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I MIEI SOGNI PREMONITORI.... MI DEVO PREOCCUPARE??

Ultimo Aggiornamento: 27/02/2016 23:04
20/11/2015 22:26
 
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Ciao a tutti [SM=g27823] dopo un po’ di indecisione ho deciso di condividere con voi alcuni sogni che ritengo essere stati premonitori .
Premetto che, pur avendo fin da bambina un’attività onirica molto intensa, non ho mai dato molto peso ai miei sogni. Tuttavia, le cose sono iniziate a cambiare nel 2013 quando hanno iniziato a stravolgersi nonostante nella mia vita non ci fossero stati cambiamenti negativi. Da quel momento ho cercato di “decifrarli”, a trovare un senso, e non vi nascondo il mio sbigottimento quando alcuni di questi, purtroppo, hanno avuto riscontro anche nella realtà. All’inizio ho pensato a coincidenze ma oggi sto iniziando a ricredermi anche perché negli ultimi mesi si stanno intensificando.
Confrontando con la maggior parte dei sogni premonitori letti qui nel forum e altrove ho potuto notare che i miei sogni (ad eccezione di uno che leggerete di seguito) non riguardano me o conoscenti ma eventi catastrofici che interessano l’umanità; inoltre, a differenza dei sogni comuni, mi lasciano una fortissima sensazione di inquietudine per diversi giorni e maggiore è questa sensazione più velocemente ho riscontro nella realtà. Comunque, l’attesa non supera le due settimane!
Qui vi racconto alcuni di questi sogni per me premonitori anche se sono aperta ad altre interpretazioni:

Sogno n. 1: l’ho già raccontato in un precedente post e riguardano il futuro della chiesa e del papa.
Sogno sulla chiesa e papa
Sarà per ciò che sta accadendo nel mondo ma quella paura e angoscia provata al mio risveglio non mi ha più lasciata… anzi si è intensificato nonostante questi sogni sulla fine della chiesa siano improvvisamente terminati all’inizio di quest’anno con un sogno rivelatore che veramente spero non si avveri mai.

Sogno n. 2: guardo dall’alto una grandissima sala di un palazzo non moderno con due grande scalinate tappezzate di velluto rosso che scendono fino a ricongiungersi e a formarne una sola. È pieno di persone con abiti da sera che brindano e parlano tranquillamente . Ricordo che la prima impressione che ho avuto fu quella di trovarmi in una di quelle feste di gala dell’alta società con persone potenti e di rilevo politico. Poi improvvisamente sento un boato e vedo irrompere degli uomini armati con fucili e pistole e a fare fuoco sui presenti.
La gente terrorizzata, inizia a scappare e anch’ io (nel sogno però non sono io) e, insieme ad alcune persone, ci nascondiamo in un ripostiglio con la speranza che non ci scoprano. Mentre prego, improvvisamente mi ritrovo (questa volta nel mio corpo) fuori dall’edificio. Era una scuola! perché attaccare una scuola??? Penso mentre intorno a me è un continuo di colpi di fuoco, esplosioni e grida di terrore.
Mentre cerco di allontanarmi da quell’assalto mi ritrovo alle spalle dell’edificio e, con mia grande sorpresa ci sono dei bambini che giocano con una palla fatta di stracci. Dai loro abiti tutti rovinati e sporchi noto che sono arabi. Istintivamente vado da loro e cerco di farli allontanare… poi non ricordo più nulla.
Dopo il sogno cerco di mettere in ordine i tasselli e inizio a pensare che sicuramente si riferiva ad un paese arabo (per via degli abiti dei bambini) e che sicuramente avrebbe riguardato una scuola o comunque un luogo di cultura. Per quanto riguarda la festa di gala e quel palazzo così imponente, non so perché ho pensato ad un palazzo politico, magari un consolato.
Per diversi giorni ho consultato internet su degli attentati e fortunatamente nulla; ma proprio quando sto per rinunciare, a distanza di 10 giorni (18 marzo 2015) sento al tg l’attentato al Parlamento e l’assolto al museo nazionale in Tunisia.

Sogno n. 3: mi trovo nel mio balcone insieme a mio padre e ad altre due persone (non so chi sono)! È notte e per la strada non c’è nessuno. Nel cielo splende sinistramente una gigantesca luna piena color rosso sangue.
Mentre contemplo la luna vedo un aereo bianco con la coda segnata di nero precipitare lentamente e sparire dietro ad alcuni palazzi ma non sento né esplosione né boato. Poi improvvisamente sento tutto tremare… è un terremoto fortissimo; vedo i palazzi crollare come castelli di carta e, per finire, crolla anche il mio palazzo. Cerco di scappare ma inutilmente perchè vengo coperta dalle macerie. Nonostante ciò, seppure a fatica, riesco ad uscirne ma intorno a me non rimane altro che macerie.
Dopo il sogno inizio a tenere sotto controllo internet e tg sperando che fosse stato solo un brutto sogno! In particolare, non so perché, ho iniziato ad avvertire la fortissima sensazione che sarebbe successo in Asia (probabilmente per la luna rossa) ma, proprio quando stavo rinunciando ecco che, dopo più di una settimana (il 25 aprile 2015) sento al tg che in Nepal c’era stato un fortissimo terremoto con migliaia di vittime e, nella stessa giornata, ad Istanbul un aereo (uguale al mio sogno) era stato costretto ad atterrare per un motore andato in fiamme e senza provocare vittime.

Sogno n. 4: sono in un sogno lucido (vi tralascio la prima parte) e incontro una bambina che mi avverte di stare lontana da un incidente molto pericoloso! Alla mia domanda “quale incidente?” mi mostra una città con grattacieli non troppo alti sparsi qua e la e tanto verde (la mia impressione fù quella di una città europea con strade fiorite e parchi) attraversata da una grandissima strada composta da due carreggiate e ognuna di queste con 2 o tre corsie! (sembrava un’autostrada o comunque una superstrada) e messa di traverso c’è un enorme tir bianco dal quale escono immigranti (per lo più donne e bambini) spaventatissimi ma senza ferite! Subito dopo noto l’arrivo di tante persone avvicinarsi al tir (per lo più curiosi) ma la cosa strana è la loro indifferenza verso quelle persone... era come se non li vedessero.
Questo sogno mi colpì molto perchè di li a poco sarei dovuta partire e temevo di essere coinvolta in un incidente. Fortunatamente non accadde nulla e pensai che doveva trattarsi di un sogno lucido brutto ma comune. Ma dopo quasi due settimane sento al tg (28 agosto 2015) di un tir bianco abbandonato su un autostrada in Austria con dentro i cadaveri di immigranti tra cui bambini!

Sogno n. 5. e per ora ultimo. Per maggiore comprensione l’ho divido in due parti.
1 Parte: la sono nel mezzo di uno scontro tra due gruppi di persone. Tanto i primi pacifici e gentili (fin troppo) tanto i secondi arrabbiati. Non capisco i motivi del loro scontro ma vedo che alcuni del secondo gruppo vogliono catturare alcuni del primo.
Mentre scappo da quello scontro un uomo del primo gruppo (i “pacifici”) mi conduce alla loro base. In realtà è un piccolo villaggio immerso nella quiete e nella perfezione. Mi dice che quello è il loro mondo di felicità ma che quelli dell’altro gruppo vogliono distruggerlo e catturarli tutti. Alla mia domanda “perché?” noto che non vuole rispondermi e, anzi, cerca di sviare il discorso su come sia bello vivere li e mi invita a restare con loro per sempre. Non vi nascondo che, per una frazione di secondo, ho considerato la sua proposta ma, improvvisamente, mi assale uno strano senso di inquietudine… il mio sesto senso mi dice che qualcosa non va in quel posto e in quelle persone. Mi guardo intorno ed effettivamente la gente è felice ma è una felicità finta quasi impost a e quel luogo troppo perfetto.
Quando quell’uomo inizia a notare i miei dubbi su di loro mi prende per il polso e cerca di forzarmi a rimanere li. Ma grazie all’intervento di alcune persone dell’altro gruppo, e in particolare di una giovane ragazza, riesco a scappare. Mi portano alla loro base. In realtà sembra l’interno di un grande aereo ma squarciato in diversi punti.
La ragazza di prima prende posto in uno dei sedili che spettano alle hostess. È alta, magra e con capelli castano chiari (quasi biondi) mossi e non troppo lunghi. Inizia a fissarmi in attesa delle mie domande che ovviamente non ritardano.
Gli chiedo il perché si facessero la guerra ed è così che vengo a conoscenza di una storia orribile:
mi racconta che i due gruppi in realtà sono tutti i passeggeri di quell’aereo in cui mi trovo. Era precipitato e nessuno si era salvato. Il primo gruppo (i “pacifici”) non avevano accettato quella morte così improvvisa e si erano creati quel mondo falso e finto. Questo aveva fatto arrabbiare ancora di più gli altri che non accettavano la loro scelta e per questo motivo li catturavano per farli prendere coscienza di ciò che era successo.
In quel momento capisco di trovarmi in un limbo di anime in pena e che ognuna cercava di reagire come meglio poteva.
Quando gli chiedo come fosse precipitato quell’aereo la reazione della ragazza si fa più aggressivo e mi dice che “loro” hanno provocato quel disastro ed entra in una sorta di rabbia incontenibile quasi pazzia.
Mi assale nuovamente la stesa sensazione di pericolo di prima e temo di rimanere bloccata li e, approfittando di un attimo di distrazione, cerco di scappare ma vengo inseguita a lei e da altri ma grazie all’intervento di un ragazzo (non so chi) riesco a scappare da quel mondo e vengo catapultato in un altro luogo.
seconda parte: mi trovo su un promontorio e sotto di me si estende un lembo di roccia dove ci sono delle persone che prendono il sole e poi un mare sconfinato di un azzurro intenso e calmo e persone che fanno il bagno.
Mentre scendo giù noto che c’è anche una conca d’acqua cristallina e tante persone (anziani, uomini, donne e tanti bambini) che si facevano il bagno. Erano tutti nudi ma loro nudità non era sporca.
Accelero il passo perché voglio raggiungere quel posto così calmo e bello ma proprio quando manca poco ecco che intravedo dal mare una gigantesca onda ingrossarsi sempre di più man mano che si avvicina alla terraferma e dirigersi proprio su quella conca d’acqua.
Inizio a gridare per avvertirli del pericolo ma inutilmente… nessuno sente le mie neanche quelli che prendono il sole sugli scogli.
Poi vedo quell’onda alta non o quanti metri abbattersi su quella conca e inghiottire tutto mentre il cielo inizia a diventare nero come la pece e dall’orizzonte arrivare fulmini, saette e trombe d’aria.

Al mio risveglio (31 ottobre 2015), il mio primo pensiero è stato “speriamo che non cada nessun aereo” e non potete immaginare lo shock quando al tg sento dell’aereo russo precipitato provocando la morte di tutti i passeggeri .
Per quanto riguarda la seconda parte del sogno inizialmente ho pensato ad uno tsunami ma probabilmente (questa però è una mia interpretazione da prendere con le pinze) vuol significare che dopo l’aereo presto si sarebbe abbattuto un periodo nero e la morte di innocenti inghiottiti da quel mare nero (cosa che effettivamente si può dire che sta succedendo).

sogno 6: questo sogno, a differenza degli altri,riguarda la mia famiglia.
Mi trovo a un funerale ma non è di una persona che conosco! Improvvisamente senza capire il perché inizio a pensare, in maniera quasi ossessiva ai miei genitori, specie a mia madre, e a provare un grande senso di dolore. Sento che qualcosa sta per succedere ma non so cosa.
Al mio risveglio, il giorno di pasquetta, quella sensazione non mi ha lasciata neanche un istante tanto che inizialmente volevo rimanere a casa (dovevo trascorrere tutta la giornata fuori con gli amici) e questa sensazione aumentò quando, non so come, mi scivolò un bicchiere di vetro infrangendosi in mille pezzi. Pensai che fosse un brutto segno.
Sta di fatto che, dopo l’insistenza di mia madre, sono andata fuori con gli amici e al ritorno ho trovato la sorpresa: mia mamma era caduta dalle scale e si era fratturata il braccio e che tutto quel giorno i miei lo avevano passato al pronto soccorso. Vengo a sapere che da come si era svolto l’accaduto era stata molto fortunata a fratturarsi solo il braccio.

Scusate per il poema e per "orrori" grammaticali ma non ce la facevo più a tenermi tutto dentro. Solo una mia amica sa di tutti questi sogni!!! Di solito ho paura di raccontarli ad altri per le loro reazioni o di cosa possono pensare di me.
Chiedo a chi ne sa più di me… se non sono sogni premonitori (come penso io) allora cosa sono?? Possibile che siano tutte coincidenze oppure altro?
21/11/2015 12:57
 
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Obino
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Ciao, eccomi di nuovo qua perché proprio questa notte ho fatto un altro sogno che mi ha fatto svegliare con il cuore a mille.
Non so più cosa stiano succedendo ai miei sogni… probabilmente mi sto lasciando influenzare troppo dagli avvenimenti di questi giorni?? Eppure cerco di non guardare troppo la tv e vedere film catastrofici (anzi non mi piacciono neanche) ma è inutile.
Si può dire che ormai non c’è mattina che non tocchi ferro!
Comunque, tralascio la prima parte del sogno (perché riguarda una questione personale).

Ero su un aereo insieme ai miei genitori perchè dovevo andare ad un appuntamento importante (anche se non ricordo quale). Mi stavo arrabbiando con loro per delle cose che si erano dimenticate di fare. Mentre discutevamo vidi uscire dalla cabina di comando un uomo in divisa (dall’uniforme pensai al capitano dell’aereo) dirigersi verso un uomo seduto a due sedili dietro di noi. Non mi girai a guardarlo ma sentivo che era straniero perché parlava a stento l’italiano.
I passeggeri a quella scena iniziarono ad agitarsi ma il comandante, accortosi di ciò, con grande calma e serenità comunicò a tutti di stare tranquilli perché era solo una formalità e poi ritornò ad interrogare il passeggero.
Dopo pochissimo tempo vidi uscire dalla cabina altri due uomini in uniforme, uno andare da un altro passeggero che si trovava dall’altro lato dell’aereo e un altro avvicinarsi di fretta al comandate con dei fogli in mano. A quel punto mi girai per osservare meglio la scena. Vidi il comandante guardare velocemente quei fogli e una fotografia di un uomo di colore (sembrava una foto segnaletica) poi riguardò il passeggero a cui prima aveva rivolto le domande. Era anche lui di colore, di bell'aspetto, portava un completo nero molto elegante. Sembrava calmo e ogni tanto faceva un accenno di sorriso per stemperare gli animi.
Il comandante dopo aver esaminato le carte si rivolse ad un altro passeggero seduto proprio dietro di lui chiedendogli di mostrare un documento di riconoscimento. Era una donna bianca (direi cadaverica) alta e magra. Anche lei di bell'aspetto con capelli corti e neri e portava un completo nero, giacca e pantalone, elegante.
Lei si alzò tranquillamente e mentre fece per prendere i documenti dalla giacca ecco che invece, con uno scatto fulmineo, uscì fuori una pistola e fece fuoco sul comandante e al suo collega freddandoli per poi sparare sugli altri passeggeri! Non era l’unica… altri si erano uniti a lei (non ricordo se anche quell’uomo di colore). In quel momento si scatenò il panico generale.
Io, istintivamente, buttai a terra mia madre dicendole di fingersi morta e di strisciare solo quando glielo avessi detto io. Mio padre invece era tra le prime vittime.
Così iniziammo a strisciare sotto le poltrone e tra i cadaveri. Il mio intento era di arrivare alla coda dell’aereo perché lì c’era un porta nascosta da una tenda. Mentre strisciavo mi accorsi di non avere più dietro mia madre. Iniziai a disperarmi quando improvvisamente sentì qualcuno buttarsi, con tutto il suo peso, sopra di me. Inizialmente pensai a un cadavere ma poi sentì la sua voce. Era un uomo che mi bisbigliò di non aver paura perché mi avrebbe fatto da scudo e di continuare a strisciare.
Feci come disse e ormai mancavano pochi metri per quella porta della salvezza ma, proprio quando pensai di avercela fatta ecco che si parò davanti a noi un altro uomo armato in tuta mimetica e fucili. Iniziò a sparare sulle persone che cercavano di fuggire. Il suo volto era eccitato e divertito.
Per un attimo pensai che non si fosse accorto di noi mi sbagliai perché in ultimo fece fuoco proprio su di noi.
“è la fine!” pensai ma stranamente non sentii nessun dolore. Probabilmente aveva colpito quell’uomo sopra di me. Sta i fatto che, non so come, riuscì ad aggirarlo e a fuggire da quella porta.
Insieme ad altre persone, iniziai a correre più che potevo.
Notai che non mi trovavo più su quell’aereo ma stavo percorrendo un grande e lungo corridoio di un edificio. Doveva trattarsi di un edificio pubblico… forse un ospedale. Cercai di trovare un luogo dove nascondermi ma non c’erano né mobili né stanze.
Proprio quando stavo per arrendermi, fortunatamente trovai una stanza. Era spoglia se non fosse per tanti armadietti grigi metallici posti in fila lungo entrambe le pareti. Notai che tra la finestra e l’ultimo armadietto c’era un piccolo spazio coperto da una tendina e senza esitazione mi rifugiai li.
Sentì le persone scappare e gridare e i colpi da sparo farsi sempre più vicini. Pregai con tutte le mie forze che nessuno entrasse in quella stanza ma fu inutile perché qualcun altro entrò. Sentì i suoi passi calmi per la stanza e avvicinarsi proprio dove stavo io ma fortunatamente la sua attenzione fu richiamata da altro perché se ne andò subito.
Non uscì dal mio nascondiglio fino a quando sentì altre voci, di disperati come me, entrare in quella stanza e cercare riparo dietro agli armadietti.
Pensai che la fortuna non mi avrebbe accompagnata per una seconda volta così cercai di trovare un nascondiglio migliore magari dentro un di quegli armadietti. Così ne aprì uno ma capì che era impossibile perché troppo stretto. Comunque notai che dentro l’armadio c’erano degli oggetti in vetro e di matallo molto strani e dei vasetti in vetro con dentro uno strano liquido e dentro delle piantine. Il mio primo pensiero fu un laboratorio.
Ciò nonostante cercai di nascondermi come meglio potevo ma fu inutile perché entrarono alcuni uomini armati e fecero fuoco.
Anche questa volta riuscì a scappare fino ad arrivare in una grandissima sala o capannone (il soffitto era metallico) e pieno di finestre molto grandi (qui non ricordo se erano effettivamente finestre o vere e proprie vetrate a muro). Era tutto distrutto, cadaveri sparsi qua e là; in alcuni punti intravedevo alcune sedie e poi c’erano alberi (da vaso) caduti su alcune macchine (???) completamente distrutte. Istintivamente, come anche alcuni, mi precipitai sotto le fronde degli alberi. Notai che anche una donna, inseguita da un uomo in tuta mimetica, stava disperatamente cercando un riparo proprio in quel posto ma invano perché fu presa e a quel punto che vidi un suo gesto disperato.
In quell’istante mi ritrovai catapultata nel corpo di quella donna e persi ogni coscienza di me stessa.

Quindi, da ora in poi parlerò in prima persona anche se non sono io. Come vi dicevo, con un gesto disperato mi avventai su quell’uomo, presi un pezzo di cavo bianco e lo strinsi al suo collo. Ovviamente lui cercò di reagire ma la stretta era troppo forte.
Mentre entrambi lottavamo per la propria sopravvivenza ecco che giunsero alcuni suoi compagni d’armi tra cui anche una donna… era lei il capo. Assomigliava tantissimo a quella donna dell’aereo (stesso sguardo glaciale) se non fosse per gli abiti: lei portava una tuta mimetica.
Cercai di farmi scudo di quell’uomo e scappare ma, probabilmente per la stretta troppo forte al collo, quell’uomo crollò e prima ancora che potessi reagire, vidi uno di loro puntarmi un fucile contro la mia testa e sparare… fu la fine e intorno a me si fece buio.

Quando riaprì gli occhi (questa volta sono di nuovo nel mio corpo) vidi che non ero più in quel luogo di morte ma ero a casa (anche se non era la mia) seduta al tavolo e vicino a me c’erano delle donne di diverse età vestite a lutto. Su tavolo, in una cesta, c’erano 4 o 5 bambolotti di neonato ben vestiti. Li accarezzai teneramente pur sapendo che erano bambole e in quel momento mi assalì un profondo dolore.
Poi una donna anziana mi si avvicinò e mi mostra una fotografia agghiacciante. Nella foto c’erano 2 o 3 uomini in tuta mimetica e passamontagna con in braccio fucili e armi. Al centro c’era una ragazza nuda ricoperta di ferite probabilmente morta. A quella vista nella mia mente apparve un flashback che mi riportò nuovamente su quell’aereo ed lì che vidi quella ragazza asiatica con le trecce venire strappata dalle braccia della madre e portata via. Poi ritornai con la mente al presente e sentì la stessa vecchia di prima dirmi “era coreana”.
In quel momento iniziai a piangere e a provare un grandissimo senso di dolore e, mentre accarezzavo quei neonati/bambolotti, sentì un granissimo senso di colpa e udì una frase echeggiare nella mente “perdonatemi se non sono riuscita a portarvi la felicità”.

Fine sogno e risveglio traumatico.

... è peggio di un film :-(
20/02/2016 11:59
 
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Obino
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Arrivo un po' in ritardo a leggere questo topic ma...accidenti!
Mi ha stupito che nessun altro abbia commentato, perché, indipendentemente dal credere ai sogni premonitori o meno, quello che hai scritto è davvero interessante.
Tra l'altro mi piace il modo in cui racconti i tuoi sogni, descrivendo dettagli che all'apparenza potrebbero benissimo sembrare inutili e, cosa ancora più importante, soffermandoti quanto necessario sulle tue sensazioni ed emozioni.

rosablu.1, 20/11/2015 22:26:

Erano tutti nudi ma loro nudità non era sporca.



Questa frase in particolare mi ha colpito molto, perché rende molto bene un concetto che ho riscontrato anche in alcuni miei sogni.

Bene, dopo questa piccola parentesi torniamo ai sogni premonitori [SM=x431219]

Dunque, io sono inevitabilmente attratto da questo genere di cose, ma cerco sempre di mantenere un minimo di scetticismo, che secondo me non fa mai male. E' vero che molte coincidenze sono sorprendenti, ma non tralasciamo le discordanze (con questo non vorrei assolutamente minimizzare il valore delle tue esperienze che, per quanto mi riguarda, rimarrebbero comunque molto interessanti anche nel caso non fossero sogni premonitori.

Il primo sogno, ad esempio, è molto suggestivo; tuttavia il fatto che il viso del papa del tuo sogno fosse simile a quello di Papa Francesco potrebbe essere stato dettato anche dalla suggestione, anche perché tutt'oggi è vivo e vegeto (tocchiamo ferro, sia mai che gliela sto tirando [SM=g27828]).

Anche nel secondo sogno accade qualcosa di simile: tu parli di un palazzo all'interno del quale si sta svolgendo una sorta di "feste di gala" e di una scuola e di una scuola; mentre gli attentati hanno riguardato un parlamento e un museo. E' vero che si tratta rispettivamente sempre di un luogo politico e uno culturale, però non c'è un legame così forte. Hai notato piuttosto se gli edifici del museo e del parlamento tunisini fossero simili a quelli da te sognati?

Per quanto riguarda il terzo e il quarto sogno, sono quelli che effettivamente si avvicinano in modo impressionante alla realtà (tra l'altro non sono tutte notizie che ricordo, ma mi affido al modo in cui le racconti, anche perché non ho il tempo di andare a controllarle una per una [SM=x431219]).

Il quinto sogno è quello che mi ha stupito di più, non tanto per la sua valenza o meno di sogno premonitore, quanto per l'oggetto del sogno stesso. E' interessante pensare a quella sorta di "limbo", così come l'hai descritto tu e, personalmente, mi ha sempre affascinato pensare a come una persona possa reagire alla morte (che in effetti è una cosa che tendiamo a non considerare o a dare per scontata).

Per quanto riguarda il sesto racconto, riguarda più che altro la sensazione piuttosto che il sogno, quindi, anche in questo caso, non posso esprimermi più di tanto.

Cosa dici dell'ultimo sogno invece? E' sicuramente molto "potente", si è per caso "avverato" effettivamente in qualche modo?
27/02/2016 23:04
 
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Ciao drew_ scusa se ti rispondo in ritardo! anche io ero scettica sui sogni premonitori ma ora non so più che pensare! fortunatamente in questo periodo non sto più avendo sogni del genere e, non so se questa è una coincidenza, proprio quando ho iniziato ad avere i viaggi astrali spontanei di pomeriggio.
Comunque, grazie sono contenta che ti piace come racconto i miei sogni. Sapessi quanti problemi mi faccio quando scrivo un topic. Spesso mi lascio trasportare troppo che finisco per scrivere un poema ma credo che i particolari siano importanti anche per avere anche dei consigli più specifici! quindi ancora grazie [SM=x431219]
Per quanto riguardo il sogno sul papa forse ha ragione tu e come ben dici tocchiamo ferro anche perché a me piace tanto [SM=g27828]
Per quanto riguarda il secondo sogno degli edifici ti posso dire che non erano moderni. Infatti ricordo perfettamente, come se l’avessi sognato ieri, che i muri erano fatti in grossi mattoni in pietra o tufo ma non ti posso dire se erano gli stessi.
Per quanto riguarda il quinto è quello che mi ha suscitato più emozioni (escludendo quello del Papa in cui mi sono svegliata letteralmente in lacrime). Condivido in pieno in quello che dici . in effetti la morte è una cosa che tendiamo a non considerare (forse per paura) o a dare per scontata… credo che nessuno di noi ala fine sia veramente pronto specie, poi, se arriva in maniera improvvisa e violente come può essere un incidente. Chissà come l’animo umano potrebbe reagire in queste circostanze… su questo argomento si potrebbe aprire una discussione interessante ma anche complicata in cui entrano in gioco diverse tematiche.
Per quanto riguarda l’ultimo no fortunatamente non è successo nulla! probabilemte era un solo un sogno anche se molto molto vivo [SM=g27823]

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