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Un passo alla volta, vicino ad uscire

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2017 22:29
08/04/2017 19:39
 
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Chissà cosa abbiamo provato al momento della nascita.
Tempo fa avevo letto un articolo di psicologia (penso in inglese, purtroppo non so come ritrovarlo) che diceva che una parte del nostro cervello ricorda il momento della nascita, quando il corpo umano emerge dalla placenta e prende vita e conoscenza del mondo circostante. Qualcosa che noi non possiamo ricordare.

Essendo alle prime prove d'uscita in astrale, penso di avere avuto un'esperienza simile. Ma prima parto da una premessa.

Soffro di paralisi nel sonno da anni, penso da quando avevo 20-21 anni, sono iniziate in periodi di forte stress (esami universitari, viaggi in treno spossanti con ritardi) e da lì si sono sempre presentate regolarmente.
Non c'è bisogno di dirlo, mi hanno fatto paura, perché non c'è nulla di peggio di trovarsi bloccati nel proprio letto con il corpo paralizzato e la sensazione di poter aprire solo gli occhi e non parlare. Per mia fortuna raramente sono state accompagnate dalle allucinazioni, quelle arrivavano con il crescere della paura, è da lì che ho iniziato a documentarmi, le prime ricerche erano sul 'trovare il modo di non avere paralisi', praticamente il contrario di ora.
E niente, ho realizzato che non ne avrei fatto a meno, che avrei dovuto accettarle perché non sono una malattia e non danneggiano il corpo.
Certo, c'erano le [SM=x431256] e quel frastuono metallico nelle orecchie che all'inizio mi facevano impazzire, con il cuore a mille, anche perché nel 2009 mi ero pure trovato a fare degli esami al cuore ma non hanno dato alcun esito strano, in perfetta salute ma notoriamente pigro.

E niente, dalla prima paura delle paralisi al concetto di sogno lucido (grazie a Internet che mi ha fatto scoprire un mondo nuovo), quindi un nuovo modo di vivere i sogni con la coscienza. Ammetto che all'inizio credevo che il sogno lucido fosse il viaggio astrale, semplicemente perché non avevo capito quanto fosse potente questo concetto, quanto fosse diverso dal sogno.

Nei mesi scorsi ho intensificato queste esperienze, in pratica mi stanco molto perché passare dalla pigrizia al fare work-out tutti i giorni (allenarmi e stancarmi) mi porta ad avere una stanchezza assurda e un po' di dolore alle gambe. Dunque sonno irregolare, a volte insonnia e magari un ritmo di sonno talmente alternato da farmi addormentare appena al risveglio.
È così che ho affrontato le paralisi in modo diverso, ho provato ad 'affrontare' quei suoni metallici e le vibrazioni, se prima il mio unico pensiero era quello di allontanarli per la paura, poi è diventata una sfida personale. Ho detto "le abbraccio, voglio vedere che succede". Non avevo ancora letto consigli, dunque niente vocina interiore per risvegliare la consapevolezza. Semplicemente una volta mi sono dimenato talmente tanto da avere l'impressione di muovere i piedi e le braccia. Addirittura mi sono alzato dal letto, ho fatto dei movimenti, ma... nulla da fare, non era il mio corpo fisico.

E poi mi è successo quello per cui apro il topic: un'uscita vera e propria dal corpo fisico (con tanto di panico nel trovarlo dietro di me ed essere risucchiato dentro).
Cosa ho provato? La sensazione di essere immerso nell'acqua, di avere delle incredibili difficoltà nel muovermi, era come pesare una tonnellata, movimento lentissimo, come se tutto attorno a me fosse più veloce e io lì fermo come una costante.
Perciò, è come nascere una seconda volta, è come emergere da un corpo per comprendere di averne uno proprio.
Una sensazione bella ma allo stesso tempo complicata.

Non l'ho ancora risolta del tutto, so di non aver fatto un viaggio astrale perché tutto ciò che mi è capitato è stato di uscire dal mio corpo, sentirmi pesante ed essere risucchiato.
Inoltre, non era mai con la coscienza piena. Ho avuto come dei tranelli della mia mente, persone della mia famiglia che entravano nella stanza e si fermavano davanti al mio corpo, a quel punto l'istinto mi portava a chiamarli e finivo per rientrare, come se una parte di me non volesse accettare quell'uscita e generasse quelle immagini per distrarmi.

Faccio una considerazione interessante. Ho visitato 'due posti' in questo stadio di pre-uscita. Quasi sempre la mia stanza, che ha delle differenze, c'è un armadio alto dove non dovrebbe esserci e sopra di esso un gattone tigrato simile al mio vecchio gatto che avevo fino a qualche anno fa che dormiva su di esso.
In realtà ho poi realizzato che era come proiettare l'armadio dietro alle mie spalle davanti ai miei occhi, una strana sensazione tridimensionale, non ho mai provato la realtà virtuale perciò non so dire se sia una sensazione simile, ma 'davanti' e 'dietro' sono concetti che si mischiano fra loro al risveglio.
L'altro posto era un magazzino portuale e questo fa strano: non sono mai stato in un magazzino portuale in tutta la mia vita. L'avrò visto in qualche film? Probabile, ma non è un posto che mi stimola in alcun modo. Mi sembra strano perché non c'è alcuna ragione logica per immaginarmi con il mio corpo fisico sdraiato in un magazzino di porto e uscire da esso. Diciamo che è nella soglia fra sogno lucido e tentativo di astrale.


E niente, questa è la mia esperienza, nei giorni scorsi ho sempre avuto queste vibrazioni ma non ci ho ricavato nulla, nessuna uscita, l'esperienza completa deve ancora arrivare e ogni volta che mi sveglio dopo quelle esperienze non provo alcun senso di gioia, ma il rimpianto per non essere riuscito, talvolta per gli istinti, altri perché credo che le persone della mia famiglia che trovo di fronte siano veramente lì nella stanza, sono proiettate in modo realistico, tranne quando rimangono ferme a fissare il vuoto, con un'espressione spenta e stanno lì per diverso tempo.
11/04/2017 18:30
 
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Ciao...che stana la cosa delle proiezioni dei familiari, magari li proietti per darti un senso di conforto.

Bel resoconto, hai sollevato una giusta questione: il mondo che ci troviamo davanti una volta fuori dal corpo è una proiezione di noi stessi, un residuo del ricordo che abbiamo dell'ambiente e dei nostri ricordi o è qualcosa che esiste a prescindere. Poi entra in gioco anche il fatto che potrebbe avere la meglio un bel sogno lucido rispetto da un viaggio astrale.

Ad ogni modo proseguire a piccoli passi e a volte azzardare un qualcosa di diverso è un buon approccio.

Grazie, ho letto con molto piacere.
12/04/2017 22:29
 
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Grazie per la risposta.
Posso dire che uno di quei familiari non mi ha generato conforto, è una persona con cui non ho un bel rapporto negli ultimi anni e anzi vederlo mi ha causato panico, costringendomi a rientrare immediatamente e rimanere in paralisi.

Sul 'mondo' io non ho dati per elaborare, sono una persona scettica che vorrebbe credere alle sue esperienze, ma tante volte sul momento rifletto e so che quello che vedo è esattamente un riflesso della mia mente. Perché la stanza 'fuori dal corpo' io l'ho già vista diversa in diverse volte, piccole modifiche, c'è anche un sogno di cui voglio parlare ma lo farò appunto nel diario apposito più avanti.
Detto questo, ripeto: non provo a rispondere, non avrei abbastanza informazioni per elaborare e non sarebbe rispettoso per chi ha più esperienza di me.


In questi giorni ho avuto alcune esperienze, fanno tutte parte di questa pre-uscita, o uscita parziale.
Sono arrivate tutte da sogni in cui mi accorgevo che erano tali con dei semplici test della realtà (tipo addormentarmi di pomeriggio e accorgermi che nel sogno non può essere notte, o comportamenti atipici di persone che non farebbero certe cose).

1) Uscita parziale.
Questa è strana, paralisi, vibrazioni, fin qui tutto normale. Visuale/vista fissa dal corpo paralizzato, ma mi sentivo spostato, riuscivo a locarmi lontano da quello che vedevo, era come se i miei occhi dal corpo paralizzato fossero fermi e incollati.
Faccio sempre un test di coscienza per capire se sono pienamente me stesso o sono confuso dal sogno (nome, nomi dei genitori, data di nascita, luogo in cui dovrei essere con il corpo fisico, orario del giorno in cui mi sono addormentato), questo mi aiuta molto a capire se sono lucido o meno.
In questo caso ero lucido, ma con l'uscita 'invisibile', praticamente riuscivo a vedere un pezzo della mia spalla destra e gli arti erano invisibili, ma sentivo lo spostamento, sempre con la vista ferma dai miei occhi del corpo nel letto.
Sentivo il corpo incredibilmente leggero, a differenza delle volte precedenti. Perciò ho fatto 15 piegamenti, ho suonato la chitarra e ho immaginato di parlare con un mio amico (ironicamente mi ha telefonato il giorno dopo e gliene ho parlato davvero, non lo sentivo per telefono da mesi).
Niente, poi sono rientrato, esperienza calma, ma energica, mi sentivo elettrizzato, ho preso confidenza con qualcosa che mi è nuovo. Tuttavia non è ancora abbastanza per aprirmi un diario sui v.a., non lo apro finché non arrivo al punto in cui vorrei essere, e tutto sommato ero invisibile e la vista era ferma sul corpo fisico.
Differenza dalla stanza reale, ed è già la seconda volta: un tavolino bianco non era presente, altrimenti non sarei stato in grado di fare i piegamenti.
Cosa divertente: avevo letto un post da qualche parte qui sul forum che suggeriva di creare uno shock all'interno del sogno lucido. Visto che ero calmo e non sarei uscito, ho immaginato di essere pugnalato ripetutamente da una figura che ho materializzato. Tutto questo per ritrovarmi nel corpo paralizzato.

2) Esco, anzi, non ri-esco.
Di nuovo sogno, avevo la linea Internet che dava problemi, ma appena lo provo come test della realtà posso modificare il valore e sparo una megalinea impossibile nella realtà sul router (eh, magari potessi).
Allora faccio uscire una mano dallo schermo in stile film di fantascienza per stritolarmi (di nuovo la tecnica della paura, quando sono 'calmo' posso farlo, se sono un po' teso non lo farei mai).
Mi ritrovo nel corpo paralizzato, solite vibrazioni e tentativo di uscita.
Macché, non ce la faccio! Muovo gli arti, nulla da fare, completamente bloccato. Un fallimento completo, pensare che sono stato parecchio in paralisi. Provo la tecnica del mantra delle frasi da recitare, provo l'onda azzurra, provo a rotolare fuori, nulla da fare. Alla fine sono uscito dalla paralisi. Risultato: fallimento pieno.
No, dai, non ne parlerei se fosse fallito al 100%. Ricordo che nella paralisi avevo visto le mie braccia (so che non sono quelle fisiche) toccare il tavolino lì vicino, e il rumore era sorprendentemente buono. Per buono intendo che in un sogno non ho mai sentito un rumore così realistico. Questo mi ha sorpreso, era rimasto impresso nella mia mente il rumore che mi aspettavo di sentire toccando il tavolo? Considerato che da paralizzato non potevo aver mosso realmente la mano!

3) Falso risveglio in paralisi, se solo avessi saputo che non era reale!
E qui mi sono fatto fregare, sono stato furbo nel sogno a capire subito che lo era, mi trovo in paralisi, vibrazioni, e qui cerco di uscire ma 'penso' di non riuscirci.
Insomma, è il solito risveglio, noioso. Stanza ordinaria, corpo un po' più leggero del solito, al punto che avrei dovuto chiedermi il motivo. Ma ero fermo nel letto, dico "provo a riaddormentarmi in attesa di riprovarci".
E in quel momento in cui non avevo nemmeno la paralisi, con gli occhi chiusi sento un gatto (li ho in casa) passarmi sul petto, mi schiaccia e sento un forte dolore. Un dolore rigido (avete già capito... petto paralizzato!) e apro gli occhi, del gatto nessuna traccia.
E lì mi sveglio davvero e faccio una scoperta: non mi ero davvero svegliato, la porta è chiusa, quindi non c'erano gatti nella stanza.
Cosa mi ha schiacciato il petto con violenza?

Lo interpreto come un successo parziale, ma non lo avevo capito che ero in fase di uscita, chiudendo di nuovo gli occhi nel letto mi sono riaddormentato e svegliato, avrei dovuto provare ad alzarmi.

4) L'udito di Superman?!?
E niente, questo mi ricorda quella volta che avevo la febbre alta e sentivo tutti i rumori più forti di quanto lo fossero. Un ronzio diventava un rumore, un rumore diventava qualcosa di insopportabile. Ma lì stavo male. Invece in quello che mi è successo nell'ultima 'paralisi' avuta ero in piena forma fisica.

Ho sentito due voci maschili (inizialmente disturbate come se provassi ad ascoltare attraverso una parete, diciamo l'effetto palloncino, poi normalissime) che parlavano di installare un'antenna. Sembravano voci di operai di fabbrica, installare l'antenna, e spiegavano anche alcuni dettagli dell'installazione (che ora non ricordo, andiamo sul tecnico). Poi sento dei passi e questa voce accende uno stereo, musica dance di quelle tunz-tunz, che non mi piacciono per niente, ma a livello di ritmo era realistica, non credo di averla mai sentita, ma sinceramente non le saprei riconoscere.
Le voci me le sono immaginate? Ho sentito oltre al muro dietro di me dove c'è un fabbricato con all'interno degli operai? Non ho la minima idea se ascoltino o meno della musica, tengono le porte chiuse, è desonorizzato all'esterno.
Quindi o mi è tornato il superudito di quando avevo la febbre alta, o mi sono immaginato sia la conversazione che la musica di un genere che non mi piace.


E niente, quattro piccole esperienze senza il successo pieno. Ripeto: piccoli passi, un po' alla volta e sto mantenendo un ritmo buono nei tentativi. Fra l'altro la mia focalizzazione è migliorata, a occhi chiusi riesco a immaginare meglio le figure rispetto al solito.
[Modificato da cell in the hell 12/04/2017 22:34]
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