Paralisi del sonno con allucinazioni ipnagogiche e accenno di oobe: aprile 2009

Come dicevo nel mio precedente messaggio avrei raccontato senza un ordine preciso alcune mie esperienze di oobe e di paralisi del sonno, alcune delle quali sono legate o parzialmente legate tra loro. Una l'ho già raccontata nella sezione esperienze e si trattava di una paralisi del sonno con viaggio astrale..
Questa esperienza l'ho inserita tra le paralisi perché la definirei piuttosto una esperienza molto intensa di paralisi del sonno con allucinazioni visive, uditive e tattili ed un accenno, questa volta non completo di distacco etereo spontaneo.
Questa esperienza avvenne verso la fine di aprile 2009.
In quel periodo avevo un trasloco in atto ed ero piuttosto stressato. Stavo traslocando per diversi motivi, il principale dei quali era che la casa dove abitavo era intrisa di negatività, negli anni precedenti vi erano successi vari fatti spiacevoli e l'atmosfera era piuttosto opprimente. Questa sensazione non la ivevo solo io tant'è che alcune persone (amici, amiche, conoscenti) che mi vennero a trovare nei mesi precedenti avvertirono una sensazione di "soffocamento" secondo le loro stesse parole.
Questa premessa può significare tutto e niente ma mi sembrava interessante farla anche in considerazione di alcuni aspetti di questa esperienza che mi hanno lasciato perplesso e che racconterò alla fine.
Una sera mi trovavo davanti al computer come in questo momento, erano circa le 21, quando (insolitamente per l'orario) mi venne un attacco di sonno. Mi recai quindi a letto con l'intenzione non di dormire ma di riposarmi un pò perché avevo ancora delle cose da fare al pc. Ma evidentemente la stanchezza ebbe la meglio e mi addormentai.
Poco dopo essermi addormentato, sentii squillare il cellulare che avevo sul comodino, quando provai a muovermi per prenderlo mi accorsi di avere una paralisi del sonno.
Ricordo che avevo gli occhi aperti e oltre a sentire il suono del cellulare vedevo anche l'illuminazione del display che lampeggiava, per quanti sofrzi facessi non c'era possibilità di muovermi. Dopo diversi squilli, almeno 5 o 6 , il cellulare smise di suonare e a quel punto iniziò a suonare il citofono: stessa situazione di impotenza dato che ero incapace di muovermi e senso della realtà sempre più stravolto dato che non capivo cosa era reale o meno, che cosa correttamente i miei sensi avvertivano e cosa invece era frutto di allucinazione.
Il citofono suonò più volte, con insistenza quando ad un certo punto, sentii, con un certo terrore, delle chiavi che aprivano le serrature dalla porta d'ingresso. Considerando l'ora e considerando che un altro mazzo di chiavi le aveva solo una persona oltre a me, davo per scontato che non potesse essere nessuno di conosciuto ma ancora non capivo se stavo vivendo un'esperienza reale o meno. Ad un certo punto la porta si aprì e cominciai a sentire dei rumori di passi, scarpe con tacco, di donna e di lì a poco una voce femminile che chiedeva "c'è nessuno?".
Tutto questo mi terrorizzava e cercavo in tutti i modi di liberarmi dalla paralisi ma senza riuscirci, erano tali gli sforzi che più volte ebbi la certezza di muovermi indipendentemente dal corpo fisico e poi di essere in qualche modo risucchiato sul letto nel mio corpo, questa a posteriori la definirei come una oobe spontanea incompleta o parzialmente riuscita, per motivi che non saprei spiegare.
La paralisi era particolarmente lunga, spesso si legge che le esperienze di paralisi del sonno sono brevi, addirittura pochi secondi ma posso affermare che almeno nel mio caso non sempre è stato così e alcune persone che hanno dormito con me o che erano in casa con me quando ho avuto esperienze simili me lo hanno confermato.
Dopo tutti i tentativi falliti di svegliarmi cominciò a sorgermi il dubbio su dove fossi realmente e anche al mia visuale divenne confusa. Mi trovavo a letto o semplicemente me l'ero sognato? In tal caso pensai che potevo aver avuto una specie di collasso o un colpo di sonno ed essermi addormentato sulla tastiera anche se poteva sembrare piuttosto assurdo e grottesco. Considerando che a differenza di poco prima non ero sicuro di ciò che vedevo né della posizione in cui mi trovavo mi venne in mente che per verificare dove mi trovavo dovevo riuscire a toccare ciò che stava sotto la mia faccia perché in quel momento mi sembrava di avere la faccia in giù, appoggiata su qualcosa. Non capivo se il cuscino o se il tavolo della scrivania. In quel momento sentii la mia mano che con estrema difficoltà si muoveva quel tanto per permettermi di capire cosa avevo vicino al viso. Con estrema sorpresa le mie dita percepirono il legno della scrivania, quasi non riuscivo a credere di essermi davvero addormentato sulla tastiera, sarebbe stata la prima volta che succedeva, forse ero svenuto pensai.
Mi ero quasi convinto di questa ipotesi e che forse mi ero sentito male quando finalmente riuscii a muovermi e ad alzarmi. La posizione in cui mi trovavo non era particolarmente scomposta ma avevo il braccio sinistro completamente insensibile e la schiena che mi formicolava. Una sensazione di stordimento e indolenzimento molto fastidiosa che svanì non prima di 15/20 minuti.
Guardai anche il cellulare da cui tutto ebbe inizio quella sera: non segnava nessuna chiamata ma si trovava nella identica posizione in cui l'avevo visto durante il sonno e non l'avevo portato lì prima di dormire.
Su questo fatto ancora non so darmi una spiegazione. Quando mi svegliai mi trovavo a pancia in giù, ma avevo visto il cellulare esattamente nella posizione in cui si trovava senza che mi ricordassi di averlo appoggiato lì.
Paralisi notturna? Viaggio astrale? Infestazione spiritica? Difficile dirlo.