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Libro Gratuito : Hercolubus o Pianeta Rosso

Ultimo Aggiornamento: 29/05/2013 12:17
23/08/2012 21:44
 
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Ciao a tutti ragazzi.
Eccomi qui a parlarvi di questo libricino che ho appena finito di leggere.
Prima però vi parlo un pò dell'autore, in modo da farvi un idea più completa:

Breve biografia
Joaquin Enrique (che in seguito ad un iniziazione prende il nome Rabolù) nasce nel 1926 in Colombia. La natura selvaggia e le condizioni sociali estreme del luogo in cui vive lo orientano sin da subito ad una ricerca in grado di liberare l'uomo dallo stato di burattino governato da forze a lui sconosciute. Vive una vita semplice come ogni uomo del luogo, finchè non incontra Samael Aun Weor che lo porta alla ricerca di un'autorealizzazione intima. Essi segnano un momento di svolta per il movimento gnostico samaeliano che grazie a loro comincia una forte espansione. Dal 1960 al '75 compie un apostolato in tutto il Sud America finchè (nel '75) Samael riconosce che Rabolù è entrato in contatto con il suo Maestro Intimo e lo riconosce Maestro del Karma chiamato a legiferare sulle sorti e sugli attriti all'interno del movimento, svolta che segna la divisione tra i due.
Nel 1976 Rabolù si reca in Brasile per riformare le missioni gnostiche da lui stesso fondate. Con tale pratica avviene una scissione del movimento gnostico, motivato anche dalle precarie condizioni di salute di Samael.
Nel 1977 Samael muore e il movimento gnostico si frattura in quello che oggi sono movimenti che si muovono autonomamente l'uno dall'altro. Rabolù si contende senza risultati con altri 2 personaggio la guida del movimento.
Nel 1980 tenta di nuovo l'opera di unificazione di questi numerosi movimenti, fallendo di nuovo. Tra il 93 e il 98 scrive 3 libri:
_ Sintesi delle tre montagne (dove sintetizza la strada per l'autorealizzazione;
_ L'aquila ribelle (propone un percorso verso l'espansione della coscienza in una raccolta di risposte ai suoi allievi occidentali)
_Hercolubus o pianeta rosso
Nel 2000 Rabolù abbandona il corpo fisico.

Il Libro
In "Hercolubus o pianeta rosso" l'autore indica chiaramente la pratica della morte in marcia (morte planetaria e di conseguenza umanitaria) e nel viaggio astrale l'unica via di salvezza per questa umanità. Il libro è scritto con impronta millenaristica e narra di come la fine giungerà con l'arrivo di questo pianeta attualmente all'estremo del nostro sistema solare.
Inoltre l'autore parla di alcune sue esperienze astrali quali un viaggio dove conobbe il popolo dei venusiani e un altro dove incontrò invece i marziani per raccontarci di come loro, a differenza nostra, vivano in stretta simbiosi e rispetto della natura.
Il libro si compone di 52 pagine, leggibili benissimo in una mezz'ora di tempo, il testo è molto scorrevole. Oserei anche dire che è un "libricino" per intenderci.
La cosa inoltre interessante è che questo libro viene distribuito in tutto il mondoin modo assolutamente gratuito tramite un associazione (Alcione Cultural Association)

Impressioni personali
Che posso dirvi ragazzi, io ho trovato nelle parole di questo libro la consapevolezza di una fine che verrà e che io stesso provo, oltre alla rabbia verso l'umanità, anch'essa che io provo. Io credo che qualcosa accadrà, che la natura non starà per sempre a guardarci e che "raccoglieremo ciò che abbiamo seminato". Questo libro per me rappresenta un idea, un ipotesi di ciò che potrà essere e per questo ho avuto interesse nella sua lettura.

Link utili
Per tutte le informazioni riguardo :
_L'associazione culturale Alcione
_L'autore (V.M.Rabolù)
_I mantra utilizzati dal Maestro
_Richiedere il libro GRATUITAMENTE
potete visitare http://www.hercolubus.tv in cui troverete a fondo pagina la modalità per richiedere il libro. Una volta richiesto, come l'associazione stessa vi dirà via email, dovrete attendere tra i 20 e i 30 giorni e in caso non lo riceviate in tale lasso di tempo dovrete semplicemente avvisarli, sempre per email, del disguido.
Io personalmente l'ho ricevuto in circa una 20ina di giorni.

Per qualsiasi domanda cui io non abbia risposto, se avete dubbi o curiosità sono a completa disposizione !
[Modificato da JvlivsCaesar 23/08/2012 22:23]
24/08/2012 22:34
 
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Ciao Jvlivs, scrivo poco ma leggo sempre volentieri i post di questo forum.
Mi interessa particolarmente la tua idea sullo scenario che hai descritto nel libro indicato. Premetto che NON lo leggerò ma faccio fede alla tua descrizione, e vorrei chiederti:
-Perchè fidarsi di un uomo che racconta di venusiani e marziani? Probabilmente le uniche forme di vita presenti nel sistema solare (oltre la terra) sono su Titano, satellite di Giove..inoltre: vivere in rapporto con la natura? Marte è polvere, rocce e pochissima atmosfera...Venere è una tempesta a 480 gradi...
-Perchè confidare nella distruzione del pianeta terra a causa di un planetoide? Non è forse il nostro pianeta il bene più prezioso per la vita? Ci sarebbero tanti metodi per spazzar via solo il genere umano...
Comunque secondo te non c'è il rischio che alimentando la voglia di "morte" si inneschino processi terribili (stragi, suicidi di massa) in persone facilmente influenzabili? Non sarebbe più costruttivo cercare insegnamenti che predispongano l'individuo al continuo miglioramento spirituale senza evocarne l'annientamento??
In sintesi: puoi indicare qualcosa di positivo in questa lettura?
Ps. la fine verrà per tutti a prescindere, l'uomo non è immortale...e la sua anima? Chissà...
Grazie
25/08/2012 02:44
 
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Così, tanto per fare l'avvocato del diavolo.
Anche se i contenuti di questo libro non fanno breccia in me, devo dirti, Giano, che diverse scuole esoteriche indicano forme di vita su Venere e altri pianeti. Il punto è la rigidità con cui noi guardiamo al concetto di "forma di vita". Pensiamo che anche altrove debba avere caratteristiche simili alla nostra senza considerare che possono esistere forme di vita più eteriche (e il bello è che siamo in un forum di viaggi astrali e relativi corpi astrali...) o che vivono all'interno dei pianeti perché magari nel tempo la vita in superficie è diventata impossibile.










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend

25/08/2012 03:06
 
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Ciao Giano e grazie per la risposta!
So bene, e spero mi crederai, di non essere stato chiaro e hai evidenziato delle domande davvero azzeccate e "completanti". Purtroppo per non volermi dilungare troppo in quanto pensavo di aver gia scritto troppo e ho lasciato delle lacune.

Perchè fidarsi di un uomo che racconta di venusiani e marziani?
E' una scelta personale; anche se in questo caso il termine fiducia è sbagliato. Infatti, sempre personalmente, ho voluto ampliare il mio sapere riguardo l'argomento e l'autore, figura per me molto interessante per tutta la sua storia e del suo movimento!

Riguardo le forme di vita, avresti assoluta (o nemmeno) ragione solo se parlassimo di esseri umani non trovi? Intendo, perchè non potrebbero esistere su altri pianeti esseri che si sono evoluti adattandosi a tali condizioni? Inoltre quella di cui parli è ciò che si trova sul piano fisico. Qui si ipotizzano varie altre dimensioni/mondi paralleli se vogliamo.

Vivere in rapporto con la natura?
Non potevo esprimermi in modo peggiore ! Ciò che avrei dovuto dire è che in quelle pagine in cui racconta queste esperienze, cerca di trasmetterci la loro superiore affinità con l'ambiente e più in particolare descrive la terra, la natura, il loro modo di vivere e di lavorare. Oltre che la loro superiorità a livello di "conoscenza". In tutto questo qualcuno potrebbe erroneamente trarne solo un giudizio negativo, molto negativo su di noi, ma non è così. Il suo modo di esprimersi deriva dal suo carattere, sviluppato per il luogo in cui è nato, la non-cultura e per il cammino intrapreso. Quello che lui vuole è che noi espandessimo la nostra coscienza. Per capire quello che stiamo facendo, che abbiamo fatto, e come poter riconoscere in tutto ciò una via d'uscita da questo cammino di morte, come forse lo descriverebbe lui.

Perche confidare nella distruzione del pianeta terra a causa di un planetoide? Bella domanda, eppure devo rimandarti alla risposta n°1, infatti la giudico la profezia di un uomo che ha seguito un certo cammino, probabilmente grazie al quale ha raggiunto più "sensibilità" se non un "illuminazione" in termini di sapere.
Tutto questo, lo ripeterò all'infinito purtroppo, si rifà solamente a un mio modo di vedere le cose se vogliamo, o comunque a miei interessi personali che potrebbero essere diversi per altri.

Rischio di alimentare l'insorgere di atti pericolosi per se stessi ed altri in persone facilmente influenzabili? Esisterebbe la possibilità, ma non in questo caso secondo me. Che io sappia, questo libro si ottiene solamente tramite la ricerca di un determinato argomento quale l'autore o il suo movimento, o come è successo a me capitando su un loro video youtube trovato tramite una catena di video aperti in precedenza riguardo l'argomento VA. Tutto questo mette in forte difficoltà l'arrivo di queste informazioni (o di questa profezia) in mano a persone influenzabili, ma è solo il mio pensiero.. potrei sbagliare molto.
Rimango comunque d'accordo con la tua preferenza negli insegnamenti per il miglioramento di sè senza evocare profezie catastrofiche ed altro, cosa che Rabolù fà negli altri suoi testi e che ha fatto nella diffusione dei suoi "insegnamenti".

Spero di aver risposto in modo adeguato, parlo tanto e poi non mi spiego a volte. Fammi sapere che ne pensi e non fare troppa fede alla mia descrizione ma prendila piuttosto come un introduzione a ciò che potrete trovare. E dimmi, come mai non hai intenzione di leggerlo?

un saluto,
Simone!
25/08/2012 03:11
 
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Grazie Mistermoog per la risposta!
Hai fatto prima di me, ci ho messo un ora a rispondere :)
Oltre ciò che ha precisato Mistermoog, aggiungo: quello su cui insistono e che sostengono molte culture, oltre che molti praticanti di VA è la nostra attaccatura al mondo fisico. In linea generale secondo loro da quando nasciamo entriamo in un vortice di modi di ragionare, per così dire, strettamente legati alla fisicità, alla materia, a ciò che vediamo ogni giorno ignorando l'esistenza di "vite parallele" a quella fisica. Siamo di più insomma!

Di nuovo, un saluto a tutti :)
[Modificato da JvlivsCaesar 25/08/2012 03:13]
25/08/2012 13:21
 
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Ciao, è vero, spesso ci fermiamo alla superficie, alla pellicola...ma qui vorrei appositamente fermarmi alla "pelle" superficiale della vita, quella "fisica", quella in cui i corpi hanno a disposizione elementi su cui costruire la propria fisicità: la materia, insomma. Come dite giustamente nulla vieta a forme "eteriche" di esistere in contesti differenti rispetto a quello nostro fisico..ma vedo altrettanto limitante piazzare degli esseri viventi su un cumulo di roccia fisica! E allora perchè limitarsi a Marte e Venere? E la Luna, gli asteroidi, lo stesso spazio interplanetario ecc? Personalmente penso più a una completa scissione: corpo fisico-->pianeta vivente (terra), forma di vita "sottile"-->"altrove" vivente..
La visione millenaristica, o meglio catastrofista, non mi ha mai attirato..mi sa tanto di "scorciatoia"..mi piace pensare invece in termini di evoluzione, di miglioramento, di conoscenza, di ricerca..e voler far finire tutto a mio avviso è atroce..quanto possiamo ancora evolverci, conoscere, capire noi stessi e la vita che ci circonda? Io non voglio essere così pessimista sul futuro.
Spesso si parla dell'uomo primitivo rispettoso della natura ecc..sono convinto dell'opposto! Solo ora, e molto lentamente, stiamo capendo cosa significhi equilibrio.
Immaginiamo che esista una popolazione di esseri più evoluti di noi che ha raggiunto il rapporto perfetto con l'ambiente circostante. C'è già il termine "più evoluti". Ciò vuol dire che hanno avuto più tempo per imparare. Quindi la visione catastrofista vorrebbe interrompere questo percorso, dandoci ad esempio esseri che invece ne hanno avuto la possibilità, facendoci sentire ulteriormente in colpa e togliendoci il futuro?
Ecco Jvlivs perchè non mi sento di leggerlo, mi sembra una visione di un pessimismo cosmico assoluto, con concetti di colpa anche superiori a quelli insiti nel cattolicesimo!
(Ciò non toglie che mediamente l'essere umano sia ributtante e degno solo di essere spazzato via dalla faccia della terra...ma, se esiste, Dio ha moolta pazienza!)
25/08/2012 15:31
 
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Ciao Giano e grazie ancora!
Leggendo il tuo post mi viene subito una domanda : perchè vuoi fermarti appositamente su un discorso di tipo unicamente "fisico" in un contesto in cui parliamo di corpo energetico e piani più sottili della realtà? Vedi, secondo molte culture e viaggiatori astrali, questo corpo fisico è soltanto uno strumento, un veicolo per ciò che siamo veramente : energia. Energia che ha vita in un piano parallelo al nostro e la quale, sempre secondo le stesse fonti, è la nostra vera forma. Ciò significa che la nostra morte fisica non dovrebbe essere "la fine" come noi, da quando nasciamo, siamo sempre stati orientati a pensare. Essa sarebbe più un "ritorno alla vera vita", a ciò che noi siamo. Naturalmente non ti chiedi di credere ad occhi chiusi a queste parole come a nulla nella vita! Ma direi che possa essere uno spunto molto accattivante per spingerci a cercare risposte e in questo caso, nel viaggio astrale.

Il perchè si limitano a piazzare questi esseri su Venere e Marte non lo so, dovresti chiederlo a loro ! Ma le cose sono due : o questi personaggi "famosi" sono tutti d'accordo sul cosa dirci (anche tacitamente per loro convenienza verso creduloni come noi), o ci sono elementi comuni che a mio parere rafforzano la tesi se pur non rendendola certa! Io dico : restiamo nel dubbio e cerchiamoci le risposte da soli!

Preciso che la lo "stampo millenaristico" è solamente legato al suo modo di scrittura in quel testo.
Sulla visione catastrofica invece, possiamo avere pareri differenti!
Vedi io ad esempio non trovo nulla di atroce nelle parole di Rabolù, sono convinto che stiamo noi, con le nostre mani, portando questa vita al termine. "Ce la siamo guadagnata questa fine" vorrei dire. Sono anche d'accordo con l'idea di Rabolù : non possiamo tornare indietro. Ormai è tardi e non lo dico perchè non saremmo in grado di rovesciare le sorti di ciò che verrà ma perchè nessuno proverà a farlo. E' un umanità corrotta, che ciba la sua anima di questa corruzione e non mi sento di dargli alcuna possibilità di cambiamento, almeno non un cambiamento così esteso tra la gente da poter cambiare gli eventi.
Rabolù dice in un tratto <...questo è il castigo che meritiamo, per mettere fine a tanta malvagità> e casualmente, davvero, è una soluzione che non ho mancato di pensare molteplici volte.

Allora, chiarita un pò anche la mia di visione, ti porgo una domanda : non credo che tu viva in una montagna sperduta dove non ti sono arrivate le notizie di cambiamenti climatici, disastri ambientali che via via vanno nascendo ecc. Tutti questi elementi fondano il mio pensiero catastrofico, se cosi vogliamo coniarlo. Allora io, forte di questo mio pensiero, ti chiedo come puoi non essere pessimista? che poi forse io userei più il termine "realista".

Non sono d'accordo con ciò che dici riguardo alla frase che cito :
<>. E' un dato di fatto, per me, che le culture più lontane siano state molto piu affini alla natura e ricettive rispetto a tutto ciò che le appartiene. A mio parere stà solo avvenendo un ciclo, da quel punto di partenza siamo regrediti sempre più fino a ciò che siamo oggi, e questa regressione o questo cammino verso la fine del ciclo nn si fermerà finchè non conosceremo la fine, la nostra. Cito anche qui un piccolo tratto di Rabolù presente nel libro che combacia con il mio pensiero :

Voglio commentare anche : (cit.) Non è questo l'intento di Rabolù nè il ragionamento a cui vuole portare. Infatti lui, quale facente parte del movimento gnostico samaeliano, intende farci aprire gli occhi e metterci in marcia verso un espansione di coscienza interiore la quale ci darà la possibilità di continuare il nostro percorso se pur non "fisicamente". Infatti come ho già detto in lui risiede la consapevolezza che noi non siamo carne, non non siamo materia e dobbiamo rendercene conto.
Aggiungo un informazione (che lui ci dà nel libro) bella, a mio parere, e userò le sue stesse parole :

La cosa bella a cui mi riferivo è il suo credere che queste civiltà superiori vogliano aiutarci, poi ho continuato per tentare di mostrare a te che nelle sue parole risiede una possibilità positiva.
Ribadisco però come ho già detto che non è un personaggio di facile chiave interpretativa a causa del suo linguaggio.

Tutto questo si rifà comunque a una mia visione personale delle sue parole come del concetto che ci mostra, visione assolutamente non generalizzabile!

Un saluto, a presto ;)
25/08/2012 23:09
 
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Ciao, la discussione è veramente interessante! Ricercando velocemente su internet mi sono imbattuto in questo sito http://www.fuocosacro.com/, e, pagina dedicata a Rabolù, nonchè questa dedicata all'astrale, che leggerò con calma..
Tornando un po' al discorso, devo ammettere che comincio a sentirmi un po' "vecchio".. e più si invecchia più ci si affeziona al proprio corpicione materico!!
A parte gli scherzi, col tempo sto tentando di darmi una visione diversa dell'universo, più globale, e spesso mi piace ribaltare i concetti, anche se devo dire che una decina d'anni fa avevo idee molto simili alle tue!
L'idea del buon selvaggio, ad esempio.
Spesso vediamo la natura come un meraviglioso esempio di coesistenza di esseri e perfezione..ci dimentichiamo che in realtà e solo guerra per la sopravvivenza tra tutti gli esseri! La natura non è pace, è precario equilibrio tra esseri che tentano di prevaricare o sopravvivere alle prevaricazioni..è tentativo della vita stessa di diffondersi, indipendentemente se a scapito di altre forme di vita.
In milioni di anni si formano continui equilibri, più o meno precari.
Una specie, in particolare, è riuscita a svilupparsi maggiormente e ha distrutto il precedente equilibrio. E ancora il ricrearsi di un nuovo equilibrio è lontano. Ma questa specie non è qualcosa di ignoto, alieno e pericoloso, è una gemmazione della natura medesima! Spesso finiamo col dimenticarci che non siamo "altro" rispetto al circostante; le religioni poi sobillano in continuazione questo concetto, fino a farci perdere il reale senso delle cose.
Mi riferisco in particolar modo ai gesuiti, con le loro terrificanti idee sulla diversità e superiorità dell'uomo nei confronti del suo possedimento, ovvero il resto dell'universo...
Noi, pezzi di natura, non siamo esseri astratti e diversi!
Fossero arrivati per primi a svilupparsi maggiormente gli uccelli, avrebbero fatto diversamente? Non credo proprio! E' nel DNA di tutti gli esseri viventi il concetto del "crescete e moltiplicatevi" a dispetto del circostante (ci arriva dai virus primordiali?).
Da questo punto di osservazione, se vogliamo ateo e "scientifico", ho distrutto il peccato originale, ho ricucito lo strappo con l'ambiente circostante, ho perdonato molte (non tutte) porcherie dell'uomo come frutto di naturali impulsi di autoconservazione.
Per quanto riguarda il futuro catastrofico autoinnescato dall'uomo, devo dirlo sinceramente, credo che il periodo più buio sia già alle spalle: quando un giorno un uomo si è svegliato, ha fatto due conti e ha detto: "Fermi tutti, guardate che se continuiamo così distruggiamo il pianeta" ha gettato il seme per lo sviluppo di una nuova cultura, questa volta davvero "altra" rispetto all'intrinseco "menefreghismo" istintivo..il ragionamento, la conoscenza, la capacità di vedere oltre, di prevedere!
Mio nonno (per dire-faccio un mix dell'uomo del 900) picchiava mia nonna e i suoi figli, gettava a casaccio i rifiuti, bruciava la plastica, gettava DDT ovunque, andava in guerra odiando e uccidendo il suo prossimo, andava tranquillamente a caccia; io faccio la raccolta differenziata, seguo con apprensione ogni evoluzione possibile di forme di energia pulita, amo i miei cari, adoro la bicicletta, cammino 6 km al giorno, cerco di evitare di usare l'auto, nei boschi cerco di non spaventare gli animali; non è questo frutto di una nuova consapevolezza? Non ci meritiamo ancora un futuro?
Quello che mi amareggia in realtà, è l'assoluta mancanza di figure "spiritualmente illuminate", di guide per l'umanità; dove sono oggi Gandhi, Gesù Cristo, i profeti del Bene? Ci siamo dimenticati dell'anima, dandoci pienamente al materialismo scientifico..
Ma - e qui voglio giocare al ribaltamento concettuale - se fosse questa la via giusta per l'uomo? Lo step intermedio necessario per capire i meccanismi della vita e sbarazzarci una volta per tutte delle barbarie religiose?
26/08/2012 05:16
 
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Purtroppo ho premuto "rispondi" per sbaglio quando non volevo rispondere in quanto sono troppo stanco XD

Giano come sempre risposte molto interessanti, cmq ti risponderò appena mi sveglio o giu di lì che ora... non sono in condizioni !

Buonanotte a tutti !
[Modificato da JvlivsCaesar 26/08/2012 05:19]
28/08/2012 04:20
 
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Ciao Giano e scusami molto per l'attesa nella risposta ma sono stato fuori casa :)

Il link sulla dedica astrale credo non sia giusto!
Poi volevo chiederti, cos'è "l'idea del buon selvaggio"?
Poi dici che l hai pensata come me in passato e ci credo, ma oggi, al punto in cui siamo arrivati per quanto riguarda le condizioni ambientali e della natura, non pensi che tutto sia in cammino verso una fine? Come puoi proprio oggi essere piu positivo?
Dopo le domande, passo alla risposta !
La tua idea che noi stessi facciamo parte di questa natura è assolutamente innegabile compreso il fatto che ce ne dimentichiamo spesso, sono anche daccordo sul tutti gli esseri vivono a discapito di altri esseri (permettimi di sintetizzare), però l'essere piu forti non significa aquisire il potere di fare test nucleari, guerre, disboscamenti, stragi di balene e così via senza poi pagarne le conseguenze. Non trovi?
Inoltre in un aula di tribunale queste azioni imperdonabili dell'uomo sarebbero usate come prova del nostro essere ottusi, stupidi, esseri che non meritano ciò che gli è stato concesso perchè sputano nel piatto dove hanno mangiato.

Poi mi dici che, per quanto riguarda appunto questo cammino che abbiamo cominciato a percorrere verso la catastrofe, il periodo piu buio è passato e il seme della coscienza ecologica (permettimi il termine) cresce da un bel pò ormai. Io non riesco personalmente ad accettare una simile cosa, nel senso che mi guardo intorno e vedo solamente burratini governati e controllati da governi e potenti organizzazioni che, grazie ai loro strumenti di controllo quali televisione, stampa, radio e chi più ne ha più ne metta, ci controllano e ci indirizzano nel modo di pensare e di vivere SENZA CHE NEMMENO CE NE RENDIAMO CONTO. Perchè fanno questo? per portare avanti indisturbati i loro sporchi lavori tra cui appunto disastri ambientali ecc, e noi tutti ci siamo dentro, a questo sistema di controllo.
E' vero che molte persone tra cui te e me hanno cominciato ad orientarsi verso un modo di vivere più positivo in generale, ma per come la penso e per la situazione attuale che è molto lontana dal venire a conoscenza di noi povera gente, devo ribadire che questo non cambierà nulla... Certo, io non ho piu informazioni di te per poter pensare cosi negativamente, ma per quel poco che sò questo è ad oggi il pensiero che mi sono fatto.

Infine chiedi se potrebbe questo attaccamento alla parola scientifica essere la via giusta da percorrere per arrivare alla "conoscenza" e a liberarci delle barbarie religiose... Che barbarie religiose ci siano state è impossibile dubitarne, però credo che tutte le religioni e le credenze anche dei popoli antichi nascondano una conoscenza a noi sconosciuta e lontana. Credo che in ogni testo sacro si nasconda la via per arrivare alla vera "conoscenza" che vorrei chiamare "illuminazione". Se poi quelle parole sacre vengono messe in mano a opportunisti e mostri al pari di governi ecc, il risultato è ovvio. Però non per questo dobbiamo rinnegarle, le religioni, e crederle false. Io non riesco a credere che il cammino giusto per l uomo possa essere affidarsi completamente alla sola parola scientifica sempre per il discorso di fisico/non fisico. Come possiamo affidarci totalmente ad argomentazioni legate unicamente alla realtà fisica quando in noi c'è possibilmente una vita non fisica?

Non ci meritiamo ancora un futuro? Così, su due piedi, non so se riesco a darti una risposta affermativa (pur provandoci)!

Un saluto,
Simone
28/08/2012 14:03
 
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Il Buon Selvaggio?
Copio da San Wikipedia:
"Quello del buon selvaggio è un mito basato sulla convinzione che l'uomo in origine fosse un "animale" buono e pacifico, solo successivamente corrotto dalla società e dal progresso.
Nella cultura del Primitivismo del XVIII secolo, il "buon selvaggio" era considerato più lodevole, più autenticamente nobile dei prodotti dell'educazione civilizzata. (...)
Il concetto di "buon selvaggio" si rifà a un'idea di umanità sgombra dalla civiltà: la normale essenza di uomo senza impedimenti. Poiché tale concetto incarna la convinzione che senza i freni della civilizzazione gli uomini siano essenzialmente buoni, le sue fondamenta giacciono nella dottrina della bontà degli esseri umani, espressa nel primo decennio del Settecento da Anthony Shaftesbury, che incitava un aspirante autore “a cercare quella semplicità dei modi, e quel comportamento innocente, che era spesso noto ai meri selvaggi; prima che essi fossero corrotti dai nostri commerci” (Advice to an Author, Part III). La sua opposizione alla dottrina del peccato originale, figlia dell'atmosfera ottimistica dell'Umanesimo rinascimentale, venne raccolta da un suo coevo, il saggista Richard Steele, che attribuiva la corruzione dei comportamenti contemporanei a un'educazione falsa.
Il concetto di buon selvaggio ha connessioni speciali in particolare con il Romanticismo e con la filosofia romantica di Jean-Jacques Rousseau. La frase iniziale dell'Émile di Rousseau (1762), che ha come sottotitolo "o dell'educazione" è:
« Ogni cosa è buona mentre lascia le mani del Creatore delle cose; ogni cosa degenera nelle mani dell'uomo »
(...) Nel ventesimo secolo, il concetto del buon selvaggio arrivò ad essere visto come irreale e condiscendente. Poiché era basato su certi stereotipi, venne considerato come una forma di razzismo, anche quando rimpiazzava il precedente stereotipo del selvaggio sanguinario.
È stato criticato da molti, per esempio Roger Sandall, in campo accademico, antropologico, sociologico e religioso.
Per esempio nel cristianesimo, con la dottrina del peccato originale, si considerano gli uomini universalmente degenerati e pieni di peccato in terra, senza differenza tra i gruppi o le civiltà cui essi appartengono."

Nel cristianesimo l'uomo commette azioni malefiche perchè indotto dal peccato originario, dal male instillato in Adamo, creato perfetto da Dio medesimo.
Ovviamente a mio modo di vedere non esiste nessun peccato originario, se non quello (se vogliamo proprio trovare analogie) di essere discendente da creature "egoiste" che lottano contro il circostante per il loro mantenimento in vita (di che peccato si tratta??)..

Comunque, "filosoficamente" parlando, mi sento molto più vicino al cristianesimo, col suo concetto di perdono (Cristo che muore in croce perdonando i suoi assassini) che al Dio terribile e vendicatore dell'antico testamento, o di altre religioni da "fine del mondo" perchè l'uomo è cattivo..(brutalmente semplificato)

Quando parli di "burratini governati e controllati da governi e potenti organizzazioni che, grazie ai loro strumenti di controllo quali televisione, stampa, radio e chi più ne ha più ne metta, ci controllano e ci indirizzano nel modo di pensare e di vivere SENZA CHE NEMMENO CE NE RENDIAMO CONTO", qui mi fai tirare davvero un sospiro di sollievo..nel pensare all'eccezionale passo fatto avanti dall'essere umano!
Solo il fatto che possiamo accedere a questo potente e democratico mezzo che è la rete, e che possiamo liberamente scambiarci opinioni è qualcosa di maestosamente nuovo e quasi "miracoloso", guardando alla storia dell'uomo..

Saluti
Gian
28/08/2012 14:37
 
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Ciao di nuovo!
Intanto grazie per avermi riportato la spiegazione riguardo "il buon selvaggio", argomento davvero interessante che è stato affrontato anche da alcuni studiosi in psicologia che si chiedevano se l'uomo nascesse puro e diventasse corrotto dalla società o viceversa!
Per quanto riguarda il concetto di perdono cristiano, anche a me "piace crederla così", però penso anche che Dio ci ha dato il libero arbitrio, un "potere" che lascia aperta la porta a possibili "finali negativi". Non sarà di certo lui a impedire i test nucleari "perchè distruggono l'equilibrio della natura", come però non sarà lui a fermare gli effetti di tali esperimenti, proprio per il principio di libero arbitrio.

Per quanto riguarda "la rete", sono daccordo con te. La creazione di questo strumento è davvero qualcosa di eccezionale ! Peccato che anche qui, nella rete, comincino a far ombra le mani dei potenti (con le censure).

Simone
26/09/2012 10:38
 
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Il maestro Rabolu
Vorrei solo chiarire che il maestro Rabolu ha voltato le spalle all insegnamento del VM Samael, perche secondo Rabolu l umanita non era degna di conoscere tale insegnamento gnostico.. Mentre l insegnamento secondo il VM Samael deve andare a tutti indistintamente.. Fate attenzione perche e molto pericoloso seguire certi personaggi quando non si conosco a fondo.. Salute spero vi sia utile questo messaggio.
[Modificato da Cristian.Ageac 26/09/2012 10:40]
Se vogliamo Pace Autentica dobbiamo ridurre l'io a Polvere Cosmica, solo così ci sarà in noi vera Bellezza Interiore. Da questa bellezza nascerà in noi l'incanto dell'Amore e la Vera Pace del Cuore Tranquillo. La Pace Creativa porta l’ordine dentro di noi, elimina la confusione e ci riempie di legittima felicità.

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Re: Il maestro Rabolu
Cristian.Ageac, 26/09/2012 10:38:

Vorrei solo chiarire che il maestro Rabolu ha voltato le spalle all insegnamento del VM Samael, perche secondo Rabolu l umanita non era degna di conoscere tale insegnamento gnostico.. Mentre l insegnamento secondo il VM Samael deve andare a tutti indistintamente.. Fate attenzione perche e molto pericoloso seguire certi personaggi quando non si conosco a fondo.. Salute spero vi sia utile questo messaggio.


Strano, dall'opera che Rabolù ha compiuto qui non risulta affatto quanto affermi(e quanto purtroppo affermano gli esponenti di un 'movimento gnostico' ormai fin troppo deviato...oscurato)

e...anche se fosse come dici, non credi che l'importante non sia il personaggio in se e per sé, quanto piuttosto l'insegnamento stesso che dà?

Per quanto mi riguarda, sono molto affezionato a questo libricino, che mi ha dato risultati del tutto positivi

se dovessi consigliare un libro per l'astrale, non avrei alcun dubbio: qui c'è l'essenziale per chiunque voglia avere risultati positivi

28/05/2013 20:56
 
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Veramente il libro si concentra di piu' sulla futura collisione del pianeta rosso con la terra e sulle descrizioni di alcuni pianeti dove l'autore è stato in astrale con i rispettivi abitanti.Dedica solo qualche paginetta su come fare i viaggi astrali,e tral'altro in modo molto generico,basandosi sulla ripetizione di alcuni mantra come ad esempio fa-ra-on...Sarebbe bello se fosse cosi' facile no?
E' un libriccino interessante ma secondo me non è adatto per chi cerca di ottenere risultati...
28/05/2013 22:33
 
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Ovviamente parlo con cognizione di causa
29/05/2013 11:37
 
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o con causale di cognac [SM=x431243]
[Modificato da S_h_a_d_o_W 29/05/2013 12:17]
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