l@r@_, 05/05/2012 09.11:
...il conflitto degli opposti, male-bene, giusto-sbagliato, spirito-materia, ecc, faccia parte della nostra dimensione esperenziale.
Si può veramente sostenere che un estremo sia vero e l'altro falso....??
Vero-falso è un altro conflitto fra opposti, e quindi ricade nel discorso precedente: dimensione esperenziale soggettiva, utile solo a farne esperienza, perchè non puoi definire la luce senza buio, o il caldo senza freddo.
La felicità non c'entra con tutto questo discorso, perchè la Felicità è desiderio di ripetizione, e come tale avulso dall'Essenza umana.
Per definizione, la felicità è appagamento e non contempla altri desideri, quindi nemmeno miglioramento.
L'Uomo, in quanto tale, ricerca il cambiamento per conoscere, capire, fare esperienza, progredire.
Chi si accontenta delle posizioni raggiunte, smette di andare avanti.
E l'Uomo vuole andare avanti.
Quindi, non può essere Felice, se non per brevi intervalli di tempo.
Per lenire la difficoltà di accettare questo stato di cose, vi regalo una breve favola di Walsh, che secondo me è molto esplicativa sia dell'impossibilità della conoscenza senza opposti, sia dell'opportunità di accettare questo mondo senza troppe lamentele:
La piccola Anima
PS:
Forsaken, benvenuto nel club di chi mi sposta l'"H" nel nick!