BOTAKKI, 16/10/2010 21.13:
Fondamentalmente quello che mi preoccupa è che noi possiamo creare, e se per generalizzare in troppi temiamo un nuovo diluvio universale e questo potrebbe anche manifestarsi visto l'evidente tentativo di manipolazione in corso ( ai miei occhi eh?) cosa vorrà mai ottenere chi si sbatte tanto a far ciò? Ma ne saranno consapevoli o (almeno questo evento) è puramente casuale?
Ciao Bota, non lo so se questi sogni/pensieri vengono in qualche modo indotti in noi, se ci stanno tempestando di idee tali da renderci responsabili in qualche modo di quel futuro.
Io rifletto anche su quanta informazione e controinformazione c'è in questo particolare periodo storico e la comparo a ciò che poteva avvenire ad esempio prima dell'anno 1000, quando l'unico futuro possibile era quello che veniva propinato da idee oscurantiste.
Oggi per fortuna non siamo a questi livelli, anche se in molti si interessano a questo fantomatico cambio dei tempi, in moltissimi altri se ne strafregano perché ci sono altre ideologie, altre teorie e sono lì..accessibili a tutti. E poi soprattutto ci sono altre priorità, io non vedo nel mio quotidiano, persone che si crucciano di un 2012 o 2013 che sia. Ogni tanto qualcuno scherzando lo tira fuori e pensa che forse, se gli va tutto bene, non pagherà le rate della Panda, ma poi tutto si ferma lì, a una risata e via. Ci sentiamo molto meno diretti da un volere superiore e divino, perché quel tipo di falsa spiritualità è sempre più spenta, fortunatamente. L’altra faccia della medaglia però ci porta a limitare la realtà a quella più grezza e fisica del quotidiano, escludendo tutto un mondo interiore altrettanto importante che ci influenza.
In termini percentuali forse mille anni fa le idee che circolavano erano più focalizzate verso un'unica alternativa religiosa, sul giudizio universale, ma nonostante la forza di quell'idea, il mondo è andato avanti, eppure era talmente carico quel pensiero creativo da poter essere ancora percepito da noi, ora, al solo nominare la parola “Medioevo”.
(Visualizzo spesso certi dipinti di Bosch quando rifletto sull’aria che tirava all’epoca).
Forse ciò che veniva realizzato a quei tempi, era lì, nell’immediato presente, anziché nel futuro. Così concentrato da essere vissuto istantaneamente. In effetti, mentre te lo dico, penso anche che alcuni di noi magari stanno comportandosi in egual modo.
Quella piccola percentuale che vorrebbe un cambiamento radicale, sogna e quindi realizza ora, ciò che viene promesso da antiche culture che ad occhi odierni e smarriti, nella moltitudine delle informazioni, ci sembrano un punto fermo, una roccia stabile di conoscenza e verità.
Ma siamo in pochi a pensarlo e guarda caso siamo gli stessi che li sognano.
Profeti di un’imminente futuro? Mah?!
Creatori dello stesso? Uhmm…… così pochi?
O desiderosi di far piazza pulita di un sistema che negli ultimi 200 anni di storia ha travolto tutta la nostra esistenza, dimenticandosi della nostra umanità?
Io mi sento tra questi.
Più ciò che ho intorno mi allontana dal mio essere figlia di questo pianeta, più ne sento il desiderio del ritorno.
Il ritorno alla Madre, qualcuno direbbe.
Forse sogno di venirne travolta perché lo desidero…
Credo di aver vissuto in quei sogni potenziali futuri possibili tra i milioni che non saranno forse mai, ovviamente questo non esclude averne visto uno possibile, resta il fatto che tantissime persone hanno sogni ricorrenti di catastrofi.
Resta il fatto che sono d’accordo con te anche su questo. E come aggiunge Shard, quei sogni ti lasciano qualcosa in più… a volte per giorni, mesi o anni…
Eccoci qui a cercare di capirne il perché…