Viaggio Australopiteco - Pulizie nel manicomio di montagna

Zeniba.
00venerdì 13 marzo 2009 10:04
E' inverno è un pomeriggio del week end, mi ritrovo con tre persone in una specie di rifugio di legno (Andrea, il Lorè (1) e un tizio che non conosco sulla quarantina, capelli brizzolati e corti, poco raccomandabile però mi fido perché sta coi miei amici). Si sta discutendo di andare in montagna, dove c'è la neve, a fare un'azione di volontariato, delle pulizie.

Io penso che è una bella cosa però capisco che dobbiamo pulire tipo un bosco o qualcosa del genere e così prepariamo i secchi e i guanti. Dobbiamo prendere la macchina e ci immaginiamo che c'è tanta neve in montagna, però poi strada facendo ci accorgiamo che non ce n'è così tanta. PErò un po' di neve c'è. Io penso che dovremo trascorrere tutta la notte fuori di casa e guardo il cellulare che è scarico e poi non prende e mi arrabbio un po' perché volevo avvisare i miei che non torno a casa, non penso che potrei usare il cellulare degli altri, e così non li avviso proprio, però mi secca.

Arriviamo ad un ex casinò di montagna che assomiglia a quegli alberghi per gli sciatori. Dentro ci sono centinaia e centinaia di persone, donne e uomini di tutte le età, e mi accorgo che sono malati mentali. Le condizioni igieniche sono abbastana trasandate e il nostro compito è quello di portare via centinaia di cappotti sporchi fuori dal casinò e li accatastiamo da qualche parte. Io ho paura di prendere qualche malattia contagiosa e non ho nemmeno i guanti, poi anche i secchi non ci servono a niente e ne avevamo portato solo uno.

A noi si uniscono alcune ragazze delle nostre parti, conoscenti dei miei amici ma io non le conosco, comunque mi sembrano simpatiche, dopo il lavoro di volontariato potremmo andare a mangiare qualcosa per i fatti nostri. Ad un certo punto, entrando e uscendo dal casinò mi accorgo che dei preti stanno celebrando una messa alla quale partecipano i malati mentre noi delle pulizie usciamo e entriamo senza badarci granchè.

A quel punto vengo a sapere che il proprietario del casinò è stato arrestato per truffa, e così la struttura è andata in gestione allo stato, che però a sua volta ci ha piazzato un responsabile di suo interesse, ugualmente corrotto, che sta trascurando le persone malate. Verso la fine del nostro lavoro, quando abbiamo ormai liberato gran parte delle stanze dai cappotti infetti, ma non sappiamo bene se bruciarli o dove radunarli, una volta portati fuori, verso l'ingresso dell'albergo troviamo una squadra di giovani ingegneri vestiti con una tuta bianca parlo un po' con loro ma non mi ricordo cosa ci siamo detti.
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(1) due miei amici che conosco da qualche anno


Ehm... Sil un consiglio... se non vuoi morire cancella il post che hai scritto nell'archivio sogni e mettilo qui (ma dimmi tu se devo moderare i moderatori.. o cercare di salvargli la vita.. eh sì.. son proprio una crocerossina coi fiocchi [SM=g27823] )

Bello il tuo sogno Austra. Per ora lo inserisco qui, appena ho un attimo in più provo a scrivere qualcosina.
Silenceise
00venerdì 13 marzo 2009 10:25
AHah..la mia crocerossina..mi piace! [SM=g27837]

ma scusa cosa cambia rispondere qua o là? mica l'ha messo nel diario.

sil
luna infinita
00venerdì 13 marzo 2009 11:13
Ehm, signor moderatore... si vada a leggere il REGOLAMENTO [SM=x431248] [SM=x431243]


(ehm..azz, come paperinik! l'abitudine... feeuhh, meno male zenicchia)
Zeniba.
00venerdì 13 marzo 2009 11:23
Ehm... Lunottino... pssss psssss ehm... ti sei dimenticato di...
ti sei dimenticato di cambiare... oddio come te lo dico... mi hai capita no?

(Sil ma sul serio non avevi letto il regolamento??? Io pensavo che stessi scherzando... [SM=g27820] )
Silenceise
00venerdì 13 marzo 2009 12:02
RISPOSTA PER VIAGGIO AUSTRALOPITECO
Sembra la situazione attuale del mondo vista con un allegoria.

I matti sono le persone, il prete predica ma non si cura in realtà di aiutare veramente queste anime in pena. Il tutto viene gestito da persone corrotte che rimangono nell'ombra. Tu ti trovi lì per fare pulizia e aiutare, e come te altri. Gli "ingegneri" dirigono le operazioni dall'esterno.

leggendo le tue parole ci ho visto questo, magari un pò influenzato dall'ultimo libro che ho letto, ma potrebbe essere una visione molto veritierà!

pensaci.

sil


miiiii quanto odio la burocrazia...vabbè il protocollo è il protocollo. Nun se scappa vero?

io proporrei Zeniba per l'investitura di Vice-Auriah in erba!

ri-sil
viaggio australopiteco
00venerdì 13 marzo 2009 12:11
ah ecco, ho letto i vostri interventi e non sapevo se rispondere qui o di là, il regolamento l'ho letto comunque e rispondo qui hehe.
Mi sono venute in mente alcune cose;

1) con questi due amici e con altre persone, l'anno scorso siamo andati alcuni giorni in un rifugio di montagna e la prima cosa che abbiamo dovuto fare è pulire, perché alcuni intelligentoni avevano lasciato confezioni di cibo mezze aperte, e così hanno attirato i topi.

2) qualche anno fa ho fatto il servizio civile in P.A. e tra i vari servizi mi è capitato di riportare un malato di mente che si era fatto male cadendo in una casa di riposo, bella fuori ma piuttosto trascurata dentro, e mi ha fatto un po' impressione

3) spesso capita che quando sono in compagnia non decido cosa fare o dove andare, lascio che decidano gli altri, a me più o meno va bene tutto.

4) ho abbandonato la religione cattolica circa 10 anni fa, adesso sono agnostico e mi interesso più al buddhismo, ma non voglio più aderire a nessun gruppo religioso; attualmente sono laureando in ingegneria, tuttavia penso anche ad altre possibilità lavorative in futuro.

Comunque, come ha scritto Sil, credo che ci sia da parte mia la volontà di fare qualcosa per non farmi fagocitare dal sistema e vivere una vita alternativa, magari in collaborazione con altre persone.
Zeniba.
00venerdì 13 marzo 2009 12:39
No Sil, non si tratta di burocrazia (io ad esempio nell'altro topic non posso postare... e come me, nessun'altro utente che non sia un mod.. ti pare furbo quindi utilizzare quello?), scusa non sei tu quello a lamentarti sempre degli Off altrui? Ebbene.. mo' zitto e mosca!

Allora caro Australiano io ci provo!

E' inverno è un pomeriggio del week end, mi ritrovo con tre persone in una specie di rifugio di legno (Andrea, il Lorè (1) e un tizio che non conosco sulla quarantina, capelli brizzolati e corti, poco raccomandabile però mi fido perché sta coi miei amici). Si sta discutendo di andare in montagna, dove c'è la neve, a fare un'azione di volontariato, delle pulizie.

Mi sembrano importanti questi elementi.
L'inverno è la stagione in cui il ciclo vitale della natura giunge al termine, tutto è fremo, ma non morto, in realtà si sta preparando per ripartire, per ricominciare di nuovo a primavera.

La neve... io adoro la neve ma ad esempio a molte persone mette ansia perchè copre tutto col suo manto, nasconde tutto. Potrei immaginarla come un sigillo che, nel periodo invernale, avvolge tutto, immobilizza (protegge?), in attesa di sciogliersi e divantare nutrimento (acqua) poi per la vita che rinasce.
Aggiungo anche che la neve è acqua cristallizata... bloccata, immobile.. non più (o non ancora) fluida, mobile, versatile...

E tu in inverno devi andare dove c'è questa neve a fare delle pulizie... E' una tua scelta, non ti è imposto (volontariato).
Forse queste pulizie (c'è qualcosa da togliere) sono necessarie per permettere al ciclo di ripartire?

Però:

Io penso che è una bella cosa però capisco che dobbiamo pulire tipo un bosco o qualcosa del genere e così prepariamo i secchi e i guanti. Dobbiamo prendere la macchina e ci immaginiamo che c'è tanta neve in montagna, però poi strada facendo ci accorgiamo che non ce n'è così tanta. PErò un po' di neve c'è. Io penso che dovremo trascorrere tutta la notte fuori di casa e guardo il cellulare che è scarico e poi non prende e mi arrabbio un po' perché volevo avvisare i miei che non torno a casa, non penso che potrei usare il cellulare degli altri, e così non li avviso proprio, però mi secca.
E...
Arriviamo ad un ex casinò di montagna che assomiglia a quegli alberghi per gli sciatori. Dentro ci sono centinaia e centinaia di persone, donne e uomini di tutte le età, e mi accorgo che sono malati mentali. Le condizioni igieniche sono abbastana trasandate e il nostro compito è quello di portare via centinaia di cappotti sporchi fuori dal casinò e li accatastiamo da qualche parte. Io ho paura di prendere qualche malattia contagiosa e non ho nemmeno i guanti, poi anche i secchi non ci servono a niente e ne avevamo portato solo uno.

In entrambi i casi tu devi:
- Pulire il bosco...
- Portare via i cappotti sporchi dal manicomio (o ex casinò di montagna)...

fare delle pulizie...

Da notare le tue reazioni:
- Sai di dover rimanere fuori la notte ma ti secca non aver avvisato a casa

- Hai paura di ammalarti toccando i cappotti

Per ora mi fermo qui..
Spero di non averle sparate troppo grosse...
In attesa che arrivino gli esperti passo a voi la palla...


Mi piacerebbe riflettere anche sulle figure del "bosco", dei "cappotti" e del "casinò/manicomio"...









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