Paralisi notturne, Paura?

henrix75
00domenica 20 aprile 2008 13:14
combattiamola...
Ciao a tutti, ho notato che spesso durante una paralisi, si manifestano determinate entità(che spesso fanno paura).
Il solo fatto di esserne consapevole, del loro manifestarsi intendo, mi rende più forte nei loro confronti, in qualche modo mi aiuta a non farmi sopraffare dalla paura e ad esercitare un certo controllo.
capita spesso che mi toccano o che mi scuotono, il tutto condito con una bella dose di vibrazioni...
inponendo ad esse di tornare verso la luce o inviando ad esse sentimenti positivi, dopo un pò svaniscono...
l'unico ostacolo per me ancora insormontabile è l'emozione di pensare al successo. mi emoziono troppo e fallisco tornando cosciente, oppure mi capita di pensare che tanto non ce la farò mai e idem come sopra [SM=x431223] .
come posso aumentare la concentrazione in quei momenti?

le vostre opinioni valgono oro per me...

grazie a tutti [SM=x431259]
sissi67
00lunedì 21 aprile 2008 01:40
Ciao,
per rispondere al tuo topic (si scirve così?) [SM=x431237] ti ho riscritto, per filo per segno (veramente ho fatto copia e incolla [SM=x431218] ) una cosa che ho trovato sul sito xmx (chiedo venia ai moderatori se è una cosa che si possa fare o meno, se non si può toglietelo pure o ditemelo ed io lo cancello subito).
io personalmente non sono molto afferrata sull'argomento, ma ricordavo di averlo letto qui e ho pensato di farlo leggere per risponderti.

E le paralisi notturne ?

Può accadere di svegliarsi e non riuscire a muoversi nè a parlare per qualche minuto, con la immaginabile ansia che quasi sempre ne deriva. Come se non bastasse, qualcuno percepisce presenze estranee e avverte toccamenti sul corpo... L'angoscia può essere tale che, pur di bloccare gli episodi, alcuni prendono psicofarmaci, che poi risultano effettivamente efficaci perchè "appiattiscono" il naturale ciclo del sonno... Mi rendo conto che in questo caso è difficile riuscire a tranquillizzare gli interessati, ma io vorrei andare oltre, vorrei riuscire a convincere questi soggetti di essere molto fortunati: per qualche ragione la natura gli dà la possibilità di essere svegli mentre il corpo astrale si è già quasi sganciato, e quindi sono già potenzialmente in piena OBE! Sennonchè a volte l'inconscio, per ragioni sue, considera questo stato come un pericolo, in quanto gli ricorda la morte... A livello fisico c'è poi un meccanismo fisiologico di inibizione muscolare, sviluppato dall'evoluzione, che serve ad impedire che il corpo fisico mimi le azioni di sogni: è questo il vero responsabile della paralisi, e la sua azione è direttamente proporzionale allo sforzo muscolare fatto. Di conseguenza, più i "paralizzati" si sforzano di muoversi, e più la loro paralisi si prolunga! Ma se solo essi riuscissero a rilassarsi e ad abbandonarsi, recupererebbero la possibilità del movimento e si godrebbero l'assoluta libertà... Le eventuali impressioni angosciose di "esseri" invisibili che comprimono il torace impedendo di respirare, e simili, sono in realtà dovute alla interpretazione psicologicamente negativa della paralisi notturna. Come infatti abbiamo visto, a nessuno è consentito di interferire pesantemente col fisico altrui. Invece, per quanto riguarda la percezione di voci, suoni, presenze e toccamenti, questo è reale e naturale, in quanto si è in astrale e quindi abbiamo un senso del tatto astrale attivo: che lo si creda o meno, noi siamo costantemente in contatto con i suoi più comuni abitanti, gli esseri elementali, innocui e anzi necessari, che comunque ci sfiorano continuamente anche di giorno senza che ce ne accorgiamo... Ripetiamolo, nelle paralisi notturne non c'è proprio nulla da temere.
mistermoog
00lunedì 21 aprile 2008 02:06
Re:
sissi67, 21/04/2008 1.40:

Ciao,
per rispondere al tuo topic (si scirve così?) [SM=x431237] ti ho riscritto, per filo per segno (veramente ho fatto copia e incolla [SM=x431218] ) una cosa che ho trovato sul sito xmx (chiedo venia ai moderatori se è una cosa che si possa fare o meno, se non si può toglietelo pure o ditemelo ed io lo cancello subito).



Internet è fortunatamente l'unico posto libero rimasto...tra l'altro hai usato la delicatezza di citare la fonte. Girerei la questione ad Acrux che da amministratore ne sa più di me. Ti facciamo sapere presto.
acronimo
00lunedì 21 aprile 2008 21:01
Ciao Moog...avrei forse preferito non intervenire visto la mia scarsa esperienza sulle paralisi, ma l'articolo postato da Sissi mi ha dato da riflettere....


Sto preparando un thread apposito, tra poco lo posterò e inserirò qui il link....
mistermoog
00lunedì 21 aprile 2008 21:06
Ehm, Acrux? toc toc, c'é nessuno?...Quello de coccio era Auricchio non tu. La perplessità di Sissi era quella che ho quotato qui su...Sulle regole di internet ed eventuali copyright...(ossignur! Se ci fosse la faccina spazientita con gli occhi al cielo la userei)
acronimo
00lunedì 21 aprile 2008 22:05
Ecco il link dove continuare l'argomento:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7459961
acronimo
00lunedì 21 aprile 2008 22:08
Re:
mistermoog, 21/04/2008 21.06:

Ehm, Acrux? toc toc, c'é nessuno?...Quello de coccio era Auricchio non tu. La perplessità di Sissi era quella che ho quotato qui su...Sulle regole di internet ed eventuali copyright...(ossignur! Se ci fosse la faccina spazientita con gli occhi al cielo la userei)




Quotando la fonte penso non ci sia nessun problema....i post su un forum non credo abbiano copiright... e comunque netiquette citare la fonte.
Per il resto queto thread mi ha scatenato alcuni pensieri che ho postato nel thread citato sopra...
mistermoog
00lunedì 21 aprile 2008 22:19
Ehi ehi ehi...Stasera ho conosciuto una nuova parola: "Netiquette"

cito Wikipedia:
La Netiquette, parola derivata dalla contrazione del vocabolo inglese net (rete) e quello di lingua francese étiquette (buona educazione), è un insieme di regole che disciplinano il comportamento di un utente di Internet nel rapportarsi agli altri utenti attraverso risorse quali newsgroup, mailing list, forum, blog o e-mail in genere.

Il rispetto della netiquette non è imposto da alcuna legge, ma si fonda su una convenzione ormai di generale condivisione. Sotto un aspetto giuridico, la netiquette è spesso richiamata nei contratti di fornitura di servizi di accesso da parte dei provider.

Il mancato rispetto della netiquette comporta una generale disapprovazione da parte degli altri utenti della Rete, solitamente seguita da un isolamento del soggetto "maleducato" e talvolta dalla richiesta di sospensione di alcuni servizi utilizzati per compiere atti contrari ad essa (di solito l'e-mail e usenet).
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