai che Ishtar e Jana sono la stessa figura???"
NOOOOO che non lo so!
Ma nessuno può aiutarmi a capire,nessuno ha mai affrontato l'argomento archetipi?
Si ho letto tanto,ma come funziona sta' cosa?
Non capisco...da dove attinge informazioni la mia mente?
E non è strano che che ci sia tutto questo collegamento tra le varie figure?
Non ci credo che in anni e anni di forum,anni e anni di informazioni...nessuno sappia aiutarmi...
Cazzarola...andate a ....vabbè avete capito.
Mel,grazie davvero,di nuovo.Credo che tu mi abbia dato un tassello veramente importante.
Ho finito lo sfogo.
[Modificato da Maila1 30/07/2011 12:30] |
30/07/2011 17:35 |
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| | | Post: 707 | Registrato il: 21/12/2010 | Sesso: Femminile | Astral + | Utente Senior | Streghetta | | OFFLINE |
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non so se ti potrà essere utile, ma ti linko questa cosa di Wikipedia, almeno per iniziare ad approfondire la figura della Dea, o meglio della Dea triplice
un po di tempo fa ho fatto qualche ricerca su questa figura, ma non ricordo più come mi sono "mossa", ho trovato pagine su pagine, proprio qui su internet, se le ritrovo te le passo tutte
Cassandra Cassie
"Learning is a constant process of discovery - a process without end." Bruce Lee |
30/07/2011 17:52 |
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| | | Post: 708 | Registrato il: 21/12/2010 | Sesso: Femminile | Astral + | Utente Senior | Streghetta | | OFFLINE |
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ok...leggi questo, lo metto in spoiler per sottolinearti alcune cose in grassetto, capirai perchè!
il testo integrale lo trovi qui
da questo racconto ho scoperto cose nuove che non avevo trovato in altre ricerche...
Testo nascosto - clicca qui
Originariamente adorata dalle genti del Galles. si dice a che abbia vissuto su un’isola, nel mezzo del lago Tegid, che pare aver preso il nome da suo marito.
Cerridwen (si pronuncia Kerriduen) È una delle più antiche divinità del mondo celtico. Chiamata anche Ceridwen, Caridwen, Keridwen, Kyrridwen, E’ la dea del fuoco che alimenta la coscienza trascendente nel suo calderone magico. Come la Dea greca Demetra e la Dea egiziana Iside, Cerridwen È la Grande Dea celtica dell’ispirazione, dell’intelligenza e della conoscenza e il suo fuoco E’ fuoco di luce interiore.
Il nome potrebbe derivare da Cerru - calderone, o Caer - fortezza ed È stato tradotto sia come calderone di saggezza che che come forza di saggezza, oppure potrebbe provenire da Cerd - poesia.
Anche se, nella sua figura mitologica, sono comprese tutte e tre le funzioni lunari delle divinità femminili (fanciulla/madre/anziana) Cerridwen È adorata soprattutto come Crone, l’anziana, la strega, con la sua capacità di vedere chiaramente. Funzione che esercita attraverso il suo calderone di saggezza, di ispirazione, di rinascita e trasformazione. Il calderone ha un’associazione intima con la femminilità.
Venerata anche come Dea di fertilità, di creatività, dei raccolti, di ispirazione, di conoscenza e di fortuna È invocata come dispensatrice di saggezza e discernimento dai consulenti legali e, in genere, da chi amministra la giustizia. Inoltre si appella alla sua protezione chi esercita il mestiere astrologo, scienziato, vasaio.
Il suo ruolo di Madre della Poesia È confermato tramite suo figlio Taliesin/Merlino, poeta e bardo.
Una festa in suo onore viene celebrata il 3 luglio e il suo simbolo È la scrofa bianca, simbolo di fertilità, buona fortuna e prosperità.
A volte Cerridwen È denominata (come anche un’altra Dea celtica, Danu) ìAnnaî o ìAnnysî, la strega e regina dei morti. » lo spirito della notte e del corpo addormentato della terra nell’inverno, il regno dei morti, contrapposto alla terra dell’estate.
E’ inoltre la sacerdotessa primordiale, chiamata ìla Anna Nera dei misteri proibitiî.
La devozione
L’arrivo di Cerridwen nella nostra vita indica un momento di estremità e di inizio, la necessità di compiere una trasformazione. Dice che che qualcosa deve essere lasciato andare, di modo da poter essere sostituito da qualcosa di nuovo. Cerridwen ci ricorda che siamo una parte del processo di rinnovamento cosmico e che la fine È tanto una parte della nostra vita quanto l’inizio. Dobbiamo essere preparati al cambiamento perchÈ i cambiamenti arrivano tanto pi? spesso quando sono meno attesi.
Forse stiamo insistendo su un rapporto o un lavoro che non ci serve pi? o magari abbiamo esercitato il possesso su qualcosa/qualcuno a lungo, oltre la sua utilità. Oppure abbiamo perso qualcosa ma ancora non riusciamo a lasciarlo andare, o abbiamo dato qualcosa ma con riserva. Forse conviviamo ancora con timori, abitudini o sensibilità che rubano potenzialità alla nostra vita e magari la nostra irritazione È male indirizzata (l’ira contro Morda, il cieco inoffensivo) e va trasformata.
La lezione di Cerridwen È anche “essere tutto quello che possiamo essere”.
La Dea dice di prendere il coraggio per lasciar andare ma promette che otterremo sempre indietro ciÒ che lasciamo, in una forma pi? favorevole e pi? abbondante.
Ma - attenzione!!! - Cerridwen, nel relativo ruolo magico di trasformazione della forma e della funzione, È anche un esempio del successo nel perseverare tenacemente, quando È opportuno, fino a che non arriviamo al nostro obiettivo.
E’ il ciclo della vita, colei che detiene i segreti della procedura della trasformazione che una persona deve affrontare per trasformarsi in un tutto. Se continuerà a trasportare tutto il suo vecchio bagaglio non avrà il posto per la conoscenza nuova che verrà (o sarà troppo affaticata dal peso del trasporto per trovare nuova ispirazione).
Cerridwen ci dice che la morte, che sia reale o metaforica, ha la sua funzione solo quando permette di lasciare il vecchio per abbracciare il nuovo.
E’ la madre saggia e non possessiva che alimenta il figlio con tutti gli strumenti della conoscenza, della saggezza e delle arti, poi lo spinge nel mondo: ìNon fermarti! Esplora e cogli il cambiamento! Segui la tua meta!
Testo nascosto - clicca qui
il testo integrale lo trovi qui
da questo racconto ho scoperto cose nuove che non avevo trovato in altre ricerche...
[Modificato da cassandra77 30/07/2011 17:54] Cassandra Cassie
"Learning is a constant process of discovery - a process without end." Bruce Lee
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30/07/2011 20:50 |
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Maila1, 30/07/2011 02.03:
Mellll!Grazie!Ma grazie assai!
Cazzzzzzzzzzzz....Jana è collegabile alla Dea madre...e quindi ad Ishtar...
Mel,ma in sardo Jana,come si pronuncia?
Giana(con la g dolce) o Gliana?
Ma poi perchè un simbolo sardo?
Boh...vabbè pensa te che Ishtar è sumera...
Quindi...
E' che io mi ero immaginata i miei archetipi di origine Egiziana...
A seconda del posto io l'ho sentito dire sia "Iana" che "Giana".
Non credo che sia un simbolo solamente sardo, senti anche il nome della dea celtica citata da Cassie: Danu, non ricorda Diana? Che ricorda Jana? Che ricorda Iananna? Che ricorda ìAnnaî o ìAnnysî?
Wikipedia dice:
La parola dan o assonanti, si ritrova sparsa in tutta l'Europa e l'area del Mediterraneo: nei nomi di numerosi fiumi, (Don, Danubio, Dnjepr, nello stretto dei Dardanelli) e nei nomi di alcuni popoli (Danai, Danesi, Danuna).
Sulla base di questa somiglianza linguistica alcuni, a partire da Robert Graves, ipotizzano una qualche parentela etnica. Graves in particolare accosta semplicemente la radice dan all'acqua, l'unica cosa che potrebbe accomunare questi toponimi. Altri la fanno derivare dal sumero dun, "padrone" o dall'accadico danu, "potente".
Alcuni si son poi spinti oltre proponendo, sulla base degli studi sul popolo "shardana/sharden", l'esistenza di un "impero", o comunque di un popolo di pirati che spadroneggiò per il Mediterraneo nel 1200 a.C.
Comunque ti linko un'altra discussione presa da quel forum, che parla proprio della Dea Madre, con tutti i suoi nomi.
Sempre qua dentro viene detto:
A quanto pare,tutte le ricerche indicano che la Dea era una divinità complessa,che abbracciava tutti i settori.Uno degli aspetti sconcertanti erail numero di nomi diversi che le erano attribuiti....Alcuni popoli ,troppo intimoriti da lei perfino per pronunciarne il nome,la chiamavano semplicemente " il trono".Per coloro che abitavano in Turchia era Cibele, Kubaba,Mirina o Hepat,aseconda del distretto e dell'epoca. Per gli Achei Danaan era Danae,la Dea delle tre lune. Per i Sumeri era Inanna .Per altri popoli mesopotamici era Belet-Lli (come nell'epica di Gilgamesh), poi Anath e Ishtar .Per i primi Egizi era Neith ,successivamente Iside e Hathor. Per i popoli cananei e siriani era Astarte e Asherah . Per i Greci era Era o Rea ,ma anche ,a seconda degli aspetti, Demetra ,Artemide, e Atena.
Vengono menzionati molti libri che potrebbero interessarti, io non li ho letti però. [Modificato da Melchiah91 30/07/2011 20:57] |
30/07/2011 22:59 |
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| | | Post: 2.398 | Registrato il: 09/03/2007 | Sesso: Maschile | Vice amministratore | Utente Veteran | TI KODDIRI | | OFFLINE |
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Melchiah91, 30/07/2011 20.50:
A seconda del posto io l'ho sentito dire sia "Iana" che "Giana".
Non credo che sia un simbolo solamente sardo, senti anche il nome della dea celtica citata da Cassie: Danu, non ricorda Diana? Che ricorda Jana? Che ricorda Iananna? Che ricorda ìAnnaî o ìAnnysî?
Wikipedia dice:
La parola dan o assonanti, si ritrova sparsa in tutta l'Europa e l'area del Mediterraneo: nei nomi di numerosi fiumi, (Don, Danubio, Dnjepr, nello stretto dei Dardanelli) e nei nomi di alcuni popoli (Danai, Danesi, Danuna).
Sulla base di questa somiglianza linguistica alcuni, a partire da Robert Graves, ipotizzano una qualche parentela etnica. Graves in particolare accosta semplicemente la radice dan all'acqua, l'unica cosa che potrebbe accomunare questi toponimi. Altri la fanno derivare dal sumero dun, "padrone" o dall'accadico danu, "potente".
Alcuni si son poi spinti oltre proponendo, sulla base degli studi sul popolo "shardana/sharden", l'esistenza di un "impero", o comunque di un popolo di pirati che spadroneggiò per il Mediterraneo nel 1200 a.C.
Comunque ti linko un'altra discussione presa da quel forum, che parla proprio della Dea Madre, con tutti i suoi nomi.
Sempre qua dentro viene detto:
A quanto pare,tutte le ricerche indicano che la Dea era una divinità complessa,che abbracciava tutti i settori.Uno degli aspetti sconcertanti erail numero di nomi diversi che le erano attribuiti....Alcuni popoli ,troppo intimoriti da lei perfino per pronunciarne il nome,la chiamavano semplicemente " il trono".Per coloro che abitavano in Turchia era Cibele, Kubaba,Mirina o Hepat,aseconda del distretto e dell'epoca. Per gli Achei Danaan era Danae,la Dea delle tre lune. Per i Sumeri era Inanna .Per altri popoli mesopotamici era Belet-Lli (come nell'epica di Gilgamesh), poi Anath e Ishtar .Per i primi Egizi era Neith ,successivamente Iside e Hathor. Per i popoli cananei e siriani era Astarte e Asherah . Per i Greci era Era o Rea ,ma anche ,a seconda degli aspetti, Demetra ,Artemide, e Atena.
Vengono menzionati molti libri che potrebbero interessarti, io non li ho letti però.
Da quello che dice Leonardo Melis nei suoi libri la radice DAN deriverebbe dai popoli del mare "Sher-Dan" o "Shardana" i quali, grandi navigatori, avrebbero fondato colonie anche in Irlanda Tuatha de Danann secondo wikipedia conosciuti come i principi di DAN http://www.croponline.org/tuatha.htm[Modificato da SHARDBOVERI 30/07/2011 23:04]
DATEMI UNO STUZZICADENTI CHE NE SGUSCIO DUE BOVERI |
30/07/2011 23:09 |
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Lo stesso Leonardo Melis è uno dei membri di quel forum, molti post sono i suoi. Appena posso cercherò di leggere i suoi libri, sembra uno che ne sa parecchio! |
30/07/2011 23:12 |
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| | | Post: 2.399 | Registrato il: 09/03/2007 | Sesso: Maschile | Vice amministratore | Utente Veteran | TI KODDIRI | | OFFLINE |
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Melchiah91, 30/07/2011 23.09:
Lo stesso Leonardo Melis è uno dei membri di quel forum, molti post sono i suoi. Appena posso cercherò di leggere i suoi libri, sembra uno che ne sa parecchio!
beh diciamo che ha delle teorie interessanti (anche se un po troppo azzardate forse) però restano affascinanti
DATEMI UNO STUZZICADENTI CHE NE SGUSCIO DUE BOVERI |
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