Vi racconto l'ultima esperienza (se così si può chiamare)
e vi esplico il quesito.
-Mi sveglio in piena notte agitata da pensieri;
non ho delle belle senzioni, sono umoralmente a pezzi.
Mi corico con l'intenzione di uscire fuori dal corpo per pronunciare il comando di cui ho tanto sentito parlare: "consapevolezza ora",
ho bisogno di chiarezza nella mia vita, ho bisogno di evolvere-
Ho un'oobe:
Pronuncio con veemenza il comando per cui ho imbastito il viaggio e spunta un libro dal nulla, mi accingo a leggerlo;
sembra antico ma sono svogliata.
Mi rendo conto che non basterebbe tutto il tempo del mondo per leggerlo, è troppo grande.
Mi aspettavo che avvenisse altro, che l'illmizione fosse un po' meno "scolastica"diciamo.
Lascio perdere il libro ed inizio a volare, comincio a chiamare la persona che cerco sempre quando sono fuori dal corpo;
quella per cui ho cominciato ad interessarmi ai viaggi astrali
(è avvenuto così, sì);
una persona che voglio raggiungere ma che non trovo mai.
La chiamo disperatamente, cerco di comunicargli telepaticamente che so che può sentirmi, ma non giunge risposta.
Mi godo le sensazioni tipiche di gioia e libertà del viaggio astrale, ma nello stesso tempo sono triste per ovvie ragioni.
Decido di tornare nel corpo fisico, sono stufa di queste uscite non-sense.
Non sento di progredire, non mi sto evolvendo.
Sto acquisendo coscienza è vero, se mi corico con l'intenzione di produrre un'oobe riesco, tutto ciò è vero ma a che pro?
Ho capito una cosa; mi sono impantanata.
L'elemento cardine di questa affermazione è che le mie uscite sono tutte uguali:
1)non c'è mai la luce, è come se fossi intrappolata in una realtà triste e "oscura"; i miei viaggi avvengono di notte è vero,
ma è sempre tutto buio e si fa fatica a vedere
2)cerco di raggiungere un luogo con il pensiero ma quasi mai riesco
3)sono sempre sola, nessuna guida, nessun aiuto; sola nella mia coscienza
4)cerco questa persona, un mio ex, una persona che ho amato, ma non la trovo mai, non riesco a raggiungerla: è una persona viva.
Vado con l'intenzione nella casa dove abita, ma la strada cambia sempre, è come se fosse impossibile arrivare.
Leggo esperienze stupende di viaggi in altre realtà..
invece io non ne ho nemmeno una.
E' come se fossi impantanata, ingarbugliata in me stessa.
E' come se stessi esplorando il mio inconscio anziché altri mondi, non lo so.
Cosa ne pensate? Credete sia possibile?
Magari il viaggio astrale stesso è questo...
un viaggio dentro di noi...?