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Gli eventi acasuali e la sincronicità (by Jung e con il benestare di Shopenhauer)

Ultimo Aggiornamento: 13/11/2014 23:16
19/04/2013 22:29
 
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...ecco questo post meriterebbe un papiro di qualche migliaio di pagine ma vuoi la pigrizia vuoi la stanchezza mi limiterò a convogliare in poche parole il fiume di pensieri che questo argomento mi suscita.

..emm "non a caso" questa mattina ho infilato in borsa un libro che giaceva da oltre un anno nella mia libreria...un anno si fa per dire dato che ha subito anche un trasloco di 300Km...ma questa è una storia lunga.


Chi conosce Jung? ...forse la maggior parte conosce Freud, diciamo che per acasualitaà i due fanno parte di una "non" statistica di menti illuminate apparentemente coincidenti sul piano cognitivo sociale.

Questo post si basa sulla lettura del libricino "LA SINCRONICITA' di CARL G. JUNG"

...si insomma di cosa sto parlando? Ecco avete presente quando casualemnte state pensando ad un cavalletto di marca per una macchina fotografica e sempre casualmente due giorni dopo un tizio che non avevate mai visto e conosciuto vi regala proprio il cavalletto dei vostri sogni? (Lui lo stava buttando nella spazzatura..si mancava giusto una vite ma niente di che)... non vorrei stiate pensando alla legge di attrazione, non è qui che voglio portare il discorso.

Bene faccio una sintesi del concetto di sincronicità, se mi riesce, no anzi vi ricopio il capitoletto tratto da Wikipedia, avevo sottolineato di esser pigro stasera:

------------------------------
WIKI DICE
------------------------------
I fenomeni paranormali hanno affascinato Jung da sempre. Tra questi egli prediligeva le "coincidenze significative". Nel 1916, a pochi anni di distanza dalla defezione dal gruppo degli psicoanalisti fedeli al metodo scientifico-oggettivante e a Sigmund Freud, scriveva riflettendo sulla possibilità di affiancare al principio di causalità quello finalistico:
« La causalità è solo un principio, e la psicologia non può venir esaurita soltanto con metodi causali, perché lo spirito (la psiche) vive ugualmente di fini. »

Jung distingue la sincronicità dal "sincronismo" (eventi che accadono simultaneamente, cioè nello stesso tempo, es: ballerini che fanno lo stesso passo con la stessa cadenza simultanemaente, due orologi che segnano lo stesso orario, metronomo e musica che seguono lo stesso ritmo etc.) che sono eventi che accadono senza alcuna connessione di significato, sia causale che casuale, perché sono azioni di pura contemporaneità temporale.

La sincronicità invece è basata su postulati tipici del pensiero magico che, nella vita di tutti i giorni, si traducono come: pensare a una persona e poco dopo ricevere una telefonata che ne porta notizie; nominare un numero e vedere passare una macchina con lo stesso numero impresso sulla carrozzeria; leggere una frase che ci colpisce e poco dopo sentircela ripetere da un'altra persona etc.; che talvolta danno la netta impressione d'essere accadimenti precognitivi legati a una sorta di chiaroveggenza interiore, come se questi segnali fossero disseminati ad arte sul nostro percorso quotidiano per "comunicare qualcosa che riguarda solo noi stessi e il nostro colloquio interiore". Una sorta di risposta esterna, affermativa o negativa, oggettivamente impersonale e simbolicamente rappresentata.
--------------------------


No dai vi faccio comunque un sunto:

Bene...eventi sincronici e non statistici perchè fuori da una logica statistica (acasuali(acausali))senza una apparente simbiosi di CAUSA ED EFFETTO ma legati comunque tra loro e forse originati da una forza emotiva o psicologica in relazione ad un evento fuori dal controllo cognitivo ordinario.
FINE

Del libro a dire il vero ho solo letto una splendida introduzione di Antonio Vitolo e qualche pagina introduttiva di Jung, ma non ero a digiuno digiuno dell'argomento e comunque mi è bastato per far esplodere in me tantissimi pensieri latenti, oltre a farmi correlare alcuni tasselli che svolazzavano nella mia mente da anni ma ancora non ero riuscito ad incastrare...

..ebbene finalmente JUNG, SHOPENHAUER, parapsicologia, psicologia, occultismo e fisicità si sono seduti a banchetto di nozze figliando qualche strana creatura "emozionale" che poi è scappata con "anima"...va be qui la mescolanza del tutto si perde tra i vari autobus che prendo ogni giorno ma sto andando oltre e fuori topic...

torno IN dicendo che il buon JUNG ha apprezzato il libro "IL MONDO COME VOLONTA' E RAPPRESENTAZIONE di Schopenhauer" da cui ne e' rimasto sicuramente influenzato per l'idealizzazione del concetto di SINCRONICITA'...ok, tra l'altro anche Vitolo ne ha fatto menzione, oltre anche a I CHING e varie altre letture. Insomma la mia sorpresa nello scoprire JUNG come psicologo sta nel fatto di trovare in lui moltissime sfaccettature che vanno ben oltre alla natura psicologica. Non è la sua prima lettura che mi faccio e ogni volta rimango sorpreso per quanto la psicologia in realtà non sia solo fine a se stessa. Ecco tanto che ci siamo, se proprio questa estate non sapete cosa leggere sotto l'ombrellone, anche se leggermente off ma non del tutto, vi segnalo il libro di JAMES HILLMAN - IL CODICE DELL'ANIMA.

L'ho fatta troppo pesante e carica questa intro? [SM=x431222]
A no, non era l'intro, era tutto il corpo del post [SM=g27823] , vi lascio con alcune frasette dal libro SINCRONICITA':

FRASETTA
JUNG: ....la percezione oscura di un senso latente....


Si riferisce alla sincronicità come a qualcosa di percepibile con qualche senso bla bla..fate voi.

FRASONA MA SINTESI
JUNG: ...oggetto della riflessione di JUNG è il fenomeno della sincronicità, che secondo la sua definizione è la risultante di due fattori:

1) un'immagine inconscia che si presenta direttamente (letteralmente) o indirettamente (simboleggiata o accennata alla coscienza come sogno, idea improvvisa, presentimento);

2) un dato di fatto obiettivo che coincide con questo contenuto. L'evento esterno può svolgersi fuori dalla percezione dell'osservatore, ed essere quindi distante nello spazio, o può essere distante nel tempo, può cioè verificarsi in un tempo futuro rispetto al momento dell'evento psichico manifestatosi al soggetto.
---------------------

[SM=g8365] Bene, mollo l'osso anche se da spolpare rimane ancora molto.... se qualcuno tipo

@Alfea

volesse mescolarci anche Roll di cui L'ALTRA DISCUSSIONE QUI, direi che possiamo "mescolare le carte" [SM=x431219] anche con lui visto che diversi studi sulla sincronicità svolti da JUNG si riferiscono anche alle analisi di J. B. RHINE su parapsicologia e lettura di carte a distanza o combinazioni numeriche di dadi etc...ops...ho appena fatto scala!

[SM=p2822166]

...ecco...pensavo...meno male che sono stato pigro... [SM=x431222]
[Modificato da acronimo 27/08/2014 10:12]
20/04/2013 08:48
 
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Negli ultimi anni della sua vita, Jung si è occupato anche di astrologia, peccato che ha avuto poco tempo per approfondirla, ma nell'astrologia la sincronicità è tutto.

Infatti il linguaggio astrologico che è appunto simbolico analogico, permette di vedere che la sincronicità è la norma non l'eccezione, dal momento che conoscendo questo linguaggio si vedono continue corrispondenze analogiche che sfuggono a chi non lo conosce. Tutta la nostra vita è una corrispondenza tra contenuti interiori e manifestazioni esterne, ma non tutte sono così lampanti da essere notate se non si "decodificano".

Quindi per me la sincronicità non è che la l'espressione dell'interezza che è la nostra autentica natura ma che ci sfugge perchè ci identifichiamo nella parte.

ciao

lara
[Modificato da l@r@_ 20/04/2013 08:58]


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20/04/2013 12:47
 
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Re:
l@r@_, 20/04/2013 08:48:

Tutta la nostra vita è una corrispondenza tra contenuti interiori e manifestazioni esterne, ma non tutte sono così lampanti da essere notate se non si "decodificano".




Per l'appunto "apparentemente" i nostri risvolti psicologici o emotivi hanno una corrispondenza nel mondo reale. Un simbolismo comunque soggettivio e sfuggevole a cui andrebbe prestata attenzione per una codifica più chiara.

La domanda è: come è possibile che un nostro nodo psicologico o emotivo trovi un riscontro nel mondo reale con un evento improvviso quanto inaspettato e casuale?

Possiamo insinuare che la nostra interiorità può modificare la materia ma non solo, anche gli eventi che concatenati tra loro ci portano alla visione del simbolo legato al nostro interiore?

Cioè, ripescando da JUNG, penso a un pesce e ad un tratto mi passa davanti un TIR con la gigantografia del pesce....e diciamo, questo pesce per me interiormete è legato ad un evento emotivo o psicologico (simbolismo o archetipo): ho modificato la realtà o la realtà mi suggerisce qualcosa? Ma la realtà si è modificata comunque per mostrarmi il TIR in quello stesso istante! Eppure non è un evento soggettivo perchè il TIR con il pesce lo possono vedere tutti, l'evento soggettivo è la correlazione che faccio io del mio pesce interiore con il TIR. E' solo un evento casuale?

E se il mondo reale fosse in continuo mutamento retto da meccanismi di mutazione legati alla psicologia collettiva e anche alla interiorità dei singoli? La materia forse è molto più plasmabile di quel che apparentemente sembri.

...to be.. continuerà...devo pranzare.

P.S: ho aggiunto una locandina al primo post [SM=x431244]
[Modificato da acronimo 20/04/2013 12:51]
20/04/2013 13:21
 
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Tanto per portare un'ulteriore verifica a favore dell'idea che tutto sia collegato ed in reciproca influenza, la fisica quantistica ha ben dimostrato che la mente umana può modificare la materia ed alterarne il corso.
Ad esempio, l'esperimento del Pear (Princeton Engineering etc.) ha verificato che la volontà dei partecipanti al test può modificare il moto di elettroni liberi e portarli in una direzione scelta.
La deviazione è statisticamente apprezzabile, qualcosa di cui tener conto e che ha portato a risultati concreti, anche se misteriosamente non Peer Reviewed.

Out of business.
20/04/2013 13:55
 
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Secondo me usare la "volontà" come unico canale cosciente per modificare il flusso degli elettroni porta ad un risultato, ma sicuramente inferiore alle possibilità concrete. Ci deve essere qualche cosa o una mistura di cose, tipo psiche, emozione o senso latente, che unite alla volontà potrebbero portare a risultati maggiormente eclatanti.

Fatto sta per quanto esposto più sopra: i due eventi di cui parla JUNG che entrerebbero in relazione a seguito di un flusso inconreto di eventi apparentemente non concatenati è vincolato da noi verso di noi o è un evento extraumano che ci viene incontro per mostrarci qualcosa?

A mio avviso e ripescando da Shopenhauer, secondo me esistono due mondi: uno apparente composto dalla simultaneità delle esistente in relazione alla materia e uno emotivo psicologico che vela il mondo apparente ricoprendelo con i nostri simbolismi interiori e con la "tela" della nostra psiche o emotività. Un esempio banale, se mostriamo ad uno sconosciuto una foto di nostro figlio, lui vedrà solo la foto di un bambino, mentre noi vedremo un mondo emotivo...applichiamo questo al persorso che facciamo la mattina per andare a scuola o al lavoro, agli oggetti che ci circondano, alla città in cui viviamo etc... è l'osservatore che fa la differenza e non l'osservato. L'osservato probabilmente rimane il medesimo sia che sia visto da me, da lui o da altri ma l'osservatore avverte l'osservato in maniera diversa a seconda del proprio background psicoemotivo.

Insomma, e sepro di non essere andato troppo off topic, il pesciolino che ci appare sul TIR in quel preciso istante, assume per l'osservatore che è emotivamente in relazione con esso un significato "potenziale" mentre passerà inosservato a chi non ha un legame simbolico con il pesce.

Oddio mi sono perso....ecco, il pesce sarebbe stato li sul TIR comunque o il tutto ha fatto in modo che passasse proprio in quel dato istante mentre io pensavo al mio pesce interiore? Oppure una sorta di percezione psichica ha avvertito il TIR ancora prima che io lo vedessi e mi ha suggerito a ancora prima l'immagine che avrei visto?

Nessi e connessi sono una conseguenza percettiva attraverso qualche nostro senso latente o sono due eventi veramente separati che coincidono in modo acasuale?

Perdonate il farfugliamento...eppure ho mangiato leggero.. ;-)
[Modificato da acronimo 20/04/2013 14:11]
20/04/2013 14:11
 
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Io non la metto in questi termini.

A mio parere la sincronicità ci mostra che tra "dentro" e "fuori" non c'è alcun limite di continuità. Niente di più niente di meno.

Siamo noi che ci consideriamo delle "entità" separate e quindi riteniamo ci sia un IO e tutto il resto sia "altro da me".

Evidentemente non può che essere così, ma la sincronicità ci "ricorda" l'unità che siamo.

ciao

lara


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20/04/2013 14:14
 
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Re:
l@r@_, 20/04/2013 14:11:

Io non la metto in questi termini.

A mio parere la sincronicità ci mostra che tra "dentro" e "fuori" non c'è alcun limite di continuità. Niente di più niente di meno.

Siamo noi che ci consideriamo delle "entità" separate e quindi riteniamo ci sia un IO e tutto il resto sia "altro da me".

Evidentemente non può che essere così, ma la sincronicità ci "ricorda" l'unità che siamo.

ciao

lara




Bello Lara, ecco così come lo hai spiegato è davvero bello e riflessimo.
19/05/2013 00:52
 
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Concordo, altrimenti non si capirebbe la portata degli avvenimenti che, lasciati al potere personale del singolo, per quanto grande, mai e poi mai sarebbe in grado di stravolgere la realtà per dargli un semplice " segno" per avvalorare un suo stato psicologico.
19/05/2013 01:58
 
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Proviamo a prenderla più larga.
Se il SE è una coscienza superiore che comprende tutti i se personali e anche tutta la realtà oggettiva, allora i nostri piccoli se altro non sono che un semplice pezzo di coscienza del SE medesimo.
L'errore che noi tutti facciamo e di credere che siamo singoli e distaccati gli uni dagli altri, mi spiego meglio: in verità è il nostro ego che si appropria di questa funzione credendola propria e credendosi separato dal tutto, da qui tutta una serie di aberrazioni del comportamento umano.
Mi allaccio a questo discorso dopo aver letto una rivista scientifica che analizzava i comportamenti delle persone soggette a trapianti.
Nel caso di trapianti di organi importanti hanno notato che questi soggetti nel giro di pochi giorni variavano il proprio carattere e comportamento inglobando le caratteristiche proprie del donatore.
Ora noi da sempre siamo convinti che la coscienza individuale sia connessa col cervello, a quanto pare invece è connessa ad ogni singola cellula del corpo.
Stiracchiando ancora un poco il discorso. Il se individuale è presente in tutte le cellule che fanno parte di un corpo.
Il SE superiore è presente in tutti gli atomi dell'universo?
Il discorso a questo punto diviene interessante e spiega, almeno parzialmente gli eventi sincronici :-)
19/05/2013 02:07
 
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Ma comunque Lara ha trovato una spiegazione più elegante.
25/08/2014 20:32
 
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Riporto anche di qui l'argomento anche per rinfrescare questo topic a mio parere molto interessante.

Non ho potuto fare a meno di notare in quei giorni preoccupanti per la mia città, come gli eventi che contenevano la parola "tornado"fossero stranamente sincronici.

Copio e incollo ciò che ho scritto di là:

20 agosto 2014: 2 aerei militari Tornado(con 4 piloti) che si scontrano nelle Marche
19 agosto 2014: 4 tornado (di vento) si infrangono su Genova.

Entrambi gli "oggetti" potenziali disturbatori di Concordia o concordia!

27/08/2014 05:43
 
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Scusate l'ignoranza, ma perché non si può parlare di "legge di attrazione"? [SM=x431223]
27/08/2014 09:59
 
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Re:
P.G.soul, 27/08/2014 05:43:

Scusate l'ignoranza, ma perché non si può parlare di "legge di attrazione"? [SM=x431223]



Sai che ci stavo pensando proprio ieri? Anche se nel post iniziale mentalmente ho scartato il contetto, trovo "oggi" una probabile correlazione tra sincronicità e legge di attrazione...ed ecco che l'hai sottolineato.
[Modificato da acronimo 27/08/2014 10:05]
12/09/2014 23:20
 
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L’orso: simbolo della Russia
Published on 9 maggio 2008 | 2 Responses

L’Orso siberiano è quello di statura più grande esistente al mondo dopo quello polare. Questo animale è il simbolo popolare della Russia; infatti, molti, quando parlano di questa nazione, usano fare queste affermazioni:” L’Orso sta dormenrdo” che ha il significato che la Russia non sta rispondendo a degli stimoli che gli vengono lanciati dall’esterno. Oppure quando si afferma che:”L’Orso si è svegliato, oppure, si sta svegliando” corrisponde al fatto che questa nazione inizia a far pesare la sua forza nell’ambito internazionale o comunque fa sentire il suo peso.

La Russia ha per simbologia questo animale che è anche il loro orgoglio nazionale, perchè è un animale così misterioso, ma allo stesso tempo potente e per certi versi anche innocuo, ma se attaccato o quando è affamato non fa sconti a nessuno.

Il perchè questo animale sia diventato il loro simbolo è davvero un impresa saperlo, ma l’unica cosa importante che si sa è che intorno a questo animale sono nati una marea di leggende, che non mi soffermerò al momento qui a raccontarle, perchè sono una diversa dall’altra, ad esempio: una tratta della sua potenza, un’altra tratta del suo altruismo; insomma basarsi su queste fonti sarebbe davvero difficile, comunque l’importante sapere che è l’animale simbolo di questa nazione!

Lorenza Taiti



L'orso è stato ucciso indegnamente..
31/10/2014 22:12
 
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Ma...volendo approfondire, un evento sincronico è comunque qualcosa che ha significato emotivo e soggettivo per chi lo vive, lo stesso evento per un'altra persona può, anzi, non ha nessun significato o valore.

Per chi non se la sentisse di combattere con Jung, con le sue terminologie e con le sue statistiche introspettive, ho scovato un testo che fa riferimento alla sincronicità di Jung ma lo fa in un modo romanzato, con riferimenti concreti e con un lessico scorrevole e piacevole:




Nulla succede per caso
Robert H. Hopcke
- 16 aprile 2013
Edizioni Mondadori
- Editore


QUARTA PAGINA DI COPERTINA:
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A tutti prima o poi capita di vivere una coincidenza incredibile capace di modificare almeno in parte il corso dell'esistenza: sono quelli che Jung definiva "eventi sincronistici", fenomeni in grado di cambiare l'immagine che abbiamo di noi stessi, il nostro modo di vedere il mondo, di aprirci nuove prospettive. In questo libro Robert H. Hopcke esplora l'universo di ciò che erroneamente consideriamo "puro caso", e ne individua il ruolo in campo affettivo e professionale, nella realtà e nel mondo dei sogni, negli aspetti quotidiani e in quelli spirituali dell'esistenza. Attraverso i racconti di esperienze realmente accadute, l'autore dimostra come un evento sincronistico, riflettendo uno stato d'animo interiore, spesso riesca a indicarci la direzione per noi più giusta. Imparando a considerare la nostra vita un racconto dotato di coerenza interna, dove niente succede senza ragione, potremo imparare a sfruttare le coincidenze per comprendere meglio noi stessi e per dare alla nostra esistenza maggiore pienezza.
-----------------------
LINK AL PLAY SOTRE (potete leggere l'anteprima direttamente online cliccando su anteprima, sono moltissime pagine):
CLICCAMI
-----------------------
[Modificato da acronimo 02/11/2014 10:18]
02/11/2014 10:26
 
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L'approfondimento di Hopcke vede lo scorrere della vita come un romanzo dove lo scorrere degli eventi si concatena in maniera quasi guidata. Certi cambiamenti di scena o stati di consapevolezza sembrano dare evidenza di se stessi attraverso eventi sincronici che mettono in risalto il mutamento stesso.

Il punto di vista classico prevede che noi siamo artefici del nostro destino, che ogni evento sia frutto di una causa ed un effetto. In realtà spesso sembra che invece siamo "vittime" di un flusso che inesorabilmente ci porta verso un determinato destino, anche solo momentaneo, qualunque sia la nostra presa di posizione. Siamo quindi pedine, attori, in un teatro di vita in cui in qualche modo il regista tira le fila? Come potrebbe comunicare con noi questo regista? Quale messaggio potrebbe dirci: SI QUESTA E' LA SCENA CHE DEVI RECITARE ADESSO!

GLi eventi sincronici sembrano sprigionare in noi un fortissimo stato emotivo, uno di quegli stati emotivi che ci spinge inesorabilmente a riflettere e prendere una decisione sul mutamento in corso. Sembra che gli eventi sincronici siano paralleli a momenti della nostra vita molto particolari, in cui realmente ci accingiamo a maturare una direzione differente.
02/11/2014 21:29
 
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Leggo con molto interesse quello che ci racconti Acro. La sincronicità è anche uno dei miei pallini, l'avverto spesso o ci faccio caso..non so, fatto sta che penso sia reale.
Riguardo a ciò che ci racconti sull'idea di Hopcke devo dirti che io negli ultimi anni ho maturato l'idea che esista sia una direzione predestinata sia un libero arbitrio. Riesco in qualche modo a percepire che entrambe le possibilità sono reali contemporaneamente.
Come? Beh..in modo piuttosto semplice in realtà. Però forse difficile da spiegare, più semplice da capire o intuire.

La predestinazione la vedo quando penso alla natura di ogni essere vivente. Le nostre spinte emotive, il bisogno di rispondere a determinate esigenze del nostro io. Pulsioni, bisogni, vocazioni...
Io penso che non si possa sfuggire a se stessi.
Ognuno di noi nasce con un bagaglio, anzi due..
Il primo siamo noi stessi, il secondo è quello inerente al luogo in cui nasciamo, la nostra "partenza" diciamo.

Il libero arbitrio è come gestisco questi due bagagli e come riesco a realizzare me stesso nell'arco di tempo che ho a disposizione. Sia che vivrò in accordo con ciò che sono, sia che mi farò condizionare rinunciando a parti di me, sarò in balia di direzioni che la mia natura primaria mi porterà a seguire o verso cui scontrarmi.

A questo proposito mi viene in mente un fiume. (Non posso non pensare al Bisagno)
Lui nasce e si esprime in modo naturale seguendo una determinata traiettoria, lui E' quella direzione.
Se si lascia scorrere nella sua natura sappiamo già dove arriverà.
Se lo constrigiamo a cambiare strada sappiamo già cosa accadrà, un disastro!
Qui c'è una scelta, eppure c'e anche la predestinazione.

Gli eventi sincronici in tutto questo sono forse solo eventi che ci risvegliano con una scossa emotiva dal nostro stato di torpore per ricordarci chi siamo davvero.
[Modificato da Alfea77 02/11/2014 21:33]
12/11/2014 00:16
 
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Vi regalo questo articoletto per me piuttosto interessante sulla realtà simbolica e quindi sincronica.

Qui in particolare si parla di LOOP TEMPORALE

Voi ne avete mai individuati nella vostra vita? Io sì, decisamente!
Di recente pensavo proprio di aver rivissuto nel mio ultimo lavoro le stesse dinamiche che ho vissuto alle scuole medie, allucinanti!

Fortunatamente le medie sono finite e il vecchio lavoro anche.
Ora il mio Loop dovrebbe essere decisamente più positivo!


P.s. Loop degli anni 2007/2010...un gruppetto di amici matti ritrovati! [SM=x431230]
13/11/2014 22:30
 
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Re:
Alfea77, 02/11/2014 21:29:

Leggo con molto interesse quello che ci racconti Acro. La sincronicità è anche uno dei miei pallini, l'avverto spesso o ci faccio caso..non so, fatto sta che penso sia reale.
Riguardo a ciò che ci racconti sull'idea di Hopcke devo dirti che io negli ultimi anni ho maturato l'idea che esista sia una direzione predestinata sia un libero arbitrio. Riesco in qualche modo a percepire che entrambe le possibilità sono reali contemporaneamente.
Come? Beh..in modo piuttosto semplice in realtà. Però forse difficile da spiegare, più semplice da capire o intuire.

La predestinazione la vedo quando penso alla natura di ogni essere vivente. Le nostre spinte emotive, il bisogno di rispondere a determinate esigenze del nostro io. Pulsioni, bisogni, vocazioni...
Io penso che non si possa sfuggire a se stessi.
Ognuno di noi nasce con un bagaglio, anzi due..
Il primo siamo noi stessi, il secondo è quello inerente al luogo in cui nasciamo, la nostra "partenza" diciamo.

Il libero arbitrio è come gestisco questi due bagagli e come riesco a realizzare me stesso nell'arco di tempo che ho a disposizione. Sia che vivrò in accordo con ciò che sono, sia che mi farò condizionare rinunciando a parti di me, sarò in balia di direzioni che la mia natura primaria mi porterà a seguire o verso cui scontrarmi.

A questo proposito mi viene in mente un fiume. (Non posso non pensare al Bisagno)
Lui nasce e si esprime in modo naturale seguendo una determinata traiettoria, lui E' quella direzione.
Se si lascia scorrere nella sua natura sappiamo già dove arriverà.
Se lo constrigiamo a cambiare strada sappiamo già cosa accadrà, un disastro!
Qui c'è una scelta, eppure c'e anche la predestinazione.

Gli eventi sincronici in tutto questo sono forse solo eventi che ci risvegliano con una scossa emotiva dal nostro stato di torpore per ricordarci chi siamo davvero.



Come non quotarti...a tal proposito mi hai fatto venire in mente un'altro bellissimo libro che sicuramente completa l'argomeno in questione:

IL CODEICE DELL'ANIMA - HILLMAN

Esprime proprio quello che racconti.
Aggiungo: QUALCHE NOTA SU JAMES HILLMAN
13/11/2014 22:52
 
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Sembra interessante questo libro, me lo metto nelle note sicuramente.
E devo dirti che da una certa soddisfazione sapere che qualcuno che ne sa ha sviluppato un'idea approfondita su una certa intuizione, che è pure la mia...che non ne so!

...si è capito?
13/11/2014 23:16
 
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Re:
Alfea77, 13/11/2014 22:52:

Sembra interessante questo libro, me lo metto nelle note sicuramente.
E devo dirti che da una certa soddisfazione sapere che qualcuno che ne sa ha sviluppato un'idea approfondita su una certa intuizione, che è pure la mia...che non ne so!

...si è capito?



Hahahahah....Grande!!! [SM=g27811]
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