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Vedere la realta in un ottica diversa .. smarirsi nell'infinito

Ultimo Aggiornamento: 22/01/2015 23:58
02/03/2014 23:30
 
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Raga a voi vi è mai capitata la sensazione che vendendo un paesaggio magari a voi famigliare riuscite poi a percepire il motivo perche un secchio o un oggetto si trovi in quella posizione ecc ecc ....

Il perche ad esempio un albero è piantato li, il perche quella pietra si situa in quel posto .. come se fossero questi o questi oggetti posti li a mostrare un presente che è somma dei tanti passati precedenti
come se contenessero al loro interno una memoria lasciata da qualcuno o qualcosa, per spiegare qualcosa che va oltre , come se il sasso il secchio o un oggetto sia solo un pretesto per mostrare meglio una realta che non si percepisce una realta più forte insomma ...

in pratica il sasso in se per se sparirebbe all'improvviso se non fosse carico di questa realtà

Avvolte a me capita di fermarmi quasi paralizzato e vedere qualcosa che
va oltre gli oggetti e percepire da questi piccoli indizzi una realta meno fittizzia più infinita ed eterna.

La cosa pero non mi spaventa anzi per dire il vero è una bella sensazione che ti carica dentro una volta vissuta perche senti di quanta vera energia siamo circondati

anche se molte volte ti senti smarrito da queste sensazione ...
a voi è mai capitato di fare una meditazione in questi termini che emozioni avete provato nel sentivi quasi smarriti in qualcosa che e simile all'infinto ??

03/03/2014 00:10
 
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Queste emozioni, sensazioni, le provano anche gli astronauti..
Sicuramente loro, più di noi, hanno riflettuto sulla loro piccola e breve esistenza..
Da lassù anche un fiume ove l'acqua scorre da secoli e secoli, da millenni pare poca cosa rispetto all'infinito spazio vuoto ma pieno di buio..
Sei fittizio fra, lo siamo tutti..
Ma fittizio, per piccola che sia la nostra esistenza rispetto a ciò che c'era prima e che ci sarà anche dopo di noi, non vuol dire privo d'importanza..
Darsi importanza conservando la modestia.. Quelle cose che, come dici tu, ci danno un senso di smarrimento in realtà io penso vogliano trasmetterci il vero significato di umiltà, di amore e di rispetto.. ci riportano con i piedi in terra, insomma..
Ho provato queste sensazioni anche in altri luoghi meno, in un cimitero ad esempio, quando ci si reca a salutare i nostri cari, oppure ad un funerale dove di riflessioni ne fai tante..
La realtà è la vita che passa.. l'idea migliore, davanti alle cose che hai elencato, è che di vita ce n'è una e che va spesa con buon senso.. questo per me ovviamente..










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La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore.

Voltaire


[SM=g27828]
03/03/2014 01:26
 
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non so cosa intendi per fittizio ma per me vedere quest'infinito non mi rende fittizio azi mi fa capire come io faccia parte di un qualcosa di grande e di non casuale

insomma quella pietra e li perche regge l'idea di tanti passati e futuri che si sommano ... per me qualsiasi vita ha un importanza .. per me nessuna vita è sprecata, anche una persona svantaggiata o un cane che non sa fare il cane ha la sua importanza

insomma scontrarmi con quell'infinito non mi deprime non mi rende più piccolo ... anzi in un certo senso mi carica (perche so che appartengo a questo infinito) perche so che alla fine sono una goccia che si sommera nei futuri successivi o ai passati che sono venuti e che mai si spegnera,

se fossi insomma solo una vita che passa e basta, alla fine sarei solamente una pietra facilmente rimpiazzata da altre
ma il probema che in questa realta non è possibile rimpiazzare nulla
perche la sensazione che ho e che sono li a mostrarci tutta questa memoria ... che resta li e non potra mai morire

e come se fossero insomma tanti passati che vivono con il presente e che aspettano di vivere anche con i futuri successivi ..
e questa regola e forse una delle poche regole che non possono essere mutate



non so se rendo l'idea ... so che un po strano come discorso ma sono sensazioni ed emozioni che aime sono sempre difficili da esprimere a parole [SM=x431223]
[Modificato da francescoMarangi 03/03/2014 01:38]
03/03/2014 07:26
 
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Sei un "colui che non par corpo" ( Dante) davanti a tanta maestositá..
Un presente fittizio che si plasmerá con gli altri passati..

Stiamo dicendo le stesse cose, fra..
:)









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[SM=g27828]
03/03/2014 08:44
 
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ehehe è vero quando si fa questi doscorsi complicati avvolte sembra dire cose diverse ^_^ invece no [SM=g27811]
21/01/2015 11:37
 
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In un istante, un solo e microscopico istante, si concentra tutto l'universo. Così almeno dicono e pensano alcuni. la nostra traccia è indelebile e la nostra presenza tutt'altro che immotivata. A partire da qualche frazione microscopica di secondo dopo l'inizio, quando le radiazioni imperversavano indisturbate in un universo bollente privo di massa che conteneva già tutto ciò che esiste o è esistito. A partire dalla comparsa delle prime quattro forze elementari fino alla formazione dei primi atomi e la concretizzazione della massa. Ogni piccolo frammento di polvere spaziale che collise nella formazione di stelle e pianeti, ogni più microscopica variazione di temperatura ha costruito il mondo in cui viviamo. Qualche microscopica particella invisibile in più dal nostro sole e avremmo un pianeta forno, qualcuna in meno e avremmo un pianeta ghiacciato. Un seme di melo in meno e Newton non avrebbe scoperto la gravità. Perfino adesso, scrivo ogni parola e ogni mio gesto è pilotato e governato, immodificabile, inevitabile conseguenza della essenza stessa degli istanti precedenti, che scaturiscono mostrandoci che non può esistere il caos, se non come una forma di ordine. Ho scelto di scrivere ciò? potevo fare altrimenti? oppure l'universo stesso che esiste in ogni mio atomo e in ogni mio gesto mi ha condotto qui, a cinque miliardi di anni dalla formazione del pianeta a scrivere cose insensate? è tutto qui? da dove vengono i pensieri? frammenti casuali di codice alla io robot? il risultato della evoluzione? Le conseguenze inevitabili dell'universo? o qualcos'altro? [SM=x431223]

Concretamente: si mi è accaduto di soffermarmi su faccende simili, di solito però i fatti a cui erano legati gli oggetti avevano un enorme peso emotivo per persone a me vicine e se mi permettete il termine, riecheggiavano nella esistenza. Una volta vidi la foto di un fratello e sorella. Per la privacy non parlerò di chi fossero o quando la vidi, ma era la foto di un abbraccio, quella foto mi passò la certezza assoluta che la ragazza nella foto, seppure io non avessi modo di saperlo fosse stata abusata, ma non dal fratello. Qualche tempo dopo, mia sorella, persona con la quale ho un contatto particolare mi ha raccontato la storia di come la persona della foto avesse in effetti un lungo passato di abusi sessuali nella sua infanzia, cosa che tutt'ora la segna.
[Modificato da Nanonano 21/01/2015 11:38]
22/01/2015 23:58
 
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"La nostra traccia è indelebile e la nostra presenza è tutt'altro che immotivata."

Bel pezzo di post. Complimenti CaoseCosimo. Visione.
:)









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