Re: Re:
Semmai è il perfetto contrario, secondo me la visione egocentrica dell’uomo si deve alle “vecchie” religioni.
Tralasciando le "nuove" religioni, “Ego” nella quantistica non è più nulla.
"rifiutare" e a non riconoscere più ciò che da sempre è sotto gli occhi di tutti... LA GRANDEZZA E LA SUPREMAZIA DELLA NATURA.
Sono d’accordissimo su questo, ma qui mi pare che si possa cadere in un intendimento “cattolico” di questa espressione. Come un atto di rinuncia alla comprensione, un abbandonarsi a un dio supremo staccato da noi, di cui noi non facciamo parte (o ne siamo nella migliore delle ipotesi i figlioletti decerebrati) e ne seguiamo soltanto le leggi...
Non fraintendere l’esempio dello zucchero filato, per capirci sarà meglio che (in questo caso tu) guardi le cose da altre angolazioni… La Terra, secondo la quantistica, quando l’uomo pensava fosse piatta, non era né piatta né tonda, era semplicemente, anzi è, in un perenne “stato di probabilità”, come tutto ciò che ci circonda. Sarà l’osservazione a delinearne dei connotati. Nella realtà quantistica, la Terra
era piatta finché gli uomini hanno voluto vederla così. Ma, non per tutti,
l’osservatore che ha pensato “altro” ha cominciato a fare assumere a quello stato di probabilità ben altre caratteristiche… Tutto non avviene fuori di noi, la Terra non è sferica a prescindere (da noi) La Terra è sferica
in noi, adesso. Ma sai quante altre cose potrebbe essere se continuiamo ad OSSERVARLA? Noi, cambiamo la Terra come tutto ciò che ci circonda, il nostro atto dell’osservare ci darà l’illusione di aver “scoperto” chissà quante altre cose ancora, ma noi creiamo di continuo non “scopriamo”, è nostra creazione tutto il divenire… Riprendendo più o meno la tua osservazione secondo cui tutto ciò è antropocentrico,il punto che vorrei chiarire è che io penso che la concezione della vita "antropocentrica" dell'uomo (o "egocentrica", per citarti con più precisione) ponesse questo come un essere solo, intorno al quale l’universo intero gravitasse. La visione quantistica prevede invece che tutto ciò sia superfluo, non esiste "l’uomo", esiste una coscienza totale. Si potrebbe tradurre così, che, quell’esserino tutto solo e sperduto nell’universo ma arrogante a tal punto di pensare che null’altro vi fosse da scoprire anzi, attenzione, da OSSERVARE, e che quindi si adagiava su questo FERMO CULTURALE, a un tratto non diventa altro che quell’Universo a cui si rifiutava di annettersi. E questo, cara Luminal è “universocentrismo” se vuoi, dove l’uomo si RISVEGLIA a un ruolo non separato dal creato(re).
Prima osservavamo il creato al microscopio cercando cosa ci fosse "là fuori", oggi, in quel microscopio abbiamo visto noi stessi che salutiamo con la manina…
Quoto Raam che ha inserito un video che calza bene la nostra discussione.
ed io quoto tutto ciò che hai espresso caro MOOGHINO...mi sà che siamo mooolto sulla stessa linea d'onda...
anche se la capacità di esprimere in modo corretto tutto ciò che anche io vorrei dire è solo una tua prerogativa...
che imbranata che sono ad esprimermi..mano male che c'è youtube...