Da molto tempo non presto nulla a nessuno,nemmeno ai miei fratelli.
Da quando sono gravemente malato gli amici si sono volatilizzati , quindi mi viene risparmiato il dover rifiutare.
Conservo le cose con cura e quattro episodi mi hanno convinto a non prestare :
-Alle elementari prestai ad un compagno il libro "Mano di Ferro sul sentiero di guerra" di Karl May , che mi fu restituito distrutto ( copertina rotta,pagine spiegazzate )
-Alle medie prestai il long playing "Let it be" dei Beatles e tornò indietro rigato
Poi ci sono gli accadimenti della vita :
-Per la fine di un'amicizia non mi furono restituiti il libro "Su e giù con i Rolling Stones" di Tony Sanchez ( da tempo fuori catalogo) ed un album fotografico sul Live Aid.In compenso rimase a casa mia "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera,che andava di moda perché citato da Roberto d'Agostino a "Quelli della notte".Non lo lessi,lo lesse mia madre,che lo distrusse.
-Per un flirt finito male restò a lei "Catastrofi!" una bella antologia di fantascienza in quattro parti ( distruzione dell'universo-distruzione della galassia-distruzione del sistema solare-distruzione della Terra).In precedenza le avevo prestato "Le armi di Isher",magnifico romanzo di A.E.Van Vogt , che almeno tornò intatto.
Lei non mi prestò niente.
[Modificato da Pflip1956 06/10/2023 13:46]