Mamma mia quante discussioni sui falsi risvegli!
Ho scelto questa perchè mi ha fatto simpatia a pelle. Anche perchè sono una patita di x-files e Dana era la mia eroina
Da piccola mi svegliavo, andavo dalla mamma e poi...mi svegliavo ancora...andavo dalla mamma e...
quando sei bambina la prendi quasi a ridere. I falsi risvegli, in seguito mi hanno procurato non pochi problemi.
Quello che ho capito io è che in qualche modo il nostro inconscio vuole dirci qualcosa che non vogliamo ascoltare, io non so cosa avrei avuto da ascoltare da bambina, so però che oggi ho imparato qualche lezione semplicemente tornando a letto (siamo sempre nel sogno) concentrandomi sul vedere dove mi portasse questo sognoloop. L'angoscia di doversi alzare non serve, anzi, ritarda con qualche problemino la nostra giornata.
Nel mio caso, non entrerò nel merito, ma questo assecondare il sogno può solo fare bene.
Per non parlare della quantità di sogni lucidi che genera...
Però ancora oggi mi chiedo: ma cosa potrà mai dire l'inconscio a un bambino con così poca esperienza? Mi piacerebbe ricordare di più quei sogni.
Ho scoperto la stessa precisa cosa per quanto riguarda le paralisi.
Le prime volte ero terrorizzata, mi svegliavo in quello stato e non capivo cosa mi stesse succedendo, col tempo, neppure da tanto, ho imparato ad assecondare queste paralisi. Non prima di aver provato un'uscita astrale. Ma ho capito che quell'atto un pò violento come il voler spiccare un balzo da un corpo paralizzato non portava a nulla. Da qui, come dicevo, ho assecondato la paralisi e mi sono concenrata sull'ambiente circostante...
In quelle condizioni si perde facilmente questa capacità di attenzione...
I miei "esperimenti" sono cominciati così, e devo dire, nell'ultimo annetto anche grazie alle esperienze più o meno interessanti che ho letto in questo forum.
Ora vado, ma volevo rompere un attimo il ghiaccio.
Ps questo forum mi ricorda quella cosa per cui vai a comprare una mela e scopri quanto è buona la senape...
Grazie a tutti!
Sara
"come quando si è sull'orlo di una voragine, qualcuno vede un precipizio, qualcun altro un abisso"
mister(o)