Strane coincidenze : esistono sogni in comune ?

la mia dolce metà mi ha confidato di aver sognato noi due su una spiaggia mentre venivamo travolti da una grande onda.
La cosa mi ha " spaventato" in quanto io da anni faccio lo stesso tipo di sogno: sono solo su una spiaggia e all'improvviso si crea uno tsunami .
Parlando e raccontandoci i nostri sogni abbiamo preso consapevolezza che abbiamo alcune fobie in comune e soprattutto un attività onirica abbastanza sviluppata e facciamo sogni molto simili.
Come vi spiegate tutto questo ?

che strano, proprio in questi giorni sognando altra gente che conosco mi sonochiesto se anche loro sognano me , magari nelle stesse situazioni o luoghi la stessa notte.Se davvero i sogni sono un universo parallelo penso sia possibile fare dei sogni in comune...

Sappi che quello di essere travolti da un'onda è un sogno relativamente comune

Ad ogni modo credo proprio che la tua domanda punti più in alto delle risposte che questo forum può offrirti, soprattutto poiché (questo forum) contiene discussioni nelle quali è importante ammettere di non sapere quando effettivamente non si sa

Quello che puoi trovare invece sono racconti: sul fatto che esistano o meno sogni condivisi ne avevo letta una, qui da qualche parte, abbastanza rilevante; anche io (se vuoi ti potrò raccontare quando avrò la comodità di scrivere su un pc) ho un piccolo racconto a riguardo ma si tratta veramente di un piccolo germoglio di dubbio, una velleità

Ok, Teo: aspetto di leggere il tuo racconto.

Questo è pari pari il sogno in questione (tra l'altro il mio primo affacciarmi nel mondo dei sogni lucidi) ripreso dal mio diario:

Mi trovo nei pressi di una spiaggia, direi proprio nel punto in cui, camminando verso il mare, finisce la strada orizzontale e comincia la sabbia. Appena passato dall'asfalto alla sabbia mi fermo presso un chiosco. Torno a camminare sulla spiaggia. C'è molta gente ed è notte. La notte non è serena, è molto nuvolosa e le nuvole, che col loro leggero chiarore si distinguono dal cielo notturno, creano forme surreali. In spiaggia c'è moltissima gente e l'atmosfera è di grande eccitazione, anche io faccio parte di questa eccitazione benché non sappia a cosa sia dovuta (probabilmente non c'è una causa, è così e basta) ma non mi preoccupo nemmeno di capirne la motivazione.
Cerco di camminare verso il mare e faccio una gran fatica, sia per la calca di persone, sia perché camminare sulla sabbia è difficile: pur rimanendo tale, infatti, la sabbia assume un pò le connotazioni di un mare non proprio calmo creando quindi onde ed arrivando ai polpacci/ginocchia.
Arrivato più vicino al mare guardo a largo e per qualche secondo vedo, dietro a dei grandi faraglioni (potrei descriverli come piccole montagne in mare) che prima non c'erano, grandi fari di navi che scorrono orizzontali, in entrambi i versi, parallelamente alla spiaggia. E' notte ed ogni navi ha un faro, è come vedere le gigantesche luci di giganteschi motorini scorrere orizzontalmente dietro questi faraglioni. E' notte quindi le sagome delle navi sono quasi impercettibili, è molto maggiore la sensazione di sapere che siano navi piuttosto che quella di vederle. Il tutto è davvero surreale.
Per un momento immagino, a metà tra l'eccitato e lo spaventato, come sarebbe se da quelle navi arrivassero ondate di soldati. Dopo pochi secondi comunque tutto torna come prima.
Adesso mi trovo sul bagnasciuga con alcuni miei amici, sembrerebbe esserci la luce del giorno. La spiaggia è molto più libera di quanto non fosse prima, e io ho in mano un tipico pallone da spiaggia. Una mia amica mi dice che esistono 12 livelli di coscienza. A questo punto calcio il pallone lontanissimo, lungo il bagnasciuga, e corro per raggiungerlo avendo il mare a sinistra. Correndo, alla mia destra, invece di vedere la gente sulla spiaggia vedo più volte (accostato, uno di fianco all'altro) lo stesso gruppo di persone (immobili, come una foto) ripetersi sempre uguale. E' come se la disposizione si ripetesse nello spazio, come mettere una di fianco all'altra le fotocopie di uno stessa immagine, così da poterne vedere più d'una contemporaneamente. Guardando quelle persone sento che uno di loro sono io, pur essendo diverso fisicamente.
Mentre li guardo sento/capisco che ciò che vedo è lo stesso momento, la stessa situazione, vissuto ogni volta ad un diverso livello di coscienza in riferimento a quello che mi ha detto poco fa la mia amica.
Raggiungo il limite destro della spiaggia (che finisce come a ridosso di una grande parete di pietra) e qui, vicino al pallone, c'è un cane nero.
Il processo che mi ha portato a prendere gradualmente lucidità è cominciato dalla frase della mia amica ma è qua, raggiunto il pallone alla fine della spiaggia, nei pressi del cane, che sono diventato lucido al 100% rendendomene effettivamente conto.
Sono molto eccitato, mi balena in mente l'idea di una oobe ma non mi interessa ora quindi la lascio stare.
Sono totalmente lucido ma nonostante ciò non ho il totale controllo sul sogno: provo a sollevare in verticale un po' di acqua del mare come a farne una colonna ma non succede niente. Sono lucido ma non riesco ad essere il creatore attivo del sogno e la cosa mi indispone un po'.
Nonostante la mia lucidità non mi sento a mio agio nei pressi di quel cane: c'è un che di mistico nella sua presenza anche perché rimane fermo a guardarmi, ma non mi sento a mio agio nonostante la mia lucidità perché la paura dei cani è un fardello che mi porto dietro tanto nella vita reale quanto in sogno (dove in realtà è il regno animale in generale ad avercela con me). Il cane comunque non fa niente e dentro di me c'è contrasto tra l'istintiva paura che provo nei suoi confronti e la consapevolezza che è una figura buona.
Dopo il fallito tentativo di modificare il sogno decido di voler percepire il mio corpo dormiente. Mi riesce piuttosto facilmente e arrivo a sentirlo in modo molto chiaro. Sono lì che cammino in quella strana spiaggia ma allo stesso tempo sento molto bene e molto fisicamente il mio corpo nel letto e la sua posizione.
Lascio stare questo pensiero e corro lungo la spiaggia come tornando verso i miei amici. Poi decido di rifare questa cosa del corpo ma non la riesco a controllare molto bene e, distratto dal pensiero del mio corpo nel letto, mi sveglio.
Dopo qualche secondo mi riaddormento e riprendo il sogno, la situazione è un po' diversa ma è il seguito del sogno precedente, senza tuttavia essere lucido.
continua il sogno fino a quando io e amici torniamo verso la spiaggia di prima, a piedi, che dista ancora qualche centinaio di metri. Un mio amico scatta una foto alla spiaggia affollata. Decido di andare a vedere la foto e con lo zoom sento proprio di voler andare a vedere il punto dove ho acquisito lucidità. Lo vedo e nella foto, a differenza della "realtà", non ci sono persone: è come quando c'ero stato prima. Nel riguardare quel punto della spiaggia attraverso la foto ho un principio di lucidità ma è troppo poco e non riesco a governarlo, il sogno continua come un sogno ordinario.

La mattina dopo averlo avuto l'ho raccontato a mia madre poiché le avevo parlato del mio obiettivo di avere sogni lucidi. Le ho raccontato solo la parte di lucidità senza farle tutto il preambolo della parte in cui non ero lucido.
Pochi giorni dopo lei, senza alcun motivo apparente che giustificasse la sua narrazione (visto che normalmente non è che mi racconta quello che sogna) mi racconta di aver sognato una spiaggia terribilmente simile a quella in cui mi trovavo io, con le caratteristiche, l'atmosfera e le cose che avevo sognato io stesso, seppur con lievi differenze. Quelle cose, come ho detto prima, di cui non le avevo raccontato perché era la parte non lucida. Ti assicuro che mentre me ne parlava ho avuto un brivido.
Purtroppo lì per lì non ho avuto il coraggio e la freddezza di chiederle un particolare del sogno, per vedere se combaciava anche quello. Potrei farlo ora ma potrebbe esserselo dimenticato essendo passato più di un anno.. e comunque, anche se mi rispondesse che quell'aspetto non era presente nel suo sogno, ti garantisco che ciò non sminuirebbe la portata della sua descrizione.

Quello che penso è che forse non è necessario scoprire che due persone dicono di aver visto lo stesso esatto numero di granelli di sabbia o la stessa forma precisa delle nuvole per dire di aver trovato qualcosa di interessante

Ora devo andare, quando posso cerco quell'altro racconto che ho letto su questo forum tempo fa e se lo trovo te lo posto

anche io tempo fa provai quest esperienza... credo che effettivamente esista un "luogo" dove tutti possiam accedere, anche se il più delle volte ci rimane celato