...ecco questo post meriterebbe un papiro di qualche migliaio di pagine ma vuoi la pigrizia vuoi la stanchezza mi limiterò a convogliare in poche parole il fiume di pensieri che questo argomento mi suscita.
..emm "non a caso" questa mattina ho infilato in borsa un libro che giaceva da oltre un anno nella mia libreria...un anno si fa per dire dato che ha subito anche un trasloco di 300Km...ma questa è una storia lunga.
Chi conosce Jung? ...forse la maggior parte conosce
Freud, diciamo che per acasualitaà i due fanno parte di una "non" statistica di menti illuminate apparentemente coincidenti sul piano cognitivo sociale.
Questo post si basa sulla lettura del libricino "LA SINCRONICITA' di CARL G. JUNG"
...si insomma di cosa sto parlando? Ecco avete presente quando casualemnte state pensando ad un cavalletto di marca per una macchina fotografica e sempre casualmente due giorni dopo un tizio che non avevate mai visto e conosciuto vi regala proprio il cavalletto dei vostri sogni? (Lui lo stava buttando nella spazzatura..si mancava giusto una vite ma niente di che)... non vorrei stiate pensando alla legge di attrazione, non è qui che voglio portare il discorso.
Bene faccio una sintesi del concetto di sincronicità, se mi riesce, no anzi vi ricopio il capitoletto tratto da Wikipedia, avevo sottolineato di esser pigro stasera:
------------------------------
WIKI DICE
------------------------------
I fenomeni paranormali hanno affascinato Jung da sempre. Tra questi egli prediligeva le "coincidenze significative". Nel 1916, a pochi anni di distanza dalla defezione dal gruppo degli psicoanalisti fedeli al metodo scientifico-oggettivante e a Sigmund Freud, scriveva riflettendo sulla possibilità di affiancare al principio di causalità quello finalistico:
« La causalità è solo un principio, e la psicologia non può venir esaurita soltanto con metodi causali, perché lo spirito (la psiche) vive ugualmente di fini. »
Jung distingue la sincronicità dal "sincronismo" (eventi che accadono simultaneamente, cioè nello stesso tempo, es: ballerini che fanno lo stesso passo con la stessa cadenza simultanemaente, due orologi che segnano lo stesso orario, metronomo e musica che seguono lo stesso ritmo etc.) che sono eventi che accadono senza alcuna connessione di significato, sia causale che casuale, perché sono azioni di pura contemporaneità temporale.
La sincronicità invece è basata su postulati tipici del pensiero magico che, nella vita di tutti i giorni, si traducono come: pensare a una persona e poco dopo ricevere una telefonata che ne porta notizie; nominare un numero e vedere passare una macchina con lo stesso numero impresso sulla carrozzeria; leggere una frase che ci colpisce e poco dopo sentircela ripetere da un'altra persona etc.; che talvolta danno la netta impressione d'essere accadimenti precognitivi legati a una sorta di chiaroveggenza interiore, come se questi segnali fossero disseminati ad arte sul nostro percorso quotidiano per "comunicare qualcosa che riguarda solo noi stessi e il nostro colloquio interiore". Una sorta di risposta esterna, affermativa o negativa, oggettivamente impersonale e simbolicamente rappresentata.
--------------------------
No dai vi faccio comunque un sunto:
Bene...eventi sincronici e non statistici perchè fuori da una logica statistica (acasuali(acausali))senza una apparente simbiosi di CAUSA ED EFFETTO ma legati comunque tra loro e forse originati da una forza emotiva o psicologica in relazione ad un evento fuori dal controllo cognitivo ordinario.
FINE
Del libro a dire il vero ho solo letto una splendida introduzione di Antonio Vitolo e qualche pagina introduttiva di Jung, ma non ero a digiuno digiuno dell'argomento e comunque mi è bastato per far esplodere in me tantissimi
pensieri latenti, oltre a farmi correlare alcuni tasselli che svolazzavano nella mia mente da anni ma ancora non ero riuscito ad incastrare...
..ebbene finalmente JUNG, SHOPENHAUER, parapsicologia, psicologia, occultismo e fisicità si sono seduti a banchetto di nozze figliando qualche strana creatura "emozionale" che poi è scappata con "anima"...va be qui la mescolanza del tutto si perde tra i vari autobus che prendo ogni giorno ma sto andando oltre e fuori topic...
torno IN dicendo che il buon JUNG ha apprezzato il libro "IL MONDO COME VOLONTA' E RAPPRESENTAZIONE di Schopenhauer" da cui ne e' rimasto sicuramente influenzato per l'idealizzazione del concetto di SINCRONICITA'...ok, tra l'altro anche Vitolo ne ha fatto menzione, oltre anche a I CHING e varie altre letture. Insomma la mia sorpresa nello scoprire JUNG come psicologo sta nel fatto di trovare in lui moltissime sfaccettature che vanno ben oltre alla natura psicologica. Non è la sua prima lettura che mi faccio e ogni volta rimango sorpreso per quanto la psicologia in realtà non sia solo fine a se stessa. Ecco tanto che ci siamo, se proprio questa estate non sapete cosa leggere sotto l'ombrellone, anche se leggermente off ma non del tutto, vi segnalo il libro di
JAMES HILLMAN - IL CODICE DELL'ANIMA.
L'ho fatta troppo pesante e carica questa intro?
A no, non era l'intro, era tutto il corpo del post
, vi lascio con alcune frasette dal libro SINCRONICITA':
FRASETTA
JUNG: ....la percezione oscura di un senso latente....
Si riferisce alla sincronicità come a qualcosa di percepibile con qualche senso bla bla..fate voi.
FRASONA MA SINTESI
JUNG: ...oggetto della riflessione di JUNG è il fenomeno della sincronicità, che secondo la sua definizione è la risultante di due fattori:
1) un'immagine inconscia che si presenta direttamente (letteralmente) o indirettamente (simboleggiata o accennata alla coscienza come sogno, idea improvvisa, presentimento);
2) un dato di fatto obiettivo che coincide con questo contenuto. L'evento esterno può svolgersi fuori dalla percezione dell'osservatore, ed essere quindi distante nello spazio, o può essere distante nel tempo, può cioè verificarsi in un tempo futuro rispetto al momento dell'evento psichico manifestatosi al soggetto.
---------------------
Bene, mollo l'osso anche se da spolpare rimane ancora molto.... se qualcuno tipo
@Alfea
volesse mescolarci anche Roll di cui
L'ALTRA DISCUSSIONE QUI, direi che possiamo "mescolare le carte"
anche con lui visto che diversi studi sulla sincronicità svolti da JUNG si riferiscono anche alle analisi di J. B. RHINE su parapsicologia e lettura di carte a distanza o combinazioni numeriche di dadi etc...ops...ho appena fatto scala!
...ecco...pensavo...meno male che sono stato pigro...
[Modificato da acronimo 27/08/2014 10:12]