Sentite, non mi rassegno, ma non so più cosa inventarmi per avere "LA PROVA"
L.D.-O.B.E. 28/10/2007
Ho dormito fino alle 11 di mattina.
Mi trovavo nel mio appartamento, ma era un po’ più grande, più luminoso e i mobili erano disposti diversamente. Penso “Mio padre mi ha fatto una sorpresa, così comunque è molto più bello e spazioso”. Poco dopo, però, penso “No, non è possibile che sia così”. Allora mi rendo conto di trovarmi in un sogno-viaggio. Guardo la porta-finestra, mi concentro e faccio un salto per uscire, Trapasso il vetro senza nessun problema e inizio a planare. Mi trovo in una città con palazzi molto alti. A tratti vedevo bene, altre volte un po’ sfuocato.
Mentre volavo e scendevo verso il suolo c’erano delle persone e degli uccelli che al mio avvicinarsi scappavano. Non sempre riuscivo a mantenere la quota. Ad un certo punto ero quasi annoiato e non sapevo cosa fare, guardavo il cielo blu, cercavo di salire d’altezza, ma non riuscivo; poi volo accanto ad un muro lo sfioro con le mani. La sensazione di tatto era fortissima, come nel mondo reale. Afferro una specie di cubo, ma non lo vedo, lo getto via perché non sapevo cosa fosse.
Mi viene in mente di fare un esperimento per verificare il legame tra questa esperienza ed il mondo reale: mordo il lato del mio indice destro con forza, fino a farlo sanguinare. Non sentivo dolore, però iniziava ad uscire molto sangue; mi succhio il dito per non “sporcarmi”.
Infine ritorno nel mio appartamento e sputo tutto il sangue per terra provando a lasciare qualche traccia.
Al risveglio non trovo nessun riscontro, né sul dito, né per terra. Ero, però, molto stanco e mi faceva male la testa, come se avessi fatto un grande sforzo.