La penso anch'io così, ormai è da molto tempo che credo alla teoria del "tutto è uno, uno è tutto".
Mi sento più tranquillo, non temo più nulla.
Quando sei in astrale e vedi un muro, poi sai che il muro non esiste, che la tua energia supererà la sua e può farlo sparire a piacimento, o passarci attraverso.
Sai che il tuo corpo fisico è lì, e tu esisti, sai che sei fuori, ma sai di essere anche lì dentro. Non avverti sempre la bilocazione, potrei dire che è addirittura una sensazione rara, specialmente se riesci ad allontanarti un po' dal corpo fisico.
In astrale puoi porti quelle domande a cui con il corpo fisico da sveglio non puoi ottenere risposte, ma lì sì.
"Vuoi visitare un pianeta?" Lo puoi fare.
"Vuoi vedere forme di vita di qualunque tipo? Sia fisicamente presenti nella nostra dimensione che all'esterno?" Lo puoi fare.
Per questo il viaggio astrale mi affascina così tanto, anche se devo dire che essendo ancora alle prime fasi non ho quell'energia per spingermi al livello delle ricerche che vorrei fare, ma non sono qui per andare a casa dell'amico e dire 'guarda che ho visto la tua stanza' solo per ottenere delle risposte su quello che ho visto.
Io ci credo perché quando sei consapevole, e in astrale puoi esserlo facilmente, ti trovi a sapere cosa è vero e cosa non lo è.
ho provato piu e piu volte, in questi stati di coscienza, sensazioni che Buddha mi darabbe una pacca sulla spalla ma la mia vita, quella vera, quella di tutti i giorni non è cambiata. Anzi. Certo sono molto piu consapevole. Sono certo, adesso, che l’anima sia eterna. Riesco a percepire che io e tutte le dimensioni che mi circondano siamo la stessa cosa ma che siamo solo letti da una prospettiva diversa.
Ecco, questo è un mio grande traguardo, avere il pieno appagamento alle proprie domande, avere delle risposte che rimarranno con te per sempre, non per sentito dire da altri, ma per esperienza propria.
Sulla questione delle dimensioni multiple ci credo fermamente perché ho avuto molte tipologie di sogni, non solo quelli 'inconscienti' o lucidi, ma anche alcuni che in alcuni momenti potevano essere simili a viaggi astrali. È difficile da spiegare a parole, e probabilmente vale più l'esperienza diretta di quello che io o altri utenti possiamo scrivere su un forum, ma di sicuro se arrivi a percepire queste cose hai raggiunto un grande traguardo.
E da lì sai di essere solo all'inizio, che da quel momento inizia la parte bella dell'esplorazione.
Grande discorso in ogni caso, l'ho letto con assoluto interesse.
la ricordo come l'esperienza piu terrificante della mia vita. Da quella notte le esperienze di paralisi notturne avvenivano sempre piu spesso. Piano piano ho capito come svegliarmi, e il trucco era quello di rilassarsi e aspettare fiducioso che passasse quella sensazione. Ma aimè, le paralisi sembravano avere una coscienza propria perchè più imparavo a stare calmo e piu si riprogrammavano richedendo una quantità di calma sempre maggiore.
Il mio grande problema rimane tuttora questo.
Ogni volta che esco da una paralisi in astrale (visto che le ho molto spesso, mi basta chiudere gli occhi con il corpo veramente stanco in orari inusuali) quella successiva sempre chiedere ancora più calma e rilassamento per farmi uscire.
Invece di diventare più facile uscire, diventa sempre più complicato perché quello che bastava la volta precedente non sembra più bastare.
[Modificato da cell in the hell 23/05/2017 18:12]