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Sogni di Alfea77

Ultimo Aggiornamento: 11/10/2014 22:36
06/04/2009 13:44
 
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Non amo molto farmi psicoanalizzare pubblicamente ma questo sogno mi ha incuriosito abbastanza quindi se prof Auriah e allievi si vogliono divertire questa volta mi offro come cavia.
Ho fatto una marea di sogni flash-back stanotte, cito solo quello che mi ha colpito di più.

Guardavo il bellissimo panorama sulla città che si poteva osservare da quella terrazza, dall'appartamento dei miei amici.
Sentivo una musica provenire dalla strada subito sotto e mi sporgevo un pò cercando di ascoltarla meglio.
Una musica molto poetica, forse classica o celtica non saprei dire, sembrava provenire da qualche luna park lì nei paraggi.
Tutto intorno alla terrazza c'era una sorta di protezione o recinzione fatta di corde legate a paletti.
Era alta ma all'apparenza piuttosto debole, i paletti erano vacillanti e le corde erano abbastanza distanti le une dalle altre.
Mi sporgo ancora un pò per sentire e vedere meglio ma nel fare così mi appoggio a questa protezione, fissata mollemente e la faccio crollare andandole malauguratamente dietro e cadendo nel vuoto.
Per mia fortuna riesco ad aggrapparmi quasi subito ad alcuni elementi decorativi che spuntavano dalla facciata del palazzo.
Ricordo che mentre mi trovavo in quella assurda situazione seppur impaurita mi stupii la quantità di arzigogoli che sporgevano da quella facciata forse gotica.
Gargoyles, capitelli, cornicioni spessi con colonne e stucchi...
Mi aggrappavo a queste cose per non cadere di sotto e contemporaneamente cercavo di gridare per chiedere aiuto ai miei amici che erano momentanamente rientrati in casa, ma la mia voce era troppo debole, non mi sentiva nessuno.
Faticando ancora un pò riuscì finalmente a tirarmi sù e tornare sul terrazzo.
Mi ero presa un bello spavento ero convinta che non ce l'avrei fatta e sarei caduta da quell'altissimo palazzo rimanendoci secca.
Vedo tornare proprio in quel momento i miei amici che mi chiedono cosa mi era successo. Gli racconto l'accaduto.
La mia amica, padrona di casa, mi spiega che non c'èra molto da preoccuparmi perchè a guardar bene giù dal terrazzo c'era una sorta di impalcatura che creava un corridoietto sul quale io sarei finita senza farmi troppo male, percorrendolo poi avrei trovato di nuovo un passaggio per risalire sul terrazzo.
Per qualche assurdo motivo vedo gli altri che si divertono a buttarsi di sotto e finire sull'impalcatura per poi risalire.
Sollevata e incuriosita dalla faccenda lo rifaccio anch'io, voglio vedere dov'è questo passaggio per tornare sù.
[Modificato da Auriah 14/04/2009 23:54]
17/04/2009 00:02
 
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Ti presento il tuo passato - Sogno di Giugno 2008
Mi trovo in una piazza importante di Genova seduta sui gradini del grande ingresso di Palazzo Ducale. Il luogo è quello dove ai tempi dell'università ci ritrovavamo a passare qualche mezz'ora con le mie compagne di quel periodo, di solito nella pausa pranzo o tra una lezione e l'altra.

C'è molta gente intorno, pare una domenica di festa e io mi accorgo di essere seduta su quei gradoni con Chiara, una mia compagna delle superiori.
Mi rivolgo a lei felice di rivederla e parliamo di un pò di cose di cui normalmente non parlo con nessuno, tipo il VA.
Chiara è sempre stata una persona piuttosto particolare, aveva la passione dell’astrologia e forse anche di altro ma io all’epoca non sapevo, era misteriosa come ragazza, un po’ chiusa, ma in realtà di gran cuore, uno delle poche persone con cui ancora ogni tanto mi sento dopo tanti anni

Lei sembra capirmi e ascoltarmi con attenzione ma a un certo punto qualcosa cambia.
Mi rendo conto che il suo aspetto mi inganna, in realtà è qualcun’altro che ha preso le sue sembianze per rassicurarmi.
Mi dice che è lì perchè deve farmi vedere delle cose che mi riguardano.
"Ti devo portare a incontrare X, perchè ti aspetta da tanto, vuole rivederti"
Io mi fido anche se so che non è Chiara e la seguo.
Percorriamo alcune vecchie vie della città, ci inoltriamo in strade che sembrano sempre più allontanarsi dal centro storico per andare verso la campagna, inerpicandoci verso alcune stradine a ciottoli simili a quelle che qua vengono chiamate "crouse", (ripide scorciatoie che dalle alture scendono verso il centro).
Attraversiamo infine a piedi dei binari di una specie di funicolare e ci ritroviamo presso una piccola piazza con alcune scalcinate casette, più che altro sembrano delle baracche e vedo che la vita degli abitanti si svolge per lo più all'aperto.
Ci sono un pò di persone in quella piazzetta.
Chiara mi dice "ecco siamo arrivati" - "Ti ho riportato dalla tua famiglia".
In qualche modo capisco che quella gente doveva essere quella della mia.... vita precedente!
Incredibilmente prendo coscienza della mia identità che avrei dovuto avere in quel luogo e udite udite….mi rendo conto che io lì...ero un uomo, ed ero pure sposato!!!! (AAArrrgggh!!)
Ok, Ricomponiamoci.

Dunque dicevo....
Per prima cosa mi fa avvicinare a una bella bambina sui 5/6 anni, dai lunghi capelli mossi e corvini e la pelle scura, i lineamenti sono un po’ particolari, indiani forse.
Chiara ci presenta e mi dice "Lei è tua figlia".
Io la saluto e mi avvicino, cerco di rendermi simpatica, la bambina si avvicina timidamente, sembra non veda l'ora di vedermi ma è anche molto titubante.
Mi guarda incuriosita dal mio aspetto diverso da quello che sperava di incontrare, quello di suo padre probabilmente e sembra che faccia fatica a riconoscermi.
Io mi accuccio per parlarle alla sua altezza, tento di darle fiducia , non ricordo cosa le dicevo, ma sentivo in qualche modo di piacerle, sembrava che nonostante l’aspetto esteriore rivedesse in me qualcosa di familiare.
Poi Chiara mi richiama, mi vuole portare da un’altra persona, mia moglie!
Entriamo in una specie di baracca, arredata con poche cose in legno molto semplici, artigianali, c’è un tavolo vicino al quale vi sono due giovani donne che chiacchierano allegramente.
Una è seduta, in verità è poco più di una ragazzina e sta giocherellando ad abbellirsi con dei bracciali colorati mostrandoli divertita all’altra.
Lei invece è in piedi e seppur distratta dall’amica, sembra un po’ in ansia, come se fosse pronta per ricevere un ospite importante.
Arriviamo io e C. e vengo nuovamente presentata a questa ragazza.
“Ciao” le dico, le stringo la mano come farei normalmente quando mi presentano qualcuno, ma lei rimane un po’ stupita da questo gesto, quasi non lo conoscesse.
Noto il suo bell’aspetto, alta e snella, è molto fine nel portamento, nonostante l’abbigliamento povero. La pelle è scura e i lineamenti sono un po’ indiani come quelli della bambina.
Anche lei è piuttosto tesa, ma molto più della bambina.
Mantiene un atteggiamento rigido ma è visibilmente emozionata, mi rendo conto che qualcosa non va.
Davanti a lei si trova una perfetta sconosciuta che a quanto le dicono dovrebbe avere l’anima del suo ormai scomparso marito. La situazione è imbarazzante e allora cerco di sciogliere il ghiaccio.
“Perdonami” le dico “So che ti aspettavi qualcuno di diverso ma come sai ora questa sono io, sai non mi ricordo niente di tutto questo, sono un po’ imbarazzata anch’io”.

Lei ha come un sussulto dopo questa mio modo di rompere il ghiaccio, sembra che abbia risentito in me qualcosa di conosciuto. Chiara mi esorta a cercare di ricordare, a prendere confidenza con l’ambiente in cui mi trovo.
Scambio ancora qualche parola con la ragazza, noto un anello al dito che lei guarda con nostalgia.
Le chiedo se glielo aveva regalato lui, se era prezioso, perché vedo una piccola pietra incastonata.
Lei mi dice che quell’anello in realtà non è affatto prezioso, non vale niente in termini finanziari, ma le è molto affezionata perché pare l’avesse realizzato proprio lui per regalarglielo.
La osservo ancora per un po’ guardare malinconicamente l’anello e poi mi allontano con C.
Rivedo nuovamente la bambina, mi avvicino per salutarla per un ultima volta e lei mi fa notare alcune persone lì vicino.
In effetti c’è un folto gruppo di gente intorno a un ragazzino sui 10 anni che vedo dal di dietro.
C. mi dice che lui fa sempre parte della famiglia, è arrivato anche lui da poco come me, da un'altra nuova vita, ma ancora non si rende conto di dov’è, non è molto lucido.
Stanno cercando di “svegliarlo”. Pare che quel ragazzino sia un altro mio figlio.

Poi il sogno sfuma e tutto si conclude….
11/02/2010 22:10
 
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Qualche notte fa.

Un cielo pieno di piccoli aerei che lasciano scie corte, sembrano girini.
Girini volanti che si muovono all'unisono come degli stormi.
Non mi danno una bella sensazione mi ricordano ancora strane larve aliene che invadono il cielo. Larve che avevo già sognato.
Ci sono persone con me che osservano spaventate e stupite questi movimenti in aria. Ma non ricordo i dettagli.
Altra scena: sul davanzale della mia finestra sono state depositate come delle uova, sembrano più gusci di lumaca.
Il davanzale è pieno, invaso letteralmente e se guardo fuori dalla finestra mi accorgo che altrove è lo stesso.
Insieme a qualcun'altro prendo una paletta e comincio a raccoglierle e buttarle fuori dalla finestra, mi fanno impressione e ne ho paura. E' come se questa roba fosse una sorta di virus, un nemico da debellare.
05/07/2010 23:09
 
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Simboli luminosi
Non posso definirlo un sogno ma lo scrivo perchè me lo voglio ricordare.
Domenica mattina poco prima di svegliarmi del tutto ho sognato degli strani simboli luminosi.
Queste immagini nella testa erano di una nitidezza incredibile, io ero cosciente del mio stato e mi sono limitata a osservarli.
Il mio campo visivo era totalmente occupato da questa visione. Uno sfondo uniforme, sul celeste mi pare, come un cielo.
Al centro di questa visione si susseguivano dei disegni stilizzati, mi pare simili ai semi delle carte.
Disegni chiusi, il contorno si illuminava intensamente, parevano fatti di tubi al neon, se non ricordo male la luce che emanavano era tra l'arancio e il giallo.
All'interno di questi disegni andavo a crearsi, disegnandosi con la luce, texture geometriche simili a quelle che si vedono nella geometria sacra. Il motivo era visibile perchè si illuminava a zone, come un'onda di luce che attraversava l'interno di questi simboli, il cui contorno era sempre intensamente acceso.
Continuavo a osservare queste strane immagini susseguirsi nella mia mente, chiedendomi cosa fossero.
Una visione di una lucidità indescrivibile.
Credo di aver visto circa 4 o 5 di questi disegni.
Apparivano, si illuminavano, mi mostravano con la luce il motivo geometrico interno e poi sparivano e ne spuntava un'altro.
Finita questo teatrino credo di essere ripiombata in un sonno profondo.
Quando mi sono risvegliata mi ricordavo di questa visione ma non riesco a focalizzare la forma esatta che avevano questi strani disegni. Forse uno...una specie di quadrifoglio stretto, quasi una farfalla. (E' la seconda volta che sogno questa forma).

Mah!...che roba!
02/10/2010 22:38
 
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Ho ritrovato in una vecchia mail spedita a un'amica questo sogno che avevo scritto mesi fa e credevo di aver perso.
E' un sogno molto importante per me, perchè è stato l'ultimo di una lunga serie che riguardava figure aliene che mi tormentava da un paio di anni.

L'ho scritto a fine Aprile e da allora non ho più avuto a che fare con questi incubi. Forse ho sconfitto l'alieno o forse me lo sono fatto amico...

La cura per l'alieno.

Sono in casa mia, sul balcone e sto parlando con mio fratello.
Nell'aria c'è qualcosa di strano, mio fratello sembra diverso come se fosse un'altro, parliamo di qualcosa che stiamo aspettando ma di cui io ho paura, lui invece sembra tranquillo.
Io, quasi per rincuorare me stessa, mi dico che sto sognando e gli chiedo conferma anche se mi sembra tutto molto reale. Lui mi risponde: "no, quale sogno, è tutto vero, prova a svegliarti se ci riesci!" poi mi dice "prova a svegliarti e a controllare la data di scadenza!". Frase senza senso!
Comunque mi impegno per fare ciò e in effetti mi sveglio o credo di averlo fatto, vedo la mia stanza nel buio e mi sento più tranquilla del fatto che quello fosse in effetti un sogno perchè avevo sensazioni molto negative come nei miei soliti sogni di alieni, sentivo come se ci fosse stata questa presenza nell'aria.
Svegliandomi ho come una visione, vedo uno scatolone con la famosa data di scadenza e penso che in effetti quello era un sogno perchè era scaduto mentre quella realtà era apposto!

Insomma, sono sveglia ma i miei pensieri non sono poi così sensati infatti rimpiombo in un sonno profondo e qui inizia il sogno vero e proprio.

Mi ritrovo all'interno di una struttua che sembra un ospedale, probabilmente è successo qualcosa prima, come se mi ci avessero portato con la forza, ma ora non lo ricordo.
Sono in una stanza con altre persone, ricoverata a forza, quasi imprigionata in questa struttura.
Ci sono altre ragazze con me, possiamo girare un poco nei corridoi e incontriamo persone che fanno un pò impressione.
Molti sembrano anziani, bassotti, hanno occhi a palla come se avessero una malattia in cui gli occhi escono dalle orbite, ho paura ad avvicinarli. Penso che siano ricoverati anche loro, altri invece sono persone normali che girano per i corridoi e dirigono la struttura.
Alcune persone sono invece nella mia stessa situazione.
Vengono prelevate e portate in altre stanze dove gli fanno qualcosa, non so cosa sia ma è qualcosa di brutto, tipo esperimenti o torture, non ne ho idea ma questa situazioni mi mette un ansia terribile.
A un certo punto io mi trovo in una stanza con almeno altre due ragazze, siamo sedute per terra, sembra una stanza dei giochi per bambini degenti, infatti noi stiamo giocando a qualcosa e ho l'impressione che il mio comportamento fosse quello di una bambina. Ci sono io, una ragazza bionda con i capelli corti e l'aria un pò mascolina, alta e dalla corporatura forte, ma dai modi riservati e timidi. C'è anche qualcun'altra.
Sulla porta si presenta una donna, un'infermiera credo, ci dice che è il nostro turno, dobbiamo andare, allora io ho timore che capiti quello che è successo ad altre.
Ma la donna ci dice di stare tranquille e che vuol sapere la nostra data di nascita. Io e la ragazza bionda rispondiamo "7 novembre", scopro così che siamo nate lo stesso giorno e ne rimango un pò stupita.
Allora l'infermiera dice che noi due siamo quelle giuste e che dobbiamo andare con lei.
Ci portano in una stanza in cui sdraiato a letto c'è un essere altissimo, sui 3 metri, dalla pelle squamosa e verde, è magrissimo, tutto fasciato in bendaggi strani, mi sembra anche sugli occhi e pare in fin di vita.
Il suo aspetto in un primo momento mi intimorisce ma dopo mi rendo conto che è innocuo e anzi fa quasi pena.
Portano me e la ragazza ai piedi del suo letto dove c'è un macchinario insolito, una sorta di piccolo monitor su un piedistallo che proietta immagini ritmate, tipo disegni stilizzati che si muovono sincronicamente con dei suoni, a metà tra il pentagramma, il cartone animato e .... l'elettroencefalogramma!
Infatti c'è una musichetta scema di sottofondo, una canzoncina! Chiamano me e lei e dicono di metterci per bene davanti a questo monitor e di iniziare a cantare seguendo la musica e il ritmo con l'aiuto dei disegni, pare che la nostra voce dovrebbe aiutarlo a guarire!
Io non so perchè ma mi metto d'impegno in questa cosa, quasi mi piace e non ho più tutte quelle brutte sensazioni.
L'altra ragazza invece è molto timida e fa fatica.
Questa cosa dura un bel pò, poi la musica finisce e ci dicono che il nostro compito è finito e possiamo andare, io a quel punto provo un senso di pena per questa creatura molto malata e lo voglio salutare, allungo una mano verso i suoi piedi (o zampe) e gli sfioro le caviglie che escono dalle lenzuola.
Un'infermiera delicatamente mi invita a non farlo, come a dire che quello non è un bel gesto per loro ma che posso salutarlo in un altro modo. Vedo allora questo essere mi porge con molta fatica una mano, ha dita lunghe e secchissime, verdi. Io gli sfioro la mano, sembra che mi voglia ringraziare, forse sta meglio. Provo un forte senso di compassione per lui, (come per E.T. quando era malato), dopodichè ci portano via e io spero che guarisca.
Fine

Mi sveglio di colpo turbata, saranno state le 5/ 5,30. Mi riaddormento e a tratti vedo altre immagini di questo ambiente, ricordo un'infermiera che mi dice che se voglio posso..ehm...tenere la cronologia!


A oggi, 2 Ottobre, quella frase ha quasi senso perchè in effetti è il primo e ultimo sogno sugli alieni in cui ricordo ancora i dettagli!
[Modificato da Alfea77 02/10/2010 22:50]
13/02/2011 13:07
 
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Sogni lunghissimi e complessi- stralci
Quel vecchio aveva la mano fusa, come se fosse stata sciolta nell'acido. Io mi arrabbiavo perchè non si voleva curare e gli dicevo che era stupido, aveva toccato quella stufa bollente come se niente fosse. Un'incosciente! Le sue dita non esistevano più, gli erano rimasti solo dei moncherini, ma lui non se ne curava, scrollava le spalle. Poi andammo a guardare dalle finestre di quella casa e scorgemmo un ragazzino sui 10 anni che filava. Aveva da fare un lavoro immenso tutto da solo. Dalla lana grezza fino ai gomitoli perfettamente confezionati. C'era questo filatoio antico di legno e lui stava lì a fare tutto il lavoro. Io entrava nella casa e prendevo in mano il filo grezzo e iniziavo a seguirlo lungo tutto il percoso. Da una macchina all'altra, dal telaio al fuso fino alla matassa di origine. Quel filo attraversava tutta la stanza.
Mi domandavo perchè un bambino dovesse lavorare, mentre io portavo in gita gli altri ragazzini. Ma lui non sembrava preoccupato.
Poi tornai dagli altri e prendemmo un autobus.


Alfea77, 12/02/2011 21.04 "A cosa state pensando in questo momento":

Fusa ma soddisfatta!




[Modificato da Alfea77 13/02/2011 13:08]
21/05/2011 22:26
 
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Il salto quantico in una notte
Un sogno assurdo stanotte, davvero allucinante.

E' notte fonda, sto dormendo sento uno strano rumore elettrico che mi sveglia. Mi alzo per andare in bagno (nel sogno) e mi rendo conto che sta succendendo qualcosa. Nell'aria c'è un strana energia. E' un'onda invisibile che scorre nello spazio e avanza dal fondo della mia casa. In basso c'è un aura elettrica, luminosa, ma non è elettricità è qualcos'altro che non so definire. Nel resto dell'aria non c'è nulla che si possa vedere ma si percepisce. L'onda definisce una linea di demarcazione invisibile che separe lo spazio che appartiene all'una e all'altra dimensione e avanza inesorabile con questo rumore di scariche elettriche. Torno in camera dove c'è mio fratello che si è svegliato anche lui e si chiede cosa sta succedendo. Ha paura, gli vado vicino e lo abbraccio, cerco di fargli coraggio. Gli dico solo che deve stare tranquillo perchè è l'unico modo che ha perchè non gli accada nulla.
La linea separe ciò che è realtà conosciuta da ciò che è più malleabile, come un sogno. Ciò che si pensa oltre la linea diventa reale in fretta. La mia paura è che lui pensi a cose negative perchè si ritroverebbe in un incubo assolutamente reale. L'energia arriva alla camera e ci attraversa, vedo l'ambiente che rimane immutato ma la visione è leggermente più indefinita, come se fossi sott'acqua.
L'onda continua a scorrere e arriva fino al bagno dove c'era mia madre che si era alzata anche lei perchè aveva sentito qualcosa. La sento urlare. Vado a vedere e trovo che ha una profonda ferita alla mano che non sa come si è procurata. Penso che forse la sua paura ha causato l'incidente perchè era entrata nella dimensione onirica.

Lo so...è da pazzi completi.
[Modificato da Alfea77 21/05/2011 22:26]
18/09/2012 22:24
 
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La tappezzeria gialla

Era in una casa speculare alla mia, come l'appartamento dei miei attuali vicini. Mi trasferivo lì, finalmente avevo un'appartamento tutto mio e ne ero entusiasta!
Non so come lo ottenni, non ricordo, forse era l'eredità di una persona anziana. Mia nonna forse.
Ero felice di questa occasione, finalmente l'indipendenza, finalmente poter gestire gli spazi secondo le mie esigenze. Avrei potuto divertirmi a sistemarla come meglio credevo e stavolta lo facevo per me, non per gli altri!
Mi guardavo intorno e notavo che la casa era però in condizioni pessime. Un'appartamento moderno sistemato in modo molto antico.
Oltre ad avere uno stile datato era anche molto vecchio, mal tenuto. Si vedeva che non era mai stata data neanche una rinfrescata alle pareti. C'erano questi lampadari con numerose braccia con vecchie lampadine.
Tutti i muri erano rivestiti di una pesante tappezzeria beige che ormai era anche impolverata e ingiallita dagli anni. Alcune parti erano anche strappate. Anche il soffitto avevo uno strano colore di vecchio, sempre sul giallo. La casa nell'insieme dava una sensazione di stantio e oppressione. Era anche un po' buia.
Ricordo che dicevo che c'era da sistemare tutto, avrei fatto un bel restyling. Prima di tutto bisognava togliere tutta quella tappezzeria gialla.
Non occorreva fare chissà cosa, bastava dare una bella mano di bianco e già l'ambiente sarebbe stato più luminoso e meno polveroso.
C'erano anche un sacco di mobili strambi accatastati a casaccio, li esaminai e cercai di dargli una collocazione che avesse un senso logico ed estetico. Anche se il compito era arduo...
Ciò che più di tutto mi infastidiva di quella casa era questo diffuso colore giallo/vecchio che dominava e del quale volevo assolutamente liberarmi. Non ricordo altro di questo sogno

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Qualche giorno faccio uno breve visita in casa di una persona che conosco da poco. Questa persona vive in una casa in cui per anni hanno vissuto i nonni e non essendo lei particolarmente interessata all'aspetto esteriore delle cose, se l'è sempre fatta andare bene così. Quando sono entrata ho avuto un tuffo al cuore. C'era tappezzeria gialla da tutte le parti, ormai vecchia e in alcuni punti molto scura a causa del fumo che negli anni passati c'era stato in quella casa. Il pavimento era di palladiana gialla anni '50. I lampadari in ferro battuto, stile dopoguerra.
Anche i soffitti erano giallognoli a causa del fumo.
Il tutto dava un senso di disinteresse e pesantezza, eppure l'appartamento non era brutto e in fondo, a parte l'arredamento vecchiotto e quella indubbia necessità di una rinfrescata, le cose di utilizzo giornaliero erano ben in ordine e pulite.
Vedendo quella casa non ho potuto fare a meno di ripensare al mio sogno, ma la caratteristica più eclatante di tutte era quel giallo dominante, dato dalle tappezzerie, dal pavimento e dal soffitto.
Non ho potuto fare a meno di pensare che sarebbe bastato dare almeno un po' di bianco dove serviva e la casa avrebbe avuto un aspetto già molto più leggero e accogliente.

Che mi tocca fare...pure nei sogni lavoro e in anticipo!
[Modificato da Alfea77 18/09/2012 22:26]
27/08/2014 12:39
 
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Stanotte ho sognato che venivo eletta presidente degli Stati Uniti.
Mi ero candidata per gioco e per chissà quale motivo assurdo vincevo le elezioni.
Ero disperata e piangevo! Non mi sentivo pronta per un impegno del genere, non sapevo da che parte cominciare, volevo scappare!

Alla fine tutti mi dicevano di andare avanti e di preoccuparmi di una cosa alla volta. Poi c'era una donna (penso Michelle Obama ... [SM=x431226] ) che mi aiutava nel cambiamento di immagine, diceva che prima di tutto dovevo preoccuparmi dei gioielli, dovevo comprarmi roba d'oro perché ero diventata importante e non potevo farmi vedere in giro con della bigiotteria! Mah!

Tutto il resto del sogno si svolge nella mia ricerca di oggetti d'oro da indossare mista a una certa ansia per il compito che mi aspettava.

Note:
- Ieri leggevo una storia che riguardava il caso della collana della Contessa Du Barrie.

- Sogno in continuazione di dover affrontare eventi importanti e impegnativi, dall'esame di maturità a questioni lavorative, penso che ciò dipenda dai miei progetti futuri in questo ambito.
[Modificato da Alfea77 27/08/2014 12:40]
09/10/2014 12:28
 
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Primi giorni di Ottobre, un sogno stranissimo che mi ha turbato:

Ho sognato persone e animali che avevano incidenti splatter, terrificante!
Gente spezzata in due, gente che cadeva da edifici e si fracassava.
Animali che venivano divisi in due parti ma che continuavano a vivere.
Una situazione che si ripeteva più volte nel sogno, un messaggio ripetuto a martello.

Al risveglio ne ho avuto paura, quelle situazioni ripetute hanno sempre a che fare con qualcosa di molto reale, un sogno premonitore magari. Non ci volevo pensare!!
Poi ho cercato di dare un'interpretazione razionale alla faccenda.
Tutte quelle notizie sull'Isis di gente che viene decapitata, forse era quello che mi ha turbato, sì forse era quello.

Ieri ho preso la macchina per andare a fare dei giri a un certo punto un piccione volando mi rasenta il parabrezza, me lo sono trovato proprio davanti agli occhi, avrei potuto trovarmelo spiaccicato sul vetro ma fortunatamente ho rallentato in tempo.
Al ritorno invece...ne vedo un'altro che cammina tranquillo in mezzo al casino attraversando la strada. Passetto, passetto... sulla corsia opposta alla mia, le macchine arrivano incuranti, mi sale l'ansia......!!! Cazzo, no! No!! Nooooo!!!!

L'ho visto, ho visto tutta la scena terribile!! Mi sono sentita male, che quasi facevo un tamponamento a catena!!
Ho ancora quell'immagine negli occhi, di cui vi risparmio la descrizione perché è stata davvero brutta!!

E stanotte i miei sogni sono stati una strage, ero in macchina con qualcuno, c'erano incidenti a catena e un sacco di gente sdraiata a terra lungo le corsie in tutte le situazioni più brutte. E io con questo tizio che guidava e ci passava sopra e io che tentavo di dargli la direzione per non prenderli!!

[SM=x431226] [SM=x431226] [SM=x431227] [SM=x431227]
11/10/2014 22:36
 
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Re:

E stanotte i miei sogni sono stati una strage, ero in macchina con qualcuno, c'erano incidenti a catena e un sacco di gente sdraiata a terra lungo le corsie in tutte le situazioni più brutte. E io con questo tizio che guidava e ci passava sopra e io che tentavo di dargli la direzione per non prenderli!!


???!!!


Genova 10 ottobre 2014














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